Capitolo 30

1.1K 91 33
                                    

Capitolo 30

La natura di un cigno



Jungkook si svegliò lentamente. Diventava sempre più difficile tenere conto dei giorni. Ma poi, a che scopo? La sua vita non si era rivelata tutta un'enorme falsità?

Vampiri. Poteva crederci solo perché aveva visto con i suoi occhi i loro poteri, poteva crederci solo perché aveva sentito sulla sua lingua il sapore del sangue di Taehyung.

Si alzò a sedere sul letto e si avvolse nella morbida coperta di pile bianco, camminando nei corridoi deserti della grande suite sotterranea. Si chiese se la sua vita sarebbe finita così se tutto sarebbe stato diverso.

Vide Taehyung seduto a terra sui cuscini. Aveva gli occhi chiusi e la schiena dritta. Sembrava meditare. Camminò a passi lenti verso di lui, trascinando la coperta sul parquet.

Taehyung non aprì gli occhi ma fece un piccolo sorriso. "Ben sveglio"

"Come hai capito che ero qui?" chiese ingenuamente il ragazzo.

L'altro sorrise ancora di più. "Posso sentire tutto. Tutti. Sento la ventola del condizionatore all'ultimo piano del palazzo, quello che si stanno dicendo i nuovi clienti nella hall ... quello che stanno facendo i membri del nido nelle loro stanze. Sento i loro cuori battere, i loro respiri lenti o veloci".

"Oh ..."

"Ma non ti ho sentito per questo" Taehyung aprì i suoi occhi eleganti e lo osservò con lo stesso sorriso. "Capisco sempre dove sei. È impossibile perderti. Sento questo rumore di fondo, la vita della città e dei suoi abitanti, come se vivessi in un film in bianco e nero e tu fossi l'unica cosa a colori che posso vedere".

"Oh ..." ripeté stupidamente Jungkook, abbassando gli occhi. "Wow. Non è qualcosa che la gente si sente dire spesso"

"Non dovrebbe" rispose Taehyung. "E tu non sei come la gente comune"

"Lo dici perché sono un cigno nero" capì Jungkook e tornò a guardarsi intorno. "Se fossi come tutti gli altri cigni, come quelli che sono stati venduti da ... Hyungki? Insomma, se fossi cresciuto come loro, avrei vissuto così? Chiuso in quattro mura per tutta la vita senza conoscere nient'altro, senza sapere cosa c'è fuori"

"Sì" ammise Taehyung. "Ma non sei speciale solo perché sei un cigno. Come ti ho già detto, il modo in cui sei nato non oscura quello che sei diventato"

Jungkook arrossì e tornò a guardare i suoi piedi. "Ora che mi hai detto la verità continuerai a parlarmi sempre in questo modo?"

"Ho sempre parlato così" spiegò l'altro. "Ma non sono mai sceso troppo nei dettagli. Ti metto a disagio?"

"N-no ... forse un po'" ammise Jungkook alla fine, mettendosi in ginocchio vicino all'altro. "È solo ... prima avevo solo l'impressione che tu fossi molto saggio e volessi in quale modo tirarmi sù di morale. Non credevo che pensassi davvero tutte le cose che mi hai detto. Ma immagino che invece sei serio ..."

"Sono molto serio" rispose Taehyung guardandolo dritto negli occhi. "Potrei parlarti per anni, per secoli, e non riuscirei a spiegarti il modo in cui mi fai sentire"

Jungkook era troppo imbambolato dal tono della sua voce e dallo sguardo dei suoi occhi per trovare qualcosa di intelligente da dire, ma Taehyung in ogni caso scosse la testa.

"Perdonami. Sto esagerando" gli disse per cambiare argomento. "Come ti senti?"

"Bene" disse Jungkook. "Il mio odore è già cambiato dopo ieri?"

NOCTURNAWhere stories live. Discover now