Capitolo 41

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Capitolo 41

La perla bianca



Una folata di vento soprannaturale spense le fiamme.

Yoongi sentì che c'era un'altra forza, diversa dalla sua, che stava agendo intorno a loro.

Solo qualche minuto prima il resto del nido era arrivato per dare a lui e ad Hoseok manforte ... anche se c'è ne era stato poco bisogno.

All'improvviso i vampiri del nido mae si erano fermati e si erano guardati intorno, spaesati. Dopo qualche attimo avevano cominciato a correre e scappare, urlando.

"Hyungki è morto" capì Hoseok, proprio dietro Yoongi. "Non sentono più il loro capo. Si disperderanno"

"Tagliata la testa, il corpo non può più muoversi" commentò Yoongi, comprendendo cosa voleva dire. Hyunki era stato ciò che aveva tenuto insieme il nido, colui che aveva forse trasformato la maggior parte dei vampiri che erano stati mandati a combattere contro di loro. Senza di lui, il nido aveva cessato di esistere.

"Taehyung ha vinto" annuì l'altro. "Non possiamo lasciare che sciamino per Seoul. Dobbiamo braccarli"

"E poi?" chiese Yoongi. "Prima ci attaccavano, ma probabilmente molti di loro non hanno scelto di diventare vampiri"

"Questo è vero" Hoseok annuì. "Ma non è compito del nostro nido mostrare pietà. Se continueranno a vivere nel nostro territorio, moriranno"

Il suo tono era duro.

Yoongi lo guardò. Erano entrambi sporchi di sangue e cenere, avevano lievi ferite, ma nulla di serio. Erano al centro del nido. Intorno a loro c'erano solo facce già conosciute.

Yoongi si rese vagamente conto che, fosse stato ancora umano, quello che Hoseok aveva appena detto non gli sarebbe andato bene. Ora però erano uguali e Yoongi stesso sentiva quello strano legame, quel qualcosa che lo legava lì, insieme a tutti gli altri.

Non li conosceva ... ma sapeva che avrebbe combattuto ancora con loro. Condividevano qualcosa di molto più importante dell'origine familiare, della personalità o degli interessi. Avrebbero condiviso l'eternità.

Non c'era spazio per chi non era come loro, nel loro territorio.

Salutò quindi definitivamente il sé umano, rendendosi conto che non gli mancava.

Nella sua nuova pelle, nella sua vita, si sentiva a suo agio. Non si era mai sentito così tanto sé stesso come durante la battaglia vinta insieme agli altri.

"Cosa facciamo?"

"Dobbiamo inseguirli e ..." Hoseok si fermò.

Lui, come tutti gli altri vampiri presenti - quasi centocinquanta persone nascoste tra gli alberi fumanti, si voltarono verso nord.

Un lungo brivido percorse Yoongi e una incredibile sensazione di malessere gli fece stringere i denti. "Che succede?"

Tutti intorno a lui era atterriti.

"Taehyung ..." si rese conto Hoseok. "Taehyung è in pericolo"

Qualcuno soffiò, come se ci fosse un pericolo materiale, un nemico vero, da affrontare davanti a loro. Uno dopo l'altro tutti cominciarono a correre verso la fonte di quella potente energia.

Hoseok fu il primo, Yoongi era subito dietro di lui.



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