Capitolo 29

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Capitolo 29

Cuore di carta

Era lì.

Quell'essere aveva osato presentarsi nel suo negozio. Stava parlando a Jungkook.

Per un momento solo, Taehyung sentì ogni fibra del suo essere vibrare, il suo potere ribollire e tutto ciò che lo rendeva ancora sano di mente cominciare pericolosamente a scivolare via. Quel vampiro era lì e cercava di portare via Jungkook dal suo negozio.

"Non accettiamo usato" ripeté Taehyung. La sua voce era monocorde e spenta, nascondeva una minaccia e la furia cieca che si agitava dentro di lui.

Lo sconosciuto si sorprese di trovare qualcun altro nel negozio e Taehyung lo convinse ad andarsene, accompagnandolo alla porta.

Quando uscì, chiuse a chiave e rimase immobile guardarlo sparire dietro l'angolo. Irrigidì la schiena, irrigidì la mente e impiegò ogni cellula del suo cervello per rimanere calmo e cosciente.

" ... Taehyung?" lo chiamò Jungkook. Nella sua voce c'era una certa preoccupazione e Taehyung non voleva che si preoccupasse e meno di tutto voleva che si spaventasse. Gli ordinò di rimanere in negozio, mentre lui andava nel suo studio.

Quando chiuse la maniglia, quella si frantumò nella sua mano, diventando polvere. Il suo potere stava di nuovo prendendo il sopravvento, la sete gli stava annebbiando la testa e Taehyung si affrettò ad andare al suo frigorifero nascosto per bere, ancora una volta, tutta la sua scorta.

Non gli bastò.

Rimase con le labbra sporche a pensare a Jungkook, fragile e ignaro sulla sua sedia girevole dietro il bancone, Jungkook che si preoccupava per lui, Jungkook ad un passo da un vampiro sconosciuto che voleva portarlo via.

Taehyung batté gli occhi e soffocò un singhiozzo, stringendosi la gola che doleva. Doveva andarsene! Doveva allontanarsi da Jungkook.

Aprì la finestra e uscì velocemente, affrettandosi ad allontanarsi ma prima che potesse fare come voleva - forse tornarsene a casa - qualcuno gli si parò davanti.

Era di nuovo quell'uomo, quel vampiro sconosciuto.

"Ehi!" disse. "Chi diavolo sei tu?"

Chi sono io? Chi sono io ...

Taehyung lo fissò in silenzio.

Non stava bene. Tutto il sangue che aveva bevuto era come acido nello stomaco, la sua mente sembrava galleggiare. Si sentiva pesante ma allo stesso tempo scollegato dalla realtà, come se stesse precipitando senza una direzione.

Il vampiro fece un passo indietro, con espressione spaventata quando i piedi di Taehyung smisero di poggiare al suolo.

"No ... sei lui! Sei ... ahhhs---mmm" la sua voce spaventata si perse nel silenzio e Taehyung sprofondò ancora una volta negli abissi di sé stesso. Immerso nella sua coscienza, riusciva a vedersi, mentre il suo corpo agiva sotto il controllo di un altro padrone.

Il suo potere infuriava ovunque intorno e dentro di lui e quando alzò una mano verso lo sconosciuto anche l'altro si sollevò in aria, strozzandosi, mentre ogni arto del suo corpo veniva tirato violentemente in direzioni opposte. Le sue braccia, le sue gambe, il suo collo ...

Taehyung era incapace di provare emozioni in quel luogo in cui si trovava, recondito e buio, ingabbiato dal suo potere che aveva scavalcato la sua coscienza. Sapeva, razionalmente, di doversi sentire disgustato, ma non provò nient'altro che vuoto.

NOCTURNAWhere stories live. Discover now