𝗧𝗪𝗘𝗡𝗧𝗬 𝗦𝗜𝗫

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and maybe in some masochistic way
i kind of find it all exciting
like, which lover will i get today?
will you walk me to the door or send me home crying?

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Pregai che la campanella suonasse il prima possibile: non riuscivo più a stare in questa stanza piena di persone, e per di più sapendo che fra queste c'era anche lui.

È passata una settimana da quando si è presentato al mio appartamento completamente ubriaco e mi ha distrutta per l'ennesima volta, e forse l'ho ferito un po' anche io.

Non ci siamo più sentiti, nemmeno con Jackson, ho deciso semplicemente di prendermi del tempo per staccare la testa..ma non averlo vicino me lo fa tenere solo più nei miei pensieri.

Il suono della campanella mi distrasse, ed io in meno di trenta secondi stavo già andando fuori dall'aula.

La giornata era finita e potevo finalmente guardarmi il mio amato Netflix in santa pace sul divano, pensavo di essere libera finché non mi sentì chiamare da dietro.
<Olivia!>
Mi bloccai sul posto.
Persi il respiro per qualche secondo.

So di chi è quella voce, lo so eccome.

Ricominciai a camminare velocemente appena lo sentì troppo vicino a me.
Superai qualche studente e diedi spallate a chiunque solo nel tentativo di scappare, ma questo si rivelò inutile quando mi scontrai su qualcuno davanti a me.
Alzai lo sguardo, e sarebbe meglio non averlo fatto.

I suoi occhi mi terranno intrappolata per sempre, non credo ci sia una cosa più bella al mondo.

<spostati> dissi seccamente, quando riuscì a riprendermi.
<no> rispose altrettanto decisamente lui <devo parlarti>
<Payton no> scossi la testa.
Non voglio farmi distruggere più di quanto non lo sia già.
<dammi due minuti qui fuori nel giardino, poi ti lascerò andare se lo vorrai> sussurrò lui.
Sembrava sincero, sembrava il Payton buono.
<non un secondo di più> mi rassegnai.
Lui sorrise, mi prese la mano e mi trascinò dietro di lui verso il giardino del campus.

Restai a guardare le nostre mani per qualche istante: ho ancora le farfalle allo stomaco come la prima volta che l'ha fatto.

Scossi la testa e tornai alla realtà, non devo farmi distruggere, non me lo posso permettere, non di nuovo.

Payton si fermò vicino ad una panchina ancora tenendomi la mano ma quando me ne accorsi, fui io a toglierla.

Lui restò a guardarmi negli occhi, non sembrava molto intenzionato a parlare.
<Payton sono impegnata> incrociai le braccia al petto, solo nella speranza di risultare più credibile.
Non avevo nulla da fare, nulla che non fosse piangere mentre guardo vecchie serie tv.
<lo so, lo so..ma dovevo parlarti> rispose prontamente.
<va bene, parla allora> dissi.

Lui prese un respiro profondo, poi parlò guardandomi negli occhi.
<so di essere stato una merda e so che tu meriti molto di meglio ma..> prese un altro respiro, socchiudendo gli occhi <non posso vivere un altro secondo senza di te nella mia vita>
Ero sotto shock, letteralmente.
<ti chiedo solo un'altra possibilità, se sbaglierò anche questa volta ti lascerò andare per sempre ma> mi guardò negli occhi <ma ho bisogno di te>

heart like yours | payton moormeier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora