𝗧𝗪𝗢

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when i wake up, i'm afraid
somebody else might take my place
when i wake up, i'm afraid
somebody else might end up being me

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Sono passate due settimane da quando sono qui a Miami e dopo il weekend inizieranno ufficialmente le lezioni.
Sono così in ansia.

Sienna si è dimostrata una brava persona, credo di essere sua amica ora..almeno così sembra.

Questa sera ci sarà una specie di festa per l'inizio della scuola a cui Vinnie e Sienna mi hanno obbligato ad andare; probabilmente starò un'ora, poi mi inventerò una scusa e tornerò in stanza, non mi piacciono le feste.

Ora infatti sono in centro città con Sienna e stiamo cercando un vestito, almeno lei lo sta cercando, io la accompagno.
<guarda quanto è bello!>
<è il terzo Sienna>
<lo so, ma questo è quello giusto, me lo sento>
Anche quello di prima era "quello giusto", pensai, ma poi la seguì nei camerini.

Mentre la aspettavo, un vestito appeso ad un manichino attrasse la mia attenzione: era aderente, lungo fino a circa metà coscia credo e con una fantasia sul marrone e bianco fatta a strisce verticali; era davvero bello.

Alla fine Sienna ha comprato quel vestito, evidentemente era quello giusto davvero, e ha obbligato me a provare quello che stavo guardando dato che, per mia sfortuna, mi ha colto in flagrante.

Era davvero bello, mi stava bene, ma tanto non l'avrei mai messo ad una festa con tutte quelle persone, sarebbe stato imbarazzante.
<non mi entra> uscì dal camerino, tenendo in mano il vestito.
<beh c'è la taglia più gran- >
<non lo voglio Sienna, va bene così> sorrisi, rimettendolo al suo posto.

Uscimmo dal negozio con solo un sacchetto e, nonostante mi dispiacesse molto non aver preso il vestito, ho fatto la scelta giusta, sarebbe stato uno spreco, un capriccio.

<Vinnie mi ha appena scritto che dobbiamo prendere dell'alcol> disse Sienna guardando il cellulare.
Io alzai le spalle; non ho mai bevuto alcol e non inizierò di certo questa sera.

<o mio dio mi devi salvare la vita Liv> disse lei, fermandosi di scatto in mezzo alla strada.
<okay> dissi, quasi in una domanda.
<devo vedermi con questo ragazzo, Jack, fra dieci minuti da Starbucks> disse <ti prego puoi prendere tu le cose per Vinnie, ti scongiuro>
Almeno lei ha una vita sociale, il minimo che posso fare è comprare un paio di bottiglie.
<va bene> dissi.
Lei mi abbracciò, saltellando sul posto subito dopo.
<grazie, dopo ti racconto tutto> sorrise cominciando a camminare verso il bar.

Mentre stavo sorridendo, lei si girò indietro.
<ti voglio bene!> urlò.
Io le feci un cenno con la mano e poi ridacchiai.
Questa ragazza ha qualche rotella fuori posto, sicuramente.

Dopo essermi persa almeno un centinaio di volte con Google Maps, riuscì finalmente a trovare un supermercato.

Ci entrai e non era come mi aspettavo: non credevo che in centro a Miami potesse esserci un piccolo locale con pochi scaffali e nessuno all'interno, come quelli nei film.

Sentì subito la radio passare "Afraid" dei Neighbourhood, una delle mie preferite di quel gruppo.

Andai al reparto alcolici e mandai una foto a Vinnie, non sapevo davvero cosa prendere; sentì il campanello della porta del negozio, segno che c'era qualcun altro all'interno, mentre cominciai a guardare le bottiglie in attesa di una risposta di mio fratello.
<cosa diavolo è questo?> sussurrai a me stessa, prendendo in mano una piccola bottiglia con un'etichetta gialla.

heart like yours | payton moormeier Where stories live. Discover now