𝗘𝗟𝗘𝗩𝗘𝗡

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every kiss is a cursive line
every touch is a redefining phrase
i surrender who i have been for who you are
for nothing makes me stronger than your fragile heart

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payton's pov

Spensi immediatamente la sveglia per non svegliare Olivia, poi la rimisi sul comodino e tornai ad accarezzare i capelli alla ragazza.

Ieri sera è stato qualcosa di fantastico, non avevo mai provato un sentimento così forte con del sesso e non credevo nemmeno potesse essere provato, specialmente da me.

È stato perfetto, come ogni singola cosa da quando lei è entrata nella mia vita; spero di non rovinare questa cosa che c'è fra di noi.

È tutto così bello, vorrei non finisse mai.

Ma prima o poi succederà.

Le accarezzai il viso spostandole una ciocca di capelli dagli occhi mentre con una mano lei si strinse ancora di più al mio busto.
Non vorrei farlo, ma devo svegliarla, faremo ritardo se contiamo anche che dobbiamo passare a prendere dei vestiti nella sua stanza.

Le diedi un bacio sulla fronte e poi uno sul naso e con la mano passai ad accarezzarle un braccio scoperto dal lenzuolo.

Presto vidi un sorriso formarsi sul suo volto che mi contagiò: non avevo mai sorriso così tanto in vita mia prima di Olivia.

<buongiorno piccola> sussurrai, dandole un altro bacio sulla fronte.
<buongiorno> sussurrò con una voce adorabile, stringendosi in mezzo al mio collo e lasciandoci un bacio.
<dormito bene?> chiesi, spostandomi per guardarla negli occhi.
Lei annuì sorridendo <e tu?>
Non dormivo così bene da tanto, ho molti problemi con il sonno; annuì semplicemente e poi tornai a guardare un altro punto stringendola a me.

<Payton alza il culo che- oh mio dio>
Alzai lo sguardo vedendo Sam sulla porta intento a fissare me e Olivia ancora nel letto.
Non capivo perché non se ne fosse ancora andato, poi mi ricordai che lei era ancora nuda e non so quanto il lenzuolo potesse coprirla; per questo la coprì io, alzandolo fino a sopra alla sua testa.
<vattene Sam!> esclamai io.
<scusatemi!> disse lui, poi si richiuse la porta dietro.

Sentì la risata di Olivia da sotto le coperte ed anch'io sorrisi: questa ragazza ha davvero troppo potere sulle mie emozioni.

Sollevai il lenzuolo, trovandola rannicchiata sul cuscino e con un grande sorriso divertito.
<non ridere tu, ti ha vista nuda> ridacchiai anch'io.
<non ha visto niente, c'era il lenzuolo> sorrise.
<e quindi?> continuai a lamentarmi io.
<gelosone> mi prese in giro, togliendo la testa da sotto il lenzuolo.
<voglio dire, guardati: ho una divinità nuda nel mio letto, chi non ti guarderebbe> sorrisi, squadrandola.

Olivia mi tirò verso di lei dal braccio, facendomi sdraiare sul fianco davanti alla sua faccia.
<a me importa che tu mi guardi, fanculo gli altri> sussurrò sorridendo con lo sguardo sulle mie labbra.
Mise le mani sulla mia nuca e mi tirò verso di lei baciandomi, mentre le mie mani si posarono sui suoi fianchi.

Lei si spostò sopra di me continuando a baciarmi e appoggiando, penso involontariamente, la sua intimità ancora nuda sulla mia.
<se non vuoi essere scopata di nuovo è meglio se ti togli da qui> risi, staccandomi dal bacio.
<magari un'altra volta> sorrise, lasciandomi un veloce bacio e poi tornando nella sua parte di letto.

Controllò per pochi secondi il telefono e poi indossò la felpa che c'era sul pavimento, le sue mutande e poi si alzò guardandomi da lì.
<voglio scegliere io i tuoi vestiti> sorrise.
Anch'io sorrisi e mi alzai, indossai i boxer e la raggiunsi davanti all'armadio circondandole la vita con le braccia.

<vado a farmi una doccia veloce, mi vesto e poi andiamo a prendere le tue cose, va bene?>
Lei sorrise e mi diede un veloce bacio a stampo, spingendomi poi nel bagno ridendo insieme a me.

Feci una doccia veloce, avvolsi il corpo con un asciugamano e poi tornai in camera, vedendola vuota e con dei vestiti sul letto; li indossai sorridendo, solo al pensiero che Olivia li avesse scelti apposta per me: quella ragazza è fantastica.

Sam e Olivia stavano parlando mentre Jackson era al telefono, probabilmente con qualche ragazza.

Mi avvicinai a lei e le diedi un bacio sulla tempia, stringendole la vita verso di me.
<ti sei scusato per aver fatto il coglione?> chiesi a Sam.
Lui annuì ed Olivia rise, appoggiando la testa sulla mia spalla.

Uscimmo dopo poco dal nostro appartamento, lasciammo Sam e Jackson verso la scuola mentre io e Olivia andammo nel suo appartamento in cui fortunatamente Sienna era già andata via.

La guardai cambiarsi in una semplice maglietta, tenne dei miei pantaloni della tuta ed aggiunse solo una felpa con la zip aperta, prese velocemente lo zaino e poi ci incamminammo velocemente verso la scuola.

<devo scappare, è tardissimo!> esclamò lei appena arrivammo nel cortile.
<la colazione Liv> dissi io.
<non posso, è tardi> mi diede un bacio sulla guancia <ci vediamo in pausa pranzo!>
Raggiunse una sua compagna non molto distante da noi, poi entrambe scapparono all'interno del college.

Mi recai anch'io in aula per la prima lezione, presi posto di fianco a Jackson e cominciai l'ennesima noiosa routine.

Appena finì l'ultima lezione, uscì dall'aula e cercai per un po' Olivia; vidi la sua compagna, Nailea se non sbaglio, ma era sola così decisi di andare a chiedere se l'avesse vista.
<hey, scusami> richiamai l'attenzione della ragazza <hai visto Olivia?>
<credo che sia in biblioteca, non aveva voglia di venire a mangiare> disse la ragazza.
Restai un po' sorpreso da questo, ma nonostante ciò ringraziai Nailea ed andai verso la mensa.

Presi il cibo per entrambi, poi mi diressi verso la biblioteca dove trovai, come pensavo, Olivia seduta ad un tavolo con il computer e alcuni quaderni davanti.

La raggiunsi e mi sedetti davanti a lei, chiusi lo schermo del suo computer e ci appoggiai sopra il vassoio con il cibo.
<ehm ciao?> disse lei, ridendo leggermente.
<ciao> sorrisi <ti ho portato il pranzo perché so che non volevi mangiare>
<non credi che ci fosse un motivo se non volevo mangiare?> chiese ironicamente lei.
<sì però non mi interessa> sorrisi, passandole il suo piatto con la pizza <dai, mangia>
<Payt non ne ho voglia dai> si lamentò lei.
<solo un pezzettino piccolo> feci la faccia più dolce che mi riusciva.
Lei mi fissò per qualche secondo, poi prese il piatto facendomi sorridere.

Appoggiai una mano sotto il suo mento e la avvicinai a me, lasciandole un veloce bacio a stampo.
<heyy> ridacchiò lei <cos'era questo?>
Io scossi la testa e presi un morso della mia pizza; le strinsi una mano con la mia e con questo notai un piccolo arrossamento sulle guance di Olivia, che le viene sempre accompagnato da un bel sorriso.

Anche io sorrisi e poi mangiammo in silenzio, accompagnato da qualche sguardo.

heart like yours | payton moormeier Where stories live. Discover now