𝗧𝗘𝗡

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maybe i just wanna be yours
i wanna be yours
wanna be yours

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<questo è il mio appartamento> sorrise Payton, chiudendo la porta di ingresso a chiave dietro di noi.
<wow, è molto più grande del mio> ammisi, notando il salotto separato dalla cucina, cosa che non c'è nell'appartamento mio e di Sienna.
<beh noi siamo in tre> ridacchiò lui.

Mi raggiunse da dietro e mi tese la mano, io la strinsi con la mia e lui mi portò attraverso un piccolo corridoio, poi entrò nella seconda stanza sulla destra, suppongo che sia la sua camera.

Accese i led e nel mentre io mi stavo guardando intorno: la sua stanza è davvero bella, si vede che è qui da tanto, l'ha personalizzata a suo gusto e devo dire che è fatta molto bene.

<vuoi metterti qualcosa di più comodo?> chiese lui, ed io mi girai guardandolo.
Non feci in tempo a rispondere che Payton mi aveva già allungato una sua felpa, molto più grande rispetto a me.
Solo ora notai che addosso ne aveva una mia, poi realizzai che doveva essersela messa questa mattina quando è tornato nella sua stanza, dato che la camicia con cui era vestito la avevo addosso io.
<ti stanno bene i miei vestiti> ridacchiai, prendendo la sua maglia.
Lui rise e poi incrociò le braccia, squadrandomi con un piccolo ghigno.

<dov'è il bagno?> chiesi, ridendo leggermente per la sua espressione.
<per fare?> chiese lui, tornando a guardarmi negli occhi.
<cambiarmi> gli sventolai la felpa in faccia.
<cambiati qui> disse, ed io feci una faccia molto strana <okay, mi giro>

Payton si girò di spalle ed io risi: sapevo già che non ci sarebbe stato per molto.

Dopo qualche secondo infatti girò leggermente la testa, poi la riportò com'era prima con una risata quando vide che stavo aspettando solo quel momento.
<prometti di non girarti?>
<non eri quella non si fida delle promesse?> ridacchiò lui, restando girato.
<sì però potrei fare un'eccezione> dissi sorridendo.
<cambiati e non rompere, non ti prometto nulla> rise lui.
Io sbuffai ironicamente, poi mi girai dall'altra parte e sfilai la felpa che avevo addosso.

Mentre stavo cercando di infilare la manica, sentì un fiato caldo posarsi sul mio collo e subito un brivido mi attraversò la spina dorsale.

<da quant'è che non ti fai toccare da qualcuno piccola?> sussurrò sulla mia pelle <sono sicuro che sia passato un po' di tempo, mi sono solo avvicinato e hai già la pelle d'oca>

Chiusi gli occhi sentendo le sue labbra posarsi sul mio collo e lentamente salire verso la mandibola.
<è passato del tempo, non è così?> sussurrò di nuovo lui.
Io annuì semplicemente, presa dall'eccitazione non riuscivo a rispondere né tantomeno muovermi.

<sai che io sarei onorato di cambiare questa cosa> continuò a sussurrare.
<renderebbe le cose fra di noi più strane> mugolai, tenendo gli occhi chiusi.
<o migliori> precisò Payton.

Tolse le labbra dal mio collo e mise la testa di fianco alla mia, appoggiò due dita sul mio braccio scoperto facendomi venire altri brividi per la freddezza delle sue dita su di me.
<pensa solo a me mentre ti bacio tutto il corpo, tutto il piacere che potrei darti..è quello che vuoi e quello di cui hai bisogno> le sue dita continuavano a percorrere il mio braccio, facendomi venire i brividi.
<io che darò a te e solo a te tutte le mie attenzioni per tutta la notte> sussurrò nel mio orecchio.
Ansimai leggermente appoggiando la testa sulla sua spalla, tenendo gli occhi chiusi.
<dipende tutto da te piccola>

heart like yours | payton moormeier Where stories live. Discover now