𝗙𝗜𝗙𝗧𝗘𝗘𝗡

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take my hand and come with me
because you look so fine that i really wanna make you mine

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<cosa mi stai nascondendo?> ridacchiai, guardando mio fratello.
<nulla, perché dovrei?> ghignò, mangiando gli spaghetti dalla scatola del cinese.
Io lo guardai male, poi lui scoppiò a ridere.
Non è mai stato capace a mentirmi.
<Vincent Hacker dimmi la verità!> gli tirai un pugno sul braccio.
<okay ma smettila> rise, dandomi una spinta leggera sulla spalla.

Incrociai le gambe sul divano guardandolo, mentre stavo aspettando che parlasse.

È così evidente quando mi nasconde qualcosa, ha sempre una faccia strana e non riesce a togliersi il sorriso.

<diciamo che ieri potrebbe essere successo qualcosa fra me e Nailea> sorrise.
<cosa?!> saltai letteralmente giù dal divano <l'hai baciata?>
Lui mi guardò e annuì.
<e lei ha ricambiato?>
Annuì nuovamente.

Io urlai e cominciai a saltare per tutto il salotto; ho sempre visto bene come coppia Vinnie e Nailea ma sinceramente non ci speravo più di tanto, non pensavo nemmeno uscissero insieme.

<perché non mi avete detto nulla?!> gli sbraitai contro, tenendo il sorriso.
<te l'ho detto ora!> esclamò, a sua volta ridendo.
<coglione!> esclamai prima di saltargli addosso e cominciare a fargli il solletico.

<okay okay Vin smettila!> mi lamentai, dato che la situazione si era ribaltata, stavo soffrendo più io.

Presi il telefono appena riuscì a staccarmi mio fratello di dosso e decisi di mandare un messaggio a Nailea, nemmeno lei mi aveva detto nulla.

A "nailea <3 ":
brutta stronza non mi hai detto niente di te e vin :/
ti perdono, ci vediamo domani e parliamo stronzetta😽😽

Appena inviai il messaggio, bussarono alla porta ed io andai ad aprire, seguita quasi subito da mio fratello.

<oh, hey> sorrisi, sorpresa nel vedere il ragazzo davanti a me.
<hey> rispose.
<ciao> disse freddamente mio fratello, mettendomi il braccio sulle spalle da dietro.
<ehm ciao Vinnie> disse Payton, sembrava intimorito.
Io fissai male mio fratello, facendogli segno di andarsene con gli occhi.
Lui sbuffò, prese la felpa che aveva lasciato sul divano e poi mi passò di fianco.
<dopo chiariamo questa cosa> mi sussurrò.
Io lo buttai fuori dalla porta e così se ne andò, lasciando soli me e Payton.

<scusalo, è iperprotettivo> sbuffai, facendo entrare Payton.
<tranquilla> sorrise lui.

Lo feci sedere sul divano e lo guardai per qualche istante; sembrava avere qualcosa per la testa, qualcosa di positivo però.
<a cosa devo questa visita?> chiesi, appoggiandomi su un braccio per guardarlo.
<ti voglio portare in un posto> sorrise lui, guardandomi <e mi mancavi>
Erano passate poche ore da quando ci siamo visti per l'ultima volta, abbiamo fatto colazione insieme a Sam, Jackson e Sienna questa mattina però non siamo riusciti a stare molto da soli, anche a me mancava.
Per questo gli lasciai un veloce bacio sulla guancia, poi corsi verso camera mia per cambiarmi.

Indossai un vestito rosso a puntini bianchi, mettendomi sotto delle Nike.
Questo vestito l'avevo comprato con la mia migliore amica a Los Angeles prima che lei trovasse un'altra compagnia e non mi parlasse più; nonostante ciò, questo è uno dei miei vestiti preferiti.

Questo vestito l'avevo comprato con la mia migliore amica a Los Angeles prima che lei trovasse un'altra compagnia e non mi parlasse più; nonostante ciò, questo è uno dei miei vestiti preferiti

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<eccomi> canticchiai, rientrando in salotto.
Payton mi guardò per qualche secondo in modo strano, non mi aveva mai guardata così.
<che c'è? È troppo corto?> domandai, sentendomi a disagio.
<no..no è che- > mi guardò negli occhi <sei bellissima>
Io sorrisi e scossi la testa; anche lui in quel momento sorrise, poi mi prese la mano ed insieme uscimmo dal mio appartamento.

Dopo quasi mezz'ora d'auto, Payton si fermò davanti ad un locale nella periferia della città, poi mi fece cenno di scendere con la testa.

Il locale era molto rumoroso, c'era tanta gente e la luce era bassa; questa però era concentrata verso il fondo della sala, dove c'era un palco ancora vuoto con alcuni strumenti sopra.

Payton mi strinse la mano e poi si avvicinò al bancone del bar sulla destra del locale, dietro cui c'era un ragazzo voltato di spalle.
<hey amico!> lo salutò Payton sorridendo.
<amico da quanto tempo, sono felice di rivederti> sorrise il ragazzo, più grande di noi di almeno un paio d'anni.
<hai un tavolo per noi?> chiese Payton, guardandomi per qualche istante.
<ma certo> rispose <lei è la tua ragazza?>
Payton mi guardò per qualche secondo con un sorriso, poi scosse la testa.
<è Olivia> ghignò, sviando la domanda <e lui è Victor>
Sorrisi al ragazzo che poi ci fece strada verso un tavolo al centro della sala, salutò Payton un'ultima volta e poi tornò dietro al bancone.

<sono venuto in questo posto uno dei primi giorni in cui sono arrivato a Miami> disse Payton, girandosi per guardarmi.
<quando mia sorella era ancora qui> aggiunse, incupendosi.
Mi ha parlato qualche volta di sua sorella, Faith, e le vuole molto più bene di quanto non dimostri.
<ti manca molto, non è vero?> chiesi.
<più di chiunque altro> sussurrò freddamente, abbassando lo sguardo sul menù che era davanti a noi.
Da lì capì che era meglio non continuare il discorso.

Dopo qualche minuto l'amico di Payton, Victor, ci portò due bottiglie di birra con qualche snack insieme, mentre sul palco cominciò a salire un ragazzo che prima era seduto davanti a noi.
<non posso berla> dissi, riferendomi alla birra.
<è solo una bottiglia Liv> ridacchiò lui, portandosela alla bocca.
Io sbuffai ironicamente e ne bevvi un sorso, infondo non mi avrebbe fatto nulla.
<la mia piccola minorenne> sussurrò Payton sorridendo, poi mi posò una mano sulla coscia e tornò ad ascoltare l'esibizione del ragazzo sul palco.

Le persone del locale stavano ancora applaudendo per la fine della canzone quando Payton si alzò di scatto sorridendo.
<tienimi questa> mi passò la birra sorridendo, poi corse verso il palco lasciandomi più che stupita.

Lo guardai salirci sopra, disse qualcosa al ragazzo che metteva la musica ed entrambi sorrisero; Payton poi si avvicinò al microfono e mi fece l'occhiolino, sentendo poi la base cominciare.

Riconobbi quasi da subito la canzone che stava suonando nelle casse del locale, "are you gonna be my girl" dei jet: adoro quella canzone.

Poi Payton iniziò a cantare sorprendentemente bene, continuando a guardarmi negli occhi mentre teneva il microfono fra le mani.

i said, are you gonna be my girl
well it's one, two, three, take my hand and come with me
because you look so fine that i really wanna make you mine

Io sorrisi durante tutta la sua esibizione e gli feci anche un breve filmato, giusto per ricordarmi di questa serata per tutta la mia vita.

Poi arrivò la strofa finale, e rimasi sorpresa nel sentir affiancare proprio all'ultima frase del brano, il mio nome.

are you gonna be my girl, olivia.

heart like yours | payton moormeier Where stories live. Discover now