26. My Broken heart

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26.私の壊れた心

"Me and my Broken heart."

Quello che videro i miei occhi distrusse ogni più piccola parte di me e a un tratto fu tutto chiaro

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Quello che videro i miei occhi distrusse ogni più piccola parte di me e a un tratto fu tutto chiaro. La mancanza che sentivo nel petto quando mi sdraiavo nel buio più totale e mi faceva mancare il respiro era causata dalla lontananza di Park Hyun-So, la mia ex ragazza.

Per un paio di minuti, immobile e intontito, li fissai con la bocca spalancata e gli occhi sbarrati, brucianti di lacrime e pieni di quella immagine. Mi trattenni a stento di piangere, era seriamente l'unica cosa che avrei voluto fare.
Hyun-So e Eun Woo si baciarono per quella che sembrò un'eternità. Fu un lungo e intenso bacio che rese la mia mente buia e burrascosa. Come diamine si permetteva quello stupido a baciare la mia Hyun-So? Chi diamine gli dava il diritto di fare una cosa del genere?

Fu la rabbia a guidarmi, a farmi camminare verso di loro per interrompere quel momento d'amore che io odiai con tutti i miei sensi! Presi Eun Woo per il colletto della camicia e con furia lo scaraventai a terra.

Hyun-So mi guardò sbalordita, Jungkook sbattè le palpebre sorpreso. Non mi accorsi che le lacrime stavano rigando le mie guance, volevo solo dividere quei due perché quello che stavano facendo mi feriva, mi provocava la nausea.

«Taehyung, ma che diamine...» disse Hyun-So, ma non l'ascoltai.

Eun Woo si era appena messo in piedi e con l'espressione arrabbiata si avvicinò velocemente, a me la voglia di menarlo con era ancora passata.

«Yah, che ti prende?» urlò Eun Woo.

Tutti i ragazzi ci stavano guardando sbalorditi e Marie, confusa quanto gli altri, camminò verso noi furiosa.

«Taehyung, che fai?» alzò la voce.

La ignorai. Spinsi Eun Woo una volta ancora, facendolo indietreggiare, nel frattempo la mia rabbia aumentava di più.

«Sei pazzo?» domandò Eun Woo, nello stesso momento il mio pugno incontrò la sua faccia.

Hyun-So trattenne il respiro e Jungkook mi prese per la spalla, così che mi allontanassi da Eun Woo, ma con rabbia e forza spinsi anche il mio migliore amico e corsi verso quel ragazzo dai capelli scuri per poterlo colpire ancora una volta.

Il sangue scorreva già sul suo viso chiaro e il sole, che abbracciava la stanza, lo faceva brillare. Ero lì lì per dargli un altro pugno, ma lui fu più veloce e mi colpì a sua volta facendomi male.

Sentii il sapore metallico del sangue sulla lingua ma andai oltre il dolore, lo sputai per terra e sferrai un altro colpo, ma lo mancai.

«Non voglio litigare, Taehyung-ah.» disse passandosi la manica della giacca sotto il naso per asciugare il sangue. Fece un'espressione dolorante ma io non ne volevo sapere.

L'Angelo tra due mondi |Kim Taehyung| Where stories live. Discover now