6. Strange effects

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6.奇妙な効果

"You make me feel crazy."

Na Rae ci aveva guardato con uno strano occhio, ma bastò spiegarle tutto perché lei comprendesse che nulla a cui stava pensando era vero. Sì, ci eravamo fissati per alcuni minuti senza distogliere lo sguardo, ma era tutta colpa della mia testa che stranamente mi mostrò la faccia di Hyun-So piuttusto che quella di Marie Katie. Per un attimo pensai anche di avere le allucinazioni, ma non appena la migliore amica di Hyun-So entrò in classe tutto tornò alla normalità. Aish, possibile che fossi così innamorato di Hyun-So da vederla su quella ragazza che caratterialmente le somigliava? La mia testa era in totale confusione, non capivo che diamine stesse accadendo al suo interno e più cercavo di spremere le mie meningi più tutto diventava confuso.

Sbuffai fissando un cane che giù in strada, fuori dalla finestra di camera mia, abbaiava allegramente ad un farfalla mentre correva cercando di acchiapparla. Mi sentivo giù e un po' triste a dire il vero. Hyun-So, come mi aveva già detto, avrebbe passato il pomeriggio da Mark per finire il compito e la mia gelosia mi stava letteralmente facendo impazzire. Nel vero senso della parola! Insomma, mi fidavo di lei e tutto il resto, ma io volevo così tanto passare il mio tempo con lei che non riuscivo a fare a meno di sospirare nostalgico. Mi ero legato troppo a quella ragazza, così tanto che solo cinque minuti senza la sua presenza mi faceva mancare l'aria nei polmoni. Più che altro ero davvero spaventato di un possibile abbandono. Insomma, le piacevo esteticamente e anche caratterialmente, ma nessuno le avrebbe impedito di innamorarsi di qualcun altro, più bello magari o più interessante di me. La vita, come ho già detto, è come la copertina di un libro ed ero sicuro che Hyun-So fosse abbastanza intelligente da non soffermarsi solo sull'apparenza.

Quando i pensieri iniziarono a diventare troppo grandi decisi di andare a lavorare nonostante quel giorno in realtà fossi libero. Non sapevo che fare e volevo anche distrarmi a dire il vero. Jisung mi avrebbe di sicuro fatto ridere con le sue battute e il tempo sarebbe volato insieme a lui.

La sua faccia perplessa quando mi vide entrare mi fece sghignazzare divertito. Spalancò gli occhi e la bocca con espressione sorpresa e poi allargò le braccia amichevolmente.

«Taehyung? Ma che ci fai qui?» chiese quando mi strinse in un abbraccio. Lo ricambiai affettuosamente.

Notai quanto il locale fosse pieno, pensando che il mio aiuto gli era davvero utile quel giorno. Mi strinsi il grembiule da barman attorno alla vite e gli sorrisi intanto che lui mi fissava ancora incredulo.

«Mi stavo annoiando così ho deciso di venire qui a darti una mano. E penso anche che tu ne abbia bisogno, c'è un mucchio di gente.» alzai le spalle.

Jisung sorrise gentilmente. Afferrai il block notes e una penna avvicinandomi al primo tavolo stipato di ragazzi che allegri ridevano e chiacchieravano tra di loro. Presi tutte le loro ordinazioni, anche se m'innervosii un po' quando cambiarono idea per più di una volta facendomi scarabocchiare la pagina per modificare tutto, e iniziai a lavorare.

L'Angelo tra due mondi |Kim Taehyung| Où les histoires vivent. Découvrez maintenant