10. Rescue call

259 32 43
                                    

10.レスキューコール

"What's really dangerous is only your possesion"

Qualcosa dentro il mio inconscio ringraziò Jimin per aver chiamato in quel momento

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Qualcosa dentro il mio inconscio ringraziò Jimin per aver chiamato in quel momento. Non appena lo squillare del mio telefono iniziò a rimbombare in tutta la stanza il contatto visivo tra me e Marie Katie si spezzò ed io sbattei le palpebre, agghiacciando all'interno del mio cuore. Che sarebbe successo se uno dei miei migliori amici non avesse interrotto quel momento così intenso? Ero sicuro che ci saremmo baciati e la sola idea che stavo per tradire la fiducia di Hyun-So mi stava facendo sentire malissimo.

Allontani leggermente la sedia e con le mani tremanti mi portai all'orecchio il cellulare, evitando di guardare il viso chiaro di quella ragazza che mi stava confondendo le idee. Ero sicuro che se i miei occhi avessero incontrato quelle iridi azzurre come il mare mi sarei perso di nuovo, vacillando all'interno dei miei stessi sentimenti.

«Jimin-sshi?» dissi con la bocca asciutta. Mi faceva male la gola, gli occhi mi bruciavano e l'ansia mi squarciava lo stomaco. Che idiota che ero! Seriamente stavo perdendo tutto, persino me stesso, per una ragazza che nemmeno conoscevo?

«Taehyung-ah! Dove sei? Io e Hyuna volevamo cenare insieme a te.» la sua voce dolce riempì tutto il mio orecchio.

Sentendo ogni parte del mio corpo fare male a causa dei sensi di colpa e dei risentimenti chiusi gli occhi per qualche secondo, deglutendo a fatica. Sembrava che la mia stessa saliva fosse diventata acido, per come mi bruciava la gola. Avrei fatto di tutto per cambiare ogni cosa, per tornare indietro nel tempo ed evitare tutti quei casini, ma il mio cuore non mi voleva dare ascolto e la mia testa era confusa come non lo era mai stata prima.

Mentre Marie Katie scribacchiava qualcosa sul suo quaderno la penna le cadde di mano, finendo dritto sotto i miei piedi. Velocemente si piegò a raccoglierla e nel farlo poggiò una mano sulla mia gamba.

«Taehyung?» Jimin mi distraesse un'altra volta.

«Oh, i-io devo finire un compito, state cenando adesso?» chiesi a mia volta. Nel frattempo Marie Katie si era messa dritta e come se fosse stato tutto un caso si allontanò e riprese a scrivere distrattamente.

«Mh, noi volevamo cenare adesso. È un problema se mangiamo insieme o domani mi ucciderai?» scherzò il biondino facendo una risata carina.

Alzai gli occhi al cielo scuotendo la testa divertito per poi alzare le spalle anche se nel mio cuore la gelosia mi stava facendo perdere la lucidità. «A patto che tieni le mani dentro le tasche.» lo minacciai.

Jimin rise ancora una volta. «Di me ti puoi fidare ciecamente! Allora noi mangiamo eh, ci vediamo domani sera, ciao Taehyung-ah!» esclamò gioviale.

Un piccolo sorriso si mostrò sul mio volto. «A domani, Jimin hyung.» dissi anch'io e riattaccai la chiamata.

Subito dopo Marie Katie alzò gli occhi sui miei e un sorriso gentile di allargò sulla sua bocca. Non lo ricambiai, feci un respiro pronfondo e mi grattai a disagio la testa, fissando il pavimento con insistenza. «Forse dobbiamo parlare.» esordii con un tono di voce depressa.

L'Angelo tra due mondi |Kim Taehyung| Where stories live. Discover now