14.

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Mentre sistemiamo la tavola in silenzio, ognuno di noi immerso nei propri pensieri, sentiamo bussare alla porta. 
"È aperto" Kay dichiara sicuro.
"Nemmeno un controllo, amico mio? Quanta fiducia!" Un ragazzo orientale, leggermente più basso di Kay, coi capelli corti tinti di biondo, gli occhi sottili e vispi nascosti da un paio di occhiali tondi con la montatura in oro, ed un sorriso stampato su un paio di labbra prominenti che sembra non conosca giorni bui, si accomoda in salotto.
"Ho riconosciuto la tua macchina" gli risponde l'altro, indicando con la testa la sagoma di una Ford che sbuca dalla finestra.
"Dovevo immaginarlo" ride Yoon, abbracciandolo. "Tu sei Ellie, giusto?" si rivolge a me, avvolgendomi con la stessa allegria tra le sue braccia.
"Sì" gli rispondo, mentre mi stringe come se già ci conoscessimo da una vita. Ha un sorriso contagioso e un'aura rilassante, non riesco a non sentirmi a mio agio: di riflesso, ricambio il suo abbraccio.
"È un piacere conoscerti. Kay mi ha parlato molto di te" mi dice, allontanandosi appena.
"Beh, so che lo hai aiutato con i miei file, ti ringrazio molto"
"Non dirlo neanche, io mi diverto un sacco a fare queste cose. Anzi, per sicurezza, Kay, passami il computer e il telefono: vediamo cos'hai combinato"
Mi metto a ridacchiare per il tono con cui Yoon si prende gioco della mia guardia del corpo. Si vede che sono molto amici.
"Ehi, non ridere tu!" mi rimprovera Kay, ammonendomi bonariamente con un dito.
Sono le prime parole che mi rivolge da quando abbiamo lasciato il lago: io non ho avuto la forza di chiedergli spiegazioni su quel bacio e lui non ha più aperto bocca.
Faccio finta di nulla e gli rispondo: "Scusa, ma non riesco! Yoon, dovevi vederlo ieri sera, era così concentrato che aveva mille pieghe sulla fronte!"
"Davvero?" ridacchia il finto biondo "Dovevi fargli una foto, sarà stata sicuramente una scena epica: non capita tutti i giorni che utilizzi così profondamente i suoi due neuroni!"
Mi copro la bocca con la mano mentre inizio a ridere ancora più forte.
"Yoon, ringrazia il cielo che mi servi" Kay è glaciale, ma il suo amico alza gli occhi dallo schermo del portatile e lo fissa con aria di sfida: poco dopo entrambi si mettono a ridere insieme a me. Da quanto tempo non mi capitava di divertirmi così!

Parliamo fino a tarda notte: era da davvero molto tempo che non avevo delle persone con cui poter passare delle ore in tranquillità e ridere fino alle lacrime.
A un certo punto, seduta sul letto ed abbracciata ad un cuscino, li guardo beccarsi di nuovo per una stupidaggine: per un attimo sono quasi felice di trovarmi in questa situazione. Mi sento molto egoista a pensare così, ma è la verità. Vorrei stare per sempre in loro compagnia. Il pensiero che presto dovrò salutarli mi attraversa la mente, facendomi rattristare di colpo.

Yoon mi fissa, immagino pensi che la stanchezza stia prendendo il sopravvento su di me, perché poco dopo esordisce con un: "Ragazzi, si è fatto tardi, direi che dobbiamo assolutamente riposare un po'"
"Vero" concorda Kay "Signorina, il letto la aspetta al piano superiore" mi sorride.
"Ma io..."
"Niente da fare: ieri hai vinto tu, oggi tocca a me. Forza, qui abbiamo da fare" mi sgrida indicandomi le scale con la testa, come fosse un padre che manda a letto la figlia capricciosa.
Sbuffo, ma obbedisco. "Buonanotte"
"Siete una meraviglia voi due, lo sapete?" 
Arrossisco leggermente a questa uscita di Yoon: non so se abbia colto qualcosa o meno, ma mi sembra molto divertito dal nostro scambio.
"Yoon..." Kay lo zittisce, guardandolo con un'espressione che è tutta un programma e poi aggiunge un gentile ma deciso "Buonanotte, Ellie".
Salgo le scale roteando platealmente gli occhi e facendoli sorridere, mentre i due continuano a confabulare a bassa voce.

Giunta in camera, mi sdraio sul letto cercando una posizione comoda: ho mille flash della giornata di oggi, non solo riguardanti Yoon e la sua allegria, ma soprattutto Kay che, nell'ordine, mi coccola, si irrigidisce tra le mie braccia, mi allontana e poi finisce col baciarmi in mezzo al bosco. Mi mordo il labbro inferiore, cercando di ricordare la dolcezza del suo tocco, e chiudo gli occhi.

The guy from the eastWhere stories live. Discover now