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Rose ossevò il caos che regnava in quella stanza dalla fessura del baldacchino. Vestiti sporchi e cartacce ne ricoprivano gli angoli, briciole e merendine mezze mangiucchiate sostavano sulle scrivanie sgombre di libri.

Mosse il polso facendo roteare un turbine di vestiti e rifiuti, dividendoli in base alla destinazione finale, aggiungendo anche alcuni vestiti ai rifiuti, tanto non se ne sarebbero accorti.

Scorpius decise di uscire dal bagno proprio in quel momento, quando il vortice si placava, lasciando un'aria più ordinata.

Il letto di Goyle, per la prima volta dopo più di un anno era alle dimensioni standard, ingombrando maggiormente la stanza.

Nonostante ciò lui sembrava un bozzolo all'interno del baldacchino, rannicchiato in un quarto dello spazio.

-Dici che Ella abbia deposto l'ascia da guerra?

Il biondo si avvicinò alla fidanzata con la maglietta umida e i capelli ancora gocciolanti, lasciandole poi un bacio sul naso.

-Si vedrà nei prossimi giorni.

La rossa arricciò il naso sotto alle labbra umide del fidanzato, lasciandosi poi andare con la schiena sulle coperte morbide.

-Il mio furetto bianco.

Sorrise abbassandosi sulla fidanzata per darle le attenzioni che tanto agognava.

-Tuo padre potrebbe essere scontento se utilizzi una frase del genere in intimità.

Scorpius si alzò leggermente dal corpo della rossa che sghignazzava divertita.

Gli occhi si riducevano a due fessure chiare e le guance facevano spazio ad un paio di adorabili fossette, e si fosse avvicinato ulteriormente sapeva che vi avrebbe visto piccole efelidi che si espandevano per la parte del viso più centrale, senza dare troppo nell'occhio.

-Io potrei volerti lanciare nel lago nero, ma sono abbastanza certo che poi mi butterei per venirti a recuperare.

Le sorrise, restando incantato dalla visuale che il viso della fidanzata gli forniva.

La sua mente era irrimediabilmente compromessa, lei ne occupava ogni angolo e lui non voleva cacciarla da lì.

-Rosie?

Lei alzò le sopracciglia, passando i polpastrelli sulla mascella rasata da poco.

-Sei troppo per uno come me, e sono egoista, perchè spero che tu non te ne accorga mai. Non so come starei senza di te.

La rossa allungò le braccia per poi stringersi al corpo del biondo.
Lei era un mostro, chiunque sarebbe stato troppo per lei, si sentì in dovere di affondare il viso nel collo del fidanzato lasciandoci un leggero morso.

-La prossima volta che ti sminuisci ti lancio nel lago nero, ho fatto amicizia con Penny la piovra negli anni, ti avviso che è un po' fisica come approccio.

Il volto pallido del biondo si voltò verso Rose, con espressione corruciata.

-Che c'è? Anche le creature marine apprezzano i bei ragazzi umani.

Il biondo sembrò boccheggiare per qualche momento per poi riprendere a ridere, non se la meritava affatto.

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James Goyle stava osservando strabiliato il suo letto.

In una settimana non aveva ricevuto nessuno scherzo e il suo letto era delle dimensioni normali.

Si guardò con circospezione avvicinandosi al cumulo di coperte e cuscini, esattamente come lo aveva lasciato la mattina stessa.

Aveva fatto allenamenti, studiato, e portato avanti le conquiste di metà settimana con una coppia di fidanzatini che voleva portare ad un altro livello le esperienze di coppia.

You're My Mirror |ScoroseOù les histoires vivent. Découvrez maintenant