17.

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Scorpius sorrise al regalo della rossa.

-Dimmi che non è quello che penso.

Ridacchiò facendo uscire il pigiama con i gufi dalla busta argentata.

-Non ci credo.

Aprì la maglia davanti ad il petto, misurandone le maniche.
Le gote gli si arrossarono quando passò lo sguardo su Rose.

Lo adorava, la adorava, se non di più.

Si fregò delle persone che li circondavano trascinandosi la rossa sulle ginocchia, abbracciandola.

Draco osservò la scena dalla porta della cucina, con un bicchiere di Whiskey incendiario in mano. Non era il suo solito Scotch, ma se lo faceva andare bene.

Provò a scavare nella memoria, cercando un momento in cui avesse visto quella espressione sul figlio. Non lo trovò.

Con un sospiro si allontanò dalla sala, in cui tutti sembravano felici ed intenti a scambiarsi regali.

Una famiglia così felice lui non l'aveva mai avuta. Sì, Astoria era la luce dei suoi occhi, e non aveva tempo di sentirsi triste perchè lei gli faceva pesare meno le spalle, ma non aveva mai vissuto un clima famigliare così caloroso con i suoceri ed i genitori.

Hermione lo raggiunse nella cucina con un pacchettino in mano.

-Non credere di scampartela, fila di là, che devi aprire dei regali anche tu.

Lui rimase un attimo fermo ad ossevarla, con la sua aria imponente, quella che l'aveva portata a diventare Primo Ministro.

Rose osservò la madre passare il pacchettino rosso a Draco, non era tanto, ma si sarebbe sentito incluso ai festeggiamenti in quel modo.

Le Granger si scambiarono un sorriso complice.

-Ora è il mio turno.

Scorpius le passò un pacco, morbido al tatto.

Aprì la carta con cura, per non doverla squarciare.

Un cappotto dal tessuto morbido si presentò ai suoi occhi, dal colore scuro ed era sicura sarebbe stato caldissimo.

-Così non prenderai più freddo.

Gli occhi celesti si posarono sull'increspatura delle sue labbra.

-Grazie.

Si lasciò cadere contro il petto del biondo, prima che i cugini si decidessero a continuare la zuffa per scambiarsi i regali, con anche lei.

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Rose acconciò i capelli sulla testa in uno chignon disordinato, aveva indosso il suo pigiama con i gufi e si stava crogiolando nel ricordo di poche ore prima, la luce che aveva Scorpius negli occhi quando notò in cosa consistesse il regalo.

Sorrise al suo riflesso e si avviò alla camera che condivideva con Lily. Prima di aprire le porte udì i pensieri delle persone all'interno, allontanando poi la mano dalla maniglia, entrare in quel momento sarebbe stato sconveniente.

Si guardò intorno, trovando il corridoio vuoto.

Erano quasi tutti nelle proprie camere, consci del pranzo devastante che gli spettava il giorno successivo.

Sua madre stava fissando il suo riflesso con occhio critico, classico atteggiamento di una Granger, l'insicurezza, nascosta sotto alla saccenza.

Scorpius stava preparando il computer per guardare un film, magari sarebbe riuscita a farsi includere nel suo piano.

You're My Mirror |ScoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora