"Ma in che mondo vivi?" penserete, non vi biasimo, avete ragione.
Ho sempre frequentato la scuola da casa a causa del problema di cui soffro, o meglio ne ho sofferto fino a pochi mesi fa: la bulimia.
È terribile, non la auguro a nessuno.
Sono stata ricoverata in ospedale un paio di volte, ho seguito una terapia ed ora posso dire di essere guarita, anche se a volte ho qualche ricaduta e non mangio per giorni; poi arriva Vinnie e mi obbliga a mangiare facendoci delle scommesse stupide sopra, io rido e mangio, solo per aver il piacere di vincere contro di lui.

Per questo dico che è la persona migliore della mia vita, nonché l'unica praticamente.

Il college mi spaventa, non avrò Vinnie vicino essendo molto più grande di me e ho paura di rimanere sola e di non farcela.
Ma sono solo pensieri.
Io penso troppo.

Il viaggio in aereo è stato estenuante; non sono riuscita a chiudere occhio, esattamente come questa notte: un po' per l'ansia, un po' per paura che l'aereo potesse precipitare e un po' per il bambino snervante che avevo dietro e che continuava a tirare calci nel sedile.
Mi sarei girata e gli avrei tirato un pugno sul naso avessi potuto.

Vinnie mi ha detto che sarebbe venuto un suo amico a prenderci, ci avrebbe portato al mio dormitorio e poi lui sarebbe andato in quello maschile, da tutt'altra parte del campus.
Fantastico, no?

<vieni Liv, è lui> mi sorrise Vinnie, indicandomi con la testa un ragazzo al fondo della sala degli arrivi.
Loro due si abbracciarono in modo amichevole, poi il ragazzo sorrise anche a me porgendomi la mano.
<tu devi essere Olivia, Vinnie ci parla spesso della sua sorellina>
Io sorrisi, più che altro per la sorpresa.
<io sono Troy, piacere>
<Olivia> gli strinsi la mano.

Salimmo nell'auto di questo Troy e cominciammo a passare per le strade di Miami, questa città così perfetta da come la descrivono tutti.
Il mare, le persone, le vie sempre illuminate..anche qui è tutto così monotono?

<allora, cosa ne pensi?> chiese eccitato mio fratello.
Paura. Ansia. Terrore.
Sì, questo è quello che penso al momento.
Il campus è davvero enorme, chissà quante persone ci saranno.
Senza contare quelle che non vivono nei dormitori.
Il doppio di quello che penso.
Migliaia di persone più grandi di me.
Sì: paura, ansia e terrore, solo questo riesco a pensare.
<è..grande> sussurrai.
<è vero Liv> sorrise Vinnie, trascinandomi poi dentro al cortile.

<la tua compagna di appartamento è davvero carina>
<hai una cotta per lei?> chiesi.
<non in quel senso, cogliona> rise Vinnie <è una ragazza dolce e disponibile, una buona amica insomma>
Certo, sono tutti "dolci e disponibili".

<sono terrorizzata Vin>
Lui si stoppò nel corridoio del dormitorio, sorridendomi in modo rassicurante..credo.
<lo so Liv, ma ti prometto che- >
<non promettere nulla> lo ammonì io.
<ti troverai bene qui, devi solo lasciarti un po' andare>
"Solo". Facile a dirsi.
Lui ha centinaia di amici, sempre stato uno dei più popolari nonché totalmente estroverso..il contrario mio, non so neanche perché sia mio fratello.

Vinnie bussò all'appartamento numero 22, corridoio C, mentre io stavo cercando di calmarmi e di formulare già un discorso per presentarmi.
<Vinnie!>
Alzai lo sguardo e vidi una ragazza con i capelli leggermente mossi e di un castano molto chiaro, né biondo né completamente marrone.
Sembrava davvero bella.
<oh tu devi essere Olivia, la mia nuova compagna!> fece un sorriso davvero bello <io sono Sienna, piacere>
Mi abbracciò, poi Vinnie mi fece cenno di ricambiare e così feci, stringendola leggermente.

<ragazze, vi lascio sole> disse mio fratello dopo qualche minuto <Liv scrivimi se hai bisogno>
Annuì e lo abbracciai, lui mi diede un bacio sulla guancia e poi se ne andò.

Sistemai le cose in quella che sarà la mia stanza, piuttosto piccola ma comunque carina, e poi presi un paio di respiri profondi.
Meglio scrivere a mamma, si starà preoccupando.

"Sono arrivata al campus, la mia compagna sembra simpatica..Vin è già andato via.
Ci sentiamo domani, un bacio <3 "
Inviato.

<hey Olivia> sorrise Sienna <sto ordinando la pizza, quale preferisci?>
<ehm non ho fame al momento, magari mangio dopo una merendina, grazie>
<hey> sussurrò lei in modo dolce <Vinnie mi ha accennato del tuo problema e io gli ho promesso che ti avrei tenuta d'occhio>
Odio le promesse, perché le persone sono così fissate nel farle? Nessuno le mantiene davvero.
<al salame> dissi.
Lei sorrise, mi abbracciò e poi andò in salotto a chiamare la pizzeria.

Mi sdraiai sul letto e mi lasciai andare ad un profondo sospiro mentre guardavo il soffitto grigio.

Benvenuti nella mia vita oserei dire.

s/a
colgo l'occasione per ringraziarvi dei quasi 240 followers <33

heart like yours | payton moormeier Where stories live. Discover now