Falling in love will kill you

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Kiauuu ok un salutino veloce just bc non so davvero che dirvi se non che il titolo del capitolo è un duetto tra Gerard e i Wrongchilde e che sono in fissa da giorni e vbb, buona lettura

M.


CAPITOLO 20 - FALLING IN LOVE WILL KILL YOU

GERARD

Avere una lacuna nel tuo cervello è qualcosa che ti strazia l'esistenza. Potrà sembrarvi assurdo o banale, ma vi assicuro che vi fa impazzire.

Il fatto è che ricordo poco o niente da quando ho lasciato l'accampamento giapponese dopo la fuga e la morte di Bert. Ricordo che corsi per un centinaio di metri, inoltrandomi nella boscaglia e inciampando ad ogni passo, e poi sbam, vuoto più totale. Ricordo che tra sogni, incubi e dormiveglia intravidi il viso di Ray, e di quell'altro soldato, Zach, che mi parlavano quasi urlandomi nelle orecchie, chiedendomi se stessi bene. Ricordo di aver scosso la testa e aver pronunciato il nome di Bert, e poi ancora vuoto.

Ricordo un letto d'ospedale, lenzuola bianche e pulite, odore di disinfettante, il bel volto di un'infermiera che mi sorrideva. Ancora Ray, e poi Bert nei miei sogni che mi sussurrava di correre, e il viso di Frank quasi indecifrabile e impassibile, e poi coperto di sangue e lui urlava di andare a salvarlo, come se ne andasse della sua vita. Io mi che mi contorcevo sul letto, febbre, sudore, freddo e poi caldo, dolore alla gamba e caos.

Caos.

Ripresi conoscenza soltanto dopo circa una settimana. Ray era seduto accanto al mio letto nell'infermeria, con un braccio fasciato e l'aria stanca. Quando lo guardai, lui mi sorrise genuinamente e all'improvviso mi resi conto di quanto gliene ero grato. Non sapevo nemmeno che ci fosse tutto questo attaccamento tra noi due, tanto da spingerlo a vegliare su di me per tutti quei giorni, eppure lo aveva fatto, e trovare qualcuno lì al mio risveglio era stato qualcosa di così inaspettato quanto piacevole.

"Finalmente" disse lui, posandomi la mano sana sul braccio.

Io indicai la sua fasciatura. "Che ti è successo?". Era la prima domanda che mi era venuta in mente, ma ovviamente ne avevo così tante altre ad affollarmi il cervello. Sentivo il peso di un'ingessatura all'altezza della gamba, ma non mi doleva più come prima, era più quasi come un dolore sordo e distante. Sentivo delle garze anche sul braccio, dove un proiettile doveva avermi colpito di striscio, ma anche lì il dolore si era attenuato.

Ray si strinse nelle spalle e poi rise un po'. "Niente di che... oh, ma sei tu quello disteso su un letto, mica io!"

Io sorrisi appena, cercando di non pensare a ciò che mi tormentava di più e che mi pesava assurdamente sul cuore.

Ray forse capì, perché cambiò subito argomento. "Dicono tutti che sei fortunato ad avere ancora la gamba tutta intera. Se io e Zach fossimo arrivati qualche minuto più tardi, sarebbero stati costretti ad amputarla."

"Un momento: arrivati dove?"

Ray sospirò, guardando fuori dalla finestra. "Tu e Bert eravate spariti entrambi, Morrison aveva preso prigioniero quel comandante giapponese e io fatto due più due. Stranamente a me si è unito Zach, e siamo venuti a cercarvi. Il generale Morrison non ce l'avrebbe mai permesso, perciò siamo partiti appena si è fatto sera, e dopo aver vagato a lungo per la foresta ti abbiamo trovato lì, svenuto, sanguinante, in mezzo ai rovi."

Deglutii. "Ray, io non so davvero come..."

"Eri uno straccio, Gee. Ho avuto paura. Eri... eri davvero... sembravi morto, ecco. Credevo non ci fosse più nulla da fare. Invece poi ti abbiamo portato qui... ed eccoti. Hai dormito per un'intera settimana."

Destroy MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora