15. Anestesia

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Mi sentivo meglio, un po' confusa ma tutto sommato mi ero ripresa.

Mi affiancai all'anestesista.
Ero nuovamente in sala operatoria, questa volta peró non era stato per un capriccio di Matt.
Avrei passato lì quattro giorni, il tirocinante che vi era assegnato stava male e aveva avvertito che non sarebbe riuscito a venire.
Avevo deciso per quel momentaneo cambio di reparto.
Oltre a quello vi era stato un'altro piccolo cambiamento George ed io eravamo sempre più vicini.

Era stato lui infatti ad informarmi dell'assenza dell'altro tirocinante.

George era attraente, con uno spiccato senso dell'umorismo.
Niente a che fare con la perfezione quasi nauseante di Matt.

Non ci vedevamo da qualche giorno e avrei voluto raccontargli di George.

Ero nella sala operatoria di cardiologia.
Dove ero stata destinata in principio e dove mi ero illusa di poter passare quelle ultime settimane di tirocinio, invece.

-Chi di voi vuole illustrarmi la procedura per questa ablazione?-
Disse il dottor Verdi rivolto verso gli stagisti.
Quello era il genere di chirurgo che adoravo, metteva i suoi stagisti a proprio agio, e rispettava i ruoli.
Amber, rispose in tutta fluidità.
Era brava ammetto peró la sua spiegazione non era stata impeccabile.
Non aveva specificato tutta la parte relativa alla scoagulazione del paziente.

Gli interventi che tentano di ripristinare il cuore al normale ritmo sinusale come la cardioversione o l'ablazione, infatti permettono all'atrio di iniziare a contrarsi ritornando così al ritmo normale (sinusale) in questa situazione ogni eventuale grumo all'interno dell'atrio rischia di entrare in circolazione e arrivare al cervello provocando un attacco.
Per questa ragione i pazienti che sono normalmente a basso rischio di attacco e possono avere il loro sangue sufficientemente scoagulato, dovranno temporaneamente sostituire i farmaci per un periodo,con la Warfarina.

Ripetei nella mia mente.

Proprio per questo importante regime di scoagulazione a cui viene sottoposto, i cateterini per l'accesso venoso femorale destro, di cui parlava Amber, vengono mantenuti in sede e rimossi alcune ore dopo una volta dimostrata la riduzione dell'entità della scoagulazione.

- Il paziente dunque poi esce dalla sala operatoria?- chiese il chirurgo.
Appunto.
Le mancava quell'ultima considerazione.
Guardai Verdi senza distrarmi troppo dall'infermiera che stavo affiancando.
Nonostante fosse ancora abbastanza giovane e avesse la cuffia in testa sapevo che  tendeva alla calvizie, aveva un naso pronunciato e due occhi piccoli e scuri. Non riuscivo a capire se avesse la barba ne ad intravederlo, in quanto aveva la mascherina davanti la bocca.
Il movimento dell'infermiera mi costrinse a seguirla. Dovevamo controllare i parametri.
-Deve essere più precisa, Greystone-
Sentii.
Una piccola parte di me ringrazió il mio severo mentore.

Una volta terminata l'operazione, ripulii la sala operatoria con il resto dell'equipe. Ovviamente esclusi i chirurghi e gli anestesisti.
Come se si piegassero a compiti così.

Fatto.
Infilai la divisa verde nel distributore e mi diressi in reparto da George.
Era quasi strano vedersi tutti i giorni.
Chi l'avrebbe mai detto!

Vidi Matt, di spalle,in tutta la sua bellezza. 
Quel genere di uomini fatti per essere solo ammirati da lontano, da ragazze come me.
-Dottor White!-
Lo chiamai.
Gli avrei dato del tu ma vi erano troppe persone intorno.
-Il ritorno del figliol prodigo?!- scherzò.
Io sorrisi.
Ma la sua espressione era strana.
-Dimmi Wolfe, tutto bene ai piani bassi?-
Stavo per rispondere.
-Spero per te che sia così, perchè dato la tua urgenza di fuggire di qui, non credo di avere così tanta fretta a riportarti all'ovile.- Io deglutii.

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