14.Ossigenoterapia

13.3K 455 37
                                    


"Terapia farmacologica basata sulla somministrazione di ossigeno indicata  in caso di anossia* di qualsiasi natura."

Rientrai nel mio appartamento quei giorni con mia madre mi stavano distruggendo.
Tra i turni e lo scorrazzare a destra e a manca con lei ero distrutta.

Mi aveva costretta ad entrare in ben tre negozi indiani al fine di trovare il vestito perfetto sia per me che per Matt.

Ovviamente lui a causa dei suoi impegni non si era presentato, quello fu davvero un sollievo.

Avere mia madre e lui nello stesso luogo sarebbe stata un'ulteriore tortura.

-Kendra?!- chiesi scioccata.
La mia coinquilina era in una strana e contorta posizione ai piedi del divano.
-Oh Ann ciao non far caso a me. Sono le mie posizioni di meditazione.-
Mi informò pacata.
Non avevo mai visto nulla di simile.

-Vado a prepararmi un Thè, ho i nervi a pezzi ne vuoi uno anche te?- le chiesi.

-Si grazie!-

Lasciai le buste in camera mia precipitandomi verso la cucina.

-Oh Ann dimenticavo hanno portato queste per te!-

Comparve Kendra con un grosso mazzo di rose.
Nessuno mi aveva mai regalato un mazzo di rose, al massimo una singola rosa tutta rinsecchita.

-C'è un biglietto, credo-
Frugai tra le rose trovandolo.

-Cara Ann, che ne dici di vederci questa sera alle otto?
Ps: credo che tu mi abbia lasciato il numero sbagliato. George.-
Lessi ad alta voce.
Sotto le parole scritte in un'ordinata calligrafia c'era il suo numero.

Tamburellai il biglietto sulla superficie lignea della cucina.

-Wow peró. E pensare che il massimo che ho ricevuto  io è stato un mazzetto di prezzemolo dal mio fruttivendolo.-

Oddio avevo le lacrime agli occhi.

Kendra era davvero una forza della natura.

-Dovrei andare?-
Non ero molto convinta, in realtà perché non mi piaceva il fatto che ci fosse stato Matt dietro al suo invito.
Non volevo che si pensasse che non fossi in grado di trovarmi un uomo.

-Certo, lo devi a tutte quelle donne come me che non hanno ricevuto un bel mazzo di fiori in vita loro. Poi dai se vedi che non ti interessa gli dai una bottarella e te ne vai. Farebbe bene ai tuoi nervi.-

Fissai i suoi occhi azzurri.

-Mi hai convinta.-
Avevo proprio bisogno di cominciare a respirare aria nuova.

Quella sera mi sarebbe passato a prendere alle otto.

-Che dici vado bene?- chiesi alla mia coinquilina.

-Secondo me dovresti osare di più con le curve che ti ritrovi. Dovrei avere un tubino nero che non metto più. È troppo colorato per me.- scherzò.

Poco dopo tornó con il capo.

-É davvero bello e di classe.-

Non immaginavo come un capo del genere potesse ritrovarsi nel suo armadio.

-Wow è fantastico!-
Lei sorrise.
-Prendilo pure non saprei che farmene. Me lo ha regalato mio padre. Ormai non lo metto più anche perché fa a botte con la mia personalità.-

Take careDove le storie prendono vita. Scoprilo ora