Ann.Iniziò quello strano gioco.
-Ma dove mi stai portando?- chiesi l'ennesima volta al mio meraviglioso sequestratore.
Tirò nuovamente il mio braccio, non mi andava proprio di sottostare a questa sua stupida idea.
Si girò verso di me.
-Il termine giusto è t-r-a-s-c-i-n-a-r-e- Mi fulminò con i suoi occhi chiari.
Prima che potessi dire qualsiasi cosa fui colpita da quello che c'era dietro di lui.
-Non può essere- dissi.
Non poteva essere vero.
Una enorme giostra con tanto di cavalli era difronte e noi.-Tatan ecco la tua giostra- disse gioioso.
Non lo avevo mai visto così.
Ero a bocca spalancata dalla sorpresa. Il mio sguardo passava dal bellissimo uomo davanti a me alla meravigliosa giostra pittoresca.
-Come fai a saperlo?- dissi con le braccia incrociate.
Lui sorrise passando sì una mano tra i capelli.
-qualcuno qui, ha il vizio di parlare molto quando è ubriaca.- aggiunse.Io deglutii.
-non ero ubriaca- dissi con poca convinzione, riuscivo ancora a sentire i postumi della sbornia.Prima che potessi aggiungere altro mi trascinò sulla giostra.
Pagò due biglietti.
-Il dottorino che sale su un cavallo finto?- lo canzonai.
Lui mi diede una leggera pacca sulla spalla prima di superarmi.-Mica potevo lasciare tutto il divertimento a te!- disse prima di superarmi.
-lo stallone nero è il mio- urlò prima di precipitarsi sopra l'enorme cavallo.
Non mi stupii che avesse scelto quello più grande.
Scossi la testa, per poi sedermi su un cavallo più piccolo e dorato al suo fianco.-Ti facevo più da cavallo bianco- dissi.
Lui rise.
-Dolcezza quelli è per i principi.- disse.Strinsi le redini tra le dita, non volevo farglielo vedere ma ero davvero contenta per quella sorpresa.
-Ti ho trascinato alle giostre, abbiamo affrontato il primo punto della lista.- disse orgoglioso.
-Mamma io quello- mi voltai per osservare un bambino.
Il piccolo tirava il vestito della mamma e si portava il pollice alla bocca. La mamma lo accarezzò.
-Sam caro, che dici di questo, guarda che bello- disse il genitore.
Il bimbo scosse la testa e indicò nuovamente il maestoso cavallo su cui era seduto Mat.Mi voltai verso di lui. Alla fine era un uomo adulto qualsiasi cavallo gli sarebbe andato bene e poi stava facendo un favore a me.
Non dissi niente Mat smontò dalla sella.-Cowboy, penso che Furia sarebbe contentissimo di essere montato da un giovanotto come te!- disse prima di sollevare il bambino e metterlo sopra quello che era il suo cavallo.
Il bimbo sorrise mostrando le gengive povere di denti.
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Take care
ChickLitTrattenere la propria indole, nascondersi dietro una maschera di perfezione. È solo questione di tempo prima o poi qualcuno scoprirà la nostra vera natura e farà crollare il muro dietro al quale ci nascondiamo. Poi sta a noi decidere se continuare a...