To draw pt.2

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Ann.

Iniziò quello strano gioco.

-Ma dove mi stai portando?- chiesi l'ennesima volta al mio meraviglioso sequestratore.

Tirò nuovamente il mio braccio, non mi andava proprio di sottostare a questa sua stupida idea.

Si girò verso di me.

-Il termine giusto è t-r-a-s-c-i-n-a-r-e- Mi fulminò con i suoi occhi chiari.

Prima che potessi dire qualsiasi cosa fui colpita da quello che c'era dietro di lui.

-Non può essere- dissi.

Non poteva essere vero.
Una enorme giostra con tanto di cavalli era difronte e noi.

-Tatan ecco la tua giostra- disse gioioso.

Non lo avevo mai visto così.

Ero a bocca spalancata dalla sorpresa. Il mio sguardo passava dal bellissimo uomo davanti a me alla meravigliosa giostra pittoresca.

-Come fai a saperlo?- dissi con le braccia incrociate.

Lui sorrise passando sì una mano tra i capelli.
-qualcuno qui, ha il vizio di parlare molto quando è ubriaca.- aggiunse.

Io deglutii.
-non ero ubriaca- dissi con poca convinzione, riuscivo ancora a sentire i postumi della sbornia.

Prima che potessi aggiungere altro mi trascinò sulla giostra.

Pagò due biglietti.

-Il dottorino che sale su un cavallo finto?- lo canzonai.
Lui mi diede una leggera pacca sulla spalla prima di superarmi.

-Mica potevo lasciare tutto il divertimento a te!- disse prima di superarmi.

-lo stallone nero è il mio- urlò prima di precipitarsi sopra l'enorme cavallo.

Non mi stupii che avesse scelto quello più grande.
Scossi la testa, per poi sedermi su un cavallo più piccolo e dorato al suo fianco.

-Ti facevo più da cavallo bianco- dissi.

Lui rise.
-Dolcezza quelli è per i principi.- disse.

Strinsi le redini tra le dita, non volevo farglielo vedere ma ero davvero contenta per quella sorpresa.

-Ti ho trascinato alle giostre, abbiamo affrontato il primo punto della lista.- disse orgoglioso.

-Mamma io quello- mi voltai per osservare un bambino.

Il piccolo tirava il vestito della mamma e si portava il pollice alla bocca. La mamma lo accarezzò.

-Sam caro, che dici di questo, guarda che bello- disse il genitore.
Il bimbo scosse la testa e indicò nuovamente il maestoso cavallo su cui era seduto Mat.

Mi voltai verso di lui. Alla fine era un uomo adulto qualsiasi cavallo gli sarebbe andato bene e poi stava facendo un favore a me.
Non dissi niente Mat smontò dalla sella.

-Cowboy, penso che Furia sarebbe contentissimo di essere montato da un giovanotto come te!- disse prima di sollevare il bambino e metterlo sopra quello che era il suo cavallo.
Il bimbo sorrise mostrando le gengive povere di denti.

Take careWhere stories live. Discover now