Trenta - Mummy

16.6K 1K 581
                                    

Louis era comodamente sdraiato sul letto del loro bangalow, con una sigaretta accesa tra le labbra, quando Zayn entrò richiudendosi la porta alle spalle. Girò di poco la testa in direzione dell'amico, sorridendogli. Zayn ricambiò il sorriso, e poi si buttò con uno sbuffo convinto sulla poltrona fin troppo comoda.


"Come stai?"- gli chiese.


"Bene, credo. Tu?- disse, come se fosse la cosa più naturale del mondo.


Zayn chiuse gli occhi abbandonando la testa sullo schienale della poltrona. -"Okay."


"Questa storia si è resa strana, non trovi?"- disse, soffiando fuori il fumo dalla bocca e dalle narici.


Zayn sorrise sarcastico. -"Decisamente, ma non mi dispiace."


"Te lo saresti mai aspettato?"


"Non è qualcosa che ci si può aspettare."


E aveva fottutamente ragione, Louis non poteva fare a meno di essere d'accordo con lui. L'ultima cosa che avesse immaginato di fare nella vita era quella di perdere la testa per qualcuno di così diverso da lui, anche se in effetti l'essere diversi non dovrebbe essere un problema. Quella mattina era stato bello: essere steso su di lui in silenzio, con la sua mano affondata nei capelli. 

Non c'era stato bisogno di dire molto, il vuoto del silenzio era già ben riempito dalla loro semplice ma assidua presenza.


"Lou, ho voglia di una canna."


Forse fu perché voleva smetterla di sentire quei pensieri così insistenti nella testa, così rumorosi, che non aveva mai avuto. Forse fu per quello che annuì, buttando la sigaretta non del tutto finita per fare spazio a dell'altro.


-


Niall stava facendo la doccia. Appena Harry era entrato nel suo bangalow dopo aver bussato aveva notato il letto disfatto e il suo amico che vi giaceva sopra con solo le mutande a coprire il suo corpo altrimenti nudo. In quell'istante esatto aveva capito quello che Niall e Zayn avessero fatto, e aveva solo potuto ringraziare il cielo di non essere arrivato nel mezzo della cosa. Aveva costretto l'amico a mettere le lenzuola tra i panni da lavare e lo aveva costretto anche a farsi una doccia, date le circostanze. Niall aveva riso come un matto - suo solito - e poi aveva annuito, facendo ciò che Harry gli aveva appena ordinato.

Harry alzò il busto dal letto spoglio di lenzuola quando la porta del bagno di aprì, rivelando un Niall in mutande che si strofinava un asciugamano tra i capelli ancora bagnati per la doccia. 

Lo stomaco di Harry si chiuse mentre Niall si vestiva comodamente, perché aveva paura della reazione dell'amico per ciò che gli stava per rivelare. Ci aveva pensato a lungo e alla fine avrebbe fatto ciò che si sarebbe sentito di fare, ma l'approvazione di Niall, lui che c'era sempre stato, era assolutamente necessaria.


"Nì, ti devo dire una cosa."- disse, fingendosi sicuro.


Niall alzò lo sguardo verso di lui infilandosi i pantaloncini grigi di una tuta. -"Dimmi"- disse, sedendosi poi sul materasso a sua volta.


Lately | Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora