Tredici - Maybe it is not true

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Erano le otto quando Harry arrivò al bar sulla spiaggia, che era il più vicino, e prese un cornetto già esposto - praticamente ancora caldo- con un sorriso da completo idiota sul volto ancora leggermente sconvolto dal sonno agitato che aveva avuto. Si prese un secondo, sedendosi sul bancone del bar a pensare.

Era stato così bello, era stato così maledettamente sbagliato, era stato così doloroso vederlo per la prima volta così fragile e distrutto. Harry non credeva di sentirsi davvero bene, soprattutto adesso. Aveva questa sensazione di felicità che lo avvolgeva piacevolmente come un mantello caldo, ma c'era anche questo fastidio palpabile che gli attanagliava lo stomaco ogni qual volta il volto in lacrime di Louis gli si volgeva nella mente. Si sentiva confuso per quello che era successo: il Louis che aveva baciato era una persona strana, maledettamente complicata. A tratti sembrava essere il ragazzo più normale del mondo, a tratti sembrava avercela con qualsiasi cosa gli capitasse a tiro, soprattutto Harry.

Era rimasto sconvolto quando Louis aveva risposto al bacio senza dubitare neanche un attimo, ed era rimasto stupefatto quando aveva realizzato di aver avuto il coraggio di fare una cosa del genere.

A pochi giorni dal casino con Jaline non immaginava proprio di poter baciare qualcuno. A poche settimane dall'arrivo di Louis proprio non credeva di aver scambiato qualcosa del genere con un ragazzo dal carattere come il suo.

Tuttavia, nonostante tutte le domande e tutti i dubbi, non potè fare a meno di sorridere quando si leccò le labbra ed ebbe la sensazione delle sue premute delicatamente sulle proprie, non potè fare a meno di sorridere quando si immaginò le mani di Louis stringergli i lembi della maglietta quasi come se Harry fosse stata l'unica cosa a cui affidarsi -a cui aggrapparsi- in un momento di sconforto così grande.

Harry scosse la testa, cacciando via quei pensieri che non facevano altro che mandarlo in confusione più di quanto non fosse già, e si alzò dalla sedia con sicurezza, stringendo nella mano la bustina contenente il cornetto appena preso.

Prese a camminare di fretta sulla passerella per entrare nel villaggio dove alcuni ragazzi già svegli giravano qua e là senza meta precisa. Harry una meta precisa ce l'aveva eccome, invece.

Si diresse senza indugio anche se con un po' di paura verso il bangalow di Zayn e Louis, con il sorriso sul volto, sicuro di lasciare sulla finestra la bustina con il cornetto. Era sicuro che Louis avrebbe capito che era per lui, e che era da parte sua.

Nonostante tutto si fermò dietro la porta chiusa quando sentì delle voci provenire dall'interno del bangalow, e non potè impedirsi di ascoltare, quando sentì il suo nome provenire chiaramente dalla voce di Louis.

"Zay e dai, mi conosci."

"Sì che ti conosco, ed è per questo che mi chiedo per quale motivo l'hai baciato. Non che hai fatto chissà che, puoi baciare chi vuoi."

"E' lui che mi ha baciato, mi faceva un po' pena. Non mi andava di allontanarlo. Mi dispiaceva, soprattutto mo' che pure la fidanzata lo ha mollato."

Harry si irrigidì, e sentì il corpo gelarsi, e non riuscì a compiere nessun moviemento.

"Beh, sarà come dici, ma non me la racconti giusta."

"Come e lo devo dire che non potrebbe mai piacermi un tipo come quello? A partire dal fatto che è così diverso da noi, mi potrebbe stare solo sul cazzo uno così."

Harry si scongelò, la busta con il cornetto cadde a terra, e mentre si girava per dirigersi velocemente il più lontano possibile da quel posto e da quei due colpì con il tallone del piede la porta di legno, ma non se ne curò.

Lately | Larry StylinsonOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz