55.

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Dovevo dire qualcosa ma non mi ricordo cosa, ehm.
Boh ci penserò (:

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Non appena Avril si affacciò sulla soglia del salotto sgranò gli occhi. Harry e Niall erano per terra, il biondo sotto all'amico, con le braccia che tremavano per lo sforzo di trattenere i polsi di Harry che, seduto su di lui, ghignava con i capelli scuri davanti agli occhi. Liam li guardava esasperato dalla poltrona nera in cui era affondato, con le gambe ricoperte dai jeans neri tese in avanti e gli occhi marroni puntati rassegnati sui due; Zayn stava chiacchierando normalmente con Louis, che lanciava brevi occhiatine azzurre agli amici sul tappeto, e Ed si stava rotolando dalle risate sdraiato sul divano. Non appena la vide interdetta e vagamente inquietata sulla soglia le sorrise e le fece segno di avvicinarsi.
Intanto Harry finì con la schiena sul tappeto bianco mentre rideva fragorosamente e Niall lo prendeva giocosamente -forse non troppo- a pugni, decisamente irritato.
Ed si mise seduto e prese i fianchi di Avril tra le mani, facendola sedere sulle proprie gambe.
- Che stanno facendo? - chiese perplessa lei, intrecciando senza pensarci le mani a quelle di Ed. Lui ridacchiò e le punzecchiò la spalla con il naso. - Devo preoccuparmi di un tradimento? - rincarò ironica.
Louis scoppiò a ridere mentre Harry gemeva per una gomitata allo stomaco, senza smettere di sghignazzare.
- BASTA! - urlò esasperato Niall, cercando di tappargli la bocca con le mani, rosso come un pomodoro. Avril sorrise intenerita. - Harry, smettila - piagnucolò l'irlandese.
Harry scrollò la testa e annuì. Niall lo fissò sospettoso per qualche secondo prima di togliere le mani dalla sua bocca... e allora Harry la spalancò, cominciando a urlare con tutto il fiato che aveva. - NIALL HA... MPFH - mugolò, mentre Niall gli si avventava contro. Ricominciarono a lottare come dei bambini di cinque anni, e Avril si girò verso Liam,  che si era preso la faccia tra le mani.
- Che stanno facendo? Perché?
Lui le scoccò un'occhiata lugubre.
- Meglio che tu non lo sappia.
Harry urlò come una ragazzina e Avril sussultò, girandosi di scatto, solo per vedere il meraviglioso spettacolo della sua camicia aperta. Niall rideva, seduto poco lontano da lui, guardando divertito l'espressione scioccata dell'amico. Harry puntò gli occhi verdi -tremendamente scioccati- sul biondo e lo fissò in un modo abbastanza inquietante.
- Tu... tu hai... strappato i bottoni della mia...
Niall ghignò. - Almeno la smetterai di indossare quelle orribili camicie assurd- AUCH!
Un coro di versi di empatia si levò dai quattro spettatori maschili quando Niall si piegò in due, con il fiato mozzo e le mani premute su una certa zona appena colpita dal pugno di Harry.
Avril riuscì a non ridere quando Harry si alzò, sfilandosi la camicia ormai inutilizzabile, altezzoso e imbronciato.
- Così impari - brontolò, dirigendosi verso Louis. Lo abbracciò e fissò contrariato Avril alzarsi e inginocchiarsi accanto al suo ragazzo.
Niall gemette di dolore quando lei gli posò una mano sulla schiena, e si dondolò dall'altra parte per appoggiarsi al suo petto. Avril lo abbracciò e gli baciò la fronte, rimproverando Harry con un'occhiataccia.
- Che male - si lamentò, con la voce strozzata.
- Potresti farti aiutare da Avril a far passare il dolore - suggerì Louis e tutti scoppiarono a ridere -eccetto i diretti interessati.
- Cretini - proferirono in coro, arrossendo. Niall baciò il collo di Avril prima di prendere un respiro profondo e distendere le gambe.
- Okay, ci sono.
Le prese la mano e si alzò, zoppicando un poco. Abbassò lo sguardo e sorrise alla ragazza, mentre allungava anche l'altra mano per aiutarla a mettersi in piedi. Non appena lei fu diritta davanti a lui la abbracciò.
- Aw, ma che dolci - fangirlò Harry, con un sorriso ebete, strozzando quasi Liam da quanto lo stava stringendo. Il viso del cantante si fece rosso e un gemito misto a un rantolo uscì dalla sua bocca, mentre boccheggiava allungando disperatamente la mano verso Zayn, che accorse.
- Hey hey hey - il moro forzò le braccia di Harry ad aprirsi e Louis si accasciò tossicchiando contro il petto dell'amico. - Non ucciderlo, Hazza - sorrise. Liam si spiaccicò una mano in faccia e Harry lo guardò di traverso.
- Nessuno che mi capisce - brontolò, incrociando le braccia. - Comunque non vedo l'ora di avere sette nipotini!
A quelle parole una scossa di panico fulminò Niall e Avril. Abbassarono e alzarono rispettivamente le loro teste, mentre i loro cuori acceleravano, e le loro guance sbiancavano. Si guardarono per un terrificante secondo, mentre una terrificante consapevolezza li travolgeva in pieno come birilli.
- Il preservativo - esclamò Niall. Poi sgranò gli occhi quando si rese conto di averlo detto ad alta voce e si tappò la bocca con una mano, ma l'effetto fu immediato. Dopo un secondo di generale incredulità scoppiò il panico. Ed e Liam si alzarono di scatto, mentre Louis e Zayn urlavano un "coooosa?!" che superava ampiamente le note più alte di You & I, e Harry sbiancava.
Avril si rifugiò contro il petto di Niall, cominciando a sentire un imminente attacco di panico.
- Horan, non hai usato il preservativo? SEI UN COGLIONE - sbraitò Ed, con le mani tra i capelli. Poi si rese conto del danno fatto solo quando Avril scoppiò a piangere, terrorizzata.
- Merda merda merda merda - imprecò Niall, stringendola, in completo panico. Guardò di traverso Ed, che le posò le mani sulle spalle, terrorizzato.
Avril si sentiva malissimo. Come avevano potuto scordarsi di prendere precauzioni? Come? Come?!
Avrebbe potuto essere incinta.
Liam fu il primo a riprendersi dallo shock.
- OKAY, CALMA - il suo urlo zittì tutti, che si voltarono a guardarlo. Aveva la fronte aggrottata, gli occhi pieni di preoccupazione, ma sorrideva debolmente.
- Niente panico. C'è la pastiglia del giorno dopo, giusto? Niall, da quanto lo avete fatto? Qualcosa tipo tre ore? C'è tempo, ora Harry e Louis vanno in farmacia e- Liam venne interrotto da due esclamazioni.
- Perché noi?! - protestarono in coro. Liam li fucilò con lo sguardo, minaccioso. - Perché lo dico io - ringhiò. Loro deglutirono.
- Okay...
Liam si voltò a guardare Avril. Aveva le guance arrossate, gli occhi pieni di lacrime e un'espressione atterrita. Si avvicinò e le posò una mano sul fianco, sorridendole incoraggiante.
- Stai tranquilla, andrà tutto bene.
Lei annuì.

Non appena i ragazzi furono usciti, Avril si sedette al tavolo della cucina, fissandosi silenziosa le braccia. Alla fine era rimasta con Zayn, perché Niall e Liam erano nell'altra stanza a parlare e anche Ed era andato in farmacia.
Era tremendamente imbarazzante, si sentiva così a disagio. Zayn le accarezzò una spalla prima di sedersi accanto a lei, con una tazza di caffè tra le mani. Le aveva chiesto se ne voleva anche lei, ma Avril aveva rifiutato.
Per nascondersi allo sguardo di Zayn incrociò le braccia sul tavolo e chinò la testa. La voce tranquilla di Zayn però le scaldò il cuore, rincuorandola.
- Avril, non preoccuparti. Non è colpa tua. Era la tua prima volta, Niall avrebbe dovuto ricordarsi di prendere le precauzioni, non tu.
Avril alzò di poco la testa, guardandolo con le guance rosse e gli occhi tremendamente gonfi.
- Non è stata colpa sua - lo difese subito. Zayn sorrise dolcemente. I suoi occhi scuri erano proprio belli.
- No, non è stata di nessuno dei due. Avrebbe potuto capitare a chiunque, a me e Perrie, a Liam e Sophia. Risolveremo.
Avril gli sorrise quando lui le prese la mano, e si strofinò le guance.
- Okay.

      》》》》

- Io non ci entro.
Louis incrociò le braccia, fissando con sguardo di sfida il riccio davanti a lui. Erano davanti all'entrata della farmacia, sul marciapiede, e stavano litigando da almeno cinque minuti.
- E io nemmeno - ribatté.
Rimasero a fissarsi per un minuto intero, in cagnesco. Harry alla fine allargò esasperato le braccia, sbuffando.
- Pensa a Avril! Fallo per lei!
Louis lo incenerì con lo sguardo di ghiaccio.
- No! Fallo tu, allora!
- Io non entrerò in quella cazzo di farmacia a chiedere dei test di gravianza e quelle fottute pastiglie! - si inalberò Harry, con la voce resa ancora più rauca dall'irritazione. - Mi rifiuto. Sono cose da donne.
- Oh, avete rotto il cazzo - sbottò Ed. Era poco distabte da loro, sul bordo del marciapiede, e stava fumando una sigaretta. Harry e Louis si voltarono stupiti verso di lui, che gettò la sigaretta a terra e la pestò, affondando i pugni nelle tasche della felpa blu.
- Vado io, cretini.
Ed si voltò e sorpassò deciso le porte scorrevoli del negozio. Si mise in coda dietro a un'anziana signora, respirando profondamente.
Non appena la ragazza davanti a lui pagò sorrise al commesso, nervoso.
- Mi serve un test di gravidanza e una confezione di pastiglie per il giorno dopo.
La vecchia di fianco a lui si voltò a guardarlo, scandalizzata come se avesse detto chissà quale bestemmia, e lui le sorrise trattenendo la voglia di sputarle in faccia.
- Ecco.
Ed pagò e prese il sacchetto. Salutò galantemente la signora e uscì.  Alzò gli occhi al cielo grigiastro non appena, fatto un passo fuori dal negozio, Harry e Louis lo tempestarono di domande.
- Fatto?
- Preso?
- Quanto è costato?
- Tu sei scemo.
Il rosso sbuffò. - Gli unici scemi siete voi due - ribatté aprendo la portiera della macchina. - Salite, su.

     》》》》

Tutti fissarono ansiosamente Avril mentre beveva un bicchiere d'acqua per madare giù la pastiglia.
Lei posò il bicchiere sul tavolo con una smorfia di disgusto che provocò una risatina generale.
Poi il silenzio fu spezzato da Niall.
- E ora?
Harry sorrise.
- Ora ci guardiamo un bel film.

Tipo, okay, è più brutto di quello di ieri. Mi sto rendendo conto che sto peggiorando sempre di più a scrivere, perdonatemi. Andate a leggere la storia di Zayn di Fifty_ShadesOfMe e quella su Michael Clifford di accolasvoice, sono stupende.
Ah, grazie nonmiricordocometichiami per il commento sul preservativo haha mi hai fatto venire in mente questa idea.
Basci.

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