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ah, grazie per i vaffanculo comunque.  La storia è mia, e decido io come svilupparla per renderla al meglio, se non vi va bene allora smettete di leggere. Non sono incazzata o offesa, solo un po' irritata, è per questo che vi ho fatto aspettare tanto -mi era passata la voglia. E sinceramente ho scritto senza ritrovarla.
Andate a leggere Raconteur di TheLloyds è sinceramente una storia stupenda. Grazie ancora per tradurre Twitter's Girl in inglese ;)
#PrayForMamaSwift

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Le labbra di Niall erano puro fuoco sulla sua pelle. Avril era terribilmente spaventata, mentre tracciavano un scia di baci delicati sulla sua pelle. Non sapeva cosa fare, non sapeva se avrebbe dovuto muoversi o stare immobile, non sapeva se avrebbe dovuto pensare o lasciare che il suo cervello lasciasse da parte tutti i dubbi e i sentimenti negativi che provava. Del resto, Niall se ne era andato, non aveva esitato a prendere un aereo; Niall aveva detto che aveva bisogno di starle lontano, Niall l'aveva ferita e non se ne era curato. Ma Avril aveva sentito disperatamente la sua mancanza, e ora che lui era là, sdraiato su di lei, non poteva fare a meno di desiderare di più.
Le mani di Avril finalmente si mossero, andando a stringere i capelli dalle punte bionde, mentre lui si sollevava sulle braccia, gonfiando i muscoli, e si sedeva su di lei, ansimando. Le sue iridi color ghiaccio erano troppo intense, così intense che Avril rischiò di sciogliersi. Sollevò le braccia e accarezzò le braccia tese del ragazzo, passando le dita sulla sua pelle tonica, sentendo il profilo dei muscoli sotto ad essa.
- Noi... dobbiamo parlare - Niall si detestava proprio; si era odiato in molte occasioni, in quei pochi giorni, ma allontanarla così, adesso, era la stronzata più grossa di tutte.
Avril gemette, tirandosi su. Niall si ritrovò seduto su di lei, e sgranò gli occhi mentre lei posava le labbra sulle sue.
- Avril... - mormorò, voltando la testa. Aveva il fiatone. La strinse forte, mentre il suo petto si gonfiava e sgonfiava rapidamente contro quello di lei. - Dobbiamo parlare.
Avril sentì una stilettata di dolore affondarle nel cuore. Ma aveva indugiato fin troppo. Accarezzò la schiena di Niall, infilando timidamente una mano sotto alla stoffa grigia. Niall trattenne un gemito quando sentì quelle dita accarezzargli l'incavo della schiena.
Avril gli baciò la guancia, respirando affannosamente. - Mi ami ancora?
- Certo che sì - esclamò sorpreso Niall, girandosi a guardarla di scatto. I loro volti erano troppo vicini.
- Vuoi... rompere definitivamente?
Lui scosse la testa, stupito. Allora Avril trasse un sospiro di sollievo e catturò le sue labbra con le proprie.
- Allora può aspettare. Mi sei mancato troppo - sussurrò.
Niall si lasciò finalmente andare e Avril ricadde sulle coperte, mentre la temperatura si surriscaldava e la mano di Niall le si posava sulla coscia, incerta. Vampate di calore avvolsero il corpo di Avril, mentre Niall si abbassava a baciarle la curva del collo, lavorando sulla pelle con la lingua. Avril gemette e Niall sussultò sentendola inavvertitamente spingere i fianchi contro i propri, e le sue dita insinuarsi di nuovo nei suoi capelli.
Avril inarcò la schiena quando Niall afferrò i lembi della sua maglia, cercando di sfilarla senza farla alzare da sotto di sé. Si liberarono in fretta del tessuto nero, e poi le mani di Avril afferrarono quello grigio di lui. Con il cuore a mille, mentre lo sguardo di Niall la esaminava centimetro per centimetro con una dolcezza nello sguardo incredibile, lo fece risalire su per i fianchi asciutti del ragazzo, che si tese sopra di lei, lasciandoselo togliere. Le mani di Niall si fecero più caute, mentre le loro pelli si posavano una sull'altra. Con una mossa veloce Niall si sdraiò sulla schiena e lei si ritrovò a seguire con le dita le linee del suo torso e gli accenni degli addominali, seduta sul suo bacino. Avril sussultò, mordendosi il labbro e reprimendo un gemito, quando le dita di Niall si avvolsero attorno al bottone dei suoi jeans. Lui sorrise malizioso, capendo i suoi pensieri. Slacciò il bottone e tirò giù la cerniera, premendo lievemente le dita e facendola ansimare.
- N-Niall - Avril era seriamente spaventata. Stava facendo la cosa giusta?
Lui notò il suo sguardo pieno di panico e si sollevò, mettendosi seduto. Le prese le mani e la baciò, cercando di infondere in quel bacio tutto l'amore che provava. Avril gli circondò il collo con le braccia, assaporando il lieve sapore di caffè che era rimasto sulle sue labbra.
- Ho paura - gli sussurrò all'orecchio, mentre arrossiva, vergognandosi tremendamente. Niall le circondò il bacino con le braccia, posando un dolce bacio sulla curva del suo collo.
- Lo so. Fidati di me.
Avril annuì e Niall rotolò sopra di lei. Le sfilò i jeans, piano, mantenendo il contatto visivo per non spaventarla ancora di più. Il petto di Avril si sollevava velocemente. Niall si sfilò lui stesso i jeans e tornò a sorreggersi con le braccia su di lei. Si baciarono, mentre anche, lentamente, gli ultimi indumenti scivolavano via.
- Fidati di me - sussurrò Niall, e lei annuì. Trattenne un urlo di dolore e si avvinghiò a lui, graffiandogli la schiena mentre i suoi occhi si inumidivano. Niall gemette e la strinse più forte, fino a farle quasi male.
- Va tutto bene. Ora passa - le mormorò sulle labbra, distraendola con un bacio. Era così fottutamente bello e Niall sentiva il suo amore che stava per esplodergli nel petto. Stava finalmente facendo l'amore con lei.
Dopo qualche minuto Avril iniziò a rilassarsi. E allora Niall riuscì a dimostrarle finalmente quanto la amava.

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Niall spostò lo sguardo sulla figura minuta e tremante di freddo accanto a sé. Le aveva chieto di mettwrsi la sua maglia grigia, e lei aveva accettato.  Non riusciva a smettere di sorridere. Non poteva proprio.
- Vieni qui - Niall le circondò le spalle con il braccio e si infilarono sotto alle coperte. Avril posò la testa sul suo petto e chiuse gli occhi, ancora stordita ma felice.
- Grazie - le sussurrò Niall. Avril riaprì gli occhi, ma le mani di Niall la tenevano troppo stretta in quel dolce abbraccio per lasciarla muovere. Rabbrividì quando le mani di lui cominciarono ad accarezzarle la schiena.
- Grazie per esserti fidata di me. Sono un coglione, ho rischiato di perderti per così poco - Avril gli baciò il petto, iniziando a preoccuparsi. La voce di Niall era incrinata.
- Sono un fottuto coglione. Ti ho fatto male, ti ho ferita con quelle parole del cazzo - l'azzurro ghiaccio delle sue iridi divenne lucido e Avril si alzò sul gomito.
- No, no, amore - Niall chinò la testa e si nascose nella sua spalla, improvvisamente diventato fragile e in preda di emozioni turbolente. Avril gli baciò la nuca, mentre le spalle del ragazzo sussultavano.
- Cosa c'è? - chiese dolcemente, preoccupata. Niall tirò su con il naso, ma non si staccò da lei.
- Ti amo - mormorò impaurito. - Ti amo più di quanto un altro uomo possa amare la sua donna.
Lei sorrise e gli accarezzò le braccia.
- Anche io.
Niall sospirò e finalmente girò la testa. La appoggiò sul suo petto, ascoltando il suono ritmato del suo cuore.
- È un brutto periodo - mormorò, assorto. - Non riuscirei a sopportarlo se non ci fossi tu.
Avril sorrise e ricambiò il suo bacio, afferrandolo per le spalle.
- Assieme riusciremo a superare tutto - affermò, decisa. Niall le sorrise.
- Lo so.

     +    +    +

- Avril, sveglia.
Lei riaprì gli occhi e vide davanti a sé un volto confuso. Sbatté le palpebre e la nebbia si dissolse, rivelando i capelli rossi e il sorriso di Ed.
- Hey, bell'addormentata. Ben svegliata.
Lei alzò un angolo della bocca all'insù, abbracciando il cuscino. Ed inclinò la testa; il suo sorriso ampio e lo scintillio dei suoi occhi chiari non lasciavano dubbi. Niall gli aveva detto tutto.
- Ciao, Ed.
Lui ridacchiò vedendo che cercava Niall con lo sguardo; ma la camera era vuota.
- È di là. Siamo arrivati senza avvisarlo, è con gli altri. Ha detto di chiamarti.
Avril annuì con un breve sorriso, sbadigliando. - Okay.
Ed si chinò su di lei è le baciò la guancia con un forte schiocco.
- Ti aspettiamo.
Non appena la porta si chiuse dietro al ragazzo tatuato Avril rise, felice.
Non avrebbe potuto andare meglio di così.



È penoso.
Lo so.
Era la mia prima volta credo.
Portate pazienza.
E riordatevi che siete bellissime e io vi voglio bene. Se volete qualcuno con cui parlare, io sono qui.
Quanto è dolce Ed? :3
Preparatevi a Harry e Louis, comunque. Haha. Xx

Twitter's GirlWhere stories live. Discover now