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Sono i capitoli il problema? Sono noiosi? È per questo che non commentate? ):

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- ti voglio.
avril tremò a quelle parole. sentì la pelle d'oca su tutte le braccia, mentre il suo stomaco si contorceva spiacevolmente, stringendosi fino a farle male.
- no. non ora. non- le sue parole vennero interrotte da una risata allegra e dannatamente ubriaca. si ritrovò pressata contro la parete del corridoio della discoteca, aggrappata alle spalle ampie di niall, coperte dalla stoffa nera della sua camicia. harry era quello delle camicie, non niall. perché aveva la camicia?
ma all'improvviso i capelli che stringeva tra le dita erano più lunghi e dalle punte ricce, e la risata sul suo collo era più inglese e più roca. le mani di harry la afferrarono per i fianchi mentre le baciava il collo.
- niall non deve saperlo - lo sentì sussurrare, e l'intero corpo di avril si infiammò, mentre l'adrenalina prendeva a scorrere nelle sue vene; ma la sua mente urlava di no, e il suo corpo sì.
- harry, lasciami - cercò di spingere via il suo petto tatuato con forza, ma le sua mani erano serrate sui suoi fianchi, e una stava cercando di slacciarle il bottone dei jeans.
- ma come? hai sempre detto che la tua prima volta sarebbe stata con me - avril batté le palpebre e si ritrovò davanti il viso sorridente di liam; ma non era un sorriso dolce come il suo solito; era un sorriso che sembrava dire adesso fai quello che ti dico e vedrai che andrà tutto bene. - no - ansimò avril; liam la pressò contro il muro, e le strappò con violenza la maglia di dosso. avril urlò, cercando di coprirsi con le braccia, mentre le lacrime cominciavano a rotolare sulle guance e lo sguardo caldo e scuro di quello che era diventato zayn la violava.
- ti farò urlare in modi che non hai idea - rise, con una scintilla folle negli occhi scuri. la afferrò per il polso e la gettò a terra; avril sentì il dolore percorrerle le braccia mentre il suo corpo pestava a terra.
- aiuto - gridò. zayn le afferrò il bordo dei jeans e cominciò a tirarli giù.
- non ti sente nessuno, piccola - ed? era la voce di ed?
un polso tatuato entrò nella sua visuale mentre ed, sì, era ed, appoggiava una mano accanto alla sua testa. il tessuto dei jeans scivolò definitivamente via dalle sue gambe. il suo pianto si fece più forte. il terrore l'aveva paralizzata.
- tirati su - ora era louis quello che la obbligò a mettersi a quattro zampe; avril cercò di strisciare via, ma il suo corpo si oppose. i muscoli rimanevano fermi anche se il suo cervello ordinava loro di scappare.
poi la voce cambiò.
- ci divertiremo, piccola mia - disse niall.

Avril si svegliò con un urlo incastrato in gola. Tastò la superficie delle coperte aggrovigliate attorno alle sue gambe, cercando di regolarizzare il respiro. Si passò le mani tremanti tra i capelli, chinando la testa sulle ginocchia.

- Era solo un incubo - sussurrò, senza fiato. Prese un respiro profondo e le sue iridi vagarono per il buio della stanza fino a trovare la sveglia sul comodino, le dieci. Si era addormentata da circa mezz'ora e aveva già fatto un incubo. Si strinse rabbrividendo nelle coperte, tornando a sdraiarsi. Afferrò il cellulare dal comodino, sbloccandolo.
Niall: amore mi manchi

[ Inviato alle 9:54 P.M. ]
Niall: ti sei già addormentata?
Niall: presumo di sì.

[ Inviato alle 9:57 P.M. ]

Avril trasalì quando vide la scritta Niall sta scrivendo sotto al suo nome.

Uscì subito da whatsapp, con il cuore in gola.

Chiuse gli occhi, mentre il ricordo delle mani di Niall che la afferravano tornava a riaffacciarsi vivido nella sua mente.
ci divertiremo, piccola mia.

- È solo un sogno - esclamò a voce alta. Riabbassò gli occhi con il cuore in gola. Andò a leggere i nuovi messaggi.
Niall: sei sveglia :)
Niall: amore?
Niall: stai bene?

Avril cercò di pensare a una risposta, ma non le veniva in mente nulla; nulla, se non il ricordo del calore del panico che le inondava il corpo mentre rimaneva inerte a lasciarsi far fare ciò che i ragazzi volevano, nel sogno. La cosa terribile era che sapeva bene che era tutto falso;  ma aveva paura lo stesso.
Niall: avril, cosa succede?
Avril: nulla
Niall: come no. Dimmelo, amore.
Avril: è una cosa stupida, davvero, non fa niente. Come stai?
Niall: bene, ma voglio sapere cosa succede.

[ Inviato alle 10:07 P.M. ]
Niall: avril non igorarmi.
Niall: avril giuro su dio che se non rispondi ti chiamo anche se sono in mezzo a sto caos assurdo finché non mi rispondi.

[ Inviato alle 10:10 P.M. ]
Niall: parlamene, non avere paura. Sai che puoi fidarti di me.
Avril: sì. Sì, lo so.
Niall: allora fidati
Niall: ti amo
Avril: anche io
Avril: è una cosa stupida
Niall: voglio sapere ogni più piccola cosa stupida che ti riguarda.
Avril: ho fatto un incubo
Niall: oh
Niall: posso prendere un aereo e tornare lì per due ore se vuoi.
Avril: tu sei pazzo
Niall: sì, di te.
Niall: raccontamelo
Avril: mi vergogno così tanto, niall
Niall: non devi, non con me
Avril: lo so ma non lo rende più facile, saperlo.
Niall: amore, parlami. Come posso farti stare meglio se non mi dici che incubo hai fatto?
Avril: ti prego, non prendermi in giro
Niall: mai.

Avril si strofinò la fronte, cercando di non farsi prendere di nuovo dal panico.
Avril: okay.
Avril: ero con te in una discoteca ed eri ubriaco. Molto direi. A un certo punto mi hai spinta contro una parete e cercavi di

Avril fissò lo schermo, cercando di trovare il coraggio per scrivere quella parola orribile.
Avril: di convincermi a fare sesso. Non volevo e ti sei arrabbiato, solo che poi sei diventato harry e harry ha detto che tu non avresti saperlo. Poi harry è diventato liam, liam mi ha strappato la maglia e sono finita a terra mentre zayn rideva e poi è diventato ed e ed è diventato louis e poi c'eri tu e stavi per farlo quando mi sono svegliata
Avril: oddio non ci credo te l'ho inviato davvero
Avril: mi vergogno così tanto
Niall: porca puttana amore, ma che sogni fai?
Avril: scusami
Avril: perdonami mi dispiace
Niall: piccola non è colpa tua ♥ va tutto bene. Nessuno lo farebbe mai.
Avril: scusa
Niall: non scusarti, non è fottutamente colpa tua piccola
Niall: credi che ti faccia troppe pressioni? Sul sesso intendo *

Avril si lasciò sfuggire un gemito, affondando nei cuscini mentre arrossiva, inquieta e ancora agitata.
Avril: no
Avril: no
Niall: sei sicura? Voglio dire, non voglio spaventarti.
Niall: scherzo quando ne parlo
Niall: cioè non scherzo dicendo che voglio farlo con te, ma
Niall: intendo, aspetterò. Fino a quando non sarai pronta.
Niall: okay?
Avril: okay
Niall: bene, ora fammi un sorriso piccola.
Niall: voglio ascoltare la tua bellissima voce ma qui non c'è abbastanza calma dio
Avril: almeno possiamo scriverci, no?
Niall: sì. Come sta pepe?
Avril: benissimo, johnny lo ama e mia madre anche di più. Me l'hanno rubato ugh.
Niall: ma hahaha

[ Inviato alle 10:16 P.M. ]
Niall: amore?
Niall: ti sei addormentata, vero?

[ Inviato alle 10:18 P.M. ]
Niall: buonanotte amore mio.

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Avril gemette piano quando lesse i messaggi, seduta sullo scomodo sedile verde del pullman. Le note di 18 l'avevano rilassata un po', la sera prima, assieme alle parole di Niall, quel tanto di permetterle di addormentarsi senza incubi.
Harry: Gesù avril, amore mio, per quanto il mio piccolo harry sia ansioso di conoscerti non potrei mai fartelo conoscere contro la tua volontà xx
Ed: che brutto incubo, davvero
Avril: non vi parlerò mai più
Avril: perché cazzo glielo hai detto, Niall??
Niall: NON SONO STATO IO HARRY MI HA RUBATO IL CELLULARE MI DISPIACE

Avril strinse le labbra e sospirò, ma quando alzò gli occhi si ritrovò a ricordare con un brivido che aveva la verifica di inglese.

E non aveva studiato niente.
Avril: RAGAZZI MI SERVE UNA MANO.

 

*LUI NO, VOI SÌ.

EYA!
EHY, AVEVO DETTO CHE CI SAREBBERO STATE SCENE HOT.
Eheh il sogno.
Oddeo non killatemi. * corre via terrorizzata mentre coltelli e machete la inseguono *
* spunta Harold a salvarla eroicamente con i ricci al vento e la camicia sbottonata *
* l'autrice e haroldo si sposano e hanno tanti bebè *
OKAY LA SMETTO SONO FUSA. STUPIDA POESIA.

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