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Niall afferrò due asciugamani piegati perfettamente e posti poco lontano dal bordo della piscina, su un muretto incastonato di pietre lucide che contornava la vasca interrata. Ne aprì uno e lo posò sulle spalle di Avril, scoccandole un bacio sulla tempia mentre strofinava con il tessuto morbido la pelle bagnata della ragazza. Lei sorrise, arrossendo un poco, mentre si stringeva nell'asciugamano. Lo osservò mentre anche lui se lo passava velocemente sul corpo, lasciando la pelle umida mentre fremeva di impazienza.
Niall scosse i capelli, facendo schizzare goccioline d'acqua sul viso di Avril, che strillò divertita.
- Vieni - Niall le prese la mano e la tirò di nuovo nella villa. Non appena entrarono nel salotto Avril rabbrividì per l'improvviso calore; era piacevole.
- Tutto bene? - chiese Niall, fermandosi immediatamente quando la sentì. Lei girò la testa e annuì piano. Mentre i loro occhi si fondevano in un unico sguardo entrambi sentirono il cuore battere a mille. Avril boccheggiò, senza fiato, abbassando lo sguardo.
- Niall... perché hai fatto... tutto questo? - chiese, fissando a disagio il pavimento chiaro mentre cercava di sistemare l'asciugamano sul proprio corpo di modo che lui non potesse vedere qualcosa.
Lui le si avvicinò, accarezzandole i capelli bagnati che gocciolavano sulle sue spalle, ravviandoli.
- Perché te lo meriti.
Avril gli afferrò la nuca e inclinò la testa all'indietro mentre le loro labbra si incontravano. Niall le morse poco gentilmente il labbro, facendo rotolare fuori dalle sue labbra un piccolo gemito, mentre Avril si aggrappava al suo petto e Niall la afferrava per i fianchi, facendo scontrare i loro corpi. Il tessuto ruvido dei jeans del ragazzo sfregò contro la pelle delicata delle cosce della ragazza, che Niall stava prevedendo a sfiorare con leggeri e provocatori tocchi. Avril non sentì nemmeno l'asciugamano scivolare dalle sue spalle e cadere a terra. Irritata dalla presenza di quello dell'irlandese sulle sue spalle però lo lanciò via, facendolo ridere e tossire mentre la risata portava via gli ultimi residui di fiato che Niall era riuscito a raggruppare nei polmoni.
- Okay - boccheggiò lui, ansimando leggermente, mentre i suoi occhi azzurri luccicavano di malizia - n-non era decisamente questo che-che volevo fatti vedere.
Avril rise ma la risata scomparve subito quando la bocca di Niall fu di nuovo sulla sua. Le dita di Niall si insinuarono tra i suoi capelli, mentre lentamente, senza neanche rendersene conto, indietreggiavano verso il divano. Le labbra di Niall scesero sulla gola di Avril, mentre con cautela la faceva adagiare sul morbido tessuto colorato del sofà.
- Così... bella - soffiò sulla sua pelle, facendola avvampare. Le iridi del ragazzo, puntate sul suo viso, catturarono la sua attenzione. Un sorriso orgoglioso prese possesso del suo viso. Avril posò timidamente una mano sulla schiena di Niall, accarezzando esitante la sua schiena. Niall mugolò, affondando il viso nell'incavo del suo collo con il respiro pesante.
- Non sai cosa ti farei - strofinò brevemente il naso contro la sua guancia, facendola sorridere. Avril aveva così caldo. Il corpo di Niall era teso su di lei, ma la sfiorava appena. Era strano stare così, con lui sopra di lei; era un'intimità che le faceva paura, ma la attraeva terribilmente, come una cosa proibita. La mano di Niall risalì il suo fianco, facendole venire la pelle d'oca.
- E allora fallo - sussurrò. Niall si fermò, di scatto; per un attimo il suo sguardo si adombrò di lussuria, poi si schiarì di nuovo.
- Non oggi. Non adesso - ridacchiò, baciandole di nuovo le labbra.
Avril annuì appena, anche se lievemente delusa. La scintilla di eccitazione che stava provando era dannatamente piacevole, e avrebbe voluto che si facesse più intensa.
- Vieni.
Niall si tirò su e sgranò gli occhi quando il suo sguardo si soffermò sul corpo di Avril.
- Merda - esclamò. Arrossì e si massaggiò la nuca. -Uhm, in camera da letto ci sono dei vestiti. A-andiamo?
Le lanciò di nuovo l'asciugamano. - Se vuoi puoi anche non mettertelo ma ti consiglio di coprirti - l'occhiata che le lanciò fu sufficientemente esplicita, tanto da farle capire al volo cosa intendesse. Arrossì e si strinse subito nel telo, mentre lui si girava e la conduceva verso delle scale di vetro in un angolo della sala, che lei non aveva notato prima.
- Sono... sicure? - chiese esitante, mentre il suo sguardo si soffermava sul materiale trasparente. Niall rise e saltò sul primo gradino, tendendole la mano. - Certo che sì. Non farei mai nulla che potrebbe metterti in pericolo.
Avril sorrise e afferrò la sua mano, seguendolo incerta. Il vetro ultraresistente era freddo sotto ai suoi pieni e rabbrividì. Seguì la schiena di Niall mentre le faceva salire la scala a chioccola, e spuntavano in un'unica, enorme camera da letto.
Avril per poco non cadde sul gradino, meravigliata.
La parete davanti a loro non c'era. Era composta solamente da una grandissima vetrata immacolata che permetteva di vedere tutte le stelle incastonate nel cielo scuro della campagna. Il letto era a baldacchino, con morbide coperte che solo a vederle sembravano fatte di seta, di un azzurro scuro che sembrava liquido. Le colonne del letto erano intarsiate d'oro, e delle tende di velluto bianco nasondevano alla vista il letto. Attorno, per tutta la superficie del pavimento erano sparsi petali di rose.
- Oh mamma - esclamò sbalordita. Il suo sguardo corse nervosamente a Niall, che la fissava trepidante.
- Ti-ti piace? - balbettò insicuro.
Lei sorrise e gli baciò il dorso della mano, ancora intrecciata alla sua.
- Non potrebbe non piacermi.
Niall sorrise felice. - Davvero? - sembrava ancora incredibilmente nervoso. Tutta la sicurezza era stata spazzata via dall'ansia.
- Niall - lo rimproverò lei, incredula - è... è impossibile. Nessuno avrebbe mai fatto una cosa del genere. Non per... una qualunque ragazzina come me.
Lui sorrise, afferrando i lembi dell'asciugamano che copriva Avril e chiudendolo meglio sul suo petto prima di baciarle la punta del naso.
- Lo farei mille e mille volte fino a spendere tutti i soldi che ho, per te - mormorò a bassa voce. Avril arrossì, ma poi lui si scostò e la tirò verso la parte sinistra della grande stanza.
- Non è ancora finito? - esclamò lei, sgranando gli occhi quando si accorse di una tenda che separava un corridoio dalla camera. Niall rise.
- No.
Un grande pianoforte a coda stava al centro della sala dalle pareti completamente dipinte di scene mitologiche. Sembrava un po' come se fosse stato Michelangelo a dipingerle. Accanto al piano c'era anche una chitarra.
Altre arcate nella parete portavano ad altre due stanze.
- Di là c'è il bagno - Niall indicò a sinistra. - E là la la cucina. Non chiedermi perché le stanze sono state messe in questo modo, i proprietari sono strambi.
Avril rise.
- I miei vestiti sono nel bagno. Tuo padre mi ha dato anche qualcosa di tuo, ma... - Niall si morse il labbro e le sue iridi scivolarono per un momento sul corpo seminascosto della ragazza, che deglutì. - Vorrei vederti con qualcosa di mio addosso - finì serio. Lei annuì e si girò di scatto verso il bagno. Ma Niall la riacchiappò e la baciò a lungo prima di permetterle di andarsene.
- Fai presto - mormorò sulla sua pelle. Avril annuì con il respiro corto e subito, con le gambe deboli, si rifugiò nella stanza. C'a una vasca indromassaggio di fronte a lei, interrata in un rialzo circolare che chiudeva l'angolo destro della stanza. Era già piena d'acqua e di bolle di sapone colorate. Un'idea si formò nella sua mente e si affrettò sulla soglia, fissando la schiena del ragazzo che stava per scomparire nella camera da letto.
- Niall? - lo chiamò, nervosa. Lui si girò, incuriosito.
- Facciamo un bagno?
Niall sgranò gli occhi e lei avvampò.
- Intendo... vestiti - precisò. Lui la fissò con le sopracciglia aggrottate.
- Okay. Okay, no. Va bene - Avril stava morendo di imbarazzo. Ma la voce dolce di Niall eliminò tutta la tensione.
- Ma certo.

     +  +  +

- È meno imbarazzante di quanto pensassi - mormorò Avril. Niall rise e la strinse con più forza, seminando baci su tutto il suo collo. Erano immersi da almeno una decina di minuti nell'acqua, e dopo un'iniziale disagio entrambi si erano rilassati completamente.
- Potrei anche addormentarmi - sussurrò Avril, accarezzando il petto di Niall. Sorrise nel sentirlo rabbrividire, anche se l'acqua in cui erano immersi era calda.
- Fai pure, è tardi - replicò lui, percorrendo con due dita la curva della sua schiena. Lei scosse la testa.
- Starò sveglia tutta la notte.
- Perché? - chiese curioso lui. Avril gli prese la mano e cominciò a giocare con le sue dita, piegandole e intrecciandole alle proprie come una bambina.
- Perché non voglio perdermi nemmeno un secondo di te.
Niall sorrise e le bagnò i capelli raccogliendo un po' d'acqua nella mano, facendo scenderequalche goccia lungo il suo viso. Avril storse il naso e lui rise. Per dispetto lei si spostò e cercò di fare lo stesso, ma l'unico risultato fu che si trovò con e braccia bloccate in aria e seduta sul bacino del ragazzo. Niall ridacchiò vedendo le sue guance colorarsi rapidamente e le impedì di scendere.
- Oh, no. A Darren piace questa posizione.
Avril gemette e lui rise ancora di più, mentre lei tirava le braccia per cercare di liberarsi dalla sua stretta forte. - E dai, mollami - si lamentò.
Lui scosse la testa, vanificando divertito ogni suo sforzo.
Alla fine dopo qualche minuto lei si arrese e lo guardò imbronciata.
- Cosa devo fare?
Niall increspò le labbra in risposta e lei rise per la sua espressione buffa.
- Solo uno.
I baci non furono affatto solo uno.

FIGURE DI MERDA.

Ditemi a che capitolo per voi questi due faranni bang bang haha.
È corto mi spiace ma volevo aggiornare presto :) forse non aggiornerò più prima della gita quindi spero ve lo siate godute, il capitolo haha.
Andate a leggere ora le storie di @Kikka_Lovebooks okay?

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