Coffee //J.k. [IN REVISIONE]

By nanaa02

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È incredibile come semplici gesti possano conquistarti. Jungkook amava tutto di lei, il suo carattere, la sua... More

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Epilogo

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By nanaa02

5 anni dopo...

<Jungkook sbrigati! Manchi solo tu> urlò Namjoon dalla stanza accanto facendo tornare alla realtà il corvino che si trovava seduto sul suo letto con il telefono tra le mani.
Sospirò accarezzando lo schermo del suo iPhone continuando ad osservare la foto che gli ricordava ,ogni singolo giorno, cosa aveva perso cinque anni prima e quanto fosse stato impotente a quel tempo.
Uno sciocco ragazzino che credeva che l'amore fosse solo rose e fiori ma che non pensava minimamente che quel sentimento fosse in grado di farti soffrire nei peggiori modi possibili.
Lui si era sempre considerato così.
Quando il suo sguardo cadde sul luminoso sorriso di Serena sentì una morsa al petto mentre le lacrime, ormai diventate sue vecchie amiche, minacciarono di uscire dai suoi scuri occhi.
Lui ci provava e riprovava ma il pensiero di quella dolce ragazza sembrava non volersene andare dalla sua mente, forse perché neanche lui lo voleva.
<sei un autolesionista Jungkook> sussurrò il corvino a se stesso tracciando con la punta del pollice destro i lineamenti della mora racchiusi nella foto.
La verità era che le mancava più di ogni altra cosa e anche se davanti alla telecamera sembrava le persona più felice della terra in realtà non lo era.
C'era una parte del suo cuore che era tremendamente vuota tanto da causargli dolore, un dolore che lui alleviava intrattenendo se stesso in qualsiasi tipo di attività o soddisfacendo ogni suo più piccolo sfizio.
Cercava in tutti i modi di non pensarci ma quando di notte si ritrovava nel suo letto quel dolore tornava a tormentarlo ricordandogli che solo una persona lo avrebbe potuto guarire dal suo male, la stessa persona che aveva sacrificato la sua felicità per portare avanti il sogno di un disgraziato che lei amava con tutta sé stessa, più di se stessa.

La porta della camera del maknae fu aperta bruscamente lasciando entrare Yoongi che era visibilmente arrabbiato.
<Jungkook ma che st-...> iniziò a dire il maggiore bloccandosi poi appena vide il giovane ragazzo con le lacrime agli occhi. Yoongi sapeva benissimo chi era la causa dello stato d'animo del più piccolo e non appena scorse la foto sul telefono di quest'ultimo ne ebbe semplicemente la conferma.
<non puoi andare avanti così, questa cosa ti sta sfuggendo di mano> disse piano Yoongi fermandosi a pochi centimetri dal corvino che alzò lo sguardo su di lui guardandolo con occhi sofferenti.
<mi è già sfuggito tutto dalle mani> sussurrò Jungkook facendo calare il silenzio all'interno della stanza, il maggiore ormai non sapeva più cosa dirgli per incoraggiarlo ad andare avanti.
<perché fa così male!?> chiese con tono distrutto il più giovane facendo sussultare il maggiore che gli appoggiò delicatamente la mano sulla spalla.
<perché era vero amore> affermò Yoongi passando poi una mano tra i capelli corvini del ragazzo di fronte a lui ancora seduto.
<ora meglio andare, le army ci stanno aspettando e non possiamo tardare> continuò Yoongi dirigendosi poi fuori dalla camera dopo che Jungkook annuì.
Una volta rimasto da solo il corvino si alzò in piedi osservando poi il suo riflesso nello specchio davanti a sé.
Sospirò passandosi poi una mano sul viso esausto.
"Yoongi hyung ha ragione, le army ci stanno aspettando" pensò il ragazzo guardando un'ultima volta la foto prima di spegnere il telefono e dirigersi dai suoi hyung che lo stavano aspettando in salotto.

~~~~~

<Wow! Il comeback è stato una bomba!> urlò entusiasta Jimin nella scura vettura mentre un largo sorriso comparì sui volti di tutti i presenti.
<già le army si sono divertite un sacco> sorrise Hoseok sistemandosi un ciuffo ribelle che gli ricadeva continuamente sugli occhi.
<potremmo andare a bere qualcosa per festeggiare> suggerì Taehyung battendo le mani sulle cosce.
<facendo conto che è mattina e fa freddo spero che ti stia riferendo a una bevanda calda> disse Jin sbadigliando leggermente.
<potremmo andare nella caffetteria dove lavora Rea> propose Jimin guadagnandosi diverse occhiate curiose.
<da quando in qua tu e Rea siete così vicini?> chiese Jungkook con un piccolo ghigno mentre le guance dell'interessato si tinsero di rosso.
<non penso che ti riguardi> lo ammonì Jimin mentre giocherellava nervosamente con le dita delle mani.
<a te Jungkook va bene?> chiese dopo un po' titubante Jin sapendo la riluttanza del corvino nell'entrare nei bar dopo quello che accadde cinque anni prima.
<lo sapete che non mi piacciono le caffetterie> sussurrò Jungkook guardando il paesaggio fuori dal finestrino.
Sul volto di Jimin si fece spazio una luce strana, una luce che i suoi compagni non avevano mai visto.
<Rea mi ha assicurato che questa ti piacerà di sicuro> lo assicurò il più basso sorridendogli amichevolmente.
Nella macchina calò il silenzio, tutti aspettavano impazienti la risposta del maknae che dopo qualche minuto passato a scrutare il volto del suo amico annuì.
<se lo dici tu> affermò il corvino facendo ridacchiare Jimin che sembrava particolarmente entusiasta all'idea di andare nel bar dell'amica.

Dopo qualche minuto di macchina i sette accompagnati dal loro autista arrivarono davanti al bar che si trovava a pochi passi dal centro.
Fortunatamente era un giorno settimanale quindi nonostante i sette fossero molto famosi nessuno fece caso a loro, poiché troppi indaffarati nelle loro faccende.
Jungkook di mala voglia scese dalla macchina, non beveva caffè da molto tempo e in quel momento seppur ne aveva bisogno non ne voleva neanche una goccia.
Prima di entrare nel locale alzò lo sguardo osservando l'insegna che aveva attirato la sua attenzione già da quando era in macchina.
<Coffee> il corvino lesse l'insegna sorridendo poi nel vedere l'immagine di una piccola coccinella di fianco alla scritta.
Sospirò lasciando che una nuvoletta bianca lasciasse la sua bocca decidendo poi di entrare nella luminosa caffetteria.
Appena fu dentro un forte tepore avvolse il suo corpo mentre un odore familiare di caffè invase il suo naso facendolo sussultare e dandogli una sensazione di casa.
Jungkook si guardò attorno curioso contemplando silenziosamente il luogo che iniziava a suscitare in lui piacevoli ricordi che allo stesso tempo lo facevano sentire nostalgico.
Era un luogo semplice ma molto moderno, le pareti giocavano sul bianco e marrone che si intonavano benissimo con l'arredamento in legno di ciliegio.
Inspirò a pieni polmoni l'amaro odore di caffè seguendo poi i suoi hyung che si sedettero poco dopo attorno ad un lungo tavolo per otto persone.

Ad accoglierli arrivò Rea con i suoi luminosi capelli biondi raccolti in una coda alta mentre sul suo busto ricadeva un semplice grembiule marrone con la scritta color panna "Coffee" al centro di esso.
<ciao ragazzi non pensavo sareste passati di qui proprio oggi> affermò lei salutandoli con un caloroso sorriso.
<neanche noi in realtà, è stato tutto improvvisato> le rispose Jimin che appena l'aveva vista arrivare si era seduto in modo composto.
<beh,siete stati molto fortunati la maggior parte dei clienti se n'è andata poco fa>
<perfetto, così ci potremo godere un buon caffè in tutta tranquillità> esclamò felice Namjoon togliendosi il cappellino nero che portava sulla sua testa.
Lo sguardo di Rea cadde su Jungkook che sembrava a disagio in quel posto.
<è bello rivederti Jungkook> sussurrò lei ottenendo un sorriso di rimando da parte del corvino.
<lo stesso vale per me> le sorrise leggermente picchiettando poi il dito sul tavolo con fare nervoso, voleva uscire da quel posto il prima possibile.
Taehyung vedendo la sua espressione capì che l'amico non poteva più aspettare così si voltò velocemente verso Rea che sussultò per il suo improvviso scatto.
<lei dov'è?> le chiese lui alludendo ad una persona in particolare.
<è in ritardo non è cambiata per niente in questi anni> ridacchiò Rea facendo incuriosire Jungkook che fissò attentamente la giovane ragazza in piedi di fianco al loro tavolo.
<di chi state parlando?> chiese curioso il ragazzo ottenendo tutti gli sguardi su di lui.
Rea stava per rispondergli quando un forte starnuto attirò l'attenzione di tutti i presenti che si girarono in direzione dell'entrata, dove una giovane ragazza dai lunghi capelli color caramello era leggermente inclinata in avanti intenta a soffiarsi il naso.
<Oh Gesù...pure il raffreddore mi doveva venire> esclamò la ragazza tirandosi ritta mentre si girava lentamente verso il gruppo dei sette idol.
Jungkook non poté credere a ciò che vide.
Sentì il suo cuore accelerare mentre una sensazione familiare iniziò a pervadere ogni fibra del suo corpo.
<Rea scusa il ritardo ma mi è caduto il telefono nel lavandino e sono inciampata nell'ultimo gradino delle scale, di conseguenza ho perso l'autobus> raccontò dispiaciuta la ragazza con ancora il capo chino mentre era intenta a sistemare qualcosa nella sua borsa color cipria.
<non è possibile> sussurrò Jungkook alzandosi dalla sedia su cui era seduta mentre le sue mani iniziarono a tremare.
I suoi occhi ormai spalancati guardavano increduli la ragazza davanti ai suoi occhi.
<Rea mi h-> iniziò a dire la mora alzando lo sguardo in direzione dell'amica ma non appena vide le figura familiare di Jungkook le parole le morirono in gola.
<S-Serena?> chiese incredulo Jungkook mentre gli occhi di lei si riempirono di lacrime.
Jungkook avanzò lentamente verso di lei mentre lei sembrava non dare segnali di vita.
Dopo poco la mora annuì lasciando cadere per terra la sua amata borsa per correre in contro al ragazzo che gli era mancato più dell ossigeno. L'unica persona che avesse mai amato.
Appena furono vicini si strinsero in un forte abbraccio che sembrava dire più di mille parole.
Serena affondò il viso nel muscoloso petto del ragazzo annusando l'odore familiare che l'aveva accompagnata per mesi mentre calde lacrime iniziarono a solcarle le guance.
Ma per la prima volta quelle lacrime erano di gioia e non di rabbia o tristezza.
Jungkook la strinse più che poté tra le sue braccia avendo paura che la più piccola sarebbe scomparsa all'improvviso come cinque anni prima, gli sembrava quasi surreale di averla lì con lui c'erano stati momenti in cui aveva creduto che non si sarebbero più rivisti.

<m-mi sei mancato c-così tanto> singhiozzò Serena strofinando il viso sul petto del più alto che le accarezzò amorevolmente la testa come era solito fare quando stavano insieme.
<shh va tutto bene> le sussurrò Jungkook cercando di far calmare il suo pianto, non sopportava vederla piangere.
Rimasero abbracciati a lungo quasi avessero paura che fosse solo tutta finzione, solo un bellissimo sogno.
Dopo un po' si staccarono, di pochissimo, e Jungkook portò le mani sul viso della più piccola accarezzandolo e asciugandole le guance bagnate.
<vedo che le abitudini non si perdono> sussurrò lui alludendo al ritardo di poco prima della giovane che al sentire delle su parole ridacchiò.
<già e pensa che mi sono messa pure a correre per arrivare qui in tempo> raccontò lei facendo spuntare un dolce sorriso sulle labbra del maggiore che fece scontrare i loro nasi in un delicato contatto.
<resterai sempre la mia maratoneta preferita> le sussurrò lui prima di unire le loro labbra in un passionale bacio che entrambi attendevano da tempo.
Serena avvolse le braccia intorno al collo del corvino avvicinando sempre di più i loro corpi e i loro visi in un contatto che raccontava tutto quello che entrambi avevano passato in quegli anni in cui erano stati lontani.
Tristezza, rabbia, nostalgia, bisogno, disperazione.
Tutte queste emozioni erano raccolte in un unico e travolgente bacio che non sembrava voler separare i due.

Finalmente si erano ritrovati dopo anni, più maturi e più forti di prima.
Entrambi avevano vissuto diverse avventure, belle e brutte.
Jungkook era riuscito a diventare una famosa star del kpop a livello mondiale insieme ai suoi hyung mentre Serena era riuscita ad aprire la sua tanto desiderata caffetteria, insieme a Rea e Sooyun, che aveva subito conquistato i cuori e i palati degli abitanti di Seoul, anche se non era riuscita ad aprirlo a Busan non le importava più di tanto perché da quel momento sarebbe potuta stare più vicina al suo amato kookie che non le avrebbe più permesso di andarsene.
Jung Yong era ormai solo un lontano ricordo per entrambi poiché lui risiedeva nella prigione di Seoul da quando Serena ,una volta diventata maggiorenne, lo aveva denunciato.
Entrambi non sapevano cosa il futuro aveva in serbo per loro, ma erano certi di una cosa ovvero che da quel momento in poi avrebbero affrontato insieme le difficoltà.
Ma naturalmente tutto ciò dopo essersi goduti insieme e in tranquillità una buona tazza di caffè come si erano ripromessi cinque anni prima.


                                                                              Fine


//////
Eccoci arrivati alla fine di coffee,
Spero davvero che questa storia vi abbia conquistato e emozionato come ha fatto con me.
Ringrazio tantissimo tutti voi lettori che avete letto la storia e che avete pazientemente aspettato i miei aggiornamenti🌸
Un grazie gigantesco anche a tutti coloro che hanno regalato tante bellissime stelline ⭐️ a questa storia e che hanno commentato regalandomi un sorriso e scaldandomi il cuore❤️.
Grazie mille, questo significa molto per me.
E con ciò la nostra avventura con Serena e Jungkook finisce qui...forse.
P.s. per chi non l'avesse ancora fatto, mi farebbe molto piacere se deste un occhiata alla mia nuova storia tattoo facendomi sapere un vostro parere personale.

Grazie ancora infinitamente❤️
nanaa02

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