La Ragazza Yo-Yo

Od Dreamer84

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'' In realtà non capisco come per Annabel sia importante avere un ragazzo o semplicemente essere innamorata d... Více

CAPITOLO 1
CAPITOLO 2
CAPITOLO 3
CAPITOLO 4
CAPITOLO 5
CAPITOLO 6
CAPITOLO 7
CAPITOLO 8
CAPITOLO 9
CAPITOLO 10
CAPITOLO 11
CAPITOLO 12
CAPITOLO 13
CAPITOLO 14
CAPITOLO 15
CAPITOLO 16
CAPITOLO 17
CAPITOLO 18
CAPITOLO 19
CAPITOLO 20
vacanze :)
CAPITOLO 21
CAPITOLO 22
PERDONATEMI
CAPITOLO 23
CAPITOLO 24
CAPITOLO 25
CAPITOLO 26
EXTRA
CAPITOLO 27
CAPITOLO 28
EXTRA 2
CAPITOLO 29
CAPITOLO 30
CAPITOLO 31
CAPITOLO 32
CAPITOLO 33
CAPITOLO 34
CAPITOLO 36
PAUSA + EXTRA

CAPITOLO 35

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Od Dreamer84


Dopo che Gus è andato via, Fannie mi prepara qualcosa da mettere sotto i denti. Inutile dire che mi prepara un vero e proprio pranzo. Seduta al tavolo seguo con lo sguardo Fannie affaccendarsi in cucina. Raramente la vedo uscire di qui, sembra quasi che ci sia sempre bisogno di preparare da mangiare o di pulire o sistemare qualcosa. Dopo aver pranzato salgo in camera e con la pancia piena mi stendo sul letto. Fisso il soffitto pensando alla mia vita e alla mia giornata. Avrei dovuto andare a lavoro oggi pomeriggio ma ... non ce la faccio proprio. Sorridere ai clienti, concentrarsi sul lavoro ... come posso farlo quando ho in testa tutt'altre cose? Così prendo il cellulare e chiamo il mio capo per prendermi qualche giorno di malattia. Succede raramente perciò il mio datore di lavoro acconsente subito e mi dice di rimettermi presto. Dopo aver chiuso la telefonata mi metto comoda sul materasso e penso a mio fratello cercando di non focalizzarmi solo su quella sera ma anche sui ricordi belli che lo riguardano

'' Vieni a prendermi Tay! ''

Ron agita le braccia per richiamare la mia attenzione. Alzo lo sguardo e sorrido guardandolo. La sua chioma bionda risplende sotto i raggi del sole di luglio e il suo sorriso illumina il suo piccolo e rotondo viso facendo comparire due piccole fossette sulle guance. È un piccolo angioletto. Alzandomi dalla coperta che mamma ha sistemato sull'erba verdeggiante che circonda il lago corro verso di lui

'' arrivo monello! ''

Ron lancia un gridolino e comincia a correre dalla parte opposta ridendo divertito. Lo rincorro fino a quando il fiato diventa corto e sono costretta a fermarmi per respirare di nuovo. Il mio fratellino invece sembra voler ancora correre tanto che saltella a pochi metri facendosi beffe di me con il suo sorrisino sfacciato

'' ti sei già stancata? ''

Scuoto la testa raddrizzandomi e rincorrendolo di nuovo. Seduti sulla coperta i miei genitori ci osservano: la mamma sorride seguendo ogni nostro movimento mentre papà ha già la sua macchina fotografica in mano e scatta foto a ripetizione. I miei capelli svolazzano davanti al mio viso quando un venticello si alza facendo muovere anche le acque del lago. Affascinata mi fermo per guardare quella distesa azzurra che sotto al sole luccica. Qualcosa di così semplice e allo stesso tempo così bello ...

'' Tay! Tay! '' si avvicina Ron tirandomi la maglietta '' cosa stai guardando? ''

Indico il lago di fronte a noi

'' guardo come è bello! Vedi? L'acqua splende! ''

Ron alza le sopracciglia in modo esagerato, sorpreso guardando il lago con quegli occhi curiosi, attenti, con quella meravigliosa semplicità che caratterizza i bambini.

'' voglio toccare l'acqua! Andiamo a nuotare Tay! ''

Ma io lo fermo subito prendendogli la mano e scuotendo la testa

'' non si può Ron ''

Lui assume un'espressione imbronciata che mi fa ridacchiare

'' perché? ''

'' perché l'acqua del lago è profonda e potresti annegare ''

Ron però non vuole ascoltarmi. Punta i piedi a terra e comincia a borbottare volendo entrare nell'acqua. '' voglio nuotare! '' esclamava cocciuto mentre io cercavo di dissuaderlo.

'' che succede? ''

Papà si avvicina chinandosi e ponendo gli occhi all'altezza di quelli di Ron

'' Voglio nuotare nel lago, papà! ''

Papà sorride e accarezza la testa di Ron con una mano. Ma il viso di mio padre è sfocato, non riesco a notare i dettagli, non riesco a vedere quelle piccole rughette che si formano intorno agli occhi quando sorride. Perfino la sua voce arriva soffocata lontana

'' anche un semplice lago può essere pericoloso, Ron '' stava spiegando papà '' una persona, un animale, perfino una semplice foto può esserlo piccolo mio ''

'' una foto? ''

Chiede Ron confuso distogliendo l'attenzione dal lago e dal suo luccichio. Papà annuisce

'' tutto può essere pericoloso, piccolo, ma puoi controllare tutto ''

'' come papà? ''

'' sii curioso Ron. Non fermarti. Scopri, conosci, cerca e vedrai che ogni cosa si rivela un po' meno pericolosa, anche le persone. '' il suo viso si rivolge a me. Sta sorridendo? Mi sta guardando? Non riesco a vederlo. È lontano. Se allungassi una mano riuscirei a toccarlo? Cosa succede? Perfino la sua voce mi sembra diversa, confusa '' tu che ne pensi Taylor? ''

-

Mi sveglio sbattendo le palpebre lentamente. Devo essermi appisolata mentre ... ricordavo quei giorni al lago. Era una vacanza di fine luglio di quando io avevo solo dieci anni e Ron sette. Sono state delle giornate bellissime, in cui ci siamo divertiti e che ho giurato di non dimenticare mai. Eppure adesso mi rendo conto che qualcosa sto dimenticando: il viso di mio padre, la sua voce. Come pronunciava il mio nome? Come mi parlava quando era arrabbiato? Voglio piangere e gridare allo stesso tempo ma la porta lentamente si apre e io socchiudo gli occhi non ancora abituata alla luce proveniente dal corridoio. Quando riesco a identificarla Dolores mi sorride accendendo la luce. Sono ancora piuttosto arrabbiata con lei perciò non dico nulla.

'' ti sei svegliata ... ''

Annuisco non sapendo e non volendo aggiungere altro. Distolgo lo sguardo alzandomi e sistemandomi la maglia

'' come stai? ''

'' bene ''

Non ho pianto, questo è un bel traguardo. Mi chino per legare il laccio della scarpa e quando mi alzo mi avvicino al comodino per prendere il cellulare.

'' hai una visita ''

Mi giro verso di lei con le sopracciglia aggrottate

'' una visita? ''

Le sue labbra si trasformano in un sorrisino complice e si appoggia allo stipite della porta

'' il tuo amico Kim è in cucina ''

Mi sveglio completamente portandomi subito una mano ai capelli per sistemarli meglio

'' da ... da quanto tempo è qui? ''

Apro l'armadio per guardarmi allo specchio fissato all'interno di un'anta. Ho l'aspetto di una che si è appena svegliata. In effetti è vero però non voglio dare la stessa impressione a Kim. Devo cambiarmi

'' da cinque minuti ... forse dieci ... non so di preciso ''

'' okay ... digli che scendo subito. Mi cambio e arrivo ... questo però non dirglielo. Non vorrei dare l'impressione di una che ci tiene tanto all'abbigliamento. Va bene? ''

Dolores ridacchia e annuisce. Mi lancia un ultimo sguardo e chiude la porta abbassando la testa. Cosa mettermi? Vago con lo sguardo per tutto l'armadio fino a quando l'occhio non mi cade su una bella maglietta di Annie. Sono sicura che se la prendo in prestito non le dispiacerà. Alla fine la maglietta si rivela troppo scollata per me ma decido comunque di non cambiarla. Mi scuoto ancora di più i capelli ma subito dopo li alliscio con le mani ritenendoli troppo gonfi. Dopo un'ultima occhiata critica allo specchio scendo di sotto trovando per una volta Fannie seduta sul tavolo mentre parla sorridente a Kim al suo fianco

'' che meraviglia! ''

Esclama con un sospiro estasiato la donna. Kim annuisce

'' gli affreschi della cappella sono quelli che si sono mantenuti meglio nel tempo e sono davvero bellissimi. Mio nonno ne è molto orgoglioso. Se non fosse così legato alle leggende sono sicuro che se ne vanterebbe con tutti! ''

'' e come lo mantiene? ''

Chiede curiosa Fannie mentre io osservo la scena in silenzio anche io interessata. Kim alza le spalle

'' non so come abbia fatto fino ad adesso ma visto che un giorno il castello apparterrà a me mio padre lo aiuto con dei piccoli finanziamenti mentre mia madre nel tempo libero lo aiuta a pulire. Inoltre lui ha studiato architettura da giovane quindi sa perfettamente come mantenere tutto l'edificio. Non è tutto perfetto però ... ''

'' Taylor! '' esclama in quel momento Fannie alzando gli occhi per sorridermi. Io ricambio '' entra tesoro, entra! ''

Kim si gira verso di me e riesco finalmente a vedere il suo viso. Mi accoglie con un sorriso enorme e non posso non incantarmi di fronte a quell'immagine. Il suo sorriso! Dovrebbe essere illegale e una gioia riservata a pochi. Ovviamente io dovrei assolutamente rientrare tra quei pochi visto che ormai è pane quotidiano.

Cavolo ma che sto dicendo?

Kim si alza di scatto e la sedia cade all'indietro facendo sussultare Fannie per il rumore. Lui raccoglie subito la sedia mentre mi avvicino per aiutarlo. O semplicemente perché voglio avvicinarmi.

'' certo che quando mi ci metto sono proprio maldestro ''

Borbotta rimettendo a posto la sedia facendomi ridacchiare. Mi lancia uno sguardo sorridendo

'' stavamo parlando del castello di Baston'' esclama eccitata Fannie quasi saltellando dalla gioia '' Taylor è sempre stata affascinata da quel castello. È vero tesoro? Non volevi andarci per il tuo compleanno da piccola? '' non faccio in tempo ad annuire che lei subito cambia argomento '' il tuo compleanno è tra pochissimi giorni! Hai deciso cosa fare, piccola? Sono diciotto anni! Che meraviglia! '' batte ancora le mani mentre io comincio a innervosirmi. Non voglio parlare del mio compleanno. Non voglio una festa '' farò una torta! O una ... ''

'' signora Fannie '' esclama gentile Kim sorridendole mentre sento la sua mano sfiorare la mia. Osservo le sue dita accarezzare le mie timorose e io non esito ad avvicinarmi e stringere la sua mano nella mia '' penso che accetterò quel caffè che mi ha offerto prima. Ne ho proprio bisogno ''

'' oh '' dice più calma la donna annuendo '' te lo preparo subito caro ''

Kim mi fa l'occhiolino e io gli sorrido riconoscente. Deve essersi accorto del mio disagio ... sarebbe da sconsiderati baciarlo di fronte a Fannie? Considerando il suo animo mutevole credo proprio di si. Però ...

'' Fannie noi usciamo fuori, avvisi Dolores per favore? ''

Chiedo tirando Kim verso il corridoio. La donna si gira verso di noi confusa

'' certo ma ... il caffè? ''

'' Dolores prima mi ha detto che ne voleva un po'. Tienilo per lei ''

'' oh ... '' Fannie guarda la macchinetta del caffè poi si rivolge di nuovo a noi '' d'accordo, divertitevi ragazzi ''

'' è stato un piacere conoscerla signora Fannie ''

La saluta gentilmente Kim sorridendole educato

'' il piacere è stato tutto mio Kim! ''

Finalmente riesco a portarlo fuori da quella casa e una volta lontani da sguardi indiscreti mi avvicino e lo bacio senza curarmi che qualcuno potesse vederci. Non mi importa dei pensieri degli altri, anzi vedessero con i propri occhi quello che c'era tra noi. Kim riusciva a mettere da parte la mia paura e a valorizzare ogni emozione e sentimento. Ogni volta che sono con lui mi sento rinascere, mi sento viva e a ogni suo sguardo mi metterei a urlare che lo amo! Si lo amo!

'' a cosa devo questa improvvisa manifestazione di affetto? ''

'' se vuoi la prossima volta mi trattengo ''

Mi prende per la vita e mi tira a sé

'' non mi sono mica lamentato ''

Mi bacia di nuovo in modo breve ma davvero intenso tanto che per un momento non sento la terra sotto i piedi. Passeggiamo parlando del più e del meno, ridendo e scherzando. Non eravamo imbarazzati neanche duranti quei rari momenti di silenzio e ci divertivamo così tanto che camminare diventava meno faticoso. Non ci accorgevamo di star facendo il giro di un palazzo e neanche di non avere una meta precisa perché quel pomeriggio era decisamente perfetto. Con Kim mi riusciva tutto naturale: ridere, parlare, baciarsi. Nessun pensiero brutto dal momento in cui le nostra mani si toccavano o sentivo la sua voce. Stare con Kim equivaleva a tornare a respirare e di questo gli ero immensamente grata. Kim è un ragazzo speciale nella sua semplicità, una margherita in un campo pieni di altre margherite eppure la cosa che la rende speciale è che tra tutte le altre tu scegli di cogliere proprio quella. Con Kim facevo cose strane che con lui mi sembravano meno buffe, come per esempio stenderci in mezzo al parco per guardare la forma delle nuvole.

'' quella sembra una giraffa guarda! ''

Ne indica una con un dito e seguo la sua indicazione. Sbuffo scuotendo la testa

'' sembra più un cane, il collo è troppo corto per essere una giraffa ''

'' mi togli tutto il divertimento, ragazza yo-yo ''

Scoppio a ridere sentendo il suo il suo tono melodrammatico poi mi rimetto ad osservare le nuvole. Il silenzio di Kim però mi incuriosisce e volto la testa verso di lui trovando il suo sguardo. Aggrotto le sopracciglia

'' cosa c'è? ''

Si gira verso di me e poggia la testa su un braccio. I suoi capelli sono tutti pieni di piccoli fili d'erba

'' facciamo un gioco ''

'' che tipo di gioco? ''

'' io faccio una domanda a te e se rispondi tu la puoi fare a me ''

Lo guardo con gli occhi socchiusi, con sospetto

'' cosa vuoi sapere? ''

Lui sorride in modo furbo cosa che fa aumentare i miei sospetti

'' è un gioco, Taylor. Non farmi quello sguardo dai! ''

Alzo gli occhi al cielo e mi metto comoda

'' va bene '' sospiro allungando una mano e togliendogli qualche ciuffo d'erba dai capelli. Potei cominciare io, so che lui me lo permetterebbe, ma sinceramente per il momento non ho idea di cosa chiedergli perciò ... '' comincia tu ''

'' okay '' allunga una mano e mi sfiora le punta dei capelli. Anche lui mi toglier dei piccoli ciuffi d'erba incastrati nei miei capelli. Che bella sensazione ... '' quand'è il tuo compleanno? ''

Sorpresa da quella domanda rispondo d'istinto

'' perché lo vuoi sapere? ''

Alza un dito per zittirmi

'' ah-ah! Prima rispondi e dopo domandi ''

Alzo gli occhi al cielo

'' va bene, Mister DettoIoLeRegole, è il 29 aprile. Perché lo vuoi sapere? Rispondi sinceramente ''

'' semplice curiosità e poi io ti rispondo sempre sinceramente ''

Aggrotto le sopracciglia e gli afferro la mano per poi intrecciarla nella mia

'' Kim non voglio una festa. Vuoi sapere perché? Va bene, te lo dico. Festeggiare mi ricorda che i miei genitori non ci sono, che Ron non c'è, che non ci saranno mai più e questo mi provoca dolore ... ''

'' Taylor ... ''

'' ci ho provato, dico davvero ma non ci riesco è più forte di me. Io ... ''

E sento il cuore cominciare a battere all'impazzata al pensiero che anche quest'anno dovrò ricordare la loro assenza. È inevitabile in certi casi pensarci e di conseguenza soffrirci ma è qualcosa con cui alla fine ci fai l'abitudine. Kim mi lascia la mano e mi accarezza il viso.

'' non ... non volevo turbarti. Ma sono felice che tu me ne abbia parlato. Pensa che figura avrei fatto presentandomi davanti la porta di camera tua gridando 'Buon compleanno, Taylor. Buon compleanno' '' dice mettendosi a gridare dando una dimostrazione pratica in cerca di un modo per sdrammatizzare. poi, come se qualcosa lo avesse punto, sobbalza e mi guarda arrossendo '' cioè non intendevo ... volevo dire che cioè ... mi sto impappinando di nuovo, sono un idiota ''

Ma la situazione è tanto buffa e tenera che scoppio a ridere di gusto alleggerendo l'atmosfera.

'' va tutto bene Kim '' mi allungo e gli do un piccolo bacio a stampo '' va tutto bene ''

In tutta risposta lui sfiora con le labbra la punta del naso

'' okay '' e mi ritrovo le sue labbra corrucciate proprio davanti agli occhi '' ma per quel giorno sei prenotata. Dalla mattina alla sera ''

Sorpresa alzo immediatamente lo sguardo su di lui. Vuole farmi una festa? Pensavo avesse capito ... anzi ne ero sicura

'' cosa? '' sbotto '' Kim ho detto che non ... ''

'' non sto dicendo di andare a festeggiare, non aggredirmi '' dice dandomi una leggere spinta che riesce comunque a farmi stendere a terra '' non voglio che rimani da sola quel giorno. Usciremo come adesso, parleremo come adesso e tutto sarà normale. Un giorno qualunque ''

Sospiro

'' non voglio vedere nessuno. Potrei mettermi a piangere o chissà cos'altro ''

'' non vuoi vedere neanche me? ''

Dice guardandomi con i suoi occhioni azzurri così da incatenare il mio sguardo al suo. Voglio stare davvero da sola quel giorno? Voglio davvero rinchiudermi in una stanza e piangere come succede ogni volta?

'' no '' rispondo continuando a guardarlo e sorprendendolo '' no è quello che in effetti dovrei rispondere visto che sei così sicuro di te tanto da risultare irritante '' Kim ridacchia '' però ormai sono totalmente dipendente da te, lo devo ammettere, quindi ... ''

'' sono confuso, è una risposta positiva? ''

'' solo te Kim '' dico ritornando seria '' nessun'altro. Solo tu ed io ''

Lui annuisce

'' solo tu ed io. Come sempre ''


#SpazioAutrice

scusate il ritardo davvero. Il capitolo era pronto già da lunedì ma wattpad me lo ha salvato soltanto come bozza. Inoltre sono stata incasinata dai compiti e quindi non me ne sono accorta, vi chiedo scusa T.T

per scusarmi sto preparando un extra su Sam e Lena che finirò questo week-end con l'aggiunta di un altro capitolo ( visto che sono consapevole che questo è piuttosto corto)

un bacione a tutti voi 

spero che il capitolo vi sia piaciuto ;)


Dreamer84


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