ALICE l.h

By Lollasmiao

147K 8.4K 2.3K

Alice ha diciassette anni, ha tutto sotto controllo e un destino già scritto. E' lei l'artefice del proprio d... More

0 Prologo
I 'Camera duecentosei'
II 'L.H.'
III 'La lista'
IV 'Scala Sud'
V 'Cadute ridicole'
VI ' Stesso carattere '
VII 'Fango'
VIII 'Bagni notturni'
IX 'Festa'
X 'Inaspettato'
XI ' Qualcosa non mi torna'
XII 'Whitby'
XIII 'Paure'
XIV 'La tela del ragno'
XV 'E' un gioco'
XVI 'Stiamo ancora giocando?'
XVII 'Jenna'
XIX 'Correre veloci'
XX 'Perdere il controllo'
XXI 'Sei come pensavo'
XXII 'Hai la verità sotto al naso'
XXIII 'Non ci capisco più niente'
XXIV 'Casa Lucas'
XXV 'Non ho mai..'
XXVI 'Teorie'
XXVII 'Dobbiamo parlare'
XXVIII 'Discussioni e confessioni'
XXIX 'Non scappare'
XXX 'Un tranquillo giovedì'
XXXI 'Lo dicono tutti'
XXXII 'Indossi dei bruttissimi pantaloni'
XXXIII 'Dove diavolo siamo finite'
XXXIV 'Enigmi'
XXXV 'Fermami'
XXXVI 'E' solo l'inizio'
XXXVII 'La verità'
XXXVIII 'La vendetta ha il suo tempo'
XXXIX 'Scommesse'
XL 'Senza titolo'
Epilogo

XVIII 'Attento alla mira'

3.1K 186 28
By Lollasmiao

Capitolo corretto il 30/03/2017

Sbatto il piede per terra mentre aspetto che mia madre risponda. Ci è concessa una telefonata al giorno, massimo due. Il fatto è che mia madre ha smesso di chiamarmi e la cosa mi indispettisce. Molto. Sono la figlia d'oro, la piccola stellina di casa. Perchè diavolo non alza quel telefono e mi chiama?!

-Pronto?- sento la sua voce squillante.

-Ciao! Sai chi sono? Non so forse ti ricordi che hai una figlia abbandonata a se stessa? O l'hai dimenticato?!- gracchio stridulamente.

-Oh tesoro! Come stai?- è persino sorpresa di sentirmi. Wow, che genitrice amorevole.

-Sei seria? Perchè non mi chiamate più?- piagnucolo.

-Perchè io e tuo padre stiamo sperimentando una cosa. Secondo noi il non sentirci troppo spesso può influire sul tuo comportamento. Magari farti crescere, maturare.- so che sta ghignando e la odio.

-Questo è abbandono di minore! E' come se aveste preso una pausa dal nostro rapporto! Sono vostra figlia!- piagnucolo ancor più forte.

-Sappiamo tutto quello che fai Alice, leggiamo le e-mail della direttrice e dei professori. Devi smetterla di prendere insufficienze. Ricordati l'università l'anno prossimo e..- continua a parlottare di quanto sia importante il mio futuro, una figura alta e bionda attira la mia attenzione. Lucas cammina verso l'entrata della hall.

-Cosa si dice in città?- cambio argomento lasciando il mio sguardo fisso sul biondo.

-La tua amica Louise, ha organizzato una festa per il suo compleanno. Sapevi che si è fidanzata con Thomas? Sua madre non fa altro che ripetermi quanto sia un bravo ragazzo. Ma a lui non piacevi tu?-

-Cosa?- no, non ho capito bene.

-Ma sì tesoro. Non ti ricordi?-

-No. Devo andare, ciao mamma.- attacco il telefono indispettita.

Cioè, quella che si definiva come la mia migliore amica, si è fidanzata con il ragazzo che mi piaceva?! Non che me ne importi tanto, è solamente una questione di orgoglio e di principio. I miei occhi restano puntati sul biondo e non capisco perchè, la questione Louise e Thomas non mi brucia quanto dovrebbe.

-Ehi ragazzina.- mi lancia un'occhiata Lucas.

-Cosa vuoi?- chiedo indispettita.

-Ancor più acida del solito, cos'è da casa ti hanno detto che non sei più la principessina?!- ride quasi malignamente.

Lo guardo assente.

Forse è proprio questo il problema. Il fatto che non sono più il centro dell'universo di qualcuno. Forse mi sono circondata di finti affetti solo per compiacere il mio ego, ma non il mio cuore. Sono davvero così tanto egocentrica?

-Fottiti.- sussurro prima di cambiare direzione. Ovviamente il fottuto Lucas deve seguirmi altrimenti non sarebbe tutto come al solito, no?!

-Ehi! Fermati!- mi richiama. Mi volto e lo guardo.

-In genere rispondi sempre in modo tagliente, oggi non è giornata?!-

-Non hai qualcuno da disturbare Lucas? Hai un'ossessione nei miei confronti?!- alzo le mani al cielo con fare teatrale.

-Eccola la biondina che conosco! Dai che succede? Mi sembri strana.- mi guarda intensamente. E di nuovo sento qualcosa chiudermi la bocca dello stomaco.

Non ho mangiato, ecco perchè sento questa cosa nella pancia. Tutto qui.

Ne sei sicura?!

Fottiti pure tu stupida coscienza.

-Sono sempre strana.- borbotto. -Comunque niente ho scoperto che la mia pseudo amica si è fidanzata con il ragazzo che mi piaceva.- alzo le spalle.

-Oh mi dispiace.- aggrotta le sopracciglia. Una strana luce, come una piccola scintilla, attraversa i suoi occhi limpidi.

-E perchè dovrebbe dispiacerti? Sai qualcosa di me che gli altri non sanno? Sai per caso come era la mia vita prima di finire qui?- chiedo ironicamente.

-No.- si passa una mano trai capelli, come se fosse dispiaciuto di non sapere niente di me.

-Bene allora non sprecare frasi di circostanza se non sei minimamente interessato al discorso.-

-Allora anche tu hai un cuore.- sorride. E' bipolare.

-Se fosse così, ora sarei chiusa in bagno a piangere come ogni adolescente che rientra nella media.- rispondo pungente.

-E' normale finire nel dimenticatoio Alice. Sta a te decidere se farti ricordare o meno.- è serio. E' come se volesse dirmi altro ma non capisco.

Apro bocca e poi la richiudo.

-Alice eccoti! Corri abbiamo la lezione di biologia, dovrebbe anche interrogare!- Cassandra mi richiama, ha il fiatone. Per un attimo vorrei gridare perchè ha interrotto questo strano momento.

-Si arrivo.- sussurro. Lucas sorride e scompare tra la folla di studenti assonnati.

-Che succede?-

'Oh niente Cass, sono solo molto confusa. Sai che ogni persona che conosco ha deciso di buttarmi nel dimenticatoio? Forse è vero che non ho amici e che sono solamente buona a rovinare ogni rapporto umano che coltivo. Persino mia madre ha deciso di non sentirmi più!'

-Niente, andiamo?- sorrido fintamente.

Annuisce e intraprende una discussione poco sensata su quanto Calum sia dannatamente gentile ed affascinante. Annuisco e mi domando perchè, per gli altri, sia così facile confidare i propri pensieri.

E' inutile dire che passo l'intera lezione con strani pensieri per la testa. Forse non sono così importante come pensavo.

* * *

-Buongiorno, la lezione di oggi sarà un po' diversa.- Ashton sorride alla classe. Ovviamente sono all'ultimo banco e faccio fatica a tenere gli occhi aperti.

-In che senso?!- chiede acutamente una ragazza in prima fila. Credo di averla sentita borbottare su quanto sia bello Lucas e su quanto siano affascinanti le sue gambe. Oh e che ha un 'fondo schiena da paura'. Parole sue.

Siamo seri?!

-Oggi sarete accoppiati con qualcuno. Purtroppo siamo dispari, quindi dobbiamo organizzarci in qualche modo.- Michael guarda verso di me.

-Tranquilli, non partecipo. Problema risolto.- borbotto.

-No, devono partecipare tutti.- Lucas interviene.

Alzo gli occhi al cielo e continuo a sonnecchiare tranquillamente sul banco.

-Allora, l'esercizio è semplice. Dopo aver formato le coppie che faremo ad estrazione, vi posizionerete l'uno di fronte all'altro. Quando avrete la pallina avrete il diritto di parlare. Esprimerete un vostro pensiero e poi la passate al vostro compagno. Ad esempio.. Cassandra puoi venire qui?- le sorride Calum. Lei annuisce felice e lo raggiunge.

-Bene, posizionati di fronte a me.- le da istruzioni e le passa la palla.

-Ora dirò un sentimento o un'azione e voi dovrete rappresentarla a parole. Esempio, felicità.- e lancia la pallina tra le braccia di Cassandra.

-Che devo fare?- bisbiglia la riccia imbarazzata.

-Devi manifestare la tua felicità a parole, magari facendo qualche esempio.-

Qualcuno levi quell'espressione innamorata da cucciolo di foca che ha Calum in questo momento. Che qualcuno salvi la sua dignità, vi prego. Cioè è davvero imbarazzante.

-Pizza.- grido interrompendo i loro sguardi. La classe scoppia a ridere.

-La tua felicità è la pizza?- alza un sopracciglio Lucas.

-Anche dormire e vederti soffrire, ma quelli sono particolari.- sorrido prontamente. Il biondo mi evita e inizia a scrivere nomi su piccoli foglietti di carta.

-Allora lo scopo dell'esercitazione è liberarsi il più possibile delle sensazioni che occupano la nostra testa. In teoria è un'esercitazione teatrale, ma può essere usata anche per combattere l'ansia da palcoscenico. Nel momento stesso in cui riuscite a dire e a manifestare degli stati d'animo, potrete fare tutto. E' difficile come esercitazione. Per esempio con la rabbia potete gridare, per la felicità cantare. Insomma date spazio ai vostri pensieri. E' anche un modo per essere sinceri l'uno con l'altro.- chiarisce Ashton.

Dopo almeno una mezz'oretta buona, resto sola come un'idiota. Non ho una coppia, bene. Era quello che speravo. Calum si avvicina a me con fare sospetto e al tempo stesso divertito.

-Visto che tu e Lucas siete colmi di rabbia repressa l'una nei confronti dell'altro, starete in coppia insieme. Non tentate di uccidervi a vicenda.- ghigna e Cassandra sorride soddisfatta.

-Mi rifiuto.- punto le braccia al petto.

-E' un gioco, non vuoi giocare?- Lucas si piazza di fronte a me con uno stupido sorriso di sfida.

Calum mi passa la palla e si posiziona di fronte a Cassandra, Ashton e Michael fanno coppia. Dall'esterno sembriamo un gruppo disfunzionale di adolescenti pazzi con in mano una stupida pallina da tennis.

-Sai Lucas, magari se te la tiro in faccia può ferirti.- ghigno.

-Non so se hai un'ottima mira.- mi fa l'occhiolino.

-Bene! Il primo sentimento è disprezzo.- grida Michael.

Cala un silenzio imbarazzante. Ci guardiamo tutti in faccia, inutile dire che mi scappa una risata. Qualcuno prende in mano la situazione, c'è chi grida, chi canta. Si crea uno strano insieme di voci. Avrò un fottuto mal di testa stasera, ne sono convinta.

-Il tuo corso.- grido lanciando la pallina addosso al biondo che la prende prontamente.

-Il tuo modo di vestirti!- me la rilancia.

-Cosa hai detto?!- grido. Nessuno sembra far caso al nostro scambio troppo violento di parole.

-Si, ti vesti in modo strano. E rappresenta il mio disprezzo!-

-Non hai la pallina non puoi parlare!- grido.

-Disprezzo anche i tuoi capelli!-

-E io i tuoi!- gli lancio più forte la pallina colpendolo sulla spalla. Sbuffa e mi lancia un'occhiata che potrebbe , quasi, far gelare il sangue. A tutti, tranne che a me.

-Bene, seconda emozione, qualcuno vuole proporla?- grida Michael sopra la folla.

-Infantilità!- grida qualcuno e vorrei strozzarlo. Lucas ha la pallina e sorride.

-Alice! Sei sempre così fottutamente infantile!- mi lancia la pallina addosso.

Credo che stiamo sbagliando il modo di fare questa sottospecie di esercitazione visto che non facciamo altro che insultarci.

Dilato gli occhi e sento una strana sensazione crescermi in petto. E no, non è felicità di certo.

-Quanti anni hai? Venti?! Ti metti ancora le magliette con le stampe sopra! Pensa quanto sei infantile!- gli lancio di nuovo la pallina.

-Senti chi parla che la mattina ti fai versare i cereali nella tazza!- risponde frustrato.

-Ma mi spii?!- grido.

Cassandra nota le nostre urla e mi guarda preoccupata.

-Hai paura dell'altezza, non è infantile?!- quando sento questa frase mi blocco.

-E tu..- balbetto. -E tu hai paura di rimanere solo per questo stai con quella!- grido.

Cala un silenzio inquietante nella classe che mi fa venir voglia di gridare ancor più forte.

-Okay, okay! Riprendiamo e cambiamo emozione..- balbetta Ashton. -Direi ora di fare qualcosa di più positivo!- ride mascherando il disagio.

Io e Lucas rimaniamo fermi a fissarci, nessuno batte ciglio e nessuno vuol cedere. Perfetto, per me possiamo rimanere così fino a domani.

-Propongo.. Libertà!- grida un ragazzo.

-Che senso vuoi dare alla libertà?- è serio e lancia lentamente la pallina. La prendo e rifletto sulle sue parole.

-Non legarsi a niente.- sussurro guardandolo.

-Non credi che sia sbagliato? Non puoi privarti di qualcosa, o tutto o niente.- ha il tono pacato.

-Abbiamo già avuto questa discussione, non ti ripetere.- ammetto lanciando la pallina.

-E tu smettila di rimanere fissa sulle tue convinzioni.- ringhia.

-E che vorresti fare, cambiarmele tu? Le nostre convinzioni reggono la nostra intera esistenza.- rispondo freddamente.

-Quanto sei poetica, che fai nel tempo libero, scrivi i tuoi pensieri su carta?- alza un sopracciglio. Vede che cambio espressione e aggrotta le sopracciglia.

-E tu? Che sei banale quanto i vestiti che indossi?- giro la testa di lato.

-Amore!- grida qualcuno. Per un attimo penso sia la ragazza di Lucas ma poi realizzo che è il cambio di emozione da rappresentare.

-Cosa ami Lucas?- domando osservando le sue mani stringere la pallina.

-Charlotte.- non mi guarda negli occhi.

Afferro la pallina al volo e lo fisso.

-Sai cosa amo Lucas?- ammetto fissandolo. -Mentire.- sorrido enigmaticamente.

-E te ne vanti?-

-Oh, dovresti vedere quanto è divertente. Vedi come è semplice, vedi come tante cose coincidono.-

-Che interpretazione dai alla parola gioco, Alice?- gli lancio la pallina e con un gesto secco l'afferra.

-Il vero senso della parola, il suo principio. Farsi beffa di qualcuno o qualcosa.- sorrido.

-Interessante e opinabile.- mi fissa e non posso far altro che contraccambiare. E' così, i suoi occhi sono un circolo vizioso che non mi da tregua.

-Infatuazione!- grida Calum e fissa Cassandra.

Apro bocca pronta a dire qualcosa di pungente ed offensivo ma mi fermo. Non ho niente di cattivo da dire, niente. La mia testa è vuota, nessuna frase, niente. Come se i miei occhi non rispondessero delle mie azioni, fissano insistentemente il biondo.

No. Non facciamo scherzi.

-Hai la pallina Lucas, parla.- sussurro.

-Chi ti dice che il silenzio non è pur sempre una risposta?- finalmente parla e cosa dice?! Una cosa che non c'entra minimamente con la situazione.

-Bravo.- distolgo lo sguardo.

-Sai che emozione impersoni ora?- mi richiama lanciandomi la pallina.

-Cosa sentiamo?!-

-Paura.-

-Fottiti Lucas.- ringhio. -Vuoi vedere che ho un'ottima mira?- domando e non gli do tempo di rispondere visto che lancio la pallina e miro proprio il punto giusto. Grida di dolore e si porta le mani sul cavallo dei pantaloni.

Alzo le spalle contenta e mi volto prossima ad andarmene.

-Dove vai?- grida Cassandra.

-Non lo so, a farmi un giro.- apro la porta ed esco.

Quella stupida messa in scena non ha aiutato minimamente il mio cervello in puro caos. Mi ricordo di Jenna e mi domando chi sia. Devo riscendere nei sotterranei e capire di più. Questa storia fantasma che sta accompagnando la mia permanenza qui inizia a mettermi i brividi.

<('') nuova storia: Fine Line

Continue Reading

You'll Also Like

3.4M 130K 58
COMPLETA. Jake è un tatuatore. Un ragazzo dalla mole imponente, dagli occhi profondi, dallo sguardo gelido, severo. Con le nocche e le braccia ricope...
269K 8K 45
Elizabeth, una ragazza dal passato turbolento, si ritrova a dover cambiare città in occasione della morte dei suoi genitori. Suo fratello è in carcer...
2.3M 11.8K 60
TERZO CAPITOLO DELLA SERIE AGAIN. DISPONIBILE CARTACEO E DIGITALE SU AMAZON IN UNA NUOVISSIMA EDIZIONE!!
9M 401K 92
-Quand'ero bambina sognavo un futuro perfetto, fidanzata col ragazzo perfetto, vivere in un enorme villa, avere un lavoro prestigioso, condividevo i...