Il mattino seguente, Argon e i suoi compagni di viaggio si apprestavano a riprendere il viaggio, salutarono Irisa e sua zia, Irisa avvicinandosi a Levina disse:
«Devo dirti una cosa importante. Vieni con me un attimo?» La giovane volse lo sguardo ai suoi amici e disse:
«Scusate ragazzi, mi assento un attimo con Irisa., torniamo subito».
La giovane vide lo sguardo triste di Argon che rispose:
«Ok vai con lei». Levina col cenno del capo seguì Irisa che la condusse in una stanza, la giovane disse:
«In quel forziere c'è custodito un oggetto magico: Una lanterna; custodisce uno spirito Guardiano. Vorrei che lo prendessi e che acquisirai il Guardiano al suo interno. Io non possiedo nessuna magia in grado di spezzare il sigillo che imprigiona lo spirito Guardiano. Tu invece potresti farcela! È un Guardiano molto potente. Mio nonno che era un grande mago mi donò quella lanterna., mi disse che era in grado di riportare in vita persone defunte. Levina ti affido il Guardiano della lampada magica, custodita da mio nonno».
Levina incredula disse:
«Cosa? In quella lanterna è rinchiuso uno spirito Guardiano in grado di riportare in vita i defunti?! Non so che dire. Grazie».
S'inginocchiò accanto al forziere prese tra le mani la lanterna e recitò queste frasi:
[Guardiano che dimori all'interno di questa lampada magica sei libero.]
La lampada venne avvolta da una: luce azzurra e dal nulla vi apparve lo spirito Guardiano: Una bella e giovane guerriera bionda e occhi azzurri., la quale guardando Levina disse:
«Grazie infinite per avermi liberata! Aspettavo da tempo qualcuno che riuscisse a liberarmi dal sigillo. Sarò la tua Guardiana, se un membro del tuo gruppo perderà la vita in battaglia invocami ed io lo riporterò in vita! Mi chiamo Light piacere.» E ciò dicendo scomparve ritirandosi nel medaglione che la giovane aveva al collo. Irisa sorridendo accennò:
«Adesso che hai acquisito un Guardiano puoi raggiungere gli altri andiamo!»
E insieme raggiunsero Argon e i suoi compagni. Irisa e sua zia li salutarono con calorosi abbracci e gli augurarono buon viaggio. Argon e i suoi compagni risposero:
«Arrivederci Grazie di tutto.»
Quella mattina i cinque ragazzi insieme si allontanarono dalla città proseguendo verso nord. Dove si ergeva Frozen Town, la meta dei ragazzi si faceva sempre più vicina. Ma un evento inaspettato impedirà i ragazzi di proseguire..
Argon proseguiva il cammino scortato dai suoi compagni, Levina e Selene proseguivano accanto al giovane, Selene alla sua sinistra, Levina alla sua destra, Argon disse:
«Guardate laggiù ragazzi è un treno è diretto a Frozen Town! Ragazzi saliamo su quel treno. Arriveremo a destinazione molto prima». Ad un tratto Selene crollò in ginocchio e si avvicinò le mani alle tempie, e scrollando il capo urlò:
«Esci dalla mia testa! Sparisci vatteneee!!»Tutti erano allibiti da quella scena e dissero:
«Selene che ti succede?»Argon s'inginocchiò accanto e poggiandole la mano sulla spalla le chiese:
«Amore che hai? Stai bene?.» Chiese il giovane con un tono ansioso, Selene scosto'la sua mano dalla sua spalla e con uno sguardo freddo urlò:
«Sta zitto!!! Smettila di parlare, non mi toccare! Sparisci dalla mia vista!!!»
Tutti i presenti erano sconvolti dalla reazione di Selene. Argon con gli occhi lucidi disse:
«Scusami è che mi preoccupo per te i-io ti amo Selene. Per caso ho detto o fatto qualcosa che ti ha fatto soffrire? Bhè non so cosa dire.» Selene di scatto si alzò in piedi e con uno sguardo freddo, fissava Argon negli occhi sguainò la sua spada mentre dietro di lei venivano traportate dal vento piume nere.
Argon era sconvolto Selene brandiva la spada contro di lui vide sulle sue labbra apparire un: ghigno malvagio e subito dopo lei che si avventava verso di lui per colpirlo. Argon restò completamente immobile con gli occhi lucidi disse:
«Non so perché che mi odi così tanto piccola. Ma se vuoi uccidermi, Fallo!» Allargò le braccia mentre Selene stava per colpirlo in pieno petto, Argon vide una spada incrociarsi con la lama di Selene, Marion aveva così bloccato l'attacco di Selene. Marion fissava negli occhi Selene disse:
«Argon la tua Selene non è più lei! Credo che sia sotto l'influsso mentale di qualcuno! Adesso lascia fare a me!» Hector e Levina raggiunsero Argon che era come in trance scioccato.
La sua amata aveva tentato di ucciderlo. Con gli occhi lucidi sussurrò:
«Selene Marion che state facendo?! Fermatevi!» Vide Selene e Marion che si guardavano con sguardi ostili, Marion gridò:
«Sta lontana da mio fratello! Te la vedrai con me!» Mentre creò con la mano una sfera d'acqua pronta a combattere contro Selene.
Argon vide Selene e Marion che si apprestavano a combattere tra di loro. Con gli occhi lucidi urlò:
«Selene Marion, vi prego., Fermatevi!!»
In quell'istante Argon sussurrò:
«Safiria ti prego, accorri in nostro aiuto!» crollò in ginocchio e dal nulla apparve il suo Guardiano: Safira; una guerriera bionda dagli occhi azzurri indossava un armatura argentata., Argon era inginocchiato, chiuse gli occhi e disse:
«Fermale ti prego!»
Safiria con la spada tra le mani disse:
« Sarà fatto mio padrone.»
Argon chinò il capo, il suo volto traspariva tristezza., Safiria tentò di purificare l'anima di Selene che era stata corrotta dall'incantesimo oscuro. Selene venne avvolta da un intensa luce bianca, la giovane crollò in ginocchio e disse:
« Cos'è successo? Non ricordo. Marion cos'è successo? Argon Hector Levina Oh! Dio! Cosa mi è successo?»Argon le si avvicinò con un dolce sorriso disse:
«Non è successo niente, amore va tutto bene.» Selene si trovò tra le braccia di Argon, sembrava come fosse svegliata da un brutto incubo, con le lacrime agli occhi disse:
«Non è vero! Argon i-io ricordo tutto, stavo p-per u-ucciderti!! Mio Dio! Che cosa mi succede? Non sono più me stessa! Argon devi starmi lontana. Perdonami.»Selene venne avvolta da una sfera oscura e i suoi abiti mutarono :indossava un lungo vestito nero, mentre sorreggeva tra le mani una rosa blu i petali della rosa si staccavano dal bocciolo e venivano trasportati dal vento.
Argon con gli occhi lucidi vide Selene che lo guardava con uno sguardo triste gli disse:
«Addio Argon.»
Gli voltò le spalle e sparì lasciando dietro di se una folata di vento di piume nere e petali di rose blu, i petali della rosa si staccavano dal bocciolo, e venivano trasportati dal vento.
Argon strinse i pugni nelle mani e urlò:
«Maledizione!!! Selene dove sei? Rispondimi ti prego!!»
Purtroppo era inutile Selene non poteva sentirlo, si trovava nel castello di Leinar; Il castello era avvolto dalla fitta nebbia situato su una collina.
Argon con le mani tremanti disse:
«Selene dove sarai adesso? Ti ho persa per sempre?»
Levina Marion e Hector dissero:
«Adesso cosa faremo? Argon Selene se ne è andata.»
Argon scostando il capo disse:
«Selene non se ne è andata di sua volontà qualcuno l'ha rapita! E portata via da qualche parte. Ma dove?!!»
Strinse i pugni nelle mani e disse:
«Ragazzi adesso continueremo il viaggio verso Frozen Town dirigiamoci alla stazione.»
I quattro ragazzi giunsero alla stazione pagarono 50 monete d'oro ciascuno per salire sul treno : 2808 Artic Express., Il treno percorreva il tragitto tra i monti innevati.