Argon Selene e Hector, proseguirono il viaggio verso la loro meta Frozen Town.
Per raggiungere la destinazione, i tre eroi dovevano condurre un lungo viaggio.
Proseguivano il tragitto, percorrevano la Foresta Incantata: Wizard Forest. Era un luogo stupendo, gli alberi, i fiori e i ruscelli dalle acque cristalline, si udivano i versi di creature mitologiche, ninfe e druidi.
La luna splendeva alta nel cielo notturno.
I tre ragazzi galoppando, raggiunsero il piccolo villaggio Forest Town che delimitava il confine tra la città e l'isola Illyon: più a nord del piccolo villaggio. Il villaggio era avvolto dal silenzio della notte. Le luci accese delle abitazioni, la cittadina era un borgo.
Insieme scesero dai destrieri, proseguendo a piedi. Argon aveva il cappuccio del mantello calato sul capo. Disse:
«Ragazzi che ne dite di alloggiare in una locanda? Accidenti è da ore che viaggiamo, dobbiamo rifocillarci e riposare».
Hector e Selene unanime dissero:
«Già è vero che stanchezza! Ci vorrà un bel bagno caldo, una cena frugale e un riposo ristoratore. Andiamo». E insieme i tre ragazzi tenendo i destrieri per le redini, avanzavano giunsero vicino ad una locanda ove c'era una stalla ove affidarono i loro destrieri ad un giovane stalliere, bruno occhi verdi. Il giovane chiese:
«Buona sera viaggiatori. Se volete potete affidarmi i vostri destrieri, mi prenderò cura di loro soggiornerete a lungo?»
Argon disse:
«Va bene, ve li affidiamo nelle tue mani prendetevi cura di loro. Non so se resteremo qui per molto, credo domani ripartiremo. Buona sera». Il ragazzo diede un ultima carezza a Shadow che nitrì, il giovane stalliere diede ai cavalli da mangiare della biada fresca., e dell'acqua pura dalla sorgente del villaggio. Intanto Argon Selene e Hector entrarono nella locanda, che era affollata. In particolare i clienti erano maggiormente viaggiatori c'erano: pirati, marinai e guerrieri con stupende armature.
Argon Selene e Hector si accomodarono ad un tavolo. Argon prese la mappa avvolta a pergamena dalla bisaccia la srotolò poggiandola sul tavolo disse:
«Dunque ci troviamo a Forest Town. Domani ci recheremo all'isola di Illyon oltre la quale c'è Shadow Forest ovvero la foresta oscura., il nostro viaggio sarà molto lungo».
Hector e Selene scrutavano incuriositi la mappa. Argon disse:
«Ragazzi cosa ordineremo? Vediamo un pò. Ho deciso stufato di carne con polenta e funghi e sidro di mele. Amore cosa scegli per cena?»
Selene prese il volantino del menù disse:
«Vediamo un po' dunque scelgo pesce grigliato ed insalata mista, vino bianco. Fratello tu cosa scegli?»
chiese porgendogli il volantino al fratello.
Hector sfogliandolo disse:
«Ehm vediamo, pollo arrosto e funghi su letto d'insalata mista».
Argon sorridendo disse:
«Bene abbiamo scelto tutti.» Si guardava in torno per scorgere qualche cameriera. Ma ciò che vide fu una ragazza: dai capelli castani e occhi blu indossava un armatura., la ragazza non gli staccava gli occhi di dosso pensò:
"chissà perché mi fissa in quel modo. Mi mette a disagio". La voce soave della cameriera lo portò alla realtà:
«Buona sera viaggiatori desiderate ordinare?»
I tre ragazzi a turno fecero le ordinazioni, la giovane bionda occhi azzurri, con un sorriso disse:
«Ok vi servirò tra poco». Si allontanò servendo altri tavoli.
Selene che lo aveva notato pensieroso chiese:
«Tutto bene amore? Che hai di colpo sei diventato silenzioso».
Argon scostando il capo disse:
«Niente amore non preoccuparti ok? Va tutto bene». In quell'istante la giovane cameriera giunse con le ordinazioni, le poggiò sul tavolo, disse:
«Ecco a voi. Buon appetito». Ciò dicendo si allontanò. I tre ragazzi iniziarono a cenare tranquilli, anche se nella locanda c'era un chiasso causato da dei pirati che erano leggermente alticci mentre in coro cantavano :
«Siam pirati solchiamo i mari in cerca di tesori noi andiamo!»
Argon sorrise a vedere quella combriccola di pirati uniti.
Finirono di cenare tranquillamente. Argon disse:
«Ah! Ragazzi che bella mangiata! Vado a pagare il conto torno presto». Selene e Hector dissero:
«Ok va bene». Argon si allontanò dal tavolo e raggiunse la giovane cameriera che era davanti al bancone. Argon disse:
«Signorina quant'è il conto?» La giovane sorridendo gli rispose:
«50 monete d'oro». Argon prese dalla bisaccia le monete e le posò sul bancone e chiese:
«Mi scusi vorrei prenotare due camere una singola e una matrimoniale è possibile?» la giovane con un sorriso vide su una lista le camere libere, rispose:
«Siete fortunati ci sono una singola e una matrimoniale a disposizione il costo di 100 monete d'oro è comprese anche la colazione accettate?»Argon prese le 100 monete d'oro e le posò sul bancone. La giovane raccolse il denaro e disse:
«Quando volete andare nelle vostre camere basta riferirmelo e vi accompagnerò». Argon disse:
«Grazie siete gentile». Ciò dicendo si congedò raggiungendo il tavolo, ove sedevano Selene e suo fratello. Argon disse:
«Bene ragazzi ho prenotato due camere: una singola e una matrimoniale». Sbadigliando disse:
«Uaaa! Che stanchezza!»Selene e suo fratello anch'essi stanchi dal viaggio dissero:
«Hai ragione andiamo a dormire, domani ci attende un altro viaggio.»Argon avanzò la giovane che lo fissava poco fa lo urtò contro la spalla per un breve attimo i due si guardarono negli occhi, lei disse:
«Scusa buonasera.»Argon restò sorpreso, poiché gli sembrava che quella ragazza l'avesse già incontrata. Solo che non ricordava dove, la giovane avanzò decisa. Argon pensò:
" Chissà chi è quella ragazza. Eppure mi sembra di averla già incontrata! Ma non ricordo dove". Selene con dolcezza gli chiese:
«Amore tutto bene? Sei silenzioso qualcosa ti turba? Parlamene». Argon non gli andava di parlarle poiché c'era un vociare e sguardi indiscreti rispose:
«Ok! Amore te lo dirò in camera nostra ok?»
Selene rincuorata disse:
«Ok! Allora andiamo.»
Argon si avvicinò al bancone della reception la giovane di prima bruna occhi verdi disse:
«Volete che vi accompagni alle vostre camere?. Venite vi faccio strada.»
I tre ragazzi seguirono la giovane che li condusse davanti a due porte disse:
« Ecco questa e' la matrimoniale. La singola è quella accanto. Buona notte ragazzi». Detto ciò consegnò le chiavi delle camere ai ragazzi e si allontanò. Argon Selene e Hector si salutarono augurandosi la buona notte.
Entrarono nelle loro camere. Hector si tolse la camicia di dosso restò solo con i pantaloni si sfilò le scarpe e si distese sul letto pensò:
"Chissà cosa accadrà domani. Nadia amore mio, anche se saremo lontani non importa torneremo un giorno e ti chiederò di sposarmi". Con quel dolce pensiero si addormentò sereno.
Intanto Argon e Selene nell'altra stanza si erano seduti sul letto matrimoniale, Argon sfilandosi gli stivali neri di pelle, il copri spalle con la camicia, restò a torso nudo solo coi pantaloni di cuoio. Selene indossava una vestaglia di seta, era bellissima pensò Argon mentre le accarezzò dolcemente la guancia e disse:
«Amore come promesso ti dirò perché ero sovrappensiero. Ehm... Andrò al sodo, la ragazza che mi aveva urtato prima l'ho già vista. Mi sembra di conoscerla ma non ricordo chi sia.»
Selene con uno sguardo triste disse:
«Allora eri distratto da quella bella ragazza?»
Si rattristò al pensiero che il suo amato potesse infatuarsi di un’altra ragazza. Argon sfiorandole il viso e baciandola rispose:
«Amore ma cosa dici? Quella ragazza era molto carina, lo ammetto. Ma tu sei decisamente cento volte più bella! E, poi lo sai che io amo te soltanto. Tu sei la mia vita». Quelle parole così dolci e confortanti rincuorarono Selene che sorridendo lo baciò e disse:
«Anch'io ti amo.»
Si guardarono negli occhi e si scambiarono casti baci sensuali, stanchi del viaggio si addormentarono abbracciati.
Il mattino seguente i tre ragazzi a turno fecero un bagno si rivestirono e si incontrarono al salone della locanda.
Si sedettero ad un tavolo e dissero:
«Buon giorno. Ci servono la colazione buon appetito». I tre ragazzi dopo fatto colazione dissero:
«Era una colazione abbondante. Ci voleva proprio».
I tre ragazzi decisi a ripartire salutò la cameriera e l'oste e avanzarono verso la porta dell'uscita.
Quando ad un tratto udirono una voce femminile alle loro spalle che disse:
«Aspettate ragazzi Argon aspetta voglio venire con voi».
I tre ragazzi restarono sorpresi nel trovarsi di fronte la misteriosa ragazza della sera scorsa.
Argon disse:
«Scusa ma chi sei? come fai a conoscere il mio nome? Ci conosciamo per caso?»
La giovane incredula disse:
«Non ci posso credere Argon perché non ti ricordi chi sono? Guardami sono io Marion!»Argon appena udì quel nome restò come folgorato con gli occhi lucidi disse:
«Marion sei proprio tu? Sorella? Non ci posso credere!! Quanto tempo. Credevo fossi m-morta dopo l'assedio di quei demoni che fecero irruzione in casa. Non c'erano più tracce di te».
Argon spinto dall'istinto abbracciò Marion i due in lacrime si abbracciarono.
Quella scena commosse Hector e Selene. Argon disse:
«Selene Hector lei è la mia sorella Marion che è figlia biologica dei miei genitori adottivi».
Hector e Selene fecero la conoscenza della sorellastra di Argon, dissero:
«Piacere». Si strinsero la mano presentandosi.
Marion volse lo sguardo verso suo fratello e chiese:
«Fratellino dove state andando? Posso unirmi a voi? Vi prego voglio viaggiare con voi. Voglio lasciare questa città e vivere mille avventure insieme». Argon incrociò le braccia al petto confuso dalla situazione su quale decisione scegliere.
Sospirando disse:
«È una scelta difficile, Marion sorella sei disposta ad unirti al gruppo ed intraprendere la nostra missione? Mi spiace sorella, ma non voglio coinvolgerti!»
Guardò Hector e Selene e disse:
«Andiamo ragazzi».
Volgendo le spalle alla ragazza uscirono dalla locanda. Argon d'improvviso sentì qualcuno afferrarlo per un braccio la voce cupa di Marion disse:
« Non vi libererete facilmente di Me! Verrò con voi ho deciso!»Argon sentì la presa salda della sorella stringere la morsa, Marion era determinata a seguirli, Argon con un filo di voce disse:
«Lasciami Marion mi fai male!» Marion lasciò la presa disse:
«Scusami ti fa male ancora?»
Argon sorridendole e facendole una linguaccia rispose:
«Non mi hai fatto male. Scherzetto! Va bene sorella se vuoi unirti a noi sei ben accetta!»Marion da quella notizia abbracciò suo fratello disse:
«Grazie mille fratellino! Vedrai non ve ne pentirete Dove siete diretti? Qual'è la vostra missione?» Argon le spiego brevemente in cosa consisteva la missione. La giovane incredula disse:
«Santo cielo! Argon la vostra missione consiste nel salvare tuo fratello Alastor? Frozen Town è una meta lontana, ragazzi contate sul mio aiuto!» E così quel mattino al gruppo di Argon si unì anche Marion.