THE DARK TRUTH

By Hogwartstoories

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Estratto dalla storia: "Le persone tendono a vedere i tuoi difetti, non i tuoi pregi, Draco. Riusciranno sol... More

PROTAGONISTA
The return to school
Triwizard tournament
I'll do everything
Sparks
Secrets
Yule Ball
The Best Boy
Welcome Home
Olivander's
Strange Message
The New Student
Butterflies
"NELLE PUNTATE PRECEDENTI"
Lightness
All the glitters is not gold
The end of nothing
In another life
Little Stars
Bon voyage
One wand too many
A girl's day
Summer evenings
Spin the bottle
No peace of mind
Pumpkin Pasties and Brioches
Obsessive
The party
Bad teachings
Just Quidditch
Shine
Maybe old sparks
A father
NELLE PUNTATE PRECEDENTI PT.2
Deadly curse
Feelings
One last chance
The kidnapping
I'm not safe
Butterflies, again.

Christmas miracle

24 11 7
By Hogwartstoories

_Belle's Pov_
Una fastidiosissima luce interruppe il mio fantastico sonno. Ancora mezza addormentata afferrai la sveglia per vedere che ore erano: segnava le nove e dodici minuti. Sobbalzai al solo pensiero di aver perso le lezioni ma poi mi tranquillizzai nonappena ebbi realizzato che era Natale.
Mi preparai per una normalissima giornata di vacanze che molto probabilmente avrei passato studiando. Misi il mio solito e monotono mascara, indossai la collana che mi aveva regalato Draco e infilai alle dita i miei amati anelli.
Dopo che mi fui svegliata per bene - più precisamente quando mi stavo lavando i denti - il mio cervello iniziò a funzionare e i pensieri iniziarono ad inondarmi la testa.
IAN.
Quel bacio.
O meglio, quei baci.
Erano avvenuti davvero?
Magari era tutto un sogno.
Mi stavo per caso inventando ogni cosa?
Era troppo bello per essere vero.
Ammettiamolo, era palesemente un sogno.

Uscii pensierosa dalla mia stanza e mi diressi a fare colazione.
Ero piuttosto confusa: non riuscivo a capire se ciò che era capitato con Ian fosse tutto frutto della mia immaginazione o no.
I miei pensieri furono interrotti da un piccolo incidente: andai a sbattere contro qualcuno, per poi finire col sedere per terra.
Alzai lo sguardo e rimasi sorpresa nel vedere che la persona su cui avevo letteralmente rimbalzato era Ian.
Mi allungò la mano per aiutarmi a sollevarmi e, un po' imbarazzata, la afferrai.
"Ciao Belle. Dormito bene?" cominciò lui.
"Oh, ehm... s-sì, tutto bene." balbettai insicura mentre non riuscivo a guardarlo negli occhi.
"Tu hai dormito bene?" ricambiai infine, dandomi una sistemata.
"Molto" fece sorridendo.
Prima che potessi realizzare il tutto mi baciò. Rimasi spiazzata: a giudicare dai fatti non mi ero inventata tutto di sana pianta.
"Tutto bene?" mi domandò, probabilmente preoccupato per la poca interazione.
"Oh, certo Ian. Solo non pensavo..."
Attese che concludessi la frase.
"Nulla, nulla." tagliai corto per poi rassicurarlo con un dolce e sincero bacio che fece riapparire il sorriso sul suo volto.
"Hai dei programmi per oggi?" mi domandò lui guardandomi intensamente. Se non conoscessi questo suo lato romantico e sentimentale mi farebbe quasi paura.
"Penso che passerò la giornata facendo i compiti di Piton..." mi lamentai ricordandomi del saggio di un metro e mezzo di pozioni.
"Tu, invece?" domandai.
"Potrei aiutarti."
"Tu!?" esclamai tra una risata e l'altra. "Dovrei essere io ad aiutare te! Non hai mai capito nulla in pozioni Ian." feci prendendolo un po' in giro.
"Beccato." ammise mostrando i palmi al cielo.
"Allora mi sa che dovrai aiutarmi per davvero..." si rassegnò per poi prendermi dai fianchi e accorciare le distanze.
"D'accordo, ci vediamo alle dieci in biblioteca." decretai ancora un pochino in imbarazzo.
"Grazie," concluse dandomi un bacio sulla fronte, "a dopo".

Mi sedetti al tavolo di Serpeverde e dopo poco Draco si accomodò affianco a me.
Mi sembrò un po' scosso, ne capii la causa nonappena aprì bocca.
"Ora state insieme?" mi chiese con voce rotta.
"Tu ed Ian" specificò qualche secondo dopo.
"Draco, non lo so."
Effettivamente, non avevamo ancora sostenuto questo tipo di conversazione io ed Ian e ciò mi turbava un tantino. Io non ero una di quelle ragazze da una pomiciata e via, quindi quando mi piaceva un ragazzo volevo qualcosa di serio.
"E lui ti piace?" domandò ancora.
"Sì, molto, ma non è questo il punto"  proferii guardandolo negli occhi.
"Draco, devi voltare pagina: frequenta gente nuova, cerca di conoscere altre ragazze, divertiti un po'. Fallo per te, distrarti non ti farebbe male"
"Ma io non voglio altre ragaz..."
Si strofinò il viso con la mano.
"No, scusa. Non volevo metterti in una posizione difficile. Solo non ci riesco a mollare tutto, mi dispiace."
"Ma così ti farai del male da solo. Non riesci a capirlo? Almeno prova a fare qualcosa per te stesso." lo sollecitai.
"Senti Draco, noi due ci abbiamo già provato e non è mai andata bene." palesai.

_Draco's Pov_
Come poteva dirlo? I momenti migliori che io avessi mai passato in tutta la mia vita erano quelli in cui lei era con me.
D'accordo, ci furono delle discussioni, ma tutto ciò poi l'avevamo superato.
Sapeva che non l'avevo davvero tradita, non le avrei mai fatto una cosa simile. Dunque perchè riteneva che non potesse funzionare?
Io le avrei dato tutta la mia vita, avrei fatto di tutto.
"Forse è un segno del destino.
Prendere vie diverse in amore sarà meglio per entrambi" la sentii dire.
"Forse hai ragione" mentii per poi alzarmi dopo aver mangiato solo una mela verde.
Chiaramente non lo pensavo davvero. A quanto pare, però, lei stava decidendo indirettamente per entrambi e io non potevo che adattarmi per non creare scompiglio.

_Belle's Pov_
Era sincero quando mi aveva detto che concordava con me o mi stava solo accontentando?
Io tenevo tanto a Draco perchè, infondo, i miei sentimenti per lui ancora esistevano: non penso che scompariranno mai del tutto. Io volevo esserci per lui come lui c'era sempre stato per me, ma non potevo salvare chi non voleva essere salvato.
Mi alzai pure io dal tavolo e, dopo una corsetta al dormitorio per prendere pergamene, penna e inchiostro, mi recai in biblioteca.
Ian ancora non c'era.
"Sei in ritardo" puntualizzai per infastidirlo nonappena mi raggiunse.
"Hai ragione. Ma mi crederesti se ti dicessi che è per una buona causa?" fece sorridendomi, per poi porgermi un pacchetto.
"Cavolo, mi sono dimenticata dei regali!" ero così abituata a non riceverne in orfanotrofio che mi era proprio passato per la testa di aprire quelli dei miei amici.
"Come sarebbe che ti sei dimenticata!? Tu sei pazza! Prendi i libri che ti servono: studieremo in sala comune. Tu hai qualcosa di più importante da fare ora..."
"Tranquillo Ian, posso aprirli dopo. Ora voglio aiutarti." feci con tono rassicurante.
"Non se ne parla." mi bloccò deciso.

Arrivammo alla sala comune dei Serpeverde carichi di pesanti e vecchi libri, che appoggiammo su un tavolino affianco a noi.
Feci una corsa per andare a prendere i miei regali e poi tornai da Ian.
Mi sedetti sul divanetto affianco a lui tutta emozionata per i doni che avevo ritrovato accanto al mio letto: ne contai molti di più di quelli che pensavo sarebbero arrivati.
"Tu cos'hai ricevuto?" gli domandai curiosa.
"Beh, partirei col parlarti di un bellissimo set per la cura delle scope che mi ha regalato una ragazza speciale" rispose sorridendomi.
"Ti è piaciuto?" domandai speranzosa: non sapevo bene che regali si facessero a dei ragazzi, quindi ho provato a fare del mio meglio.
"Oh, tantissimo. Soprattutto perchè ora ho una bellissima Nimbus 2001 a mia disposizione."
"COSA!?" strillai stupefatta.
"I miei genitori" disse in risposta.
"Che bello Ian, sono molto felice per te."
Mi diede un dolce bacio sulle labbra.
"Ora apri i tuoi." Sembrava anche più impaziente di me e la cosa mi divertiva.
"D'accordo, d'accordo." scherzai allungando la mano verso il suo regalo.
"No! Aprilo per ultimo, è una sorpresa." mi ordinò mentre me ne allungava un'altro.
"Agli ordini capo" lo presi un po' in giro.
Sembrava qualcosa di molto importante, visto l'impegno che ci stava mettendo, e ciò mi fece venire in mente il discorso che prima aveva cominciato Draco. Finito di aprire i regali gli avrei chiesto ad Ian di stare con me.
Afferrai il regalo che mi aveva proposto: era una scatolina piccola e verde.
Notai subito che era identico al pacchetto in cui vi era la collana che Draco mi aveva regalato per invitarmi al Ballo.
"È suo" condivisi. Inspirai ed espirai profondamente, poi sciolsi il fiocco argentato che teneva ben salda la confezione.
Rimasi scioccata nonappena i miei occhi videro ciò che conteneva: un grazioso anello d'argento, con incastrato sopra un lucente diamante color verde smeraldo.
"Santo Salazar. Lui non ha ben capito cosa significa fare un regalino di Natale. Io gli ho regalato un misero maglione abbinato a dei calzini, nulla in confronto a questo..." Ero disperata.
"Belle, non devi sentirti in colpa." iniziò lui.
"Tu hai fatto fin troppo per quello che ti puoi permettere. Lui, se ci pensi, ha molti soldi e può acquistare regali costosi senza risentirne. È il pensiero che conta, e il tuo è stato molto carino." mi rincuorò gentilmente afferrandomi la mano. Io la strinsi e lo ringraziai, lieta di averlo accanto.

Senza pensarci troppo aprii un pacchetto a tema floreale. Ero sicura che fosse da parte di Tami perchè qui a Natale l'impacchettatura ricoperta di fiori non era molto comune. All'interno si trovavano un bel paio di occhiali da sole e dei pantaloncini estivi, accompagnati da un foglietto su cui c'erano segnate tre parole: "per quando tornerai". Notai inoltre un bigliettino scritto con una comune penna a sfera babbana.

'Cara Belle, buon Natale.
Ho ricevuto la tua ultima lettera la settimana scorsa e non posso credere che ti abbiano rapita. Mi fa piacere sapere che ora stai bene, ma devi stare attenta.
Qui è tutto nella norma: come ogni anno per le vacanze natalizia io ed Eric siamo tornati alle Hawaii. Immagino che qui il Natale sia ben diverso: niente neve e tanto sole.
Sai, il mio ragazzo mi ha regalato un bellissimo bracciale: sono innamorata.
Spero che il mio regalo ti piacerà.
Mi manchi tanto e ti voglio un mondo di bene.
Tami'
Ricevere sue notizie mi scaldava sempre il cuore: era la mia migliore amica e la distanza non rendeva le cose tanto facili. Proprio per questo motivo pure io le avevo preso un piccolo pensiero. Sapendo che amava le caramelle le inviai un bel pacchetto di cioccorane e dolciumi, più una bella scorta di prodotti di Zonko che, conoscendola, sicuramente avrebbe apprezzato.

Il terzo regalo che ricevetti fu un maglione, accompagnato da una manciata di gustosissime caramelle. Era palesemente opera dei Weasley che, come ogni anno, avevano pensato anche a me. Mi scaldava il cuore sapere che ci sarebbero sempre stati  nonostante l'amorevole mandria di figli che dovevano già crescere.

Ian mi allungò il penultimo regalo: era enorme e aveva una forma allungata.
Lo scartai impaziente e ne trovai una stupenda firebolt.
Come primo istinto trattenni il fiato.
"Caspita!" esclamò esterrefatto lui.
"Già" confermai, "sono senza parole".
"Chi te l'ha mandata?"
Frugai tra la carta strappata alla ricerca di qualche indizio e trovai una lettera.
L'aprii senza indugiare e lessi l'acronimo "S.B.".
Era stato Sirius.
"Cara Belle, sono sicura che questa ti tornerà utile. Vedrai che questa sorta di tirannia da parte della Umbridge finirà presto e potrete tornare a divertirvi.
Ecco un piccolo pensiero per non esserci mai stato abbastanza per te.
Ricorda che ti ho sempre voluto un mondo di bene e ogni volta che avrai bisogno ci sarò.
Buon Natale piccola mia." A queste parole dei dolci brividi mi percorsero il corpo.
"Ps. prima di gettare la busta controlla bene infondo."
Ian, mentre stavo leggendo ad alta voce, estrasse una fotografia di circa dieci centimetri quadrati dalla bustina e me la mostrò. Era magica, e non solo perchè si muoveva: in quello scatto mio padre era più giovane di una decina d'anni e teneva in braccio una bambina di qualche mese.
Realizzai di essere io quella piccola e fragile creatura protetta dall'amore di suo padre.
Una lacrima si fece strada sul mio volto leggermente arrossato. Avrei tanto voluto abbracciarlo in quel momento ma lui non era lì con me.
Come se Ian mi avesse letto nella mente - un'altra volta, aggiungerei - mi strinse forte a sè e mi asciugò la lacrima macchiata dal mascara che mi colava sul viso.
"Sei così carina quando ti emozioni" mi rivelò lui guardandomi incantato.
"Sei così dolce" mi sciolsi io accoccolandomi ancora di più a lui.
Avevo la testa appoggiata sul suo petto e riuscivo a percepire il suo battito leggermente... accelerato. Accelerato? Lo stavo per caso rendendo ansioso?
"Belle," richiamò la mia attenzione "ora voglio che tu mi stia ad ascoltare bene".
Afferrò il pacchettino rosso di modeste dimensioni che mi aveva dato in biblioteca e lo strinse ansioso fra le mani.
"Chiudi gli occhi" mi pregò.
Feci ciò che voleva e in un attimo uno dei miei cinque sensi si annullò.

Mi prese la mano e dopo qualche secondo percepii un corpo gelido che mi esplorava l'anulare.
Come me lo mise, capii che era un anello.
Ora pure il mio battito stava iniziando ad accelerare.
"Vedi, io è da molto tempo che provo dei sentimenti piuttosto forti per una ragazza speciale, magari tu la conosci." iniziò, facendomi sempre tenere gli occhi chiusi.
"Questa giovane donna è davvero fantastica: è dolce, premurosa, intelligente e davvero bella. I suoi occhi sono di un blu tenue, quasi trasparenti alla luce e sono pieni di vita. In più, i suoi capelli sono degli incantevoli fili dorati che le cadono selvaggi sul suo dolce viso.
È una ragazza molto gentile e altruista e ama aiutare gli altri." Io non potevo vedermi, ma probabilmente stavo diventando rossa come un pomodoro.
"Ieri sera è successa una cosa che mi ha fatto capire che anche lei potrebbe essere interessata a me - cosa alquanto inspiegabile, ma questi sono solamente dettagli. In tutti i modi, io vorrei chiedere a questa fanciulla di essere la mia ragazza, rendendo in tal modo ufficiali i sentimenti che proviamo l'uno per l'altra. Io ti chiederei di consegnare il mio messaggio alla ragazza che ti ho descritto, se mai la vedessi." Sembrava un vero poeta e ciò lo rendeva così affascinante.
"Ora, però, mi piacerebbe un tuo sincero parere. Secondo te, la ragazza cosa risponderebbe alla vista di questa proposta? Dovrei prepararmi per una delusione o pensi che potrei avere qualche possibilità con lei?"

Aprii gli occhi per poter ammirare quel ragazzo dal cuore d'oro. Lui era stato così dannatamente carino e la sua dolcezza mi scioglieva.
"

Sai, penso di conoscere quella ragazza." gli conferii stando al gioco.
"Se dovessi indovinare una sua possibile risposta ti direi che non ci penserebbe due volte prima di accettare e se decidesse di no allora vorrebbe dire che quella ragazza non è poi così intelligente come pensi."
"Quindi è un sì, Belle? Vuoi essere la mia ragazza?" mi chiese per sicurezza infine, tornando a comportarsi come sempre.
"Certo sciocchino, non chiederei di meglio!" confermai giusto qualche secondo prima che condividessimo un tenero bacio.
Ero grata che me lo avesse chiesto lui, perchè il dovergliene parlare mi metteva ansia.
"Il miglior miracolo di Natale che mi fosse mai capitato!" esclamò allegro e spensierato come un bambino sotto un albero pieno di grandi pacchi natalizi.
"Ian, comunque non dovevi" gli dissi osservando per la prima volta quello stupendo anello che portavo al dito.
"Sì, invece. Un regalo speciale per una ragazza speciale."
"Te l'hanno mai detto che sei davvero dolce?" conclusi sfiorandogli dolcemente la punta del naso con l'indice.

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