sunflowers//ariete

By tizia_senzanomeee

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Vi è mai capitato di non riconoscere una persona famosa? A Beatrice si ed è proprio questa persona che da qu... More

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sunflowers
ma chi cazzo è Ariete?!
Da Lucio
quel bar
sara diventa ariete
offrono vino all'open bar?
nonna Rosa
conosco il migliore amico di Sara
psicologo 1 e psicologo 2
Arianna ha bisogno degli occhiali
specchio
Ric mi fa outing
bi
conosco casa del giaccio
camera vuota
sono famosa?
corri bea corri
annuncio//tik tok
Gabriele
vi amo// capitolo che non c'entra con la storia
spifferi
guerra e pace
Chase Atlantic
Irene
Alice è bipolare
Sara e il nudismo
eclissi solare
settembre
ottobre
novembre
dicembre
un natale insolito
beatrice capitolo chiuso
faccio una gita al pronto soccorso
capodanno
Gibson
riappacificazione
pasta al pesto
live su twit no aspe' tich
arcobaleno
sensazione di casa
buio
Carletto
girasole
Alexa play specchio
oki
annuncio// storia
luna
feliz compleanno
forse
regalo
outing pt 2637272782
scusa
odi et amo
me o Arianna?
18/1
sorridi e brilla
ringraziamenti 🫶🏼
Capitolo Bonus!

compassione

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By tizia_senzanomeee

Finisco di posare l'ultimo libro nel borsone prima di tirarmelo su a tracolla.
Lancio un ultimo sguardo veloce alla stanza cercato con lo sguardo altri oggetti da portare, non sembra esserci però più niente di importante.

il mio sguardo però viene attirato dalla foto di famiglia nascosta dietro la fila di libri sulla scrivania.
sospiro.

Ecco ora arriva la parte difficile,uscire.

Esco dalla stanza e mi dirigo in cucina trovando mamma intenta a cucinare qualcosa.

- mamma io sto andando da nonna in pizzeria-
la avviso mentre mi sposto verso il salotto per posizionarmi più vicina all'uscita, anche se a lei non sembra interessare più di tanto perché neanche mi guarda.

- umh, torni a cena o mangi la? -

ecco appunto, ora, Come te lo spiego che non torno per almeno una settimana?
Prendo un respiro profondo prima di lanciare la bomba.

- non torno mamma, sto da nonna per un po'-

È proprio in questo momento che mia madre si decide a girare lo sguardo su di me osservando me e i miei due borsoni che tengo tra le braccia.

Il suo viso si trasforma in una espressione confusa.

- tu cosa? perché mai?-
Mi mordo leggermente il labbro per poi rispondere.

- perché si, voglio cambiare un po' d'aria-

Mamma mi guarda con uno sguardo che non riesco a decifrare, sto per scapparmene via prima che lei mi blocchi qua quando lei decide di sorprendermi.

- Va bene-
La mia bocca si spalanca di stupore,per fortuna però riesco a elaborare la risposta in modo veloce e prima che cambi idea le faccio un ultimo cenno del capo per poi andare verso la porta di casa.

- Non saltare neanche un giorno di scuola però! vedi che ti vengo a prendere io stessa eh-
la sento urlare prima di lasciarmi la porta alle spalle.

Prendo un altro grosso respiro e mi dirigo in pizzeria tra vento e biglietti della metro gelidi.

Non riesco a non pensare a cosa ho appena fatto, cosa mia madre aveva approvato.

Non erano stati giorni facili, tra la cicatrice che ancora bruciava il braccio e l'aver paura di guardare mio padre negli occhi, neanche la mia stanza riusciva più a rassicurarmi, lui poteva entrare ogni volta che voleva e quando voleva.

È questa cosa aveva scoppiato la piccola bolla di stabilità che avevo creato, non avevo più la musica a calmarmi e la pressione era diventata troppa.

Così ho capito che dovevo andare via da là per un po', non per sempre però, un paio di settimane, il tempo di lasciarmi questo alle spalle.

La sensazione che provo in questo momento è indescrivibile, il fatto che non vedrò mio padre per un bel po' mi tranquillizza e non poco.

- Ué bellissimaaa come vaa?-
La voce di Fabio entra nelle mie orecchie e io non posso che ricambiare il sorriso.

- bene tu? -
- bene bene se non fosse per Bruno-
alzo gli occhi al cielo ridendo, sempre il solito.

- che ha fatto sta volta?-
- forse non viene più -
la mia mascella cade immediatamente e guardo Fabio con espressione confusa.

- cosa.... perché?-
- vallo a chiedere a lui, viene un giorno sì e una settimana no, Rosa lo vuole licenziare-

Ok se mia nonna lo vuole licenziare la situazione è grave, ma che cavolo succede quando non ci sono?

- oggi c'è?-
Lui mi annuisce per poi darmi le spalle iniziando a impastare l'impasto.

- penso sia in bagno a cambiarsi, è venuto in ritardo-
gli annuisco e dopo averlo salutato mi dirigo nello stanzino per poi bussare alla porta del bagno.

- Bruno? sono io Bea...possiamo parlare?-
Attendo una risposta che non arriva, nel compenso però Bruno apre la porta e restiamo per pochi secondi a guardarci in silenzio.

- oh ciao Bea alla buon'ora, sei scomparsa-
Commenta ironico facendo un sorriso tirato.

in quel sorriso non riesco a vederci il Bruno di una volta, sembra cambiato rispetto a quest'estate.

Ha un aria stanca.

- Giacomo mi ha raccontato un po' di cose, che sta succendendo?-
Gli chiedo e lui sbuffa strofinandosi il viso con la mano.

- approposito di lui, devo andare mi sta sicuramente aspettando quindi scusa ma...-
Lo blocco per la spalla e scuoto la testa.

Vuole superare la maestra dello scappare dalle situazioni? pfff principiante.

- non ti dirà niente per un po' di ritardo, che succede?-
Lo faccio sedere nel nostro divanetto ed è la che noto le occhiaie evidenti sul suo viso.

- allora? vuoi parlare o vuoi un pugno per iniziare?-
Cerco di smorzare la tensione riuscendoci perché lui mi fa un breve sorriso.

- mia mamma ha perso il lavoro, perciò sono l'unico che porta i soldi a casa e faccio un bel po' di lavori in contemporanea -

mi prendo due secondi per rispondere, sapevo che Bruno viveva solo con sua madre e non sapevo il motivo della sua improvvisa perdita di lavoro.

Ora però si spiegava il suo mancare sempre.

Non riesco a non provare compassione nonostante odi farlo, so quanto può dare fastidio la compassione altrui,ti fa sentire ancora peggio di quanto stai.

Però Cazzo Bruno aveva 16 anni e tutta la vita davanti, il suo animo da adolescente dovrebbe essere in piena crescita invece che spegnersi.
La vita è ingiusta.

- Bruno mi dispiace tanto, perché non lo hai detto a mia nonna?-
Lui scuote immediatamente la testa.

- posso farcela da solo, devo solo trovare il tempo, amo questo lavoro lo sai bene, anche se Fabio passa il tempo a insultarmi invece che a insegnarmi qualcosa-

scoppiamo tutti e due a ridere alle sue ultime parole e immedtiamen un po' della tensione della stanza svanisce.
ci alziamo dal divanetto.

- Se hai bisogno di Soldi posso chiedere a nonna di alzarti la paghetta lo sai vero?-
Lui fa una smorfia.

- è la volta buona che Nonna rosa mi fa  lavare i cessi -

dice strappamdomi un altra risata, lo lascio andare prima che Fabio entri qui e Strozzi me e poi lui.









































































                                   ***

- sei sicura che non vuoi stare con me a nonna? non disturbi lo sai-
mi chiede per l'ennesima mia nonna.
è da una decina di minuti che mi tiene bloccata in macchina e la cosa mi fa sorridere quanto irritare.

Ecco la bugia di cui vi parlavo poco prima, non vado a dormire da nonna.

- no nonna tranquilla, te lo detto Qua vive Alice con i suoi amici, hanno una stanza in più io dormirò Là -

- e Poi c'è pure Arianna...-
Sussurro e attiro immediatamente l'attenzione di nonna che mi sorride.

- Arianna è quella ragazza che mi hai fatto conoscere?-
cerco di trattenere un sorriso non riuscendoci.

- proprio lei-
Dico e non aggiungo più nient'altro aprendo la portiera della macchina, nonna sembra voler dire qualcos'altro ma la interrompo.

- Non licenziare a Bruno, sta passando un brutto periodo in famiglia-
nonna non si smuove di un millimetro.

- l'avevo capito, vedrò cosa posso fare.-
ci sorridiamo un altra volta per poi lasciarla definitivamente dietro di me.

Suono il citofono con i battiti più  accelerati del normale, in effetti ora un po di ansietta mi sta venendo.

Cosa gli dirò per non sembrare una pazza? del tipo, oh ciao ragazzi sono scappata di casa mi potete ospitare?

Si decisamente da pazza.

- chi è?-
La voce di Alice mi fa leggermente rassicurare, magari è sola in casa.

- Beatrice, apri per favore-
dopo pochi secondi il portone si apre e in pochi minuti sono all'entrata di casa con i borsoni sottobraccio che mi stanno per cadere.

Alice mi apre e subito un espressione accigliata le ricopre il volto.

- che cosa ?-
riesce a formulare mentre io poso i borsoni all'entrata buttandoli malamente, si sente un rumore di vetro sbattere sul pavimento e spero vivamente di non aver rotto qualcosa.

Devo rivalutare il mio concetto di delicatezza lo so.

Riguardo Alice che sempre più confusa mentre manda numerosi  sguardi prima  a me e poi ai Borsoni.

- Oh ma c'è Beaaaa, perché hai dei Borsoni con te?-
la voce di Sara ci distrae leggermente e le mie poche sicurezze su Alice da sola a casa crollano velocemente.

- lo vorrei sapere anche io-
Dice Alice sbattendo le braccia al petto facendo ritornare entrambi con lo sguardo fisso su di me.

Prendo un respiro profondo, ora o mai più.

- posso dormire per un po qua? qualche settimana -
Sara Strabuzza gli occhi mentre Alice mi guarda ora con aria preoccupata, penso abbia capito che c'è qualcosa che non va.

- che è successo?-
chiede infatti facendomi mordere il labbro, Sara per fortuna mi salva.

- entriamo in cucina e ci racconti ok?-
Annuisco e così lo seguo dentro, appena arrivo mi blocco vedendo Arianna fumare accanto al lavello.

Oh perfetto erano tutti qua, stavano aspettando la mia entrata trionfale?

- Ciao-
mi saluta con il suo solito sguardo con cui cerca di leggermi dentro.
le sorrido leggermente cercando di non far trasparire niente.

Ci sediamo a tavola e subito lo sguardo di tutti ricade su di me.

- quindi?-
chiede Alice cercando anche lei di notare qualcosa dal mio sguardo, cerco di ingoiare un nodo alla gola.

- non è successo niente, non posso stare qui un po'?-
la voce mi trema un po' verso l'ultima frase tradendo le mie parole.

Sara non dice niente ma manda un occhiata a Arianna, probabilmente pensa che lei sappia qualcosa, ma lei non ne ha la più pallida idea e infatti in pochi secondi si siede anche lei a tavola.

- ok riformulo la domanda, cosa è successo a casa? -

Alice sei una scassapalle fattelo dire.

Abbasso lo sguardo e cerco di controllare il mio tono in modo che risulti più neutro possibile.

- Ho litigato con mio padre ma niente di grave,quindi che si mangia per cena? ho una fame hahaha-

cerco di cambiare discorso ma la cosa non va come mi aspettavo, Alice rimane inchiodata a guardarmi e io mi muovo un po' a disagio.

- anche io ho un po' di fame, Riscaldo le pizze?-
Sara come sempre trova il modo di farmi sentire meno a disagio e riesco a sorridergli mentre Si alza per andare al frigo per prendere le pizze.

Ritorno con lo sguardo su Alice che è ancora fisso sul mio.

- perché mi stai fissando?-
Chiedo infastidita,lancio uno sguardo ad Arianna che è intenta pure lei a guardarmi con i suoi soliti occhi marroni e la cosa mi infastidisce ancora di più.

-  non ti credo triss, non saresti qua se fosse una semplice litigata -
Dice e nel farlo mi tocca il braccio ferito facendomi trasalire, allontano il braccio da lei portandomelo sulla gambe.

- che hai fatto al braccio?-
chiede Arianna facendomi sobbalzare.

Alice punta lo sguardo sul mio braccio e io cerco di sembrare ancora una volta il più indifferente possibile.

- no niente, sono caduta mi fa male -
cerco di risultare convincente ma ancora una volta la mia incertezza si fa sentire, Alice mi afferra velocemente il braccio e prima che possa fare qualcosa alza la manica.

La vista delle garze le fa togliere immediatamente le mani e io colgo la possibilità per abbassarmi di nuovo la manica e per portare il braccio il più lontano possibile.

- che cazzo però -
sussurro infastidita abbassando lo sguardo, improvvisamente le loro occhiate si sono fatte difficili da sostenere.

- Che cazzo hai fatto al braccio?-
La prima ha parlare e Arianna e io non riesco neanche a pensare qualcosa da dirle perché Alice mi parla sopra.

- te l'ha fatto Giacomo vero? -
Vorrei tanto scuotere la testa ma non riesco e Alice lo prende come un segno di conferma.

- sapevo che lo zio è un bastardo ma non pensavo arrivasse a questo -

scuoto la testa e cerco di trovare altre parole, quando mi accorgo di non sapere come rispondere decido di fare la cosa che mi riesce meglio.

- ok cambiamo argomento -
Arianna si alza dalla sedia andando non so dove mentre Alice mi guarda ancora con sguardo furioso.

- no cambiamo argomento un cazzo, voglio sapere che cosa è successo -
dice lei inziando a girare per la stanza furiosa.

- te lo detto! niente di che abbiamo litigato -
le rispondo cercando di mantenere la calma, cosa che mi riesce ben poco in queste situazioni.

- quindi il braccio ferito per te è una normale litigata? se non parli una non ti può aiutare-
Trasalisco quando la sento alzare la voce e Sara si gira verso di noi.

- Non voglio nessun aiuto cazzo! voglio solo stare un po' fuori casa grazie -
Alice sbuffa pesantemente.

- aprirti con qualcuno ti può solo far bene, ma tu non lo capisci evidentemente -
Arianna ritorna con disinfettante e dischetti e si siede alla mia destra.

- Parlaci Bi, non stare in silenzio per favore, è straziante già vederti così -
Il suo tono di voce fa scattare qualcosa dentro di me e una prima lacrima scende silenziosa sul mio viso.

Arianna prende la mia mano e la stringe forte facendomi scoppiare a parlare.

- mi ha rotto la chitarra, è entrato nella mi stanza e ha strappato le corde dalla chitarra, tutte-

Non riesco a trattenere un singhiozzo e dopo il primo arrivano anche gli altri.

Sara si avvicina a me e da dietro la sedia mi accarezza le spalle.

- dice che è sempre stata la mia più grande distrazione dalla scuola e lo doveva fare prima. Mi sono incazzata cosi tanto che gli ho rivelato di non voler fare il suo lavoro del cazzo, aveva un bicchiere in mano e me l'ha lanciato addosso come risposta.-
Finisco di dire facendo un grande respiro profondo.

- non voglio vederlo per un bel po', per favore non c'è la faccio fatemi stare qua-
Mi asciugo le lacrime scese mentre Alice poggia la testa sulla mia spalla.

- va bene così triss, puoi stare qua tutto il tempo che vuoi-
vedo gli altri annuire e Sara poggia il suo mento sulla mia testa accarezzandomi i capelli.

Restiamo in questa posizione strana per un paio di minuti.

È confortante sentirli vicini a me, in questi giorni di buio e solitudine sembra quasi uno spiraglio di luce.
Non mi sento più fuori posto.

Alice si stacca dalla mia spalla e dopo avermi mandata un altra lunga occhiata si alza.

- Le pizze sono pronte?-
chiede a Sara che si stacca da me e la guarda con un sorriso imbarazzato.

- Emh ecco io in realtà le ho bruciate-
faccio una piccola risata mentre Alice si porta una mano in testa per la disperazione.

- che cavolo di idea del cazzo metterti in cucina, va bene, ordiniamo sushi? non accetto un no come risposta -
dice mentre esce dalla stanza seguita da Sara.

- Solo se mi ordini anche un biscotto della fortuna -
- ancora con questa storia? basta Sara un bigliettino non ti predice il futuro-
- e tu che ne sai, uno ci prova, daii ti pregooo-

Non riesco a non sorridere sentendo la loro discussione piano piano allontarnarsi nel corridoio.

Sposto lo sguardo su Arianna trovandola intenta ad aprire il flaconcino di disinfettante,subito dopo mi chiede il permesso con lo sguardo per prendere il braccio.

- Ho già disinfettato stamattina-
Le dico senza ottenere però risultati, infatti resta ferma nella stessa posizione.
Ci guardiamo per un po' fino a quando non cedo e sospirando le passo il braccio.

La vedo sobbalzare alla vista delle piccole ferite e le sue spalle si irrigidiscono all'istante.

Non so perché ma mi sento incredibilmente infastidita e imbarazzata, quando dico che la compassione fa schifo è per situazioni come questo.

- posso farlo pure da sola se non te la senti-
le dico ma lei si affretta a scuotere la testa.

In silenzio inizia a passare il disinfettante facendomi socchiudere gli occhi per il bruciore.

Poi come se stesse maneggiando qualcosa di prezioso inizia a bendarmi il braccio accarezzando una a una le piccole ferite.

Cerco di non far notare quanto le sue carezze mi diano  brividi in tutto il corpo.

- non voglio vederti così un altra volta-
annuncia gelidamente e capisco all'istante che è arrabbiata, non con me però.

Annuisco senza dare troppo conto alle sue parole, Arianna mi prende la mano e la stringe forte tra le sue gambe.

- Sto dicendo sul serio Bi, non voglio che questo succeda mai più-
- ho capito-

sorrido leggermente e lei dopo poco annuisce, Poggio le mie labbra sulle sue con l'intenzione di dare un breve e veloce bacio a stampo ma Arianna non è della stessa idea perché mi prende la guancia prolungando il bacio.

- Biscotti della fortuna per tutti!!!-
La voce di Sara mi fa a malincuore stancare dalle sue labbra e io e Arianna ritorniamo composte come se nulla fosse successo.

La cena prosegue tranquillamente tra le occhiate di Alice a Sara e i biscotti della fortuna fasulli.

La mano di Arianna non abbandona la mia neanche per un secondo dandomi tutto il calore che non sentivo da un po'.

Perché in una giornata fredda come questa io sento il calore che le persone accanto a me cercano di trasmettermi per farmi sentire meglio.

È non è una cosa scontata.










Nota autrice

Oii

Abbiamo decisamente capito che io e le scadenze non andiamo per niente d'accordo, ma vi spiego meglio ciò che è successo.

Sabato sera sono uscita con delle mie amiche e convinta non ci fosse troppo caldo mi sono vestita leggera....Le ultime parole famose, c'era un freddo glaciale.

Perciò,indovinate chi ha preso l'influenza?? esatto proprio io :)

Il capitolo era già mezzo pronto ma visto che  io sono una precisina del cazzo lo faccio sempre a pezzo a pezzo per non scordarmi nessun dettaglio.

Domenica mi sono svegliata con la febbre e non sono riuscita a completarlo, lunedì ho sistemato un po' il capitolo ma mancava il finale, ed oggi anche se sto ancora male ho finalmente ottenuto un risultato perlomeno decente,Potevo sicuramente scriverlo e impostarlo molto meglio ma come ho detto, non sono nelle condizioni esatte per farlo hahaha

Fatemi sapere che ne pensate voi ovviamente.

Questo capitolo è venuto molto lungo ( erano all'incirca 5000 parole) perciò ho deciso per farmi anche un po' perdonare di dividerlo in due e pubblicare l'altra parte domani così non vi faccio aspettare troppo tempo, ditemi poi che non sono buona eh :)

Scusate se vi ho fatto aspettare.

tizia_senzanomeee

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