sunflowers//ariete

By tizia_senzanomeee

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Vi è mai capitato di non riconoscere una persona famosa? A Beatrice si ed è proprio questa persona che da qu... More

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sunflowers
ma chi cazzo è Ariete?!
Da Lucio
quel bar
sara diventa ariete
offrono vino all'open bar?
nonna Rosa
conosco il migliore amico di Sara
psicologo 1 e psicologo 2
Arianna ha bisogno degli occhiali
specchio
Ric mi fa outing
bi
conosco casa del giaccio
camera vuota
sono famosa?
corri bea corri
annuncio//tik tok
Gabriele
vi amo// capitolo che non c'entra con la storia
spifferi
guerra e pace
Chase Atlantic
Irene
Alice è bipolare
Sara e il nudismo
eclissi solare
settembre
ottobre
novembre
dicembre
un natale insolito
beatrice capitolo chiuso
faccio una gita al pronto soccorso
capodanno
Gibson
riappacificazione
pasta al pesto
live su twit no aspe' tich
sensazione di casa
buio
compassione
Carletto
girasole
Alexa play specchio
oki
annuncio// storia
luna
feliz compleanno
forse
regalo
outing pt 2637272782
scusa
odi et amo
me o Arianna?
18/1
sorridi e brilla
ringraziamenti 🫶🏼
Capitolo Bonus!

arcobaleno

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By tizia_senzanomeee

Il fatidico giorno è arrivato.

Ho sperato davvero tanto che il tempo passasse molto più lentamente ma come ovviamente succede quando si sta con una persona amata il tempo vola.

Ed ora sono qui con le lacrime agli occhi a trasportare la valigia di Chiara che deve ripartire per la Sicilia.

io e Chiara ci vediamo pochissimo,se ci va bene mi viene a trovare una volta all'anno, e per me quei pochi giorni sono sempre i migliori.

Io e Chiara abbiamo un intesa senza precedenti, con lei sto bene e mi posso confidare su tutto, e penso che per lei sia la stessa cosa.

- Ok questo è il binario, wow che malinconia-
commenta lei tirando su il naso.

Ogni volta che ci separiamo è sempre una pugnalata per entrambe, questo è il difetto delle amicizie a distanza.

Guardo il cartellone degli arrivi e vedo il suo treno sul cartellone,l'arrivo è previsto tra cinque minuti.

- Sono stati dei giorni bellissimi, nonostante tutto-
prende parola lei facendomi girare subito lo sguardo sulla sua figura , una lacrima scivola incontrollata sulla mia guancia mentre sorrido leggermente.

- dai Babolina non piangere ci eravamo promesse di non farlo-
sorrido leggermente, mentre annuisco energicamente, c'è lo promettiamo ogni anno ma non va mai così, lo sappiamo tutte e due.

mi guarda per altri pochi secondi indecisa sul da farsi per poi avvicinarsi a me per stringermi in un forte abbraccio.

- e ora come farò senza di te?-
le chiedo mentre lei affonda la testa tra i miei capelli.

- come hai fatto gli altri anni, dai ti prometto che quest'estate vedo di rivenire-
mi parla lei all'orecchio mentre io mi ritrovo a annuire sulla sua spalla.

Ci stacchiamo anche se non completamente e le sistemo i capelli dietro le orecchie facendola sorridere.

- Stammi bene, Miraccomando non farti sfuggire la situazione -
mi guarda con rimprovero e io so che si riferisce alla situazione con Arianna, è sempre così dura con lei.

Annuisco ancora una volta e mi stacco da lei mentre sentiamo l'irriconoscibile campanella di avviso per il treno che sta arrivare.

Mi asciugo le lacrime e vedo con la coda dell'occhio anche lei fare lo stesso, ridacchio leggermente facendola voltare.

- che ti ridi?-
- hai il mascara tutto sbavato, quante volte ti ho detto di comprare il waterproof?-
lei Sbuffa leggermente mentre si tocca il contorno occhi e io non trattengo un sorriso.

-quelli normali mi fanno le ciglia migliori, e ora vieni di nuovo qua che voglio un altro abbraccio grazie-

mi circonda nuovamente in un abbraccio Più veloce e ci stacchiamo giusto giusto quando il treno arriva.

Lei prende la valigia e si avvicina all'entrata pronta per salire, prima di farlo però si gira verso di me.

Cerco di sorriderle in modo rassicurante ma il mio sorriso si spegne piano piano quando vedo il modo strano in cui mi guarda, Apre la bocca per parlare ma poi ci ripensa richiudendola e continuando a fissarmi intensamente negli occhi.

cosa sta cercando di dirmi?
cosa le sta passando per la testa?

proprio quando sto per chiederglielo lei prende parola.

- non cambierà mai vero?-
arriccio le sopracciglia confusa.

- che cosa?-

- questo, tu che mi accompagni al binario, io che dormo a casa tua, noi che ci abbracciamo, non può cambiare da un momento all'altro no?-
irrigidisco le spalle  per la domanda inaspettata.

Non capisco dove vuole arrivare, ma che domande sono?

- certo che no, perché?-
- mi vorrai bene così nonostante tutto?-

Questo mi dà la conferma che forse mi nasconde qualcosa.

- non capisco che ti sta passando per la testa Chiara ma levati dalla mente tutte le tue paranoie, io e te saremo sempre Le Beatrice e Chiara di sempre, non cambierà mai niente-
dico con tono leggermente più alto,Lei sembra mortificarsi all'istante e si allontana leggermente.

- no certo lo so, era solo per sicurezza sono molto confusa al momento -

Mi avvicino leggermente a lei cercandola con lo sguardo, cosa è successo?

- su che cosa?  perché non mi hai detto niente?-
chiedo nello stesso momento in cui vedo l'ultimo passeggero salire sul treno, manca solo chiara all'appello.

Lei guarda pure verso la mia direzione e in due secondi prende la valigia e sale le scale del treno.

- Mi puoi rispondere per favore?! Che ti sta succedendo?-
Alzo di nuovo il tono di voce e cerco di avvicinarmi il più possibile alle scale non salendoci.

Il controllore già mi sta guardando abbastanza male.

Lei si gira verso di me e il mio cuore perde un battito.

- Non è niente di preoccupante tranquilla,fai come se non ti avessi detto niente -
mi sorride incerta e io sto per parlare di nuovo ma vengo interrotta dalle porte che si chiudono e il treno che inizia a partire.

Chiara entra definitivamente e non incontro più il suo sguardo,nonostante provi a cercarla tra i vagoni con scarsi risultati.

Così resto a guardare il treno partire lasciandomi sola con la mia confusione.







Sono sdraiata sulla panchina della stazione ripensando ancora alle parole di Chiara.

Non ho la forza di muovermi, probabilmente aspetterò qui un altro po'.

Non si sta tanto male dopotutto, nella confusione generale di persone che vanno e vengono riesco a riordinare un po' il caos che ho in testa,certo la panchina è scomoda e non mi sento più il di dietro ma sono dettagli.

Il telefono mi vibra in tasca e io lo esco subito fuori accendendolo senza neanche pensarci.
___________________________________________

Arianna

Hey

Ciao

che fai ?

"foto"

perché sei in stazione?

Chiara è partita oggi

oh, triste?

un po'

vabbè niente lascia stare

???

Niente

Cosa??

No niente era una cazzata tanto non avresti accettato

non lo saprai mai se non me lo dici.

Vuoi andare un po' in qualche posto fuori Roma per un pomeriggio? ho bisogno di staccare

Emh dove esattamente?

non lo so, voglio andare via e basta.
Te lo detto è una cazzata

No ci sta

Seria?

Si perché no? dove mi faccio trovare?

ti raggiungo io in stazione

okk

__________________

Spengo il telefono sospirando,mi aspettavo un messaggio da Chiara e invece ora mi ritrovo a aspettare Arianna per partire chissà dove.

L'idea non era male, dopo la partenza di chiara ho bisogno di staccare anche io, mi preoccupa il fatto di stare con Arianna per un intero pomeriggio da sole, quello si.

Sarebbe finita bene?

Non ho tempo di ipotizzare altro perché qualcuno mi scompiglia i capelli.

Mi alzo dalla panchina e girandomi trovo Arianna farmi un sorriso incerto.

Simile a quello che mi aveva rivolto Chiara poco fa.

Ok basta pensarci.

- hey-
- oi-
mi alzo dalla panchina sgranchiendomi le gambe mentre la osservo da testa a piedi.

Indossa un giubbotto nero e sulle spalle ha piccolo zaino del medesimo colore, questo però non mi dà neanche un indizio su dove stiamo per andare.

Noto inoltre che a tracolla indossa un porta chitarra e la cosa mi fa assumere una faccia perplessa.

Che intenzioni ha?

- sei sicura di voler partire? non sei obbligata -
- certo, dove si va?-
le dico subito e lei mi delizia con un altro dei suoi bellissimi sorrisi, poi prende dalla tasca un biglietto e me lo passa.

- treno regionale, parte tra pochi minuti dovremo sbrigarci -
dico mentre finisco di esaminare io biglietto e lei mi annuisce indicandomi il binario, passiamo per il sotto passaggio e arriviamo sul binario giusto in tempo per salire.

Non mi stupisce trovarlo vuoto, è un giorno feriale dopotutto.

Prendiamo posto dopo pochi secondi e mentre il treno parte esamino tutte le fermate che dovrebbe fare.

- quindi dove andiamo?-
le chiedo e con la coda dell'occhio la vedo alzare le spalle sistemandosi comoda sul sedile.

- Non ne sono del tutto sicura ma ho un idea, e non te la dirò sarà un segreto-
sbuffo leggermente facendola sorridere e affondo sul sedile.

- e cosa vuoi fare nel frattempo di grazia?-
Lei apre lo zaino tirando fuori le Airpods.
Un sorriso malinconico si forma sul mio viso.

- proprio come hai vecchi tempi Arià?-
dico prendendone una, la osservo per pochi secondi per poi metterla nel mio orecchio destro.

- e già -
risponde lei facendo partire la sua riproduzione causale.

Chiudo gli occhi beandomi del momento.








Non so quanto tempo è passato, forse tanto o forse poco ma sono costretta a riaprire gli occhi quando Arianna mi scuote la spalla.

-  siamo arrivate -
mi dice e spingendomi delicatamente ad alzarmi mi fa scendere dal treno.

apro e chiudo gli occhi per pochi secondi abituandomi alla poca luce del sole, un po' nuvoloso oggi.

- dove siamo?-
le chiedo mentre lei si sistema il porta chitarra, bhe in effetti ha troppe cose forse dovrei aiutarla.

- tengo io lo zaino tranquilla-
le dico e senza neanche aspettare la sua risposta glielo sfilo mettendomelo in spalla.

Lei mi fa un veloce sorriso per poi indicare qualcosa davanti a noi.

Seguo la sua mano con lo sguardo e arriccio le sopracciglia confusa.

- Nettuno? -
- esattamente, benvenuta a Nettuno -

se non ricordo male Nettuno è un paesino costiero a pochi chilometri da Anzio, il paese dove è cresciuta Arianna, ci ero andata alle medie in gita, non ricordo molto però.

poteva andarmi molto peggio.

Mentre penso a questo seguo Arianna che si incammina verso l'uscita della stazione.

Appena usciamo vengo accolta dalla piacevole vista delle case tutte colorate di un tipico borgo italiano.

Ci incamminiamo per la strada che è deserta, in effetti questa è una località di mare e andarci in inverno non è proprio il periodo giusto.

Arianna si ferma davanti a una stradina e svolta per quella e io la seguo confusa.

Dove stavamo andando?

- sai dove stai andando o stai svoltando a caso?-
le chiedo raggiungendola e lei mi lancia un veloce sguardo divertito.

- ovvio che so dove sto andando scema, siamo quasi arrivate-
Rilasso leggermente le spalle, ok non ci saremo perse, sperando che Ari dica la verità ovviamente.

Passano i minuti e io cerco di pensare a dove mi avrebbe portato, anche perché nei paraggi non vedo nulla.

Solo case su case, qualche albero qua e là ma soprattutto un vento fresco che scuote i capelli di entrambe.

Sto per chiederle se avesse veramente bisogno di Google Maps quando Arianna si ferma.

Alzo lo sguardo e vedo l'ingresso di un parco.

Tutta questa strada per un misero parco?
Lei mi guarda sorridendo e mi afferra la mano spingendomi a entrare.

Il contatto delle nostre mani  mi fa vibrare fortemente la schiena e sono costretta a prendere un bel respiro per non arrossire all'istante.
Maledetta Arianna.

Vediamo qualche panchina ma l'obbiettivo di Arianna è un altro, ci fermiamo davanti a uno spiazzo di Prato e mi acciglio quando vedo Arianna salirci.

- ma che fai? non si può non hai letto il cartello?-
Le dico mentre cerco di indicarle il cartello in cui c'è scritto di non calpestare l'erba con la mano libera.

- oddio veramente? oh no -
dice con sarcasmo per poi mettermi le mani sulle spalle per farmi girare.

Questa volta sono sicura di essere diventata rossa perché la sua mano sinistra preme sulla mia spalla mentre l'altra apre lo zaino dietro di lei.

Mando un altra occhiata al cartello per distrarmi dal questo suo contatto, non ci denunceranno per questo vero? in caso è colpa di Arianna.

Mi leva lo zaino dalle spalle buttandolo a terra e mi giro trovandola appena  seduta su un telo.

Lei ricambia il mio sguardo alzando un sopracciglio.

- che aspetti? siediti-
Stringo le labbra mettendomi le mani sui fianchi.

- Arianna ti giuro se ci becchiamo una denuncia i-
Non riesco neanche a finire la frase perché lei sbuffa.

- non te lo ripeterò un altra volta-
il mio viso si apre in un sorriso scherzoso.

- e cosa vuoi fare?-
lei ricambia il mio sorriso guardandomi furbamente.

- uso la forza-
sciocco la lingua alzando gli occhi al cielo.

- ma per favor-

anche questa volta non mi fa finire perché si alza e in uno slancio mi afferra le gambe mettendomi a sacco di patate.

Spalanco immediatamente gli occhi e mi dimeno leggermente.

- oh Arià che cazzo fai lasciami!-
esclamo mentre sento lei ridere furbamente, si avvicina al telo e finalmente mi fa scendere facendomi sedere accanto a lei.

- che esagerazione, mi stavo per sedere-
esclamo cercando di non sorridere, il mio intento però fallisce e anche Arianna lo nota perché mi spinge leggermente mettendosi comoda.

- comunque non capisco perché farsi un ora di viaggio per questo parchetto -
il suo viso si imbroncia visibilmente e io non mi trattengo dal sorridere alla sua espressione.

- c'è un bel paesaggio, a quest'ora si dovrebbe vedere bene-
arriccio le sopracciglia confusa e sto per chiederle cosa si dovrebbe vedere quando un rumore davanti a noi mi distrae.

Un irrigatore viene attivato (per fortuna lontano da noi) e punta verso una quercia un po' più lontana.
Non trovo niente di strano fino a quando il getto d'acqua si sposta un po' più in là e  i riflessi della luce creano l'immagine di un arcobaleno.

E che cavolo è bellissimo.

Cerco di evitare lo sguardo Vittorioso di Arianna quando vede me fare una foto.

- bello vero?-
- già, avevi ragione-
dco mentre posto una storia Instagram e richiudo il telefono.

Mi sdraio sul telo stendendomi completamente.

- io ho sempre ragione-
pronuncia  lei sdraiandosi accanto a me, la guardo male.

- no-
- si-
- nononono-
- sisisisi invece-
- no -
- si-
- smettila -
- smettila tu-
- no tu-

sbuffo leggermente girandomi dall'altra parte e sento lei ridere avvicinandosi a me.

- Ora fa l'offesa guardala-
- vai a fanculo Arianna-
- mi ci porti tu?-

trattengo un altro sbuffo e mi rigiro verso di lei spingendola leggermente.

Lei al contrario mio è divertita dalla mia irritazione e mi scompiglia i capelli.

Rimaniamo in silenzio per un po' e io ritorno a fissare l'arcobaleno che ora è un po' più sbiadito.

Poi però Arianna riprende parola.
- grazie per essere venuta qua con me oggi, avevo bisogno di staccare-
alzo le spalle.

- e di che figurati, staccare da cosa? -
La sento sospirare e avvicinarsi un po' di più a me.

- da più di qualcosa -
pronuncia lei e inizia in silenzio a fare dei piccoli cerchi sulla mia pancia.

Sobbalzo leggermente ma cerco di non farle notare il mio evidente stato di imbarazzo, mi sistemo i capelli facendo l'indifferente.

- Quindi chiara è partita?-
Arianna cambia argomento facendomi capire che non vuole parlare di ciò che le è successo oggi, quando mai mi diceva qualcosa.

- Già -
- e quando vi vedete?-
- non lo so, forse vuole scendere in estate ma non ne è sicura-
La vedo sorridere leggermente e mi sembra quasi sollevata da questa informazione.

- non ti piace Chiara vero?-
le dico con una punta d'amarezza e lei smette di tracciare quei maledetti cerchi nel mio addome.

- no-
pronuncia con la sua solita schiettezza facendomi sbuffare.

- immaginavo,non è neanche la mia di persona preferita al momento -
Arianna alza lo sguardo verso di me e mi guarda confusa.

- avete litigato? -
- nono....forse, cioè abbiamo discusso in un certo senso. Mi nasconde delle cose ma non mi dice cosa-
Uno sbuffo nervoso mi esce volontario e mi metto una mano al viso sfregandomelo leggermente.

- Perché tutti mi nascondono qualcosa? che cazzo ho fatto -
spalanco gli occhi nello stesso momento in cui dico la frase che pensavo di star solo pensando.

Cazzo Bea non è il momento di farti l'esame di coscienza.

- magari non ha il coraggio di dirtelo-
mi dice lei levandomi la mano dal viso e riportandola sul telo.

Alzo gli occhi al cielo.

- magari dovrebbe uscire le palle! odio quando le persone mi nascondono qualcosa -

Mi rendo conto subito dopo che questa potrebbe essere una frecciatina per Arianna e lo nota pure lei perché abbassa lo sguardo.

- ok basta, rilassiamoci senza pensare a niente, siamo qui per questo dopotutto.-

le annuisco e con ancora la mano sulla sua mi avvicino a lei mettendo la testa sul suo petto.

Chiudo gli occhi beandomi del silenzio e della tranquillità che questo posto e che Arianna stessa mi trasmette.

Rimaniamo in questa posizione per un po' con i cuori vicini l'un l'altro, riesco a sentire il suo battito andare in sincronia con il mio da sotto i vestiti.

Sarebbe bello eliminarli, fare fondere i nostri cuori per crearne uno solo.
ma mi devo limitare a stare così, a pochi strati di distanza.

Qualcosa però irrompe il momento.
Qualcosa di bagnato.

- ma che cazz-
mi alzo come una molla mentre il getto del caro e bello irrigatore di prima ci punta.

Arianna al contrario mio non sembra innervosita ma anzi divertita e si alza in contemporanea.

- Ma che cazzo Arianna -
mi lamento mentre mi alzo dal telo pronta a andarmene.

Lei però mi cinge i fianchi con le mani.

- daii non ti piace un po' di Acqua?-

Ma fa sul serio?

- prenderemo la febbre-
- esagerata, goditi il momento -

Sto per ribattere che il momento glielo sto per dare in testa ma lei Mi inizia a fare il solletico e io balzo presa alla sprovvista.

Così rimaniamo sotto il getto con io che cerco di scappare ma lei che mi rincorre e mi afferra riportandomi alla posizione di prima.

Alzo le mani al cielo mettendo un po' di distanza tra me e Ari.

- Treguaaa-
esclamo riprendendo fiato e lei si ferma davanti a me guardandomi divertita.

L'irrigatore non ha smesso di funzionare purtroppo ma ormai la cosa non tocca ne mè ne lei.

Arianna si avvicina al mio viso levandomi una ciocca bagnata dal viso.

- sei fradicia-
commenta ridendo e io sorrido a mia volta.

- Anche tu per questo -
il mio sorriso si spegne quando vedo la poca distanza tra di noi, Abbasso involontariamente lo sguardo sulle sue labbra per poi rialzarlo subito dopo.

Non riesco però a riguardare i suoi occhi  perché lei mi afferra il viso facendo incastrare le nostre labbra.

Non è il bacio dolce che mi aspettavo, è rude, quasi violento.
Sa di perdita, di dolore, ma soprattutto di mancanza.

Quanto cazzo mi era mancata.

Le sue labbra sono fatte apposta per le mie.
Il mio stomaco è in subbuglio e in questo momento non sento neanche più i suoni circostanti.

Arianna si avvicina ancora di più a me accarezzandomi con l'altra mano i capelli e solo in questo momento realizzo veramente la situazione.

Cazzo no, Che stiamo combinando?

Mi stacco da lei spingendola con la mia mano.
Lei barcolla indietro confusa mentre la solita confusione che mi provoca
scompare dando spazio solo alla rabbia.

- che cazzo stai facendo?!-
Esclamo portandomi i capelli bagnati dietro le spalle.

Lei sembra ancora più confusa perché sbatte le palpebre ancora inebriata dal bacio di prima.

- cosa?-
La sua risposta mi fa incazzare ancora di più e stringo i pugni.

- smettila, non possiamo e lo sai!
Sei fidanzata cazzo-
-ma-
- no adesso parlo io,non puoi fare così Arianna,hai già Jenny non puoi volere pure me, non puoi-

- ma i-
- Lo capisci che mi fai solo male o no? Hai scelto lei e l'ho capito e accettato, non puoi baciarmi cosi  come se niente fosse,non te lo permetto-

Arianna si avvicina a me solo per spingermi un po' più in là.

Anche lei sembra irritata ora e i ruoli si invertono perché anche io la guardo confusa della sua reazione.

- io e Jenny ci siamo lasciate, ok?-
Schiudo le labbra senza dire una parola.

Si erano lasciate? perché? era da questo che voleva staccare?

- perché vi siete lasciate?-
Arianna alza un sopracciglio ma risponde lo stesso.

- non funzionava, non ha mai funzionato così tanto in realtà. Non è lei la persona che voglio e lei l'ha capito subito -
mi lancia uno sguardo penetrante e io rabbrividisco immediatamente, in effetti c'è pure freschino e il mio essere bagnata fracida non aiuta.

- non voglio essere la tua seconda scelta Arianna -
ribadisco mordendomi il labbro sinistro.

Lei come risposta sbuffa.
- sei proprio stupida avvolte-
sussurra facendomi arricciare le sopracciglia confusa.

- non ti seguo -

Arianna si avvicina a me mettendosi a pochi centimetri di distanza.
Il suo sguardo mi scava dentro provocandomi altri mille brividi.

- non sei mai stata la seconda scelta, sei sempre stata la prima ma io non l' ho capito subito.
forse era anche perché non lo volevo accettare, perché mi hai fottuto il cervello e quando mi guardi così mi sento per la prima volta vulnerabile, mi leggi dentro e non l'ha mai fatto nessuno.
preferivo rifiutare la realtà piuttosto che ammetterlo ad alta voce ma è quello che sto facendo per farti capire che Bi, ti voglio veramente, e anche tanto-

Rilascio un sospiro non sapendo che rispondere, il mio cuore però lo fa al posto mio perché inizia a battere all'impazzata e nel freddo invernale che mi entra nelle viscere sento finalmente un lieve spiraglio di sole che riscalda.

Ci fissiamo senza dire niente fino a quando Arianna si gira e riposa le cose bagnate nel suo zaino.

- forse è meglio ritornare in stazione non credi?-
annuisco mentre mi stringo il braccio infreddolita.

Sto per diventare un .

Arianna mi lancia uno sguardo di traverso e prima di iniziare a camminare si leva il giubbotto mettermelo nelle spalle.

Non parliamo per tutto il tragitto ma la becco molte volte a guardarmi di nascosto, e io faccio lo stesso.
Non so cosa rispondere alle parole di prima.

So solo che non voglio soffrire un altra volta.

Arriviamo in stazione e mentre Arianna va a cercare i biglietti apro il telefono vedendolo inondato di notifiche.

Non riesco a aprirle però perché Arianna ritorna verso di me.

- così veloce?-
le chiedo divertita  ma lei non ricambia il sorriso facendomi preoccupare.
- Abbiamo perso il treno, non c'è ne sono più per Roma-
Smetto di sorridere all'istante.
Oh cazzo.

















nota autrice:

Heyyyyy scusate se non ho postato qualcosa ma sono stati giorni un po' così.
Però mi sono fatta perdonare no?
Il capitolo che la maggior parte di voi stava aspettando, non so quanti commenti ho letto sulla famosa riconciliazione e finalmente posso dirvi, eccola qua!

Oltre al capitolo volevo parlare anche io un po' del risultato delle elezioni.

Sono profondamente schifata da come è andata a finire, invece di migliorare peggioriamo e basta.
Devo dire che un po' me l'aspettavo perché d'altronde il nostro paese ha pochi giovani e quindi la maggior parte dei voti li hanno dati gli anziani che non hanno la mentalità aperta quanto noi e sono rimasti indietro su alcune cose.

Poteva andare diversamente lo stesso però.

sono incazzata per tutti i fuorisede che non hanno potuto votare per via dei mezzi di trasporto non accessibili, e fidatevi che c'è ne sono tanti.
In un giorno come questo però non abbattiamoci, anzi dobbiamo combattere ancora di più per i nostri diritti ora più che mai.
Non è la fine, non fatevi spaventare.

Viva la figa.

- Tizia_senzanomeee

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