sunflowers//ariete

By tizia_senzanomeee

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Vi è mai capitato di non riconoscere una persona famosa? A Beatrice si ed è proprio questa persona che da qu... More

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sunflowers
ma chi cazzo è Ariete?!
Da Lucio
quel bar
sara diventa ariete
offrono vino all'open bar?
nonna Rosa
conosco il migliore amico di Sara
psicologo 1 e psicologo 2
Arianna ha bisogno degli occhiali
specchio
Ric mi fa outing
bi
conosco casa del giaccio
camera vuota
sono famosa?
corri bea corri
annuncio//tik tok
Gabriele
vi amo// capitolo che non c'entra con la storia
spifferi
guerra e pace
Chase Atlantic
Alice è bipolare
Sara e il nudismo
eclissi solare
settembre
ottobre
novembre
dicembre
un natale insolito
beatrice capitolo chiuso
faccio una gita al pronto soccorso
capodanno
Gibson
riappacificazione
pasta al pesto
live su twit no aspe' tich
arcobaleno
sensazione di casa
buio
compassione
Carletto
girasole
Alexa play specchio
oki
annuncio// storia
luna
feliz compleanno
forse
regalo
outing pt 2637272782
scusa
odi et amo
me o Arianna?
18/1
sorridi e brilla
ringraziamenti 🫶🏼
Capitolo Bonus!

Irene

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By tizia_senzanomeee

osservo la strada in silenzio mentre le mie gambe si muovono quasi automaticamente.

Stiamo camminando da ormai più di un quarto d'ora con Arianna che di tanto in tanto mi lancia veloce occhiate per assicurarsi di essere seguita.

Non abbiamo parlato chissà che da quando siamo scese dal treno ma io penso che sia meglio così, il silenzio in molte situazioni era importante.

la vedo fermarsi finalmente davanti a una stradina.
- ok siamo quasi arrivati, ci sei?-
annuisco e le tendo la mano che lei afferra subito, sto iniziando ad abituarmi al calore che sprigiona il suo corpo ormai.

Camminiamo per altri pochi minuti e inizio a sentire passo dopo passo sempre di più il rumore del mare, sorrido istintivamente.

E dopo altri pochi passi la stradina si apre in una grandissima spiaggia.
Arriviamo fino alla riva e mentre Arianna butta il suo zaino a terra mi guardo intorno.

Oggi non è una giornata particolarmente bella, anzi c'erano un sacco di nuvole e per questo la spiaggia era vuota, c'era qualche coppia qua e là,ma niente di che.

Sicuramente erano tutte persone che abitavano vicino o erano in vacanza qua, non erano arrivati da troppo lontano perché sarebbe stati da pazzi con questo tempo.

Lancio uno sguardo a Arianna.
Vero carissima Arianna? voglio vedere se mi fai inzuppare oggi.

- Che guardi?-
mi chiede ridendo leggermente,
sbatto gli occhi e riprendo coscienza della realtà.

- niente che c'è non posso guardati?-
lei alza le mani in segno di resa facendomi ridere, le prendo il telo rosso dalle sue mani e lo sistemo in orizzontale tra di noi.

Ci sediamo una accanto all'altra e restiamo per altri minuti in silenzio a guardare il mare.

Arianna prende il pacco di patatine dallo zaino e lo mette di fronte a noi due.
Pringles alla paprika, bella scelta Arianna.

Apre il pacco è tutte e due prendiamo man mano le patatine.

Mi rilasso sentendo il rumore del mare e quando sto per chiudere gli occhi le parole di Arianna mi risvegliano.

- ti stai pe' addormentare?-
scuoto la testa e mi appoggio su di lei.
- no-
dico anche se ovviamente non sembra vero, Arianna si irrigisce alla pressione che la mia testa fa nelle sue gambe ma poi mi lascia stare e inizia a toccarmi piano i capelli.

Restiamo per un altro po' così, io rivolta verso il mare e lei a guardare chissà cosa. Poi prende un grande respiro e io capisco all'istante di cosa vuole parlare.

- per quanto riguarda prima, mi dispiace qualunque cosa ti abbia fatto sentire male -
scuoto la testa mentre il sonno scivola via piano piano.

- non sei stata tu-
pronuncio queste parole con una velocità disarmante, Non voglio proprio che lei pensi che sia stata colpa sua.

Arianna prende un grande sospiro come rincuorata, poi resta in silenzio e capisco che forse è il tempo di parlare un po'.

- diciamo che con il motorino ho dei brutti ricordi-
dico mentre mi giro a pancia in su trovando i suoi occhi già a guardarmi.
Le sue mani ora si posano ai lati delle sue gambe non sapendo più cosa toccare.

- un incidente?-
chiede lei e io annuisco leggermente mentre sposto lo sguardo sulle stelle che mano a mano iniziavano a spuntare sul cielo anche se poco visibili per via delle nuvole.

Se piove giuro che tiro le madonne.

- mi dispiace non lo sapevo-
mi dice sempre lei e io annuisco per rassicurarla.

- tranquilla va tutto bene adesso-
restiamo per altri secondi in silenzio e quando rigiro lo sguardo trovo già il suo su di me.

- in realtà non so tanto di te, anzi si che hai un fratello maggiore questo me lo ricordo -
fa una leggera risata e io la copio anche se è una risata a vuoto. Non mi piaceva parlare di lui ma lei ovviamente non poteva saperlo.

Arianna resta in silenzio e aspetta qualche mia spiegazione.

Sposto lo sguardo di nuovo al cielo e mi chiedo se confidarmi con lei sia la scelta migliore.

Mia madre mi aveva insegnato e sempre detto di non fidarmi di nessuno, fin da piccola mi diceva che potevo contare solo su me stessa e che rivelare il tuo passato agli altri e solo sinonimo di fragilità e di solitudine.
Beh io le parole di mia madre non le ascolto mai quindi perché dovrei ascoltare anche queste? forse Gabriele aveva ragione, nessuno sapeva niente di me perché io non glielo avevo permesso.
E ovviamente era colpa della famiglia in cui ero cresciuta,come sempre ovviamente.

Grazie mamma e papà per donarmi pane e traumi quotidiani.

- a che stai pensando?-
la voce di Arianna mi arriva dritta al cuore per la prima volta senza interruzioni.
Era ora di cambiare.

- penso al fatto che hai ragione, chiedimi qualsiasi tua curiosità su di me e io ti risponderò sinceramente -
il suo viso si illumina facendomi ricambiare il suo sguardo.

- davvero?-
chiede lei incredula squadrandomi, annuisco e così Arianna inizia a sparare domande come un mitragliatrice.

All'inizio le domande sono belle, buffe.
Mi chiede degli episodi divertenti della mia infanzia, di come ho conosciuto Ric, se mi piace la mia scuola, del mio coming out, di come è nata la mia passione per la chitarra ( qua appena ho nominato nonna mi ha sorriso tantissimo, dice che ama quella donna, e anche io d'altronde, nonna Rosa ruba cuori e ragazze a sua nipote)

Poi però sono arrivate le domande più intime.

- alloraa, prossima Domanda fammici pensaree-
esclama alzando lo sguardo al cielo concentrandosi, mi asciugo le lacrime provocate dalle risate mentre trattengo un sorriso.

- basta che non mi chiedi un altra volta come ho rotto la mia prima pianola per colpa di Ric perché non ho intenzione di morire dalle risate un altra volta-
lei ride leggermente e cerca di ritornare seria.

- no ok ci sono, allora rapporto con la tua famiglia? diciamo che so che da parte di Alice è nullo, dice che sono molto rigidi e mi ha accennato al fatto che stanno riversando un po' troppe responsabilità su di te.-

Chiudo la bocca di scatto e mi alzo con la stessa velocità dalle sue gambe.
Tasto dolente Arianna, forse ora vuoi sapere troppo.

- se non ne vuoi parlare va bene tranquilla, però secondo me parlarne sarebbe una buona cosa, per stare un po' meglio-
Mi siedo a gambe incrociate e lei fa lo stesso mettendosi di fronte a me.

Sto per rispondergli male o anche meglio cambiare argomento ma le sue mani afferrano prontamente le mie facendomi avvicinare a lei, ora siamo a pochi metri di distanza con le gambe che si sfregano e le sue mani che mi accarezzano i polsi.
È forse è questo contatto fisico che mi spinge a parlare.

- Io e i miei genitori non abbiamo un bel rapporto, ma forse con Alice penso che lo immaginavi. Quando lei ha fatto coming out i miei si sono incazzati tantissimo e i suoi diciamo più contagiati da mio padre lo hanno fatto pure. Mio padre e mia madre hanno preso subito le distanze mentre i suoi genitori piano piano si sono allontanati da lei. Uno dei ricordi più vividi è proprio mio padre che quasi una volta a settimana chiamava mia zia dicendo di allontanare la loro stessa figlia perché quelle oscenità avrebbero rovinato loro la reputazione. Beh mio padre è un abile manipolatore quindi c'è riuscito nel suo intento-
prendo aria e nello stesso momento Arianna parla.

- dovevamo parlare di te non di Alice ricordi?-
sorrido in modo teso e annuisco ingoiando a vuoto.
Non avevo fatto caso che stavo sviando l'argomento in effetti.
ok Bea puoi farcela.

- loro si aspettano che io diventi una chirurga,che avrò un fidanzato e che mi sposerò dandogli nipotini e futuri Medici in famiglia. Non sanno né che la loro figlia non vuole assolutamente diventare un Chirurgo e né che la loro figlia non avrà mai un ragazzo perché beh le piace la figa-
sorrido leggermente per scacciare la tensione e lei mi sorride a sua volta mentre mi accarezza con più intensità le mani.

- hai provato a parlarne di questo?-
reprimo una risata nervosa e mi concentro a guardare le nostre mani.

Non mi sono mai sentita così esposta.

- Della prima cosa ne parlo sempre, mi ribello ogni cazzo di volta ma non cambia niente,diciamo che sopratutto mio padre non è molto collaborativo-
escludo il fatto che alcune volte alza le mani su di me,uno perché non è grave la cosa visto che non mi picchia realmente ma mi lascia semplicemente alcuni taglietti o piccoli lividi, due perché è sempre di mio padre che stiamo parlando e so che molte volte non si controlla proprio, non è colpa sua.

- per quanto riguarda la seconda cosa è complicato,loro sono super omofobi come puoi notare e dicendolo peggiorerei la situazione è basta-
non sento nessuna risposta da parte sua e questo mi porta a alzare lo sguardo, la trovo come al solito già lì a cercare di incastrare i suoi occhi con i miei.

- è se....e se ti trovi la ragazza?-
mi chiede lei facendo tremare leggermente la sua voce.

arrossisco immediatamente mentre lei scappa via dal mio sguardo.

- oh beh sarebbe un bel casino, ma non mi interesserebbe più di tanto, lo nascondo cosi bene che loro non sospettano mai niente-
annuisce alle mie parole evitando il mio sguardo e così cala un silenzio imbarazzante.

Un rumore squillante fa saltare tutte e due mentre una melodia familiare si dirama per tutta la spiaggia.

Eh, sexy lady
opp, opp, opp, opp,
oppan gangnamseutail

Ci giriamo tutte e due di scatto vedendo una signora cercare di premere i tasti del suo telefono all'impazzata per diminuire il volume.

Mi rigiro verso Arianna e scoppio a ridere in una risata liberatoria.

Lei fa lo stesso e in men che non si dica ridiamo come due cretine per cinque minuti buoni,smettiamo solo quando la povera donna se ne va sbuffando dalla spiaggia.

- oddio è la cosa più divertente successa in tutta la settimana-
esclamo cercando di ricompormi e lei fa lo stesso asciugandosi il viso.

- oddio veramente, ma dici che ha Tik Tok? o lo ha preso da YouTube?-
scuoto la testa mentre reprimo un altra risata.
- non lo so ma è stato troppo divertente -
lei mi annuisce e così restiamo a guardarci con il sorriso divertito ancora sulle labbra.

Poi lei prende il telefono e apre Tik Tok.
Senza nessun senso iniziamo a fare video con audio divertenti e facciamo duetti a video strani commentandoli.

Dopo il sesto tik tok registrato lei va per sbaglio nel centro notifiche e vedo quanto è inondata di like e commenti che continuano ad aumentare, ci sono anche delle menzioni.

- oddio che carine ti menzionano vedine uno-
dico e così senza avvisarla clicco una menzione a caso ritrovandomi in un video mio di due settimane fa mentre cantavo I wanna be your girlfriend di Girl in Red.

il commento diceva.
" @iosonoariete è per caso dedicato a te?"

arrossisco immediatamente cercando di chiudere il video ma fallisco venendo ribaltata solo nel mio profilo.

- oddio non pubblichi da un sacco-
Ari guarda l'ultimo mio video e mi manda un occhiata penetrante, capisco che sta cambiando discorso per non mettermi in ulteriore imbarazzo e mi viene voglia di baciarla.

Certo così andrei contro al suo tentativo di cambiare argomento però.

- da due settimane tipo-
dico con nonchalance e lei spalanca gli occhi.

- sono tantissime! no signorina ora tu ti metti qua e ti metti a fare una cover per i tuoi follower che aspettano impazienti-
alzo un sopracciglio.

- la mia voce fa abbastanza cagare da sola e si dà il caso che qua non vedo una chitarra -
ora è lei ad alzare un sopracciglio e a prendere lo zaino.

- allora prima di tutto non è vero la tua voce è bellissima, secondo qua ho l'ukulele, lo sapevo che sarebbe servito-
dice lei afferrando l'ukulele da dentro lo zaino.

cerco di non concentrarmi sul complimento che mi ha appena fatto e prendo l'ukulele dalle sue mani, non ne suonavo uno dalla recita di terza media.

Inizio a strimpellare qualcosa per sciogliermi e Arianna cerca di fare partire il video.

Dopo la terza volta che fa ripartire il video perché la sua espressione concentrata mi fa ridere non riuscendo neanche a iniziare decide che è meglio sedersi accanto a me.

- ora puoi suonare o ti faccio ancora ridere?-
mi chiede lei scocciata anche se sotto sotto vedo un sorrisino nascere sul suo volto, reprimo anche io un sorriso mentre ripasso mentalmente le ultime note della canzone che ho intenzione di cantare.

- sono pronta si-
e con questo inizio il video.

Inizio a strimpellare le prime note e Arianna si illumina sorridendomi e facendomi capire che prima di tutto ha buon gusto,e che vabbè sa la canzone che sto per cantare.

- Irene questa sera la faccia te la strapperei via, così faresti paura al mondo ma resteresti sempre mia-
mi giro inconsciamente verso Ari e le sorrido mentre lei sussurra la canzone.
- in questa notte di buio pesto che forse era buio pomodoro, le mie mani brigate rosse accarezzano te che sei Aldo moro-
in uno scatto giro il telefono un po' più in là inquadrando pure Arianna.

Lei spalanca gli occhi ma si affretta a cantare la seconda strofa.
- e l'hai letto nelle stelle, che la musica ci darà il pane,il realismo lo avrai lasciato a qualche mercatino eco solidale-

Arianna prende due sassi e inizia a creare un altro suono mentre io completo l'altra strofa.
- Irene non ci credere poi tanto allo zodiaco, che la musica il pane quotidiano lo da solo a chi è celiaco -

suono mentre lei va a tempo e ci guardiamo intensamente negli occhi, mi fa un cenno del capo che io interpreto come un inizia tu e così intono da sola il ritornello.

- e..il futuro che, ti potevo dare, lo barattato per i vinili che ho in soffitta,e te li regalerò quando avrai perso le speranze e ti sentirai sconfitta -
suono le altre note mentre lei prende parola e le lascio lo spazio per cantare da sola guardandola incantata

- e il futuro che ti potevo dare alla fine è..una fregatura meglio che ti sposi l'ingegniere,un dentista, oppure oppure oppure il tuo analista-
do una veloce occhiata al video e mi accorgo che stanno finendo i secondi così non mi resta altro che finire.

Suono le ultime note e lei capisce al volo.
Così intoniamo insieme.

- Irene non fidarti mai-
dico io e lei chiude gli occhi cullata dalla melodia.

- Irene non fidarti mai, dei testi delle mie canzoni -
il video si ripete facendoci capire che è finito e un tuono ci riscuote rompendo l'atmosfera creata.

La pioggia inizia a cadere facendoci spalancare gli occhi, mi accorgo solo in questo momento dell'enorme vicinanza che c'è tra noi.

Arianna si guarda intorno e io faccio lo stesso, non vediamo nessuno attorno a noi.

Se ne erano andati tutti e noi non li avevamo sentiti minimamente.

lei mi ritorna a guardare e non so se é per la pioggia o per il suo sguardo fisso sulle mie labbra che mi ritrovo a rabbrividire.

il suo viso si avvicina piano al mio e io faccio lo stesso, poi scatta davanti a me e in un attimo ricongiunge le nostre labbra.
sorrido durante il bacio.
Cazzo quanto mi erano mancate.
mi prende per la vita facendomi avvicinare e io non so come mi ritrovo quasi sopra di lei.

Un altro tuono più forte ci scuote facendoci a malincuore staccare.

Posso dirlo ora? si posso dirlo decisamente PORCA MAD***** ( censuriamo ovviamente)

mentre impreco Arianna si alza e inizia a raccogliere le cose.

- cosa facciamo ora?-
le chiedo mentre le passo il telo.

- sta piovendo troppo forte,casa mia sta a pochi minuti da qua, se la facciamo a corsa in dieci minuti siamo là -
mi dice lei mentre sembra essersi già ripresa dal momento precedente.

beata te Arianna, le mie gambe stanno ancora tremando.
nonostante ciò annuisco.

Senza preavviso mi prende la mano e inizia a correre verso la strada.
Corriamo mano nella mano per un tempo che mi sembra infinito, ormai i miei capelli sono tutti zuppi e anche i suoi.

Nonostante questo però mi sembra di star vivendo una scena di un film e mi ritrovo a ridere come una cretina sotto la pioggia, i nostri sguardi si incrociano di tanto in tanto ed io non credo di aver mai sorriso così tanto come come oggi.

Arriviamo finalmente sotto casa sua e Arianna suona per tre volte al citofono.

La guardo male mentre cerco di dirle che è un po' tardino e che magari sua madre sta dormendo ma vengo interrotta da un suono.

- chi è?-
riconosco subito la voce di suo padre.

- Papà sono io, apri perfavore-
e così in meno di due secondi ci ritroviamo dentro casa con suo padre che guarda prima Arianna e poi me con sguardo scioccato.

- Li mortacci ma voi due che ci fate ad anzio co' 'sto brutto tempo?!-
dice con sguardo severo rivolto a sua figlia e lei sbuffa mentre si tocca i capelli tutti bagnati, tremo leggermente infreddolita attirando l'attenzione di Giovanni,suo padre.

- ciao Bea che bello rivederti, sei tutta zuppa aspetta che ti prendo 'n asciugamano, giannnn porta 'n asciugamano a beatrice!! -
urla lui e io mi affretto a sorridere ringraziando.

- grazie mille-
gli dico prima di sentire la voce di Gianmarco urlare dal corridoio.

- perché c'è Beatrice? oddio Bea ciao ti abbraccerei ma sei troppo bagnata -
mi dice e così mi passa al volo un asciugamano che afferro iniziando a asciugarmi un po' tutto il corpo.

- grazie papà ci sono anche io eh-
dice Arianna alzando gli occhi al cielo, le passo l'asciugamano ma lei rifiuta rimettendomelo in mano.

- tu Arianna sempre impulsiva come sei! come ti viene in mente di uscire con questo tempo, sopratutto ora che hai l'ultima data, ti puoi raffreddare lo sai?! Sei 'n ciocco de legno. Tieni va-
e così prende un altro asciugamano dalle mani di Gianmarco.

Restiamo per due minuti in silenzio e quando tutte e due ci accorgiamo che ci stanno guardando le mani intrecciate le leviamo di botto allontanandoci un po'.

- va bene,posso andare in bagno a asciugarmi?-
dico per smorzare la tensione e suo padre mi annuisce con forza mentre mi spinge verso il bagno.

- certo cara, Gianmarco prendi dei vestiti puliti da camera de Arianna-
E cosi dopo pochi minuti sono di nuovo asciutta, esco dal bagno dando il cambio ad Arianna che mi sorpassa velocemente.

Arrivo in cucina e vengo sorpresa da un abbraccio da Gianmarco.

Vedo pure sua madre ora a tavola e le mando un sorriso di saluto.

- ok ora sei asciutta posso abbracciarti,ribenvenuta a casa del giaccio-
mi dice Gianmarco ridendomi sull'orecchio, rido leggermente anche io dandogli dei colpetti sulla spalla per poi staccarmi da lui e sedermi a tavola.

La casa e scossa dai tuoni e mi chiedo quando cavolo finirà questo diluvio universale.

- Bea avete mangiato?-
la Madre di Arianna mi chiede apprensiva mentre prende già una pentola da un cassetto.

- no, non ancora in realtà -
lei mi annuisce e mette l'acqua a bollire facendomi spalancare leggermente gli occhi.

- oh no non posso proprio rimanere, grazie dell'invito ma devo tornare a casa-
dico scatenando la risata di Gian.

- ma pe' favore co' 'sto tempo co' che cosa ci vuoi andare? co' 'a barca de noè?-
giusta affermazione Gian, giusta affermazione.

- no Bea non ti faccio uscire con questo tempo, troppo pericoloso-
annuisce alle sue parole Giovanni facendomi sorridere intenerita.

- che ne dici se resti qua e domani parti sperando che il tempo si calmi?-
mi chiede la madre di ari, guardandomi con quei suoi occhi che mi ricordano quelli di ari in modo spaventoso, passo lo sguardo tra loro due e li guardo incerta.

- non voglio disturbarv-
cerco di dire ma Giovanni risponde subito.

- ma quale disturbo! anzi ci fa solo piacere, dai ti cucino na amatriciana che nun te 'a scordi più, va bene?-
chiede anche se so che non accetterà una risposta negativa.

sospiro mentre accendo il telefono.
- va bene -
acconsento mentre mando un breve messaggio a mia madre,almeno non la vedo per una notte.

Gianmarco urla contento facendomi ridere.

- Perché Gianmarco ha urlato?-
chiede Ari arrivando in cucina e sua madre si affretta a rispondere mentre prende la tovaglia per apparecchiare.

- perché Bea si ferma da noi stasera -
sorrido imbarazzata ad Ari che alza gli occhi al cielo ridendo.

- vabbè ovvio come te ne volevi andare?-
mi chiede lei affiancandomi.

- con la barca di Noè -
ricopio la battuta di Gianmarco facendo ridere tutti.











































































**

L'amatriciana del padre di Arianna è veramente una delle più buone che abbia mai mangiato, e non scherzo.

Ho provato ad aiutare sua madre a apparecchiare ma aveva rifiutato gentilmente e quando avevo provato a fare lo stesso per sparecchiare non mi aveva risposto ma mi aveva lanciato una singola occhiataccia,meglio non contraddire quella donna.

Così dopo essermi riempita la pancia per bene il padre di Arianna ci ha mandate a letto e forse perché avevamo corso per una decina di minuti senza sosta o perché il suo tono sembrava molto autoritario alla fine lo avevamo fatto davvero.

Ed è così che mi ritrovo di nuovo a due metri di distanza da Arianna con le coperte fino al viso.

Mi giro verso di lei trovandola ancora sveglia.
- grazie per la serata, è stata bellissima -
le sussurro facendole girare lo sguardo verso di me.

E come ogni volta che lo fa un brivido si dirama nella mia colonna vertebrale.

- grazie per la tua presenza, e per esserti aperta con me, sembra scontato ma non lo è -
mi dice lei e io non posso fare a meno di ampliare il mio sorriso.

Restiamo a guardarci per un po' di tempo e vorrei tanto baciarla un altra volta.

Arianna mi stava viziando così che palle.

Lei però mi lascia di stucco e si gira.
rilascio un leggero sbuffo sentendomi improvvisamente arrabbiata.

Perché cavolo si era girata così senza preavviso? stavamo parlando, l'educazione non esiste più?

- lo sai che ti sento che stai sbuffando? cosa vuoi bi?-
Si rigira leggermente e la vedo con un sorriso divertito in volto, mi giro Dall'altra parte trattenendo un altro sbuffo.

- io? niente assolutamente niente, dormi Arianna-
le dico e la sento ridacchiare per poi sentire il suo corpo avvicinarsi alla mia schiena.

Mi lascia un leggero bacio sulla guancia che mi fa girare di scatto e unire le nostre labbra in un dolce bacio alla francese.

Lei sorride continuando a baciarmi mentre mi accarezza il viso.

Poi si stacca da me e mi lascia un bacio sul naso per poi allontanarsi soddisfatta.

- ok ora possiamo andare a letto-
dice lei sorridendo soddisfatta, la guardo ancora un po' confusa e con il viso in fiamme, cerco di sussurrare qualcosa di senso compiuto e annuisco leggermente per dare ancora più senso alla frase.

- concordo-
sussurro prima di chiudere occhi.
sento la sua mano accarezzarmi il viso, mentre la mia istintivamente la avvolge in un abbraccio.

E mi addormento così con il suo respiro ancora nei miei polmoni, e il viso di Arianna a pochi metri dal mio.









spazio autrice:

eiei eccoci di nuovo qui con un nuovo capitolo, io personalmente LE AMO
oggi capitolo un po' più lungo del solito solo per il fatto che adoro scrivere di loro due insieme, e so che a voi non dispiace quindi niente :)

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