Rebel - Il Giorno dei Doni

Aryia90 tarafından

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Sono trascorsi centocinquant'anni dall'ultima volta che il Governo ha dovuto affrontare una rivolta, ma a Gro... Daha Fazla

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Ringraziamenti
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Ebook!

Capitolo 6

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Aryia90 tarafından

Alexi sentiva il forte bisogno di lavare via gli ultimi due giorni. Cercò la tinozza da riempire ma non trovò nulla. Nemmeno un lavatoio. La cosa più simile era una specie di piccolo contenitore sospeso all'altezza del suo bacino con sopra delle leve. Ne mosse incerta alcune e acqua limpida e corrente iniziò a scorrere dal tubo. Rimase meravigliata.

- Rubinetti! - esclamò ad alta voce.

Ne aveva sentito parlare da suo padre. Le aveva raccontato che le persone ricche avevano acqua sempre disponibile. Anche calda. Immaginò dunque che quella dietro di lei fosse una doccia. Mosse i rubinetti e vide scendere una cascata di acqua bollente. Si lanciò sotto quel piacevole turbinio sentendosi una principessa.

Nell'armadio trovò dei vestiti della sua misura che erano evidentemente stati portati prima del suo arrivo. Non c'erano gonne, solo pantaloni neri attillati, di un tessuto elastico che non conosceva. Alexi non aveva mai portato i pantaloni in vita sua. Li trovò così comodi e caldi che decise che non avrebbe mai più indossato nulla di diverso. 

Aveva ancora un paio di ore prima della cena, per cui decise di riposare.

Appena toccò il letto crollò addormentata in un lungo sonno senza sogni. 


Colpi improvvisi la fecero svegliare di soprassalto. Scappa! fu il suo primo pensiero. Poi si ricordò del viaggio, della città-ribelle e andò ad aprire. Sua sorella Rose la guardava dal basso in alto. 

- La mamma mi ha detto di dirti che la cena sarà servita tra venti minuti. - poi, senza aspettare un invito, corse a sedersi sul letto. 

- Josh non torna più, vero?

Alexi non sapeva cosa rispondere. Rose capì, appoggiò la testa sulle sue ginocchia e si lasciò accarezzare i capelli.

Daphne arrivò poco dopo. Prese una spazzola e acconciò i capelli di Alexi.

- Ecco! Questa è la meravigliosa figlia che ho cresciuto.

Poi prese un piccolo rossetto dalla borsa, che usava solo per le grandi occasioni. Se ne mise un po' sul dito e lo passò delicatamente sulle guance della figlia, che improvvisamente presero colore.

Le diede un bacio. Alexi si osservò incredula. Non aveva mai avuto molto tempo per pensare al suo aspetto, ma d'improvviso, senza capelli crespi e impolverati e con il viso luminoso, le sembrò di guardare una nuova sè.

- Bene, possiamo andare.

- Ma mamma, il tuo chignon? - le domandò Alexi.

- Non più. Non qui.

Uscirono dalla stanza lasciandosi alle spalle tante domande.

- Meglio mamma, sei più bella così.  


Il tavolo che le stava aspettando era immenso. Almeno cinquanta persone erano sedute a chiacchierare allegramente. Il clima festoso del Natale si percepiva ad ogni angolo, tra addobbi e volti felici. Sentì un grosso peso opprimerle il petto, ma lo scacciò dopo un istante.

Cibi che Alexi non aveva mai visto e di cui non conosceva nemmeno il nome troneggiavano su grossi piatti bianchissimi come i veri protagonisti della festa.

Darius le accolse con un caloroso benvenuto e le fece accomodare nei posti accanto al suo. 

- Qui con noi ci sono alcune delle menti più geniali di tutto lo Stato. - esordì - In grado di coltivare qualunque cosa. Nei prossimi giorni vi mostrerò la serra. Uno spettacolo! E che dire dei nostri chef? Difficilmente troverete di meglio in giro! Ma coraggio, mangiate, mangiate tutto quello che volete! 

- Dov'è Tina? Non cena con noi?

- Temo che la tua amica avrà bisogno di un po' di tempo per riprendersi dagli eventi degli ultimi giorni. Il nostro psichiatra dice che ha subito un terribile shock. Starà a riposo per un po'.

Alexi si ripropose di andarla a trovare il prima possibile. Poi non resistette più e, vinta dalla fame, iniziò ad assaggiare tutte le leccornie che venivano servite. 


La serata trascorse tranquilla. La morte di suo fratello e anche quella di suo padre le pesavano sulle spalle come macigni, ma per la prima volta lasciavano spazio ad uno spiraglio di speranza. 

Li avrebbe vendicati, avrebbe liberato il suo Paese.

Non era sicura di come sua madre avrebbe preso la notizia dell'arruolamento, ma ormai non c'era più nulla che potesse dire per farle cambiare idea. 


Verso mezzanotte le persone iniziarono a scambiarsi i saluti. Si congedarono, stanchi e sazi. Daphne accompagnò la figlia alla porta, mentre Rose già dormiva nel suo nuovo letto.

- Mi ha detto che gli dispiaceva, mamma. Che solo troppo tardi aveva capito che avevi ragione. Mi ha chiesto di dirti che ti voleva bene. Davvero. A modo suo, alla fine, ha cercato di cambiare le cose.

Daphne appoggiò una mano sulla bocca, sopraffatta dalle emozioni

- Questo è il più bel regalo di Natale che potessi farmi. 

Si strinsero un'ultima volta, poi Alexi tornò in camera.

Trovò un biglietto sotto la porta.

'Addestramento ore sei palestra grigia'


Alle sei in punto entrò in una stanza larga e piena di strani attrezzi. Altri ragazzi più o meno della sua età erano già intenti a riscaldarsi mentre chiaccheravano. Alexi preferì rimanere in disparte, sperando di non essere notata. Si sentiva a disagio con i nuovi vestiti e i capelli sciolti (per i quali aveva deciso di seguire l'esempio della madre).

Kyle entrò poco dopo di lei. Radunò tutti i presenti al centro della palestra e iniziò a parlare con il suo solito tono irritante.

- Come avrete notato, abbiamo una nuova matricola, ovvero qualcuno di ancora più incapace di voi. - fece una piccola pausa e sorrise - dovreste esserne contenti. Cosa possiamo insegnare fin da subito alla ragazzina? -

Alexi si irritó, ma si morse la lingua e rimase in silenzio. Una delle ragazze vicino a lei, alta e bionda, le si avvicinò e sprofondó le dita tra i suoi capelli, facendole scorrere lentamente.

- Per esempio ad essere meno vanitosa. - strinse una ciocca tra le dita e con uno strattone improvviso gliela strappò. Alexi urlò per la sorpresa e il dolore. Sentì il sangue scenderle lungo il collo. Tutti risero, tranne Kyle e una ragazza con i capelli rossi che si trovava di fronte a lei.

- Molto bene. In battaglia i tuoi bei capelli saranno solo un'altra arma che il nemico potrà usare contro di te. Kat, torna a posto. Ileene aiuta la ragazzina.

La ragazza con i capelli rossi saltellò verso di lei. Aveva grosse lentiggini sul naso e un corpo minuto. il suo viso trasmetteva simpatia

- Stai tranquilla, non voglio farti male. - prese con delicatezza i suoi capelli e li divise in varie ciocche, creando una grossa treccia. - Il mio nome è Ileene e quella che ti ha strappato i capelli si chiama Kat. Non preoccuparti, non è sempre così aggressiva. I ragazzi sono Lucas, Feg e Greet. Tu sei la figlia di Daphne, vero? - Alexi annuì - Lo immaginavo. Siamo rimasti tutti molto colpiti dalla vostra comparsa, una storia davvero triste. Tutte quelle vite... Ma siamo felici che siate arrivate tutte sane e salve!

- Mio fratello è morto.

Ileene arrosì.

- Ma certo, scusa non volevo essere indelicata...

- Lascia stare - scosse la testa - é colpa mia, sono ancora suscettibile sull'argomento. Dimmi, come funziona qui? Sembrate un po' pochi per dare inizio ad una rivoluzione.

- Questo è solo il gruppo di addestramento di Kyle. - le rispose con un sorriso - I gruppi addestramento sono divisi per età e per abilità. Gli addestramenti iniziano a tredici anni. Nella prima categoria ci sono i ragazzi tra i tredici e i quindici anni. Poi si passa nella seconda categoria, la nostra, tra i sedici e i diciotto. La terza categoria, che è anche l'ultima, arriva fino ai ventuno. Dopo di che sei promosso a soldato e puoi prendere attivamente parte alle missioni. Ognuna delle tre categorie ha circa dieci allenatori, ognuno esperto in un particolare metodo di combattimento. Questo però lo saprai.

- In realtà non so praticamente nulla. Ventiquattr'ore fa non credevo nemmeno che voi esistesse.

- Non ti hanno fatto fare il test attitudinale? - Alexi scrollò le spalle.

- Strano, forse perché era Natale. Magari lo farai oggi e domani verrai riassegnata.

- Non voglio essere riassegnata! 

- Aspetta a dirlo. Kyle è uno degli istruttori più severi che si possano avere. - e nel dirlo le mostrò un lungo livido violaceo nella parte intanto del braccio.

Alexi osservò Kat flirtare apertamente con Kyle, ridendo senza ritegno ad ogni cosa che diceva e sfiorandogli con la mano la spalla. Che schifo, pensò.

- Vista lei non si direbbe. Sembra più un pezzo di prosciutto da addentare.

Ileene rise.

- Non farci caso, Kat è fatta così. Le piace essere al centro dell'attenzione. E le piace il potere. Kyle ha entrambe le cose.

- Sì, me li immagino proprio insieme. Scusa la domanda, ma se ogni gruppo è specializzato in un tipo di combattimento, voi che gruppo sareste?

- Il combattimento a corpo libero.

Ah. Improvvisamente Alexi fu sicura che nessuno le avrebbe proposto alcun test attitudinale.

- Allora mi sa che resto con voi.

Il viso di Ileene si illuminò. 

- Bene, mi stai simpatica!

Kyle fece un cenno e si avvicinarono.

- Bene, ora che siamo tutti pronti, sono felice di presentarvi la vostra nuova collega. Alexi si unisce a noi non proprio dopo un lieto evento, ma sono sicuro che la sua grande esperienza del mondo esterno potrà giovare molto a tutti. - non sapeva perché, ma le parve di cogliere un lieve vena di sarcasmo.

- Come ti avranno spiegato, i ragazzi hanno più o meno la tua età, ma le vostre corporature sono molto diverse. - disse guardandola negli occhi.

- Ileene è bassa e minuta, brava a divincolarsi. Kat alta e atletica. Greet è robusto. Feg stabile e potente mentre Lucas è agile. Tu.. Beh lo scopriremo tra poco. Sali sul ring.

Kat si fece avanti senza esitare.

- Mi batto io con la ragazzina! - accompagnò l'affermazione con un gesto teatrale dela mano.

Esibizionista.

- No, combatto io contro di lei.

Calò un silenzio di tomba. Il ragazzo andò a togliersi il maglione e la cintura.

- Non è possibile - sussurrò Ileene.

- Cosa? - Alexi iniziava ad innervosirsi.

- Kyle non combatte mai contro di noi. Ha solo vent'anni ma è stato promosso a soldato quando ne aveva diciassette. Alla nostra età era in grado di battere tutti i ribelli nel corpo libero. Per questo ora è uno degli addestratori. Sta aspettando di compiere ventun' anni per poter andare in missione e intanto lo usano per addestrarci. 

Alexi fece un cenno con il capo.

- Capisco. Mi ucciderà.


Kyle saltò agilmente sul ring e Alexi lo seguì, cercando almeno di non inciampare.

- Niente dita negli occhi. Niente morsi. Tutto chiaro?

Deglutì debolmente. Non aveva detto 'niente ossa fratturate, niente colpi in faccia, niente tentati omicidi'. Solo niente morsi e dita negli occhi. Alexi cercò di fare mente locale degli insegnamenti di suo fratello. Vuoto totale.

Pensa a sopravvivere. Pensa a sopravvivere.

Kyle si lanciò verso di lei con un primo pugno leggero, che schivò d'istinto con una certa facilità. Il sorrisetto beffardo di Kyle scomparve. Avanzò con un secondo pugno, che si rivelò una finta e la stese con un colpo allo stomaco. Alexi rimase senza fiato per un secondo poi si rialzò, decisa a non farsi umiliare da un galletto arrogante. Le tirò un pugno sul viso, facendolo sanguinare. Lei rispose a sua volta con un pugno, che lui afferrò rapidamente, facendola girare su se stessa e bloccandola in piedi contro il suo petto, le braccia incrociate bloccate sul busto. La stava prendendo in giro aveva fatto in modo che tutti la guardassero bene in viso mentre cadeva sotto i suoi colpi. Smise di combattere. Rilassò tutti i muscoli, poi all'improvviso gli diede un calcio con tutta la forza che aveva rompendogli un paio di dita del piede. Ricordava gli insegnamenti di Joshua. Se sei bloccata ma hai le gambe libere mira alle dita dei piedi. La loro frattura è così dolorosa che il tuo aggressore non potrà fare a meno di allentare la presa. 

E così accadde. Tirò in dietro la testa con tutta la violenza di cui era capace e sentì qualcosa di incredibilmente duro rompersi contro la sua nuca. Il naso, immaginò. La violenza dell'urto la sorprese, lasciandole un leggero giramento di testa, ma sapeva di non potersi distrarre. Allontanò le sue braccia e si voltò. Kyle teneva una mano premuta sul viso, gli occhi sbarrati per la sorpresa. Provò a sferrargli un pugno nello stomaco, ma lui le afferrò il braccio, la colpì di nuovo al viso facendola cadere a terra. Lei bloccò il piede fratturato tra le sue gambe tirandolo verso di sè lo fece cadere a terra. Cercò di rialzarsi prima di lui, ma un colpo inferto alla schiena la fece ricadere a terra. Non aspettò questa volta. La riempì di calci. Alexi sentì le costole incrinarsi e trattenne un urlo di dolore. Dopo quattro o cinque calci ben assestati fu chiaro a tutti chi sarebbe uscito vincitore da quel ring, ma Kyle si fermò. 

- Abbiamo finito. - scese con un salto dal ring - Ora sarà meglio che andiamo a darci una sistemata in infermeria. Lucas contro Ileene. Feg contro Greet. Kat fai da arbitro. Ci vediamo subito dopo pranzo nella palestra bianca. 

Alexi sentì i suoi passi allontanarsi e capì che si sarebbe dovuta alzare da sola. Fece uno sforzo immenso per rimettersi in piedi. Era incredibilmente grata che quell'incubo fosse finito. Premette le mani sulle costole sperando di alleviare il dolore, ma non fece che peggiorare la situazione. Saltare giù dal ring le fece così male che tutto intorno a lei iniziò a farsi nero e, senza nemmeno rendersene conto, cadde a terra.


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