sunflowers//ariete

By tizia_senzanomeee

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Vi è mai capitato di non riconoscere una persona famosa? A Beatrice si ed è proprio questa persona che da qu... More

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sunflowers
ma chi cazzo è Ariete?!
Da Lucio
quel bar
sara diventa ariete
offrono vino all'open bar?
nonna Rosa
conosco il migliore amico di Sara
psicologo 1 e psicologo 2
Arianna ha bisogno degli occhiali
specchio
Ric mi fa outing
conosco casa del giaccio
camera vuota
sono famosa?
corri bea corri
annuncio//tik tok
Gabriele
vi amo// capitolo che non c'entra con la storia
spifferi
guerra e pace
Chase Atlantic
Irene
Alice è bipolare
Sara e il nudismo
eclissi solare
settembre
ottobre
novembre
dicembre
un natale insolito
beatrice capitolo chiuso
faccio una gita al pronto soccorso
capodanno
Gibson
riappacificazione
pasta al pesto
live su twit no aspe' tich
arcobaleno
sensazione di casa
buio
compassione
Carletto
girasole
Alexa play specchio
oki
annuncio// storia
luna
feliz compleanno
forse
regalo
outing pt 2637272782
scusa
odi et amo
me o Arianna?
18/1
sorridi e brilla
ringraziamenti 🫶🏼
Capitolo Bonus!

bi

852 25 33
By tizia_senzanomeee

La fine della serata sembra il finale di un film post apocalittico, e dico sul serio.

penso che Francesco ha bevuto un po' troppo perché ora sta barcollando nel parcheggio con due drink in mano ( ovviamente finiti)

La conferma mi viene data quando mentre noi ci fermiamo nella macchina di Sara Francesco si avvicina a me barcollando leggermente.

- quindi ora andiamo a cenare no?-
mi chiede ridendo mente con una mano si tappa la bocca bloccando il rutto che gli sta per uscire.

cerco di cogliere dell'ironia nella sua voce visto che siamo letteralmente usciti ora dal locale ma notando nessun cambio di espressione non posso fare a meno di pensare che cazzo di domanda è, una domanda da ubriaco appunto.

nego con la testa sotto lo sguardo divertito di Sara che cerca di capire la discussione.

- ma quindi sei Lesbica? o e Ric che è gay? non ho ascoltato bene la discussione stavo assaporando lo sprizt-

lo guardo spalancando gli occhi,
ma da ubriaco si è così schietti?

Gabriele lo guarda male per poi cercare di rispondere ma lo stoppo rispondendo.

- sì solo io però, Ric è etero-
gli dico indicandolo con lo sguardo, lui si gira verso di lui non trovandomi più interessante.

Ecco fatto problema risolto.

- Ma sei etero? amo non si vede-
urla a Ric che è beatamente per i cazzi suoi con il cellulare.

Lo guardo trattenendo un sorriso.
- emh cosa? non ti stavo ascoltando scusa-

Francesco lo guarda sempre più sconvolto,
Chissà come lo sta analizzando.

- no amo impossibile che sei etero-
Sara trattiene le risate insieme a me e Gabriele.
Riccardo sembra capire solo ora il discorso di Francesco infatti spalanca gli occhi.

- e invece-
Gli dice ridendo nervosamente cercando il mio aiuto lanciandomi uno sguardo implorante.
Non posso fare a meno di trattenere una risata,se lo merita un pochettino dopo quello che ha fatto stasera dai.

Francesco al contrario nostro non sembra prenderla sul ridere, anzi sembra abbastanza serio.

- ma non é che sei represso?-
Questa volta scoppio veramente a ridere seguita da Sara.

Ric mi guarda incerto e io alzo le spalle ancora scossa dalle risate.

- forse devo vomitare -
dice Francesco stoppando le mie risate e quelle di Sara.

Gabriele corre allarmato a prendere Francesco per il braccio.

- ok forse meglio appartarsi nel cespuglio li vicino-
Dice per poi agguantare Ric che li segue verso il cespuglio.

Rimaniamo io e Sara da soli.
- esilarante-
mi dice lui facendomi concordare sorridendo, oddio dovevamo fare il video.

- dobbiamo uscire più spesso, la prossima volta serata-
mi annuncia e io non posso fare a meno che annuire nuovamente, la vibrazione del mio telefono mi fa distrarre.

- scusa un attimo rispondo-
gli dico allontanandomi leggermente.
apro WhatsApp.

___________________________________________

mamma

Bea stasera ho invitato uno degli esaminatori della sapienza. Vorrebbe conoscerti!

ho detto a lui che cenavi fuori e che saresti venuta al più presto....ringrazia che tuo padre non c'è perché avresti passato guai.
Non mancare

______________________________________

OH

OH CAZZO

ma perché cavolo devo parlare con uno degli esaminatori della sapienza!? ma che palle mamma consultami prima.

I miei pensieri vengono interrotti da Ric che mi chiama.

- Bea dobbiamo andare vieni in macchina-
io corro a salutare Sara abbracciandolo e così faccio con Gabriele, Alice non la vedo ma penso sia già in macchina di Sara.

Avrei abbracciato pure Ari e Francesco ma li trovo seduti dentro la macchina di Ric.

Ma perché Francesco si trova nel posto del passeggiero avanti? quello è il mio posto!

- perché ci sono Ari e Francesco?-
chiedo infatti a Ric mentre mi siedo di dietro sbuffando.

sento la gamba di Ari sfiorare la mia ma cerco di non farci troppo caso.

Ric mette in moto e parte per poi guardarmi dallo specchietto retrovisore.

- Ariet, cioè Arianna dobbiamo accompagnarla alla stazione mentre Francesco sta qua perché gli diamo un passaggio noi-

- ciao bella Bea hahahaahsh-
Dice Francesco ridendo e girandosi dietro di me, Arianna ride e io ridacchio un po', Ric lo prende di forza e lo fa sedere bene.

- Francesco mettiti comodo prima che mi vomiti in macchina, ti lascio a piedi eh -
lo avverte e lui come risposta mette i piedi nel cruscotto.

E Riccardo continua a guidare normalmente! scusa cosa??!

- prima lo fai mettere davanti e poi gli fai infrangere la regola di niente piedi sul cruscotto, non è giusto cavolo!-
mi lamento e lui si affretta a lanciarmi un occhiataccia.

- Bibi ti ricordo che lui è ubriaco e non voglio che mi vomiti sulla macchina quindi lo faccio mettere come cazzo vuole, e ora stai zitta che ci ascoltiamo un po' di radio-
sbuffo alle sue parole mentre ma non dico più niente e guardo il finestrino.

No non ci sarei andata a casa oggi, vaffanculo mamma e vaffanculo esaminatore del cazzo, che si esamini da solo.

Sento la macchina fermarsi.

- Grazie Ric ci vediamo-
Saluta Ari per poi scendere dalla macchina, Ric gli fa un cenno di saluto con la mano.

- ciao Bea-
ci sorridiamo e lei poi chiude la portiera.

Mi metto comoda e mentre Ric cerca di riaccendere la macchina gli chiedo sorridendo in modo convincente.
- Ric stasera non posso tornare a casa, mia mamma ha fatto un casino,ti risparmio i dettagli, posso domire da te?-

mi sporgo in avanti per vedere lui cercare di acciuffare le chiavi della macchina che Francesco tiene saldamente in mano cercando di far... ballare?

Cavolo per essere ubriaco ha degli ottimi riflessi.

- no.
Ora Francesco mi puoi dare le chiavi per favore? non è un pupazzo non lo puoi usare servono per guidare capisci?-
il mio sorriso cade e lo guardo confusa.

- perché no? ti prego Ric io non posso tornare a casa, non posso-

lui riacciuffa le chiavi di Francesco tirando un lieve schiaffo sulla radio facendolo distrarre. Sarei scoppiata a ridere se non fosse per la sua risposta.

Lui stesso mi guarda esasperato.
- e io non posso farti dormire con me stasera, domani devo svegliarmi presto e guarda ci manchi solo tu, mi dispiace chiedi a Arianna non so ti può ospitare lei magari-
lo guardo cercando di capire se è serio o no.

- Fai sul serio?-
chiedo infatti mentre lui mette le chiavi alla macchina.

- ti do Cinque secondi per decidere se o esci o vai a casa, Cinque quattro tre due un-

- Ok scendo! grazie proprio un bell'amico sei eh -
esclamo esasperata mente mi chiudo la portiera alle spalle.

Entro in stazione alla ricerca della chioma familiare di Arianna ma non la trovo da nessuna parte.
Provo perfino a chiamarla ma non risponde, il telefono a portata di mano mai eh.

Do una rapida occhiata al cartellone delle partenze e noto con orrore che quello per Anzio è in partenza.

- oh cazzo oh cazzo-
esclamo mentre vado in biglietteria e non so con quale velocità compro un biglietto e lo timbro correndo verso il binario, Faccio appena in tempo a salire che le porte si chiudono.

- o Madonna santissima questa cosa non la farò mai più -
sussurro a me stessa mentre mi piego sulle ginocchia cercando di riprendere fiato.

- Bea?-
La voce di Arianna mi fa alzare immediatamente.

- Ari cazzo ma il telefono non c'è l'hai?-
Le dico mentre mi siedo nel posto accanto a lei.

Lei mi guarda confusa.
- mi hai chiamata? ma che ci fai qui hai dimenticato qualcosa?-
la stoppo con la mano e dopo aver bevuto tutta la piccola bottiglia che ti danno in omaggio con Treni Italia le rispondo.

- no bhe in realtà non posso tornare a casa perché....ho scordato le chiavi, si ho scordato le chiavi e visto che Ric non mi può ospitare perché ha seri problemi mentali stavo pensando di chiederti se posso domire da te-

le dico cercando una scusa decente, lei mi guarda come se fossi pazza e in effetti quello che ho detto sembra molto una cosa da pazza.

- cioè se hai spazio in casa ovviamente, in caso contrario mi puoi consigliare un ostello a Anzio? possibilmente badget di...-
mi tocco la tasca dei jeans e esco fuori una banconota da dieci e due euro a moneta.

- 12 euro-
le dico aspettando la sua risposta, lei non risponde ma continua a guardami negli occhi, ok si mi ha preso per pazza.

- lo so che posso sembrare pazza, anzi forse lo sono veramente ma ti giuro credimi quando ti dico che non posso tornare a casa, un ostello dove dormire per una notte mi basta-

- ok-
risponde lei subito dopo le mie parole, la guardo confusa.

- per l'ostello? -
Lei ride leggermente.

- per dormire a casa mia cretina,non ci sono problemi tranquilla.-
dice lei continuando a ridere mentre la vedo digitare un breve messaggio sul telefono.

- oh-
dico senza parole, ok forse non mi aspettavo di certo una risposta come questa, ero già in prospettiva ostello ma così molto meglio.

- grazie -
le dico sinceramente e lei mi sorride alzando le spalle, poi si gira verso il finestrino e per pochi minuti restiamo in silenzio, che viene spezzato però dalla vibrazione del mio telefono.

Vedo il mittente, mia madre.
Prendo un sospiro e rispondo.

- pronto?-
- Bea!quando torni? ti stiamo aspettando-
mi urla lei subito all'orecchio, facendomi allontanare il telefono di scatto, conto mentalmente fino a tre e riapro gli occhi.

- mamma oggi non torno-

per un minuto credo sia morta visto il silenzio che proviene dall'altra parte del telefono.

Poi all'improvviso la sento ridere istericamente.

Arianna si gira verso di me guardandomi confusa e per un attimo mi muovo incerta, ma mi riprendo subito.

- stai scherzando tesoro vero?-
chiede lei sempre con voce ironica.

insopportabile.

- no mamma non torno veramente, mi dispiace ma non posso farlo, anzi non voglio proprio farlo già-
le dico annuendo, cavolo dal telefono si possono dire così chiaramente le cose.

- ma tu non puoi scegliere di farlo o no Beatrice, o non ti è bastata la punizione per capirlo?-
trattengo leggermente il respiro e riconto fino a tre per poi rispondere.

- mamma io oggi non torno che ti piaccia o no, salutami l'esaminatore-
Le dico decisa mentre la mia gamba inizia a muoversi nervosamente.

- Ok Beatrice sai che ti dico? resta fuori stasera, ma sei fortunata che non c'è tuo padre a sentire le tue parole perché avrebbe fatto anche peggio della vostra precendente discussione, fai sogni sereni-
mi risponde senza far trapelare nessuna emozione, sorrido vittoriosa.

Beatrice 1. Famiglia 0

- buonanotte madre-
le dico ironica per poi chiudere la chiamata,mi giro incerta verso Arianna che ha già lo sguardo puntato sul mio, oh mi sa che ha capito che non ho veramente scordato le chiavi.

Sospiro e poggio di nuovo la testa sul sedile.
- so cosa stai pensando, si ti ho mentito ma solo perché la situazione è un po' più difficile da spiegare.-

Lei si gira completamente verso di me non profererendo parola,facendomi capire che mi sta ascoltando e che vuole sapere di più

- diciamo che con i miei non ho un rapporto bello, anzi proprio non ho un rapporto con loro. Più o meno da sempre ma da quando è scappato mio fratello un po' di più.-

le dico per poi scuotere la testa, non volevo parlare di mio fratello, per niente.

- comunque, diciamo che si aspettano grandi cose da me ma queste cose io ecco...non le voglio fare, non so cosa voglio fare nella vita però non quello sicuro, e così litighiamo...continuamente.-
Le dico mentre un groppo mi si forma in gola, prendo un piccolo sospiro e poi continuo a parlare sempre sotto il suo sguardo.

- oggi hanno invitato una persona che c'entra con quelle grandi cose che io non voglio fare, non mi hanno detto niente e di ascoltarmi ovviamente non se ne parla proprio, io non me la sento di andarci.-
poso il braccio sul tavolino del treno e appoggio la fronte sulla mia mano sospirando violentemente e cercando di ricacciare indietro le lacrime.

- non posso proprio andarci Ari, non posso-
ripeto sussurando, Sento la sua mano sulla mia schiena che mi inizia a accarezzarmi dolcemente.

- va bene Bea, basta cosi-
dice lei sussurrandomi con tono dolce, la sua voce mi arriva dritta al cuore e io non posso fare a meno di annuire e dopo aver preso un altro respiro profondo mi rialzo e mi risiedo composta.

La mano di Arianna si posa sulle punte dei mie capelli accarezzandoli, non posso fare a meno di appoggiare la testa sulla sua spalla per godermi il suo tocco chiudendo gli occhi.

Nessuna delle due dice una parola per l'intero viaggio finché il treno si ferma e ci fa capire di essere arrivate.

Scendiamo e camminiamo un po' tra le strade di Anzio, mi guardo attorno e sembra proprio la classica cittadina di paese, molto carina.
Meno affollata di Roma.

- dov'è casa tua?-
chiedo mentre camminiamo fianco a fianco, mi perdo a seguirla fare strade e stradine di passaggio.

- siamo quasi arrivate-
mi dice e dopo poco arriviamo davanti a una villetta color giallo sbiadito.

Lei prende delle chiavi dalla sua tasca e mi fa entrare. Vengo accolta da una luce soffusa di una lampada e da quello che mi sembra il salotto.

mi conduce fino in cucina.
- ok questa è casa mia-
mi dice sorridendomi e io mi guardo un po' intorno, la cucina è una cucina molto rustica con un isola e un tavolo per sei persone.

Sembra molto accogliente.

La luce del Salotto si accende completamente e una figura sbuca dalla porta della cucina.

- Ari! mi hai spaventato pensavo fossero i ladri, oh lei chi è?-
Un uomo sulla quarantina mi guarda confuso e io capisco subito che si tratta di suo padre.

Presentazione sempre al Top Beatrice.

Arianna sorride al padre e prende tre bicchieri.

- lei e Beatrice, un amica, si ferma a dormire da noi se non ti dispiace-
mi passa un bicchiere d'acqua che prendo con piacere.

Suo padre scuote la testa indifferente e anche lui prende uno dei bicchieri pieni d'acqua di sua figlia, poi mi porge la mano.
- piacere sono Giovanni il padre di Arianna -
gli sorrido imbarazzata e gli stringo la mano sotto lo sguardo attento di Arianna.

- molto piacere di conoscerla,sono Beatrice, può chiamarmi Bea-
lui mi sorride e fa un cenno strano a Ari per poi posare il bicchiere.

- ok allora io ritorno a dormire, notte ci vediamo domani-
- notte pà-
- buonanotte -
rispondo io sorridendo ancora.

Appena le luci del salotto si spengono mi copro il viso con la mano.

- oddio che figura di merda-
Ari ride leggermente per poi posare il bicchiere sul tavolo.

- nah, già gli stai simpatica vedrai, ti mostro la mia stanza-

mi dice e così andiamo in camera sua.

Entrando sento subito un odore forte di lavanda che mi fa sorridere immediatamente, mi guardo intorno e noto un sacco di cose attaccate sui muri, certificazioni dei singoli, varie foto e attestati vari.
A destra accanto al suo letto c'è pure la sua chitarra, quella che usa di solito dai video che ho visto sui social.

Ari apre il suo armadio e tira fuori una maglietta e dei pantaloncini.

- tieni puoi usare questi come pigiama, il bagno e infondo-
le prendo i vestiti dalle mani e resto un secondo ferma in silenzio.
Le sorrido cercando di mostrare il più possibile la mia gratitudine.

- Grazie mille Ari-
- e di ché vai dai-
e così mi spinge fuori la sua stanza, vado a cambiarmi in bagno e appena rientro in camera trovo lei già in pigiama che sistema il letto.

mi avvicino a lei.

- Dormo con te o su un non so divano?-
lei si siede nel suo letto e mi guarda di sfuggita indifferente.

- come vuoi tu tranquilla -

- tu vuoi che dormo qua?-
le chiedo pentendomene dopo poco, cavolo che domanda è? ovvio che non....

- si-
risponde lei sistemando il letto senza esitare facendomi arrossire di imbarazzo.

Wow è sempre stata così diretta?

- ooook allora dormo qua-
dico sorridendole e mettendomi accanto a lei.

dopo esserci sdraiate Ari spegne la lampadina e rimaniamo al buio, mi giro verso di lei e lei istintivamente fa lo stesso.

- grazie veramente per ospitarmi-
le ridico facendola sbuffare.

- smettila di ringraziarmi-
rido leggermente e mi giro completamente verso di lei, sento i suoi occhi fissi sui miei ma stranamente non mi sento a disagio.

- per la cosa che mi hai detto in treno, mi dispiace tanto per la tua situazione in famiglia, non deve essere facile, per qualunque cosa io ci sono-
un sorriso spunta spontaneo nel mio viso e mi trattengo da ridirle grazie.

Restiamo in silenzio e lei avanza verso di me togliendomi dal viso una ciocca sfuggita dal mio orecchio.

brividi mi arrivano in tutto il corpo come ogni volta che mi tocca, cerco di scacciarli per quanto possibile.

- posso chiamarti Bi?-
Chiede d'un tratto mentre la sua mano inizia a accarezzarmi i capelli come in treno.

- perché?-
chiedo confusa socchiudendo un po' gli occhi per la tranquillità che mi emette.

- tu dimmi solo se posso o no-
- si-
rispondo senza esitare e lei rilascia un sospiro leggero, la sua mano si sposta sul mio viso e mi accarezza il cerotto.

- come te lo sei fatta?-

- mi sono tagliata con la carta-
mento sorridendole per tranquillizzarla, lei non mi dice niente ma si avvicina a me togliendomi il fiato.

- grazie per esserti sfogata con me-
mi sussurra a due centimetri dal mio orecchio, mi lascia un bacio tra la guancia e la mascella che mi fa scuotere da altri mille brividi.

Poi si allontana e rimette la mano sul suo cuscino.

- grazie a te per avermi ascoltato, i miei non lo fanno mai-
le sussurro mentre cerco di calmare i miei battiti.

- ti assicuro che ti ascolterò tutte le volte che vorrai-
mi rassicura facendomi arrossire, menomale che al buio non mi vede.

Mi giro verso il soffitto interrompendo il contatto visivo.

- buonanotte Ari-
- notte bi-
mi dice e sorrido nuovamente.

Bi Bi Bi Bi Bi

Ripeto mentalmente almeno un milione di volte, perché detto da lei suona così bene? io odio soprannomi.

Le lancio un ultima occhiata vedendola di spalle e dopo di che mi addormento con il sorriso sulle labbra.








































⚠️ capitolo revisionato⚠️

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