sunflowers//ariete

By tizia_senzanomeee

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Vi è mai capitato di non riconoscere una persona famosa? A Beatrice si ed è proprio questa persona che da qu... More

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sunflowers
ma chi cazzo è Ariete?!
Da Lucio
quel bar
sara diventa ariete
offrono vino all'open bar?
nonna Rosa
conosco il migliore amico di Sara
Arianna ha bisogno degli occhiali
specchio
Ric mi fa outing
bi
conosco casa del giaccio
camera vuota
sono famosa?
corri bea corri
annuncio//tik tok
Gabriele
vi amo// capitolo che non c'entra con la storia
spifferi
guerra e pace
Chase Atlantic
Irene
Alice è bipolare
Sara e il nudismo
eclissi solare
settembre
ottobre
novembre
dicembre
un natale insolito
beatrice capitolo chiuso
faccio una gita al pronto soccorso
capodanno
Gibson
riappacificazione
pasta al pesto
live su twit no aspe' tich
arcobaleno
sensazione di casa
buio
compassione
Carletto
girasole
Alexa play specchio
oki
annuncio// storia
luna
feliz compleanno
forse
regalo
outing pt 2637272782
scusa
odi et amo
me o Arianna?
18/1
sorridi e brilla
ringraziamenti 🫶🏼
Capitolo Bonus!

psicologo 1 e psicologo 2

814 29 11
By tizia_senzanomeee

Tutto era iniziato la sera prima.

inizio Flashback

Muovevo a tempo di musica il bacino tenendomi al bancone mentre aspettavo l'arrivo di Sara per prendere il prossimo shottino, il sudore mi scivolava dalle tempie e la musica rimbombava in tutto il mio corpo.

stavamo a fare serata come avevamo pianificato e non so quanti drink avevo precisamente bevuto fino ad ora, tre? quattro? ah no forse erano più di 6 o almeno sembrava così a giudicare dal mio mal di testa e dalla sensazione di stordimento strana ma bella che provavo da lì a mezz'ora più o meno, pensandoci scoppiai a ridere senza motivo.

- Ué amó qua sono, stavo cercando Francesco ma vabbè lo cerco dopo-
mi disse Sara arrivando e mettendosi accanto a me nel bancone, annui sorridendogli e giocai un po' con il bicchierino che avevo in mano, cavolo che sete.

- vai al mio tre, uno...due.... Trento-
Dissi ridendo bevendo il mio shottino tutto di un colpo, Sara rise alla mia battuta involontaria e quasi strozzandosi con lo shottino bevve anche lui. Appena finito lo guardai negli occhi scoppiando di nuovo a ridere

- amo mi gira un po' la testa....ops-
mi urlò Sara all'orecchio per poi cadere a terra, restai a guardarlo per pochi secondi.

aspe' che si fa in questi casi?

mi buttai su di lui.

- oplà-
esclamai mentre Sara rideva e cercava di divincolarsi allo stesso tempo, le persone attorno a noi ci guardavano abbastanza male altre erano talmente andate da ridere o imitarci, aiutandoci a vicenda fortunatamente riuscimmo a rialzarci.

- madò mi manca troppo Ari-
esclamò Sara appena ci alzammo, la guardai negli occhi e vidi il suo sorriso diminuire sempre di più dando spazio alle lacrime, vedendolo così ovviamente iniziai a piangere anche io.

- oh sì anche a me, sono stata un po' cattiva, però non so se abbiamo litigato...secondo te?-

gli chiesi mentre lui sembrava essersi ripreso dal momento di tristezza e cercava di contrattare nuovamente con il  barrista per un altro shottino.

- cacca rosa-
mi rispose senza guardarmi e io annui come se avesse risposto in maniera saggia alla mia domanda.

- si hai ragione-
Dissi cercando un fazzoletto con cui asciugarmi le lacrime, non trovandolo decisi di usare la manica del mio vestito.

Intanto Sara con uno scatto degno di un gatto afferrò tre shottini da un cameriere che li stava portando a qualche tavolo.

lo vidi girarsi verso Sara mandandogli un'occhiataccia.

- Hey ragazza che fai?-
mi girai verso il cameriere rischiando di cadere di nuovo, cavolo avevo messo i tacchi? e chi se lo ricordava più.

- Hey tu! lui è una persona non-binaria come i binari quindi non provare a chiamarlo così, Anzi non chiamarlo e basta sparisci!! -
annuì alle mie stesse parole e per enfatizzare il tutto feci il dito medio al cameriere che suppongo se ne andò frustato.

- amò ma che aveva detto-
mi chiese Sara guardandomi stralunato dopo aver assistito a tutta la scena in silenzio.
mi misi la mano in fronte mentre la testa mi girava sempre di più.

- non lo so amó, dai passami lo shottino -
gli urlai per farmi sentire e lui me lo passò senza fiatare.

lo bevvi velocemente come il primo mentre Sara stava fermo a fissare il muro pensando a chissà cosa.

mi affrettai a mettergli una mano sulla spalla.

- amo devi vomitare?-
chiesi cercando di leggere la sua espressione, per quanto possibile visto che la mia testa non smetteva di girare.

- no no, stavo pensando però perché domani non andiamo da Ari? fa il concerto a Napoli e possiamo stare da mia mamma-
mi fermai un attimo a pensare o almeno a provarci a pensare se potesse essere fattibile, alla fine  annui sorridendo.

- figo mi piace come idea, tanto io lavoro e sarà noiosissimooooo però dobbiamo essere continente, cioè convinte-
gli dissi ingarbugliandomi alle ultime parole.

Lui si girò a fissare Francesco che stava ballando un po' più in là con gli altri.

- facciamo che se Francesco viene e beve lo shottino allora ci andiamo ok?-
mi chiese mentre io cercavo di leccare con la lingua i rimanenti di Alcool dal bicchierino, si ero molto andata ok? ma con Sara è impossibile non esserlo.

Lui prese il mio silenzio come un si e fece avvicinare Francesco.

- Francy vieni-
lo chiamò e gli indicò lo shottino, Francesco si avvicinò al bancone e senza manco chiedere lo bevve tutto in una volta.
-grazie amo-
gridò lui prima di tornare in pista a ballare.

Sara si girò verso di me sorridendo vittorioso.

- sii andiamo da Ari genteee-
disse rubando un bicchiere da un tizio accanto e alzandolo per fare un brindisi.

- Evviva!-
risposi traballante afferrando la sua spalle per non cadere.

fine flashback

Ed è per questo che con solo un ora e mezza di sonno mi ritrovo a aspettare Sara al sole sotto il marciapiede di casa mia per compiere il fatidico viaggio.

ieri sera siamo tornati a casa verso le cinque e io alle sei e mezza già ero sveglia per prepararmi.

Non ho detto niente a mia mamma e lei non è neanche a casa perché deve fare una convention in Molise (che non esiste hehehe) dovrebbe tornare domani mattina tipo.

A mio padre invece ho detto che avrei dormito da Ric perché ha bisogno di un aiuto a lavoro, che teoricamente non è errato perché sto andando veramente a un concerto.

si ok il concerto è a Napoli però sono dettagli.

mi tiro su gli occhiali da sole mentre mischio con un cucchiaino il liquido contente la mia oki dentro il bicchiere.

mi sta scoppiando la testa.

Una macchina si ferma davanti a me.
- Allora sei pronta????-
la voce di Sara mi arriva forte e chiara appena abbassa il suo finestrino, gli sorrido e salgo in macchina.

Appena entro vengo investita da un odore di cannella e caffè.
Guardo Sara mentre mette in moto e non posso che notare che ha i capelli spettinati come se non li avesse toccati da ieri sera, i vestiti leggermente  stroppicciati e una bottiglia aperta con dentro un liquido strano che sembra proprio essere dell'oki, inoltre indossa pure lui gli occhiali da sole come me.

Sara sembra sentire il mio sguardo perché si gira verso di me e squadrandomi realizza la situazione scoppiando a ridere seguita da me, cavolo forse siamo ancora un po' ubriache.

- lo stiamo facendo davvero-
mi chiede retoricamente mentre io mi stendo meglio sul sedile.

- eh già, ma tu ti ricordi bene di ieri sera? io mi ricordo solo di questo nostro viaggio improvvisato-
gli dico mentre apro lo specchietto e cerco di farmi una coda decente senza sembrare una scappata di casa.

- ah bho io ricordo poco e niente-
ci guardiamo un altra volta e riscoppiamo a ridere ma veniamo bruscamente fermate dal sentire la macchina strisciare sul marciapiede.

Sara si affretta a sistemarsi sulla strada facendo tirare un respiro di sollievo a entrambi.

- ok forse è meglio che metto un po' di canzoni prima che non arriviamo neanche alla stazione -
dico ridacchiando mentre prendo il mio Spotify collegandolo alla macchina.

- hai ragione-
annuisce lui, e così premo la riproduzione causale dell'ultimo album di Arianna.

















































































**

Arrivati in stazione ci affettiamo a fare i biglietti e a salire sul treno.
eravamo un po' in ritardo.

Un po' voleva dire che per poco non perdavamo il treno, Sara mi ha dovuto letteralmente sollevare di peso prima di essere chiusa in mezzo alla portiera automatica di quel catorcio.

appena entrati troviamo subito posto per fortuna e ci sediamo sistemandoci bene sul sedile.

Una bella dormita ci vuole proprio.

- quanto tempo abbiamo per domire?-
gli chiedo mentre sistemo lo zaino sotto le mie gambe e levo gli occhiali da sole facendo vedere a tutto il treno le mie fantastiche occhiaie, lui fa lo stesso e si inizia a stendere sul sedile.

- tipo un ora è un quarto-
mi sussurra mentre io sospiro, cavolo è così poco, metto la sveglia e mi accoccolo anche io sul sedile, al diavolo il treno.

le ultime parole famose.

Vengo svegliata dopo quelli che mi sembrano tre minuti da una vecchietta che mi scuote ripetutamente la spalla, la guardo assonnata chiedendomi che cavolo vuole e trattenendomi dal dire
" non sono interessata grazie"

- signorine siamo arrivate a Napoli, ho visto che è anche la vostra meta dai vostri biglietti poggiati sul tavolo, se non volete perdere la fermata dovete sbrigarvi -

spalanco gli occhi cercando il mio telefono e appena lo accendo noto che non ho fissato la sveglia ma ho semplicemente scritto un numero sulla calcolatrice.
Ma che cazzo mi fumo?

oh cavolo oh cavolo, scuoto di forza Sara mentre prendo i nostri zaini.

- Sara forza dobbiamo scendere -
-Sara eddaje-
vedendo che non reagisce gli do dei schiaffetti in fronte e lui questa volta si sveglia subito.

- dai Bea che cavol-
lo spingo di forza fuori dal treno senza dargli il tempo di dire nient'altro perché il controllore che ci sta ammazzando con lo sguardo basta e avanza.

Appena il treno riparte mi schiaffeggio io stessa la guancia e tiro un sospiro di sollievo.

- cazzo Sara stavamo per farci un viaggio fino non so in Sardegna se non ci svegliava una vecchietta-
lui prende coscienza della situazione rimettendosi lo zaino in spalla e guardandosi attorno.

- oh cazzarola,vabbè menomale che c'è l'abbiamo fatta, ora andiamo mia mamma ci starà aspettando fuori-
annuisco ancora un po' frastornata mentre insieme a lui ci dirigiamo fuori dalla stazione come se niente fosse.

Appena usciamo fuori vedo Sara correre verso una donna e abbracciarla, penso se dargli i loro spazi o no ma quando la vedo farmi cenno di avvicinarmi allora la seguo.

- oh amore mie quanto si cresciutooo-
esclama la madre riempiendolo di baci, non posso fare a meno di pensare quanto siano carini.

- si mà anche tu mi sei mancata-
gli dice lui mentre si scolla dal suo abbraccio, mi indica con la mano.

- lei è Beatrice la mia amica-
sua madre mi sorride accogliente facendomi sorridere a mia volta e inaspettatamente mi abbraccia facendomi irrigidire.

- oh piacere io song Annalisa a' mamma e' Sara, si aie assecondato a' sua pazzia vuol ricere ca' andate assaie d'accordo-

cavolo ha un napoletano molto stretto, nonostante ciò capisco l'ultima frase e rido insieme a Sara, dopo di che saliamo in macchina e ci dirigiamo verso casa loro.

Nel viaggio mi fermo a guardare e osservare i comportamenti della mamma di Sara, oltre le numerose domande tipiche come: hai mangiato? come va? come è stato il viaggio? mi fermo a osservare sua mamma acarezzargli i capelli mentre guida e non posso non pensare alla mia di madre che un gesto così non lo avrebbe mai fatto, la mamma di Sara deve essere fantastica.

Arrivate in casa andiamo subito nella sua stanza.

È una stanza abbastanza normale con le pareti color grigio, un letto singolo e una scrivania,il bello però è un grande quadro pieno di foto,intravedo pure Arianna in una delle tante.

- questo è il mio covo malvagio-
scherza lui mentre si sdraia nel letto, guardo un altro po' le foto del quadro fino a quando poi vengo richiamata da Sara.

- allora bbuo' dormire o restare cu duje ore e' suonno in corpo?-
sorrido raggiungendolo e sdraiandomi accanto a lui.

- ah brava e ora finalmente posso dirlo,buonanotte-
rido mentre mi sistemo come meglio posso.
- notte-

























































**

Dopo aver pranzato e fatto un po' di Tik Tok siamo pronti per partire, il piano è il seguente:

Farci accompagnare là dalla madre di Sara poco prima dell'inizio, incontrare i famosi Psicologi ( spero che per l'emozione non scordo di nuovo il loro nome, ho fatto così fatica per impararlo)
e poi farci portare sotto il palco sperando che Arianna Delgiaccio ci noti.

Non prospetta male se non fosse per le nostre condizioni post sbornia.

- avete dormito quindi prima? Bea eri comoda?-
mi chiede facendomi riportare alla realtà la mamma di Sara, mi affretto a annuire mentre saliamo in macchina.

- si grazie -
le dico sorridendole.

- oh per così poco-
mi risponde lei mentre mette in moto, percorriamo un tratto di strada in silenzio per poi venire interrotto sempre da sua madre.

- Sara ti sei messa la crema solare?-
- si ma-
- hai portato qualche snack? se ti scende la pressione -
- si mamma e ora puoi lasciarci qua, siamo arrivati, ti chiamo io quando arriviamo.-
le dice mentre senza aspettare risposta scende, noto lo sguardo di sua madre incupirsi facendomi provare pena per lei.

- non si preoccupi io ho pure lo zucchero in caso e tante caramelle, grazie per il pranzo era squisito-
sua mamma mi sorride riconoscente e dopo di questo posso finalmente scendere senza pesi sulla coscienza, se avessi una madre come lei probabilmente le farei la riverenza ogni volta che mi avrebbe sorriso o anche solo cucinato il pranzo.

Ma ahimè non è così.

Raggiungo Sara che sembra stia cercando qualcuno con lo sguardo.

- allora ora come facciamo a entrare?-
- dovrebbe esserci qualc.....o ecco Marti!-
Sara richiama non so chi dalla folla che si gira a guardarci riconoscendo Sara all'instante e iniziando a urlare caoticamente, Sara manda un saluto ai fan facendoli calmare.

Una figura tutta in nero ci raggiunge sorridendo a Sara e stranamente anche a me.

- oh Sara eccoti qua-
dice lei abbracciandola e girando lo sguardo verso di me.

- tu devi essere Beatrice, sei molto più carina dal vivo, piacere Martina-
arrossisco al complimento inaspettato mentre Lei ci trascina oltre la folla, sento un sacco di mani allungarsi verso di Sara che ne afferra il più possibile salutando i fan.

Arriviamo dentro e Martina ci fa posizionare già vicino al palco.

Sara va a Salutare due figure che non comprendo perché la stessa Martina mi si para davanti.

- allora.... è il tuo primo concerto di Arianna?-
la guardo strano, perché sta attaccando bottone? e io che volevo solo sedermi sul prato e prendermi un altra Oki.

- no è il secondo-
rispondo cercando di sporgermi oltre le sue spalle ma venendo nuovamente interrotta da lei.

- capisco, quanti anni hai? -
la guardo alzando un sopracciglio, oddio come si fa a levarsela di torno?

- 17, faccio ancora il liceo-
lei si illumina.

-  quindi sei di maturità? oddio in bocca al lupo allora.-

le sorrido asciutta.
- già-

per fortuna Sara interrompe la nostra imbarazzante conversazione facendomi finalmente inquadrare le persone accanto a lei, spalanco gli occhi quando capisco.
Oh cazzo gli psicologi.

- ah eccola lei è Beatrice, ha fatto da staff per il vostro concerto a Roma-
gli dice mentre mi indica come un trofeo, sorrido imbarazzata mentre squadro i due, il primo ha i capelli chiari e indossa una maglietta con il suo logo ( viva la pubblicità) il secondo invece ha i capelli lunghi neri ed ha un fisico molto scheletrico, wow proprio opposti, che duo strano.

- ah sì forse ti avevo vista mi ricordo di te -
mi dice il biondino mentre si accende una sigaretta,ok Bea di qualcosa cosi ds non sembrare scortese.

- oh mi fa piacere....psicologo 1-

alle mie parole Sara scoppia a ridere seguita dal moro mentre il biondino mi sorride divertito.

- oh il mio nome d'arte è Drust oppure puoi chiamarmi Marco, psicologo 1 non mi dà molta giustizia-
dice per poi scoppiare a ridere anche lui.

ha ha ha ha ha ridi ridi io mi vorrei sotterrare.

faccio una risata forzata mentre cerco il terreno più fertile in cui farmi sotterrare, con un po' di fortuna sarei diventata un girasole.

- mentre io mi chiamo Alessio o Kaneki, ma va bene anche psicologo 2 se non ricordi il nome-

Mi dice l'altro porgendomi la mano sorridendo, la stringo con la consapevolezza che anche se lui stava scherzando probabilmente sarei finita a richiamarlo psicologo 2 perché con i nomi sono una schiappa.

Per fortuna i miei pensieri vengono interrotti dall'urlo dei fan e in un attimo mi accorgo che il concerto è iniziato.






















⚠️ capitolo revisionato⚠️

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