Guilty All The Same

By JokerPirate

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Owari no Seraph fanfiction [Ferid Bathory x oc] Yurika Hiiragi, membro della compagnia demoniaca della luna e... More

Prologo
1-Missione
2-Ferid Bathory
3-Decisione
4-Possibilità
5-Rottura
6-Perdita
7-Nuova Vita
8-Vittima e Carceriere
9-Forse
10-Avvicinamento
11-Ricaduta
12-Ricominciare
13-Grazie
14-Ritorno
15-Vicini, ma lontani
16-Insieme
17-Amanti
18 - Mosse
19 - Intimità
20 - Allenamento
21 - Introspezione
22 - Desiderio
23 - Sorpresa
24 - Ti Amo
25 - Pensieri
26 - Segreti nascosti
27 - uno scorcio nel passato
28 - Tramonto
29 - Errore Fatale
30 - Conferme
31 - Krul Tepes
32 - Padre
33 - Insicurezze
Avviso
34 - Promessa
35 - Riconciliazione
36 - Visita
37 - Prima della battaglia
39 - Constatazioni
40 - Scontro
41 - Invidia
42 - Ritorno a casa
43 - Freddo e caldo

38 - Campo di battaglia

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By JokerPirate

Yurika chiuse gli occhi, godendosi il vento scompigliarle i capelli, ormai abituata a viaggiare a quella velocità vampiresca.

Non vi era il rischio che il suo stomaco potesse tradirla vomitando, non era riuscita a ingerire nulla prima della dipartita.

L'ansia l'attanagliava fin troppo.

Chiaramente non era l'unica a percepirla, anche Ferid la subiva passivamente.

Per una volta non avrebbe potuto sfogare i suoi impulsi su umani innocenti.

Per quanto il suo ruolo lo giustificasse dal prendere parte attiva durante gli scontri, dopotutto lui aveva il compito di visionare l'andamento della battaglia.

La macchina si arrestò troppo presto per la ragazza.

"La nostra corsa si ferma qui."

Yurika si guardò attorno confusa. Non le parve di scorgere segni vitali nelle immediate vicinanze.

"Ma non c'è nulla."

"Ho preferito arrestarmi a una bella distanza rispetto a quello che sarà il centro della battaglia. Non vorrei che qualcuno decida di privarmi dell'auto."

"Quindi il resto si fa a piedi?"

"Non sono così sadico da farti percorrere centinaia di chilometri con le tue gambe. Ti porto io."

La ragazza scosse la testa.


Poco dopo lo scenario che si stagliava di fronte ai suoi occhi causò in lei un forte senso di straniamento.

Vedeva vampiri scagliarsi contro umani innocenti per bere il loro sangue.

Mentre lei era ferma a guardare, impotente.

Era tutto così innaturale, così sbagliato.

Aveva sempre odiato usare la sua spada per uccidere, anche se si trattava di vampiri. Però ora le cose erano diverse.

Stare inerme a guardare la faceva sentire sbagliata, dannatamente sbagliata.

Per la maggior parte si trattava di civili e lei una volta li avrebbe difesi senza remore contro i vampiri.

Deglutì a vuoto e chiuse gli occhi, mentre le urla continuavano a rimbombare nella sua mente.

Ferid spostò lo sguardo dalla battaglia a Mika. Anche lui osservava silenzioso.

Si girò verso Yurika, anche lei silenziosa. Teneva le braccia incrociate e gli occhi chiusi.

Vederla in quello stato era parte integrante della sua punizione per essere un mostro sadico.

Se lo meritava.

Soprattutto perché sapeva quello che sarebbe successo a breve.

Iniziava a percepire la presenza del caro Guren e dei suoi amici in lontananza.

Non era certo della reazione che ciò avrebbe suscitato nella ragazza, ma anche uno stupido avrebbe capito che non sarebbe stata positiva.

Percepì lo sguardo di Guren su di sé.

Attese un attimo.

Un sorrisetto comparve sulle sue labbra, certo che avesse visto chi c'era a fargli compagnia.

Gli diede un attimo per metabolizzare.

Poi spostò lo sguardo nella sua direzione a segnalargli di essere stato intercettato.


Guren iniziò a cercare quell'essere schifoso, aveva molte cose di cui disquisire con lui.

Non gli ci volle molto per trovarlo, era in un punto rialzato ad osservare lo scontro.

Si chiese quanto ci avrebbe messo per accorgersi di essere osservato.

Nel vederlo sorridere pensò che fosse un segnale per fargli notare di essere stato intercettato, finché con la coda dell'occhio non venne attratto da qualcos'altro.

Quasi perse la presa sul binocolo talmente grande fu la sua sorpresa.

Distolse brevemente lo sguardo e tornò a fissare quella figura.

Era Yurika. Ne era certo. Non aveva idea di come ciò potesse essere possibile, ma non vi erano dubbi.

Era lei.

Cosa ci faceva lì?

Rabbrividì.

Indossava un'uniforme bianca, questo poteva significare una sola cosa.

L'aveva trasformata.

Per un attimo faticò a contenere la rabbia che stava prendendo possesso di lui. Se la ragazza era diventata una vampira allora non vi era più alcuna speranza.

Ma Guren stava tergiversando troppo nella sua osservazione e ben presto la cosa venne notata.

"Guren, hai localizzato il nemico?" L'uomo deglutì a vuoto prima di rispondere. "Sì, ho individuato colui che dirige le fila del gioco." Rispose evasivo, incerto su come comportarsi rispetto a Yurika. Eppure nonostante il richiamo alla realtà di Shigure continuò a fissare i due in lontananza.


"Mi sa che siamo stati avvistati!" Annunciò Ferid in tono scherzoso, ben consapevole che i suoi due accompagnatori non erano in vena di sentire le sue tristi battute in quell'occasione.

Da una parte il taciturno e scorbutico favorito della regina, Mikaela Hyakuya, intento a osservare l'azione con scarso interesse. Dall'altro quella fragile creatura che aveva portato con sé. Qualsiasi vampiro sarebbe stato in grado di percepire l'ansia che trasudava dal suo corpo, valido motivo che lo spingeva ad evitare di prendere parte nella battaglia, non era sua intenzione lasciarla sola. Ma era ora, con l'arrivo degli umani, che avrebbe avuto luogo la battaglia più difficile.

Le parole appena pronunciate avevano portato a un drastico cambiamento nella ragazza. Era ovvio che temesse quello che entrambi sapevano che sarebbe inevitabilmente successo. Per una volta si sentì messo alle strette. Forse aveva chiesto troppo a Yurika. La vide girarsi, alla probabile ricerca di qualche viso conosciuto, ma era troppo distante per poter scorgere ciò che lui era riuscito a notare.

Non le avrebbe dato alcun indizio su chi l'attendeva in lontananza. Eppure affrontare Yurika in quel momento sembrava qualcosa di troppo anche per lui, quantomeno avrebbe preferito che Mika si allontanasse da loro. Non voleva che proprio lui lo vedesse preoccuparsi per la ragazza, doveva cercare di mantenere un certo contegno, per quanto poco gliene fosse rimasto. Fortunatamente per lui l'altro vampiro sopportava poco la sua presenza, gli sarebbe bastato continuare con le sue osservazioni per ottenere l'effetto desiderato.


Infatti, poco dopo, lo vide avanzare con superbia sul campo di battaglia. Avrebbe dovuto imparare a fare meno l'altezzoso, era curioso di vedere come si sarebbe comportato in seguito.

"Chi ci ha avvistati prima?" Chiese Yurika con titubanza. Ecco la domanda che Ferid si aspettava da allora. "Ce ne hai messo di tempo prima di deciderti a chiedermelo." La frase risuonò molto più sarcastica del dovuto, cosa che spinse la ragazza a tornare alla sua inquieta e silenziosa osservazione.

"Finché non vedo morire persone che conosco sembra tutto più semplice da digerire..." Il vampiro allora le si avvicinò, avvolse un braccio attorno alla sua vita. Yurika assecondò inconsciamente il gesto del vampiro posando la testa sul suo petto, per un attimo incurante del mondo che li circondava, come se non si fossero mai mossi da casa, come se nulla fosse immutabile. Sapeva che non era così, sapeva quanto ogni parola del vampiro fosse ponderata all'interno di un piano più grande.

L'essere stati avvistati non riguardava umani qualsiasi, ne era certa. Era un avvertimento velato rivolto a lei, per prepararla prima di rivelarle la realtà dei fatti. Stava per entrare in scena qualcuno che avrebbe avuto a che fare direttamente con lei. L'unica incognita era capire chi. Data la situazione le sembrava alquanto improbabile che si potesse trattare di qualche pezzo grosso, ma, in fin dei conti, mai dire mai. L'opzione più plausibile sembrava potesse essere Guren e la sua squadra. Si strinse di più al vampiro. Era pronta a quel temuto confronto?

Ammesso che ci potesse essere del tempo per confrontarsi seriamente, ammesso che le fosse stato concesso di parlare, spiegarsi. "Stanno arrivando" La voce tagliente di Ferid bloccò il suo flusso di pensieri. "I vostri pezzi grossi." Yurika scorse in lontananza le persone assieme alle quali aveva combattuto per l'ultima volta. Sentì le lacrime salire, ma si sforzò di trattenerle. "Pensa che saresti potuta essere con loro!" "Guren..." Sussurrò lei nel riconoscere l'uomo. Ferid spostò lo sguardo su di lei, sui suoi occhi spalancati, fissi su quell'umano che non vedeva da tanto. Le strinse un braccio con la mano. "Non ti muovere." Le sue parole quasi ridotte a un ringhio, ma lei era perfettamente immobile, l'unica cosa che rompeva quel suo immobilismo erano i battiti frenetici del suo cuore.


"Ma quella è..." fu Norito il primo del gruppo a riconoscere la ragazza in lontananza. Anche le altre iniziarono subito a commentare, soprattutto l'evidente cambiamento di Yurika. I capelli sciolti non rappresentavano certo un problema, ma quella divisa bianca sì. Il pensiero ricorrente tra loro era uno solo: la ragazza era una vampira, ma Guren non si intromise in quel discorso, mentre le parole di Ferid pronunciate durante il loro ultimo incontro gli rimbombavano nella mente.

Sta bene.

Non poteva sentire cosa si stessero dicendo quei due, ma vide chiaramente il vampiro bloccarla al suo posto, come se non volesse farla muovere. La voglia di staccare la testa a quello schifoso aumentò esponenzialmente, ma non era combattendo a caso senza una strategia che avrebbe ottenuto qualcosa.

"Rispettiamo il piano." Ribadì tagliente, ma lui stesso temeva di non riuscire a mantenere la promessa. Voleva sistemare Ferid e avere la possibilità di parlare con Yurika, ma vedeva chiaramente la presenza di altri ostacoli che lo separavano dal suo obiettivo. Un vampiro biondo sembrava intenzionato a mettergli i bastoni tra le ruote.


Yurika era ancora frastornata dal torrente di emozioni che l'aveva colta nel rivedere gli altri, ma cercò di riprendersi. "Ferid..." "Non posso certo fermare Mika dall'attaccarli." La ragazza tentò di divincolarsi dalla presa del vampiro. "No, non è quello. Mi stai facendo male al braccio." Il vampiro abbassò lo sguardo su di lei, liberandola dalla sua presa. "Scusami." Yurika si massaggiò dove la mano del vampiro si era stretta con troppa foga.

Ebbe un flashback di quella volta in cui le mani del vampiro avevano lasciato dei lividi sulla sua pelle. Rabbrividì, memore di quanto potesse essere semplice per lui distruggerla. Un momentaneo silenzio calò tra i due, entrambi impegnati a seguire il combattimento.

"è talmente altezzoso e pieno di sè da ritenersi invincibile, non ha percepito la trama ordita dai tuoi amici." "Dubito che riescano a batterlo." "Quanto sei pessimista. Se lasciassi Mika solo potrebbe avere qualche problema. Mi toccherà aiutarlo." "Cosa?" La voce di Yurika stridette.

Il vampiro sorrise, non poteva negare di provare un certo piacere nel constatare la sua disperazione. Pensava veramente che sarebbe stato capace di ferirla a tal punto da uccidere quelle persone?

"Sarò clemente, mia pecorella. E veloce!"

Prima che la ragazza potesse ribadire qualcosa Ferid si era già lanciato all'attacco riuscendo a parare un colpo di Guren diretto a Mika. "Mi devi un favore." Sussurrò mentre faceva volare l'uomo. Yurika osservò la scena impietrita.

"Clemente." Sussurrò, ben consapevole che Ferid l'avrebbe sentita. Per tutta risposta il vampiro le lanciò un'occhiataccia.

"Cosa le hai fatto?" Ringhiò Guren mentre cercava di riavvicinarsi a Ferid nonostante fosse consapevole del divario di forza tra i due. "Nulla, anzi. Come puoi vedere tu stesso, la ragazza è sana come un pesce." "L'hai resa una di voi, come..." La risata di Ferid risuonò nell'aria. "Yurika, tesoro, avvicinati. Abbiamo uno spiacevole equivoco da risolvere."


Yurika sentì il sangue gelarsi nelle vene a tale richiesta. Per un attimo si chiese a quale malsano gioco stesse giocando. Evidentemente la sua tendenza al sadismo non poteva essere eliminata completamente, neppure per lei.

Deglutì e avanzò verso il culmine della scena. Si fermò a un passo di distanza da Ferid, da dove poté osservare con maggior chiarezza le condizioni pietose nelle quali riversava Guren. Una volta sarei potuta essere io in quelle condizioni. Si ritrovò a pensare la ragazza con una certa vena nostalgica. Osservò lo sguardo attonito dell'uomo e si fece coraggio.

"Ferid sta dicendo la verità. Non sono una vampira."


Yurika era la prova che quel mostro aveva detto il vero. I suoi occhi erano ancora marroni. La sua pelle resa rosea dal calore corporeo. Era ancora umana. Allora che significato poteva mai avere tutto questo? Perché indossava quell'uniforme bianca, ma, soprattutto, perché si trovava in battaglia accanto al vampiro?

Queste domande non se le poneva solo Guren, bensì tutti i membri della squadra. Non riuscivano a comprendere il disegno logico dietro tali circostanze.

O meglio.

Guren iniziava a vedere una possibile soluzione al dilemma, ma rifiutava di credere che tale eventualità fosse concepibile. Era innaturale, assolutamente innaturale.


04/09/2021

Eccomi finalmente tornata ad aggiornare! Vi avviso che pubblicherò un nuovo capitolo ogni sabato <3

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