DICIASSETTESIMO [tekkaman]

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Tema: Meridiano.

*

L'acciottolio proveniente dalla cucina ha immediatamente richiamato sia Joji che Andro.
Hiromi ha servito la colazione e ha preso posto al desco augurando il consueto buon appetito, usanza che lasciava l'extraterrestre sempre un po' confuso.
Quella mattina, comunque, lo sembrava più del solito.

Per capire il motivo della sua incertezza, occorre precisare che gli Space Knights non si trovavano al CSS: erano in missione dalla notte precedente un meridiano più a ovest.

«Ragazzi, ho una domanda» ha chiesto dopo un po', senza alzare gli occhi dal piatto. «Il sole è sorto da quasi due ore. E voi, dacché vi conosco, avete l'abitudine di mangiare un'ora al massimo dopo l'alba. Perché questo cambiamento?»
Joji ha dovuto sforzarsi di non ridere: innanzitutto aveva la bocca piena, e poi non voleva ferire i sentimenti del collega. Andro era proprio un alieno - non finiva mai di sorprenderlo, di solito per la quantità di cose che sapeva e per la sua saggezza, mentre stavolta per la sua ignoranza. «È il fuso orario, Andro» ha bofonchiato.
Hiromi non ha perso tempo a guardare l'espressione confusa dell'amico. «La Terra gira intorno al sole, ma ruota anche su sé stessa. Per questo si susseguono i giorni e le notti.» Andro ha annuito: questo era chiaro. «Dato che il nostro pianeta espone alla luce solo gradualmente la sua superficie, sorge a "ore diverse" in diversi posti del mondo. Noi uomini abbiamo suddiviso, idealmente, la crosta terrestre in fettine, e ad ognuna di loro abbiamo assegnato un orario. Il Centro Sviluppo Spazio è un'ora indietro rispetto a noi, e quindi là il sole è sorto giusto un'ora fa (NdA: sto facendo un casino, spero sia giusto...). Per via dell'abitudine, quindi, mangiamo adesso.»
Andro Umeda ha ascoltato il complesso discorso con gli occhi sgranati. Quindi per gli umani la Terra aveva la forma "ideale" di una zucca... Buffo!
«Su Sanno non abbiamo  problemi del genere» ha mormorato, come per scusarsi.
«Tranquillo Andro; chissà che tipo di domande ti faremmo, se fossimo noi gli ospiti sulla tua Stella» ha risposto Hiromi con serietà.
«Poche, credo». Joji aveva già vuotato il piatto, quindi ha portato le mani dietro la nuca. «Deve essere così comodo vivere su una stella! Niente ora legale, niente condizioni meteorologiche imprevedibili, niente fusi orari...»
La ragazza l'ha fulminato con lo sguardo.
«L'apparenza inganna» ha commentato Andro, con un sorrisetto. «Se abbiamo sviluppato capacità come il teletrasporto è perché ci serviva a sopravvivere».

Il discorso si è concluso proprio in quel momento: gli space Knights hanno infatti avvertito un leggero sisma. Segnale chiarissimo che il tempo "libero" era terminato.


Un anno, un programma #contaparoleWhere stories live. Discover now