❝ Il Calice di Fuoco ❞

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La scadenza era ormai vicina. Ogni singolo individuo ad Hogwarts era curioso di conoscere le nuove celebrità che il grande Calice sceglierà. Molte furono le insicurezze che si propagavano tra i futuri pretendenti della gloria eterna, nessuno era a conoscenza dei rischi e pericoli che si celavano dietro a quel misterioso Torneo.

Tutti erano affascinati dall'idea, ma nessuno era degno di riuscire a far bruciare il proprio nome tra le fiamme bluastre.

Il limite d'età imposto dal Ministero scalò il numero di partecipanti alla gara, i quali delusi continuarono le regolari lezioni scolastiche. Anche se ci fosse stato il consenso di poter partecipare per ogni fascio d'età, non mi sarei comunque offerta come volontaria.

Questo mistero creatosi mi intimorisce, non oso fidarmi di tale grande pericolo ignoto. Le frasi di Silente sono state molto intimidatorie per gli studenti, il fatto di non poter tornare indietro una volta scelti faceva intendere che quello che ci aspettava era più di una semplice sfida da superare.

Mi ritrovavo distesa sul grande letto della stanza, leggendo un noto libro sul grande evento imminente. Sfogliavo le cartacee pagine, ripiene da indelebili scritte pece. Veniva elencato tutto il protocollo iniziale della vicenda, facendo nota della selezione dei maghi prescelti. Nessuno decideva, solo il fato aveva il potere assoluto. Lo spunto principale su cui il Calice si basa nel scegliere i partecipanti, è la dimestichezza e la bravura dello studente. Ogni ragazzo reputato il migliore degli istituti scelti potrà essere il nuovo mago del Torneo Tremaghi.

Scorrendo con la lettura scoprì che il distacco di ogni 5 anni non fu rispettato sempre, poiché nelle competizioni passate il numero di campioni caduti era sempre più alto.

Chiusi il libro guardando il bianco soffitto. Tutto ciò mi provoca una grande insicurezza incontrollabile. Perché organizzare delle prove altamente mortali? Il mondo magico è come lo hanno sempre descritto i miei:

«Tutto accade perché qualcuno di più grande in passato voleva mostrarsi potente».

Qualcuno bussò alla lignea porta distraendomi da quei vaghi pensieri. Mi alzai confusa, pensando a chi potesse essere venuto fin qua "Chi è?" chiesi con tono dubbioso "Sono Cho" disse la ragazza con la sua solita voce fine. Aprì la porta, che mostrò l'allegra figura della mia compagna "Sono venuta per sapere come andasse. Ho visto che fossi un po' giù in Sala Grande, quindi sono venuta a controllare" affermò porgendomi uno splendido sorriso.

Fui sorpresa dalla sua insolita visita, non mi aspettavo che venisse a controllare il mio insolito umore cangiante. Nonostante fossi scossa dal gesto, apprezzai molto quel segno di preoccupazione nei miei confronti. La guardai negli occhi e un accenno sereno si fece spazio sulle mie rosee labbra "Ti ringrazio davvero molto, non mi aspettavo che avessi notato il mio turbamento. Sta tranquilla, è solo un malessere temporaneo. Sai, questo Torneo non mi convince molto, ho tanti dubbi sulla sorte dei campioni scelti. Sento che qualcosa andrà storto, non sono sicura che tutto fili liscio" estrapolai quei grandi pensieri, facendoli venir fuori dalle mie labbra, mostrandoli a nudo "Capisco, in fondo devi pensare che sia solo una semplice gara tra abili studenti. Non succederà nulla di strano" mi rasserenò, cercando di trasmettermi un senso di calma "Lo spero" risposi sospirando, alzando lievemente le spalle "Sono felice che tu stia bene, ma adesso devo andare. Stammi bene" mi salutò Cho, trascinando via dall'uscio il suo viso quiete.

Chiusi la porta dietro le mie spalle, fiondandomi verso la scrivania. Cercai disordinatamente carta e calamaio per scrivere una lettera a Lupin. Presi un foglio vuoto e, con la piuma inzuppa d'inchiostro, esposi i miei grandi dubbi a qualcuno che sapesse risponderli:

«Caro Remus,
So per certo che è da molto tempo che non ci scriviamo, ma mi sembra opportuno parlarti della situazione tesa qui ad Hogwarts. Per comunicare, come va con Serius? State lavorando ad un secondo piano? Spero davvero che le cose cambino per il meglio. Ritornando al discorso precedente, conosci il famoso "Torneo Tremaghi"? Questo nome rimbomba ormai da giorni nella mia testa e non riesco a togliermelo, l'ansia e la preoccupazione che vi è dietro questo sono colossali. Mi sono procurata un libro che ne parla dalla libreria della scuola e leggendolo i dubbi non fanno altro che salire. So che non dovrei preoccuparmi, ma conoscere i pericoli che certi studenti dovranno affrontare non fa altro che incupirmi. Sapresti darmi conforto sull'argomento? Ti ringrazio tanto.
Saluti Solar.»

Never Ending Story | Cedric DiggoryWhere stories live. Discover now