❝ La Premonizione ❞

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Passarono diverse settimane dall'incontro con Sirius e ancora pensavo a ciò che mi avesse fatto. Seriamente era stato lui a torturarmi? Non so ancora come io abbia fatto a metterci una pietra sopra..
Lupin mi aveva parlato di un possibile assalto, lui e Sirius volevano catturare Minus.
Non sapevano quando sarebbe successo, ancora la data era incerta poiché il fuggitivo doveva cercare un diversivo, non poteva farsi di certo vedere nel mezzo delle strade, lo avrebbero subito mandato dai dissennatori.

Una cosa di cui ero certa è che Black teneva tanto a Potter, anche se non lo aveva mai conosciuto. Aveva riferito a Lupin che quando tutto ciò sarebbe passato, avrebbe offerto al giovane di vivere con lui, dato che è il suo padrino. Non volevo infrangere i desideri di Sirius dicendogli cosa Harry pensasse di lui e di quanto la ira nei suoi confronti fosse potente. Gli avrei spezzato il cuore e tutti i suoi sogni di una possibile nuova vita con il Grifone, non me la sentivo affatto.

Gli esami procedevano notevolmente e a breve si sarebbe concluso questo periodo, non vedevo l'ora, non tolleravo più tutto questo stress.
Mi mancavano gli ultimi due: Pozioni e Incantesimi.
Sentivo già l'ebrezza della libertà.
Oggi avrei avuto l'esame di Pozioni e domani di Incantesimi, è inutile dire che è da ore che sono davanti a gli enormi libri per ripassare tutto ciò che mi serviva.
Troppo maniaca della perfezione?
Guardai l'orario dalla grande Torre e potei notare che a breve sarei dovuta essere nell'aula di Pozione nei sotterranei. Chiusi con poca delicatezza i libri e li posai fugace dentro la casacca bluastra, dovevo assolutamente essere puntuale. Per quanto possa essere un bravo professore, Piton aveva un so che di...inquietante ecco.
Non volevo essere di certo sbranata da un Acromuntula per uno stupido ritardo.

Mi incamminai con passo svelto raggiungendo l'aula, fortunatamente ero arrivata in tempo.
Piton solcò la porta dell'aula con la sua solita entrata teatrale drammatica, mi trattenni dalle risate, non riuscivo mai a resistere quando lo faceva. "Bene, esseri dotati di un cervello quasi funzionante, oggi mi aspetto una preparazione eccellente da ognuno di voi sul «Filtro Doxycida». Vediamo se dentro quelle teste avete qualcosa" disse, incominciando a girare tra i banchi.

Devo dire che è molto incoraggiante.

Alzai la cloche che avevo davanti, mostrandosi gli ingredienti necessari: veleno di tarantola e polvere di Bubotuberi Puffaglioli.
Accesi il fuoco con «Incendio» e misi sulle fiamme il grande calderone, facendolo riscaldare per alcuni minuti. Appena si fu riscaldato abbastanza, rovesciai all'interno il veleno, girando con la spatola il contenuto finché questo non avesse incominciato a bollire. Delle piccole bolle si susseguivano fra loro e, ad ogni scoppio, l'odore che saliva e invadeva le mie narici non era uno dei più gradevoli che avessi sentito in tutta la mia vita, sapeva di Troll e ciò non è per nulla positivo.
Feci una smorfia disgustata, la prossima volta sarebbe opportuno portare delle pinzette per il naso.
Non appena la bollitura fu sufficiente, versai la polvere al liquido ed incomincia a girare più volte per creare un miscuglio omogeneo. Il filtro per essere perfetto necessitava di assumere un color petrolio, quando sarebbe diventato in questo modo bastava versarlo dentro la boccetta.

Quando la pozione fu del tutto pronta, spensi il fuoco e con un mestolo presi il liquido e, tramite un piccolo imbuto, gettai il contenuto dentro la boccetta e la chiusi con il tappo di sughero. Aspettai il giusto tempo che si raffreddasse un po' e aggiunsi l'etichetta. "Clarke, vedo che lei ha già finito" si piazzò davanti a me Piton, prendendo il lavoro appena svolto analizzandolo. Rimasi a fissarlo, è possibile che ci deve mettere così tanto a dare un parere?
"E' fatto discretamente...bene" pronunciò posando il filtro sul banco andandosene. Un peso si allontanò dal mio cuore e un sospiro di sollievo uscì dalle mie labbra.
Mi sentivo incredibilmente più leggera, credo di poter volare.

Uscì dalla stanza estremamente contenta, un altro passo e sarei uscita da questa tremenda situazione.
"Non posso crederci!" qualcuno esclamò in mezzo al corridoio, la voce mi era familiare, fin troppo direi "Grace, perché stai urlando per tutto il corridoio?" le domandai, vedendo se qualche passante la stesse guardando "Ho passato l'esame di ERBOLOGIA!" esultò contenta, saltellando di gioia. Risi nel vedere la mia amica in quello stato, sapevo perfettamente quanto lei odiasse questa materia, soprattutto perché ogni volta le veniva difficile passare i test. "Sono felicissima per te" le dissi sorridendole "E' impossibile! Che sciocchezze sono queste!" notai una Kim funesta lamentarsi. Io e la ragazza mogano ci guardammo per un'istante per poi raggiungere la Serpe "Oioioi vedo una ragazza su tutte le furie qui!" disse Grace per smorzare la tensione "Si, credo che dalla rabbia potrei sputare fuoco come un drago! Non ho passato l'esame di Storia della Magia!" sbottò, sbattendo i piedi ripetutamente sul suolo "Te l'avevo detto che la stavi prendendo troppo alla leggera..." sussurrai "Ma ti sembra giusto fare un esame su Tom Riddle! Era nel programma dell'anno scorso! Ma non è questo il problema, quello stupido fantasma che abbiamo come Professore vuole che io abbia un tutor" continuò Kim "Cosa c'è di male?" chiese confusa Grace "Il mio tutor è quel lurido di Malfoy! Non voglio di certo stare con quel pezzente di un furetto!" rispose Kim, aumentando i toni.

La Tassorosso sentendo la risposta, scoppiò in una grassa risata, mancava poco e finiva piegata per terra su se stessa per quanto si stesse sforzando "Questa si che è una bella notizia" disse, riprendendo fiato. Kim roteò gli occhi stanca per tutto quello che le fosse successo e girò i tacchi andandosene via.



Un'altra giornata iniziò ad Hogwarts, oggi sarebbe stato il mio ultimo giorno di esami.
Scesi dalla Torre dei Corvonero felice, sapendo che dopo ciò mi sarei riposata e avrei liberato completamente la mia mente. Entrai dentro l'aula del Professor Flitwick e come test semestrale aveva preparato un duello per ciascuno di noi, per mostrargli le nostre capacità magiche e ciò che avevamo appreso in questi anni. Riuscì a passare con successo la prova, senza riscontrare gravi problemi o ferite, me l'ero cavata. Ricevetti moltissimi complimenti da parte del Professore, d'altronde ci ero abituata.

Finalmente ho concluso tutto, mi sento una persona rinata. "Signorina Clarke?" mi chiamò il Professore prima che potessi uscire dalla stanza "Mi dica" "Siccome ho molta fiducia in lei, per caso può portare questi fogli alla Professoressa Cooman?" mi domandò, porgendomi un malloppo di cartacce "Certo" dissi, prendendo i fogli.

Uscì dalla stanza, salendo le scale per andare nell'aula di Divinazione. Quando mi ritrovai davanti alla porta, mi accorsi della presenza di Potter nella stanza, non doveva aver finito la lezione da un po'? Feci un passo avanti per entrare, non credo che la sua presenza possa disturbare quello che stessi facendo.
Subito dopo la Cooman avanzò verso il ragazzo poggiando violentemente le mani sulle sue spalle facendolo girare verso di lei, nel vedere la scena mi nascosi dietro la grande tenda rossa "Lui tornerà, colui che ha tradito gli amici, il cui cuore si è corrotto con l'omicidio romperà le catene. Sangue innocente verrà versato e i servi e il padrone si ritroveranno riuniti ancora. Lo soo" la Professoressa era entrata in uno stato di trans, come se qualcuno si  fosse impossessato del suo corpo.

La predizione parla sicuramente di Sirius.

Posai l'ammasso di fogli per terra e corsi velocemente verso l'ufficio di Lupin, lui doveva saperlo.

Irrompei brutalmente dentro la camera, attirando l'attenzione del Professore "Solar cosa ci-" "La Cooman ha avuto una premonizione. Lei sa che Sirius arriverà ad Hogwarts" dissi tutto d'un fiato, interrompendolo "Come, come fai a saperlo?" domandò confuso "Il professor Flitwick mi ha mandato da lei per darle delle cose che aveva dimenticato, appena sono arrivata l'ho trovata con Harry e lì è partito tutto" gli spiegai.
Lupin incominciò a fare il giro per tutta la stanza, mettendosi le mani tra i capelli, confuso per tutto quello che stesse accadendo "Deve avvertirlo, lui sarà in pericolo" continuai "Hai ragione, grazie Solar non so cosa faremmo senza di te" mi ringraziò sorridendomi "Farò di tutto purché il bene trionfi sempre" dissi uscendo dalla stanza.

Il pericolo stava aspettando l'attimo giusto per esplodere.

Never Ending Story | Cedric DiggoryWhere stories live. Discover now