❝ Battibecchi ❞

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Le lezioni passarono in fretta, più di quanto pensassi, così, dato il tempo libero, decisi di trascorrerlo nel cortile della Torre dell'Orologio leggendo le pagine che il professor Flitwick ci aveva assegnato
"Ehm ehm.." sentì schiarire la voce di un ragazzo e decisi di scostare educatamente il libro "Ciao ehm..non so se ci siamo già presentati prima io- io sono.. " "Harry Potter, si tranquillo ho sentito parlare di te" feci un sorriso per tranquillizzarlo dato che era diventato rosso come la cravatta che gli cingeva il collo "Oh si, mi ero dimenticato della mia popolarità" disse scompigliandosi i capelli per l'imbarazzo "Già, sei il ragazzo sopravvissuto, credo che chiunque nel mondo magico ti conosca" chiusi il libro e lo aggiustai dentro la mia casacca "Allora, devi dirmi qualcosa?" dissi posando il mio sguardo di ghiaccio sul suo verdognolo
"Si, volevo parlarti- prese un lungo sospiro per poi continuare quel lieve contatto visivo- Ti va se andiamo verso il campo di Quidditch in-insieme? Così facendo due passi mi passa questa tensione che mi sta mangiando vivo" pronunciò tutto d'un fiato suscitandomi una risata "Certo, nessun problema" appena sentì la mia risposta gli spuntò un sorriso da ebete.

Passeggiammo per un po' lungo il grande prato verde che si espandeva su tutta Hogwarts rendendola ancora più magnifica
"Mi scuso per non averti ringraziato seriamente, anzi non l'ho fatto, d'altronde tu mi hai salvato dalle grinfie di quel dissennatore e credo che senza il tuo aiuto io..io" lo bloccai mettendogli le mani sulle spalle. Sotto quel tocco il suo corpo si irrigidì
"Non devi assolutamente pensarci, okay? Non c'è bisogno di ringraziarmi, ho svolto solo quello che reputavo giusto" gli risposi con totale calma per rassicurarlo e così fu. Mi rivolse un sorriso sollevato che fu ricambiato dal mio "Adesso devo andare Harry, buon allenamento" lo salutai e ritornai per la mia strada "Solar!" urlò il mio nome facendomi voltare "Come sei riuscita a tirare un Incanto Patronus così potente?" mi domandò Harry ripensando all'accaduto "Semplice Potter, se tu desideri realmente che accada una cosa, questa si avvera. Determinazione e forza di volontà, esse ci salvano da tutti i pericoli" me ne andai lasciando il giovane con la cicatrice avvolto nei suoi dubbi.

Passarono alcuni giorni dall'incontro con il giovane Harry Potter, ma questo non cambiò il nostro rapporto, ognuno percorreva il suo sentiero come giusto che sia. Capitava alcune volte quando avevamo lezione in comune che si soffermava più e più volte a fissarmi, ma ormai ci avevo fatto l'abitudine.

"Mi sta esplodendo il cranio, non ci capisco nulla!" la Tassorosso seduta accanto a me si portò le mani fra i capelli guardando esausta il libro di Erbologia "Shhhh, silenzio!" ordinò Miss Prince. Grace vedendo l'anziana sorvegliante le fece una smorfia imitandola "Un giorno ti farai mettere in punizione per questo" risposi concentrata sul mio libro di Pozioni "Sempre meglio di stare qui studiando un insulso capitolo di E-R-B-O-L-O-G-I-A" sbottò la rossa scandendo argutamente l'ultima parola
"Mi spieghi come fai a stare così calma con tutto quello che lasciano! Per Tosca Tassorosso, sei la pazienza in persona!" continuò Grace beccandosi un rimprovero da Miss Prince per la sua voce acuta "Vorrei concludere i miei 7 anni senza preoccupazioni, ecco il motivo" chiusi il libro guardando la ragazza di fronte maledirsi.
Dopo aver sentito il suono del testo chiudersi, segno che avessi appena concluso, Grace mi guardò supplicandomi con lo sguardo pietà e comprensione "Eh va bene ti aiut- " non finì la frase che mi saltò addosso abbracciandomi dalla felicità e sussurrandomi molteplici volte  "grazie"



La prima settimana scorse velocemente, le giornate qui erano sempre monotone: lezioni su lezioni, attimi di congedo e studio.
Ormai dopo tre anni si sa già cosa ci si aspetta.

Mi trovavo nei corridoi per dirigermi nell'aula di Difesa contro le Arti Oscure "Clarke bella giornata, non trovi?" mi bloccò una voce "Malfoy, sinceramente la trovo un po' nuvolosa" pronunciai schietta.
Il ragazzo platinato abbozzò un sorriso divertito "Quello che si dice in giro allora è vero" si avvicinò alla finestra guardando le nuvole che scorrevano nel cielo "Cosa si dice in giro?" lo guardai perplessa "Che tu abbia salvato San Potter" pronunciò con disprezzo le ultime due parole "E allora? Questa cosa ti turba Malfoy?" "Se fossi stato al tuo posto lo avrei lasciato morire" distolse lo sguardo dal paesaggio per poi guardarmi con il suo solito sguardo da arrogante "Se fossi in te, tapperei quella fogna che ti ritrovi come bocca Malfoy" intervenì acida Kim mettendosi davanti al ragazzo con la chioma platinata.
Gli studenti che si trovavano nei dintorni si fermarono a guardare curiosi la scena, persino il diretto interessato "Chi si rivede. Mills non eri tu quella che odiava i Grifondoro? Ti stai mettendo nelle difese dello sfregiato. Non ti sarai presa una cotta per caso?" si avvicinò minaccioso verso la ragazza "Oh Malfoy, la mamma non ti ha insegnato che è meglio farsi i fatti propri, oh giusto, era troppo impegnata a stare sotto i piedi di quel sudicio" sputò guardandolo con disgusto.
Tutti coloro che assistettero alla scena rimasero sbalorditi per il pungente carattere della piccola Serpe
"Tu, lurida Mezz-" Kim posò un dito sulle docili labbra di Malfoy, zittendolo "Seriamente vuoi soprannominarmi come una sangue sporco? Non farmi ridere ragazzino. I tuoi genitori sanno quanto la mia famiglia sia potente, non credo che tu voglia vederlo, perché fidati, non ne saresti contento" gli rivolse uno sguardo di sfida e sulle sue esili labbra comparve un ghigno perfido.

Aveva dimostrato di essere superiore.

"Cosa sta succedendo qui?! Andate immediatamente tutti in classe!- spaventati per il rimprovero si diressero nelle loro classi facendo gli ignari- Signorina Kim, Signorino Draco cosa state facendo?" domandò esasperata la Mcgranitt
"Nulla professoressa, stavo facendo un ripasso a Malfoy sulle creature che prevalgono su quelle più deboli. Credo che sia riuscita a fargli ricordare qualcosa, giusto Draco?" il ragazzo si rifiutò di rispondere bruciando con lo sguardo la figura della minore, voltandosi indignato verso l'aula
"Credo che sia meglio andare. Ci scusi Professoressa per aver interrotto la sua lezione" porsi le scuse che fortunatamente accettò andando anch'io a lezione

Never Ending Story | Cedric DiggoryWhere stories live. Discover now