❝ La Partita ❞ pt II

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Il corpo privo di sensi di Potter giaceva mal conciato sul suolo del campo e la scopa che montava, dopo il lungo volo, finì sul Platano Picchiatore, che la ridusse in mille pezzi.
Nel bel mezzo del panico, creatosi tra gli spettatori, tra le nuvole e il cielo tempestoso si notò un qualcosa sfrecciare verso il campo, appena si avvicinò, si scorgé la sagoma di Diggory con tra le dita il piccolo boccino dorato, segno che i Tassorosso avessero vinto la partita.
I Grifondoro seduti tra gli spalti, corsero verso il compagno preoccupati per le sue pessime condizioni. I giocatori di entrambe le squadre si guardarono spaesati, poiché increduli di quello che fosse appena successo finché, anche loro, raggiunsero Potter.

Grace, visibilmente sconvolta, mi raggiunse tra gli spalti facendo attenzione al vento che continuava a divulgarsi impetuoso. Quando arrivò di fronte a me, mi fece un segno con la testa per montare insieme a lei sulla scopa, la guardai dubbiosa ma poi andai insieme alla rossa.
"Com'è potuto accadere?" urlò Grace per cercare di farsi sentire in mezzo a tutta quella pioggia "Non lo so, mi sembra più che strano che Potter si possa essere sentito male. Era in perfetta salute pochi attimi prima di cadere" risposi cercando di non mangiarmi i capelli, che volavano via con il vento intrecciandosi fra di loro. Arrivammo di fronte l'ingresso di Hogwarts e mi affrettai a correre verso l'infermeria per avere più risposte.

Appena spalancai le porte della stanza, tutti i presenti si girarono verso il rumore del portone, tra di loro potei notare la Granger che si stava dirigendo verso di me "Harry è stato aggredito da un dissennatore di nuovo" mi disse sconvolta "Diss-dissenatore? Ma non possono entrare dentro Hogwarts, Silente lo ha proibito!" la ragazza mi prese il polso portandomi in un angolo più appartato della stanza "A quanto pare loro sono entrati, non hanno resistito davanti a lui, trasgredendo le regole imposte da Silente e il Ministero stesso" "E Silente? Non credo che si sia stato lì senza far nulla" "Ha cacciato via i dissennatori dicendo che se sarebbero ritornati di nuovo dentro la scuola, avrebbe detto al Ministero della Magia di rispedirli ad Azkaban. Era su tutte le furie" continuò, rispondendomi Hermione.
"Sicuramente meglio di quella che ha di solito" la voce addolorata di Potter riecheggiò per tutta la stanza facendo correre la Granger  verso l'amico che si era risvegliato. Vedendo che il ragazzo si fosse leggermente ripreso, nonostante i numerosi graffi che gli ricoprivano il volto, uscì dall'infermeria per cercare Kim chiedendole se sapesse qualcosa.

Non appena misi i piedi fuori dalla stanza mi scontrai contro qualcuno.
La solita imbranata.
"Oddio scusami io- Oh Cedric sei di nuovo tu" dissi guardando il ragazzo di fronte a me "Si, sono di nuovo io. A quanto pare siamo destinati a scontrarci molte volte" rise, facendo ridere anche a me "Come mai qui?" mi chiese con il suo solito sorriso stampato sulle labbra "Oh, sono qui per vedere le condizioni di Potter, sai anch'io vedendo quel volo mi sono spaventata. Ho fatto un salto e ho visto che si è risvegliato fortunatamente. Tu invece?" gli chiesi. Notai che appena misi in mostra la mia preoccupazione per il Grifondoro, al ragazzo dagli occhi cenere gli si incupì l'espressione rattristandosi leggermente.
Strano.
"Sono qui per un mio compagno, è stato fulminato" mi rispose "Capisco, mi dispiace" "In realtà non sono qui solo per questo. Vorrei parlare con Wood della partita. Anche se ho preso il boccino credo che la mia vittoria non sia giusta, avrebbe vinto Harry ne sono sicuro, d'altronde è un bravo giocatore. Vorrei proporgli di annullare la partita e farne un'altra se è possibile, cosicché lui possa dimostrare le sue abilità" continuò Cedric, guardando il boccino che teneva tra le mani.

Non mi aspettavo che lui avesse un cuore così grande, la sua scelta è ricca di bontà e lealtà. Sta dimostrando compassione e rispetto nei confronti di un ragazzo che conosce appena, contando sulle sue abilità e sulla sua persona. Rispecchia proprio gli aspetti della sua casata.
"Credo che il tuo gesto sia veramente puro e onesto. E' la scelta giusta" lo rassicurai porgendogli un sorriso "Ti ringrazio" rispose, ricambiando il sorriso.

Rimanemmo lì per qualche secondo nel silenzio più totale guardandoci alcuni attimi negli occhi, distogliendoli imbarazzati senza saper cosa dire "Solar, ti cercavo" la voce di Kim spezzò quello spiacevole silenzio "Oh scusatemi, ho interrotto qualcosa?" chiese, accorgendosi che ero in compagnia per poi porre lo sguardo verso di me con una leggera nota di malizia "No no, non preoccuparti stavo andando" disse Cedric leggermente in imbarazzo "Oh bene, allora se è così-afferrò il mio braccio- credo che non ti serva la sua presenza. Ci si vede Tasso di cui non mi importa il nome" mi trascinò via con sé Kim, senza farmi salutare quel povero ragazzo.

"Tu e Diggory eh" fece un ghigno la mia amica "Nessun «io e Diggory», non c'è assolutissimamente nulla" ribattei, sistemandomi la maglia stropicciata per la stretta "Ok ok, va bene, ti credo" disse ridendo per la mia reazione "Parliamo di cose serie, hai saputo di Potter?" le chiesi "Si, ho saputo, nella mia Sala Comune non fanno altro che parlare del «magnifico volo dello Sfregiato» . Ancora sono sconvolta per i dissennatori. Quegli esseri mi fanno pentire di far parte di Hogwarts insieme a quei tirapiedi dei Grifondoro" affermò, facendo una smorfia disgustata "Secondo me per entrare ad Hogwarts avranno sentito qualcosa. Ho il timore che...che Sirius Black possa essere ancora nei paraggi della scuola o che non se ne sia mai andato" dissi, guardando il vuoto "Cosa? Ne sei sicura Solar? E' impossibile..."
"Il possibile non verrebbe raggiunto se nel mondo non si tentasse sempre l'impossibile. Credo che Black la pensi così" ribattei, guardando Kim negli occhi.

Never Ending Story | Cedric DiggoryWhere stories live. Discover now