이상한

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Aveva rifiutato, non era stato capace di assecondare quella richiesta più che lecita da parte del maggiore.

Non aveva avuto la minima intenzione di rovinare una serata come quella che avevano vissuto, una serata quasi da persone normali, quasi da coppia normale, quasi da coppia vera e propria.

Aveva promesso al ragazzo che gliene avrebbe parlato ma che quello non era il momento adatto per entrambi e Yoongi aveva accettato la sua decisione senza sbattere ciglio e senza anche solo accingersi all'insistere.

Il grigio nutriva rispetto per i suoi tempi, cosa che non poteva dirsi di Jungkook.

Gli era subito saltato alla mente il ricordo del giovane tremante riverso sulle ginocchia davanti i cancelli d'entrata del cimitero, dopo aver forzato troppo la mano e averlo costretto a qualcosa di inaudito se considerata la sua situazione.

Gli si chiuse lo stomaco. Si sentiva ancora colpevole per tutto l'accaduto e costantemente ringraziava il cielo che quell'episodio non fosse risultato un elemento determinante, un elemento simile a quello che gli aveva portato via la sua paziente.

Prese un sorso dalla tazzina del tè verde, riempiendo solo con esso lo stomaco privato della colazione.

Era uscito di casa in fretta quella mattina, lasciando Yoongi dormiente sotto le pesanti coperte del suo letto e saltando completamente la colazione, conservando sulle labbra il solo sapore di quelle del maggiore alle quali aveva furtivamente rubato un bacio.

Poteva permetterselo no? Cos'erano adesso che il grigio era tornato da lui?

Proprio quando la sua testa cominciava a lavorare ad una risposta a quelle domande, la sedia che aveva davanti a sé venne scostata dal tavolo e Hoseok prese posto.

Lo salutò educatamente, accennando un lieve inchino del capo nel tentativo di ammorbidire quella rigida espressione sul viso del rosso.

Quel ragazzo pareva che sapere davvero arrabbiato con lo psicologo e quest'ultimo sapeva di non potergli dare torto.

Accennò un sorriso, tentando in ogni modo di instaurare una conversazione con il maggiore vincendo la situazione scomoda.

- ti ho chiesto di vederci perché l'ultima volta mi avevi offerto la possibilità di parlare con te per comprendere bene la situazione di Yoongi. Ho fatto errori che non voglio si ripetano..-

Il rosso si limitò ad annuire, incrociando le braccia davanti al petto e lasciando che i suoi occhi non indugiassero neanche per un istante da quelli del ragazzo.

Yoongi era tutto per lui, era come un fratello, si era preso cura di lui e non sopportava l'idea che Jungkook si fosse fatto fin troppo invadente nella vita del maggiore.

Era sempre stato contrario alla decisione di trasferirlo a casa di quel ragazzino per continuare la terapia, scettico nel pensare che tutto potesse funzionare, che, come alla fine si era rivelato, quel bambino non  sapesse davvero cosa fare.

Si era affidato a lui credendo che Jungkook fosse in grado di riportare in dietro il ragazzo che aveva conosciuto molto tempo addietro, quello libero dal peso di troppe morti e lontano da certi giri, ma le cose erano andate solo degenerando.

Era rimasto ferito nel notare con quanta facilità Jungkook era riuscito ad entrare nelle sue grazie, a farselo amico dovendo sopportare solo un lieve astio iniziale, nulla in confronto allo struggimento vissuto dal rosso per potergli anche solo camminargli di fianco.

Il minore si fece coraggio nel continuare, deglutendo altamente le note di quel silenzio imbarazzante, scomodo, che aveva reso le punte delle sue orecchie rosso fuoco e le guance calde come esso.

Save Me  [j.jk x m.yg]Where stories live. Discover now