돌아와

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Jungkook accompagnò il maggiore a vomitare tre volte prima che esausto chiudesse finalmente gli occhi, prima che il peso della giornata trascorsa lo costringesse a dormire, regalando qualche ora di tranquillità al ragazzo.

Pareva che ogni cosa scorresse nel verso giusto quando riposava, che fosse un ragazzo normale e privo di un peso decisamente troppo grande da sostenere per la sua età, e più lo guardava più temeva che quella breve serenità potesse rompersi da un momento all'altro.

Yoongi si stringeva nelle coperte come un bambino, stringendo le gambe contro di sé al fine i bloccare quanto più calore, mentre dalle sue labbra venivano fuori caldo sospiri, alcuni più pesanti di altri, mentre cullato dalle carezze del minore lasciava che la sua mente si svuotasse di ogni cosa.

Purtroppo quegli attimi di libertà in cui si era sottratto ad ogni suo pensiero o ricordo durarono decisamente troppo poco, solo un paio d'ore, prima che il suo corpo cominciasse a ricoprirsi di sudore e che si stampasse dietro le sue palpebre l'immagine di tutto quel sangue che gli era scivolato addosso.

Era denso, caldo, lo percepiva gocciolare ritmicamente sul suo ventre e colare ai lati di esso mentre impotente rimaneva lì sotto, incapace anche di urlare per chiamare aiuto.

Si svegliò sentendosi soffocare, tirandosi a sedere e portando le mani al collo per sciogliere un nodo invisibile che gli toglieva il fiato, agitandosi mentre i suoi occhi divenivano lucidi.

Boccheggiava a stento mentre osservava le lenzuola entro le quali era stato avvolto tingersi pian piano di vermiglio. Urlò con tutta la forza racchiusa in quel piccolo corpo, riuscendo a malapena a percepire lui stesso la sua voce, ma fortunatamente parve essere abbastanza.

L'espressione sul volto del minore, strappato al sonno dai bruschi movimenti del giovane al quale si era addormentato accanto, esplicitava ancora più terrore e spavento di quella del grigio.

Di attacchi simili non ne aveva mai visti, non in quella intimità e non addosso a quel ragazzo. In quanto psicologo sapeva come comportarsi, ma una vocina continuava a suggerirgli che questa volta non sarebbe bastata la prassi da copione costruita sullo su uno scambio di sguardi.

Tremava così tanto, il suo viso cominciò a tingersi di un lieve ma crescente rossore, simbolo che sempre meno aria veniva lasciata passare fino ai suoi polmoni.

Si avvicinò al maggiore e gli si sedette davanti, osservando come i suoi occhi completamente spalancati continuavano a fissare le sue gambe, quelle che si agitavano incontrollatamente quasi al voler scampare alla morse di quelle coperte.

In un attimo capì.

Portò le sue mani a coprire la visuale del ragazzo, poggiandolo delicatamente sul suo viso, e parlò piano, con tono calmo e rilassato seppur difficile da mantenere in una simile situazione.

- Yoon sei al sicuro, sei a casa con me e nessuno ti farà del male.. e solo nella tua testa, riempila con pensieri che possano farti stare meglio e cerca di prendere un bel respiro -

Le ciglia del ragazzo vibravano contro il palmo delle sue mani e qualcosa cominciò a bagnarle, mentre quel corpicino smise di muoversi in maniera così tanto convulsa.

Il suo petto si gonfiò d'aria e trattenne il respiro qualche secondo prima di lasciarla andare, mentre l'ossigeno arrivava finalmente ai suoi polmoni e la sua mente si riempiva del profumo del castano, dell'immagine del suo sorriso e di quel bacio lasciato sospeso.

In un attimo i suoi pensieri vennero deviati verso quel giovane che ancora si ostinava a prendersi cura di lui, con la stessa identica ostinazione di Hoseok e lo stesso amore negli occhi e nella voce che aveva visto e sentito in Choi.

Save Me  [j.jk x m.yg]Where stories live. Discover now