나는 가고 싶어

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- d'accordo, proviamo di nuovo..-

Mise un piatto davanti al ragazzo, esiguo di portata, nulla di più che del semplice pollo scottato e qualche verdura.

Yoongi sedeva attorno alla tavola, imbandita con riso e condimenti, osservando con occhi spenti il cibo giacente sulla tavola. Sedeva ricurvo sulle sue stesse spalle, nascosto dentro una delle sue felpe, le quali potevano considerarsi oversize se considerato il minuscolo corpo del ragazzo.

Era a disagio e di certo non servivano particolari doti o una laurea in psicoanalisi per dedurlo.

Erano passati appena tre giorni dal forzato trasferimenti che il giovane aveva subito, tre giorni da quando Jungkook lo aveva costretto a tornare a casa con lui, esponendogli in maniera dettagliata tutte le motivazioni che lo avevano portato a prendere la decisione di portarlo a casa sua.

Yoongi non pareva aver ben compreso tali motivazioni.

Erano passati tre giorni in cui il castano si era sforzato di raddrizzare qualche dannoso comportamento del giovane, come quello di riuscire a fargli mangiare qualcosa in più che del caffè nero e una patata dolce.

Il ragazzo guardò il piatto con in volto lo sguardo di chi tutto avrebbe accettato tranne ciò che gli era stato posto sotto il naso, non che fosse schizzinoso ma il desiderio di mangiare, e il bisogno fisico di esso, era davvero l'ultimo dei mille pensieri che gli vorticavano per la testa.

-credo che te la cava meglio come strizzacervelli che come cuoco, ho ragione non è così..-

Ridacchiò posando i gomiti sulla superficie del tavolo, una risata che lasciava intendere quanto forzata fosse quella facciata da menefreghista che ancora si ostinava a mantenere, della quale però non si potevano eludere le piccole crepe, come non era stato possibile ignorare quel mosto di profonda tristezza e terrore che si leggeva sul suo viso nella sua voce.

Jungkook sospirò, era ben consapevole che il lavoro con il menta sarebbe insultato molto più complicato rispetto ad altri casi di dipendenza da droghe, ma sperava che in qualche modo quel ragazzo si riprendesse al più presto e si liberasse di tutto quel dolore.

-ti stupiresti nell'assaggiarlo di quanto buono sia.. sono bravo in parecchie cose hyung. Forza mangia, non ti permetterò di saltare ancora i pasti e riempirti di caffè, continui a non dormire bene la notte-

E in effetti era così, Yoongi non riusciva a riposare.

Lo aveva sentito nelle ultime notti che aveva trascorso a casa sua, non dormiva neanche un po'. Durante quelle poche ore destinate al sonno e al riposo, il maggiore piangeva, o rigettava lo stress accumulato durante la giornata camminando avanti e dietro lungo il corridoio della casa nella quale era ospitato.

Jungkook li sentiva i suoi passi contro il parquet di legno chiaro della sua abitazione, così come sentiva il suono se suoi singhiozzi, seppur il giovane tentasse di nasconderli, attutendo il loro rumore contro il cuscino.

Andava avanti così da tre giorni.

Le occhiaie attorno agli occhi del giovane continuavano a divenire più profonde, la sua pelle più scialba e slavata, e impressionante era il modo in cui i suoi zigomi ora sporgevano sul suo viso.

Aveva creduto che portandolo a casa con sé sarebbe stato meglio, che in parte ai sarebbe ripreso, che avrebbe ricominciato a mangiare un po' di più e a dormi di notte, ma a quanto pare si era completamente sbagliato.

Save Me  [j.jk x m.yg]Where stories live. Discover now