피아노

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- la soluzione è davanti agli occhi. Mi basterà prendere quelle pillole che sanno di suola da scarpe quando il mio corpo ha bisogno di assumere la droga.. ti risparmierei di  sporcarti le mani con la mia mente e potrei tornare a casa mia-

Era seduto attorno al tavolo, mantenendo ancora una rigida postura, con le spalle tese contro lo schienale e le gambe incapaci di rimanere ferme mentre di muovevano su e giù repentinamente.

Le prime luci mattutine rischiararono la stanza, infilandosi prepotentemente al suo interno e permettendo ad entrambi i ragazzi di mettere a fuoco i volti reciproci, ugualmente segnati dalla stanchezza a dal tormenti che quella notte aveva dato ad entrambi.

Era già da diverso tempo che Yoongi continuava ad insistere con il minore.

Dopo le ultime ore trascorse in balìa di eventi tali da renderle un incubo più che vivido per il dottore e il suo paziente, nessuno dei due ragazzi aveva avuto voglia di tornare a dormire. Jungkook profondamente timoroso nel lasciarlo solo un'altra volta lo e spaventato dall'idea di rivivere ancora il più doloroso sei suoi ricordi, e il menta fin troppo imbarazzato per quanto si fosse consumato tra quelle quattro mura, uno spettacolo al quale era abituato ad assistere il suo ragazzo, Choi, e non quel ragazzino.

Entrambi si erano dati da fare durante le poche ore ancora rimaste di buio, rimettendo in ordine la confusione creata in cucina, riponendo a loro posto ogni utensile, compreso il batticarne, e gettando via i piatti e i bicchieri che si erano infranti sul pavimento.

Il maggiore si era lasciato medicare il braccio, forse fin troppo stanco per continuare a controbattere e, nonostante le sue condizioni, aveva tenuto compagnia al minore, sentendosene in dovere dopo l'accaduto.

Jungkook sospirò per la decima volta alle parole del ragazzo, decisamente ripetitive in quel poco lasso di tempo, portando le dita a massaggiare le tempie dolenti per la notte travagliata e per il continuo blaterare del paziente.

-aish hyung, credi per caso sia un contraccettivo?! È droga anche quella.. è un derivato di oppioidi, anche se la percentuale è minima non puoi pensare di sistemare le cose e disintossicarsi se poi diventi dipendente dal narolex-

Sbadigliò, voltandosi verso la caffettiera messa a scaldare e versandone il contenuto in due tazze prima di raggiungere il maggiore attorno al tavolo.

L'unica cosa che riusciva a fargli bere a colazione era del caffè nero, lo stesso di cui la tazza che gli pose davanti era stata riempita, rifiutandosi quella mattina di combattere con lui affinché mangiasse qualcosa.

Yoongi parve non gradire l'ennesima risposta del castano, uno sbuffo pesante abbandonò le sue labbra rovinate e i suoi occhi, vitrei di profonda agonia nella quale la sua mente sguazzava, si posarono sul volto dipinti dal viola delle occhiaie del suo interlocutore

- immagino sia davvero fottuto a questo punto.. troverò i soldi per ripagarti anche i piatti in qualche modo-

Non sarebbe mai riuscito a smettere, ed ogni sua crisi sarebbe divenuta meno gestibile della precedente, più violenta, ed era terrorizzato nell'immaginare un eventuale scenario legato all'effetto dell'astinenza.

Lui si drogava per non stare male, per non pensare al dolore, per distrarsi a guardare le assurdità proposte dal suo inconscio e dimenticarsi del dolore di cui era satura la realtà.

La droga era un modo per sfuggire ad una vita che gli aveva portato via tutto, e fin quando la mancanza delle persone più care avrebbe continuato a squarciargli il petto non sarebbe riuscito a disintossicarsi.

Jungkook lo vide assorto nei suoi pensieri, lo sguardo rivolto in basso a destra come chi sta ragionando con sé stesso, e le dita fini e ossute continuavano a tamburellare sulla superficie del tavolo.

Save Me  [j.jk x m.yg]Where stories live. Discover now