40. Let me in

738 47 29
                                    

Arrivai davanti alla porta d'ingresso, prima di bussare fui costretta a prendere un bel respiro per cercare di calmarmi.
Poi bussai e nell'attesa tentai di asciugarmi con scarsi risultati le lacrime dalle guance.
Poco dopo sentii un scatto provenire dalla serratura, la porta si aprì.
Alzai la testa per guardarlo, aveva l'espressione confusa.

«Finn» singhiozzai accennando ad un sorriso,
«Brown che cos...» fece per dire lui ma non gli lasciai il tempo,
«posso entrare?» lo interruppi io,
«non credo che...» esitò lui,
«Finn... fammi entrare» gli feci ancora con tono d'intesa, lo vidi pensarci serio ma poi si fece da una parte per lasciarmi passare.

Io prima di fare un passo avanti mi girai indietro, vidi Noah starsene ancora la a guardarci con sguardo affranto.
Gli mimai con le labbra un altro "mi dispiace" che sapevo poco avrebbe contato in quel momento.
Poi di nuovo con le lacrime agli occhi mi decisi a superare l'uscio.

Quando fui dentro vidi il ragazzo chiudere la porta e appoggiarci la schiena scrutandomi freddo.
«che ci fai qui?» chiese con tono calmo,
«ho parlato con Iris» lo informai cautamente,
«tu cosa?» chiese stranito, già lo vidi perdere la pazienza,
«mi ha... mi ha detto di venire a parlarti» spiegai balbettando, lui ne parve sorpreso,
«perché mai Iris avrebbe dovuto dirti...» fece per dire lui irritato,
«ti prego... lasciami parlare» dissi io guardando verso il soffitto per non lasciare alle lacrime di cadere di nuovo sul mio viso,
«non avrei mai dovuto dire quelle cose...» mormorai poi abbassando lo sguardo,
«perché le hai dette allora?» chiese lui serio,
«perché ero spaventata di... perderti. Non riuscivo ad accettare che tu avresti potuto lasciarmi un giorno... che avresti potuto cambiare idea, decidere che non mi volevi più» feci, neanche cercavo più di curarmi delle lacrime ormai.
«Millie... cazzo, perché non lo capisci? ...Nulla potrà mai cambiare quello che provo per te...» scosse la testa lui staccandosi dalla porta per avvicinarsi a me,
io gli posai le mani sul petto e alzai la testa per guardarlo negli occhi.
«non voglio perderti» sussurrai come soffocata dalle lacrime... non sapevo nemmeno più se erano di gioia o di tristezza.
«non mi perderai...» fece lui prima di posare le labbra sulle mie.
Dio quanto mi era mancato...

Io sorrisi e qualche attimo dopo mi staccai con l'improvviso bisogno di dirglielo... proprio in quel momento.
Di dirgli quello che sapevo mi ero tenuta dentro da quando l'avevo conosciuto, ma che non avevo mai avuto il coraggio di dire.
Lo dissi, era quasi solo un mormorio ma lui mi sentì.
«ti amo» pronunciai, sentii il mio cuore battere talmente forte che per un secondo temetti potesse uscirmi dal petto,
«ti amo anch'io Mills» disse a sua volta sorridendo.
Mi scese una lacrima... si, era di gioia.

Non avrei immaginato di poter dire quelle parole così, con semplicità, come fosse stato quasi naturale.
E rimproverai me stessa per non aver tentato di accorgermene prima di quei sentimenti.
Perché cavolo... era così bello sapere che lui, la persona a cui tenevo di più tra tutte, provava lo stesso.
E sapere di significare così tanto per una persona a cui tieni è la sensazione migliore che si possa mai provare.

~•~

Poco dopo decidemmo di andare a fare un giro, raggiungemmo il piccolo parchetto vicino a casa Schnapp.
«dovrei andargli a parlare...» mormorai guardando la villetta da lontano,
«a Noah?» chiese poi lui e solo li mi resi conto di non avergli ancora accennato di quello che era successo tra di noi,
«oh... giusto, tu non lo sai» balbettai girandomi a guardarlo,
«non so cosa?» chiese lui confuso,
«vedi... ieri sera io e Noah siamo usciti...» cominciai dopo poco,
«e poi è successo... beh, c'è stato un... momento» continuai poi,
«che tipo di momento?» chiese Finn scettico,
«ci siamo baciati...» feci preoccupata di come avrebbe reagito,
«voi... voi cosa?» chiese lui deglutendo,
«è stato solo un bacio, non...» feci per dire.
Decisi di non rinfacciargli il fatto che lui si era rimesso con Iris la sera stessa che ci eravamo lasciati, avevamo appena rifatto pace, non mi andava di litigare di nuovo.
«no, Millie... non devi giustificarti... io e te avevamo rotto» scosse poi la testa lui come se si stesse sforzando di essere ragionevole.
Poi ci fu un attimo di silenzio, lui si guardava i piedi pensieroso, io non sapevo cosa dire.
«dovresti andargli a parlare» fece poi lui,
«si» annuii facendo un passo verso la casa ma lui mi afferrò il polso per farmi girare di nuovo verso di lui,
«tornerai da me vero?» chiese a bassa voce, io gli sorrisi rassicurante e gli lascia un leggero bacio sulle labbra come in risposta.
Lui poi annuì e mi lasciò il polso così che potessi andare.

Cominciai a camminare verso casa Schnapp e nel mentre cercavo di ripetermi a mente quello che avrei dovuto dire.
Tuttavia quando arrivai davanti all'entrata fu come se mi fossi appena scordata tutto... ovviamente.

«hey Millie!» mi salutò Chloe aprendo la porta,
«ciao...» sorrisi cercando di mantenere il respiro regolare,
«c'è Noah? Dovrei parlargli...» chiesi gentilmente, lei annuì,
«è nella sua stanza, entra» disse la ragazza per poi accompagnarmi verso la camera.
«grazie» mormorai a Chloe prima di bussare alla porta, nessuno rispose,
«Noah?» chiamai aprendo di poco l'uscio.
Feci un passo nella stanza, lo vidi starsene seduto sul letto con le cuffiette nelle orecchie,
io entrai e andai a sedermi sull'angolo del letto, lui mi sentii e si girò di scatto.
«cosa ci fai qui?» chiese bruscamente togliendosi gli auricolari,
«Noah... mi dispiace» mormorai cercando di prendergli la mano, lui la ritrasse come repulso,
«di cosa? Insomma era prevedibile» fece lui,
«cosa era prevedibile?» chiesi io stranita,
«che saresti tornata da lui... pensavo che ti fosse rimasto un minimo di rispetto per te stessa ma a quanto pare...» fece per dire,
«Noah, è stato tutto un malinteso. Non è mai successo niente tra Finn e...» lo interruppi io,
«vedi, nemmeno te ne rendi conto! Sei talmente sopraffatta da lui al punto di non riuscire ad ammettere a te stessa...» sbottò lui,
«non mi aspetto che tu capisca... hai detto che qualsiasi scelta avrei fatto mi avresti sempre sostenuta» gli ricordai con gli occhi lucidi,
«cazzo Mille per un momento perché non cerchi tu di capirmi?!» fece scattando in piedi, lo vidi camminare verso l'altro lato della stanza come se avesse voluto allontanarsi,
«era proprio per questo che non te lo volevo dire... perché sapevo che non avrebbe comunque cambiato le cose» borbottò poi,
«dirmi cosa?» domandai confusa, lui mi guardò con gli occhi increduli,
«che sono innamorato di te» fece come se già avessi dovuto capirlo.
Merda.
«Noah...» mi alzai e mi avvicinai a lui dispiaciuta,
«lo ami vero?» chiese poi come se non volesse veramente sentirmelo ammettere,
«si...» sussurrai, lui sospirò,
«okay...» annuii sotto voce,
«Noah, mi dispiace così tanto...» mi avvicinai a lui,
«ti prego... sei il mio migliore amico» singhiozzai impaurita che effettivamente ora non lo fosse più,
«è okay... starò bene» annuì lui tentando di sorridermi,
«grazie» lo abbracciai cautamente,
«vai ora... ti sta aspettando» disse facendo un cenno con la testa verso la finestra, io mi affacciai e vidi il corvino starsene seduto sul muretto del cortile.

«ciao» salutai Noah prima di uscire, già vidi Finn aspettarmi in fondo al marciapiede.

«com'è andata?» mi chiese il ragazzo,
«bene... credo» feci ancora leggermente frastornata dalla discussione,
«e tu come stai?» domandò poi, io mi girai e gli sorrisi,
«mai stata meglio»...

SPAZIOSCRITTRICE
I'm sorry to break it to you ma ci stiamo avvicinando alla fine del libro :,(
Vi si ama quaggiù <3

~ by Gio♡︎

Bad Idea | FILLIE AUWhere stories live. Discover now