37. Move on

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You moved on quicker than I could ever,
you know that hurt.
~ Tate McRae

Finn's Pov

«cosa è successo?» sentii chiedermi Iris appena rientrati in casa, ero bagnato fradicio.
Alzai lo sguardo su di lei, avevo gli occhi lucidi.
«Finn...» mi chiamò ancora avvicinandosi,
«dimentica quello che ho detto...» le dissi con tono freddo andandole incontro,
«che intendi?» chiese lei confusa, io mi limitai a prenderla per i fianchi e premere duramente le mie labbra sulle sue.
Lei sembrò starci per un poco, poi quando sentì che cercavo di alzarle la maglia si staccò.
«ma hai detto che...» scosse lei la testa,
«non ha più importanza ormai» dissi tornando a baciarla.

Avevo bisogno di sfogarmi.
E lo feci... tornai insieme ad Iris dopo quella sera.
Ma non servì ad un cazzo.
Tutto quello che riuscivo a fare era pensare a lei... e a come l'avevo persa.
Cercavo di convincermi che non mi doveva importare, non era stata colpa mia.
Cercai di andare avanti.
Forse aveva ragione, forse non eravamo semplicemente fatti per stare insieme...

~•~

Lunedì tornai a scuola come sempre.
Per un momento quando varcai il cancello mi ritrovai a desiderare che tutto quello che era successo non fosse mai accaduto.
Mi guardai intorno passando in rassegna ogni gruppo di studenti che se ne stavano ammucchiati in attesa dello squillo della campanella.
Poi i miei occhi trovarono lei, sembrava a sua volta cercare qualcuno nella folla.
Quando si girò e mi vide la notai come bloccarsi, mi fissò per un poco.
Per un attimo quasi mi aspettai che mi venisse in contro come era stato suo solito fare.
Ma dopo qualche secondo si girò mostrandomi solo le spalle.

«hey Finnie!» mi mise qualcuno una mano sulla spalla, mi girai e quasi nemmeno riuscii a vederla che già mi ritrovai le sue labbra sulle mie.
«ciao...» salutai distaccato, mi girai di nuovo a guardare lei come per voler accertarmi che non avesse visto nulla.
«entriamo?» chiese poi Iris cercando di attirare la mia attenzione, io annuii.

Appena entrammo nel corridoio notai Caleb parlare con Sadie, ma quando mi vide mi venne incontro.
«ciao Finn... Iris» fece un cenno,
«ciao Cal» dissi io di sfuggita,
«posso parlarti?» chiese poi guardandosi alle spalle come per lanciare un'occhiata a Sadie,
«di cosa?» feci io fingendo di non avere idea a cosa si riferisse,
«sai benissimo di cosa» fece tirandomi per il braccio per prendermi in disparte,
«mi spieghi che cazzo è successo con Millie?» domandò serio,
«niente di cui ti debba importare» feci io acido,
«invece si! Sad ha detto che...» provò a dire di nuovo,
«non me ne frega un cazzo di quello che dice la tua ragazza okay? E poi mi ha lasciato lei» sbottai forse troppo forte, vidi la rossa girarsi a guardarci insieme a Noah,
«oh... non lo sapevo» fece lui balbettando,
«certo... nessuno sa un cazzo! Quindi ti prego risparmiami la compassione e lasciami in pace» dissi con tono freddo prima di voltarmi e camminare velocemente in classe.

Millie's Pov

«ti giuro, Caleb dice che è andato fuori di se Millie!» mi disse Sadie, io annuii ma non commentai,
«non gli hai più parlato? Intendo dopo...» domandò poi,
«no, ma tra meno di tre ore lo vedrò a biologia... sto prendendo in considerazione l'idea di saltare la quarta ora» feci scuotendo la testa,
«Millie te l'ho detto, devi andare avanti... non lasciare che uno stupido ragazzo ti rovini la vita» mi disse lei,
«Sad cazzo non è così semplice» sbottai girandomi a guardarla,
«lo so, dico solo che...» insistette la rossa,
«senti, ora devo andare in classe... ne riparliamo» la interruppi sbattendo il mio armadietto per poi voltarmi dall'altro lato e camminare via da lei.
L'ultima cosa di cui avevo bisogno in quel momento era di qualcuno che mi facesse la morale.

~•~

Tre ore dopo arrivò quella maledetta ora di biologia, mi presentai davanti alla porta indecisa se effettivamente entrare o no.
Guardai verso il mio banco, lui ancora non c'era.
Vidi il professore lanciarmi un'occhiata così mi decisi ad entrare.
Mi sedetti al mio posto e schiacciai la schiena contro il muro come a sperare di diventare invisibile.

Qualche minuto dopo la lezione iniziò, tirai un sospiro di sollievo credendo che Wolfhard non si sarebbe presentato quel giorno, ma poco dopo le mie speranze furono infrante di nuovo.
Lo vidi entrare velocemente non curandosi del professore e sedersi al mio fianco senza degnarmi di uno sguardo.

Erano ormai passati minuti da quando si era seduto al banco, non sembrava aver intenzione di rivolgermi la parola e nemmeno io a lui.
Me ne stavo rannicchiata al mio posto cercando di non girarmi mai a guardarlo.
Tenevo gli occhi puntati sulla lavagna facendo finta di prestare attenzione ma ad essere sincera non ci stavo capendo un cazzo.

«okay, ora prima della fine della lezione assisteremo ad un'altra esposizione» sentii annunciare il professore, subito dopo vidi due miei compagni di cui non ricordavo il nome avvicinarsi alla cattedra e spegnere la luce.
Eravamo al buio, illuminati leggermente solo dalla luce del proiettore.
Quando cominciarono ad esporre tornai ai miei soliti pensieri.
Tenevo la testa china sul tavolo, in quel momento riuscivo a percepire i suoi occhi su di me.

Fu come se li nell'oscurità fossimo tornati indietro nel tempo.
Indietro a quando ci lanciavamo a vicenda occhiate fugaci quando l'altro non guardava.
Quando l'elettricità tra noi era talmente viva che avrei dato di tutto per sfiorarlo anche solo con un dito.

Ma sapevo che non era più così ormai.
Niente era più come prima.
Lui continuava a guardarmi, quasi indiscretamente data la situazione in cui ci trovavamo.
Quasi come se anche lui nel suo piccolo stesse sperando di poter cancellare il passato e risolvere le cose.
Ma sapevamo entrambi che non era possibile.

Quando le luci si riaccesero Finn girò il capo di nuovo verso il professore.
Potei vederlo chiaramente torturarsi le dita con le unghie com'era suo solito fare da teso.
Suonò la campana, ci misi un poco a riprendermi prima di alzarmi e camminare fuori dalla classe.
Lui invece se ne andò subito, quasi come se non sopportasse di respirare la mia stessa aria un secondo di più.
Qualche attimo dopo io mi alzai facendo stridere i piedi della sedia sul pavimento, camminai velocemente fuori in corridoio come se sentissi il bisogno di vedere dove stesse andando.
Ma quando arrivai all'uscio lo vidi vicino al suo armadietto... con lei.

E li mi fu chiaro.
Lui era andato avanti...

SPAZIOSCRITTRICE
Hallo ich bin Giorgia.
Tutto quello che mi è rimasto delle tre ore di tedesco che ho fatto oggi :)
Comunque ho guardato Euphoria in praticamente tre giorni o meno
e l'ho a dir poco adorata!
Zendaya mi fa rivalutare la mia sessualità.

~ by Gio♡︎

Bad Idea | FILLIE AUWhere stories live. Discover now