3. Assholes

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Stavo percorrendo il quartiere per andare a casa di Noah con la musica nelle orecchie.

Ascoltavo la mia canzone preferita: Imagine di John Lennon quando lo vidi; Wolfhard.

Se ne stava tranquillo davanti alla porta di ingresso di una villa poco più grande della mia con una sigaretta in mano.
Grandioso, ora fumava pure.
Dio Wolfhard sei così prevedibile.

«...e a quanto pare siamo anche vicini di casa, ma ti rendi conto? Non gli bastava biologia?» mi lamentai,
«lo odi proprio non è così?» rise Noah dopo avermi ascoltato per più dieci minuti,
«perché non dovrei? Sta con quella puttana della Apatow» e gliene avrei dette altre se il campanello non si fosse messo a suonare,
«aspetti qualcuno?» gli chiesi e lui scosse la testa confuso.

Quando andai ad aprire mi si presentò davanti una ragazza dai capelli lunghi e rossi, aveva gli occhi azzurri e un sacco di lentiggini.

«ehm, ciao» la salutai,
«e tu chi sei? C'è Noah?» chiese lei cercando di guardare dietro di me,
«Millie chi è?» chiese lui scendendo dalle scale, così mi spostai per farla entrare,
«Sad! Ma quando sei tornata?» lo sentii esclamare, la ragazza andò ad abbracciarlo,
«stamattina... ma chi è quella?» chiese di nuovo,
«ciao, sono Millie» mi presentai e lei anche se all'inizio mi era sembrata leggermente scortese mi rivolse un sorriso amichevole,
«mi chiamo Sadie», poi la vidi girarsi a sorridere a Noah come per dire qualcosa della serie: wow che succede qui?
E mi fece ridere, probabilmente pensava che fossi la sua ragazza, era la seconda volta in quella giornata e per un momento mi venne in mente che non mi sarebbe dispiaciuto esserlo veramente, Noah era molto dolce con me.
«bene forse è meglio che io vada...» disse incamminandosi verso l'uscita,
«no! Resta... mi sono appena trasferita e mi piacerebbe conoscere qualche altra ragazza... a meno che Noah non voglia» dissi guardando il mio amico, ma sapevo che non gli sarebbe dispiaciuto.

Perciò Sadie rimase con noi tutta la serata. Mi disse che lei e Noah si conoscevano dalle elementari, veniva da Brenham in Texas; era li che aveva passato le vacanze. Pensavo che la mia fosse la famiglia più numerosa di Atlanta ma poi scoprii che lei aveva ben tre fratelli e una sorella, tutti da i capelli rossi e gli occhi azzurri come lei. Era molto simpatica e gentile, non mi sorpresi che lei e Noah fossero amici; avevano un carattere molto simile.

Il giorno seguente Noah e Chloe mi accompagnarono a scuola, avevo chiesto a Sadie di venire con noi ma sfortunatamente abitava sulla Milton ed io e gli Schnapp sulla University quindi era decisamente troppo lontano da fare a piedi.

Nonostante tutto la incontrammo nel cortile insieme a Gaten e ad un altro amico di quest'ultimo, si chiamava Jack.

«okay ragazzi oggi sceglieremo i banchi definitivi per il resto del trimestre» ci informò il professore non appena ci fummo tutti seduti nell'aula di biologia,
«James tu starai con Carter, Amber tu con Trevor, Finn con Rachel, Millie con
Jacob...» fui sorpresa di non essere messa con Wolfhard data la mia sfiga.
Il mio compagno era un ragazzo dai capelli castani, era bassino ma comunque mi superava.

«ciao, mi chiamo Millie Bobby Brown» mi presentai,
«Jacob Sartorius» mi sorrise lui, non sembrava male.

Durante la lezione io e Jacob chiacchierammo molto, era davvero simpatico e sopratutto sembrava molto interessato a me e a tutto quello che gli raccontavo.
Decisi di invitarlo a pranzo insieme agli altri, volevo vedere se era così con tutti o solo con me.

«Sartorius?» sentii chiamare Noah non appena ci sedemmo,
«vi conoscete? Pensavo che ti fossi appena trasferito» chiesi confusa,
«ritrasferito veramente» mi informò,
«lui non conosce me» disse Noah,
«in verità si Schnapp, ti conosco», il mio amico ne sembrò sorpreso,
«Sophia ha accennato a te una volta» disse e vidi Noah corrugare la fronte,
«Lillis? Perché mai dovrebbe parlarti di
me?», Jacob alzò le spalle,
«aspetta sei amico suo? Della Lillis e del suo gruppetto?» chiesi stranita,
«ero... loro sono solo degli stronzi» mi disse e ne rimasi sollevata, anche se se aveva fatto parte di quel circolo significava che anche lui era stato una specie di bullo un tempo... ma l'importante era che lui ne fosse uscito.

~•~

Mentre tornavo a casa passai ovviamente davanti alla casa di Wolfhard.
Non capii subito quello che stava succedendo, sentivo lui e una ragazza litigare da dentro casa ma poi la porta si spalancò,
«ti prego Finn non fare così!», la ragazza era Iris,
«mettila Iris, mi hai rotto» le disse facendola uscire, stava per richiuderle la porta in faccia ma poi alzò lo sguardo e mi vide,
«che cazzo hai da guardare?» mi chiese ed io senza neanche pensarci due volte cominciai a camminare il più velocemente possibile con la testa abbassata, come se non avessi visto niente.

Forse quel Wolfhard per quanto potesse essere stronzo e maleducato non era proprio un emerito idiota...

SPAZIOSCRITTRICE
Lettoriiiii.
Questi primi capitoli sono cortini ma spero comunque che siano di vostro gradimento!
Bye luvs :)
🤛🏻

~ by Gio♡︎

Bad Idea | FILLIE AUWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu